domenica 29 agosto 2021

USL, facciamo il punto.

Il vaccino è l’unica arma che abbiamo per debellare il Covid che non accenna a fermarsi, visto ancora l’alto numero di non vaccinati, per loro scelta.

L’estate e le vaccinazioni hanno rallentato la corsa del virus, ma se non arriviamo velocemente a vaccinare tutti i vaccinabili, la pandemia non cesserà.

Per questo crediamo che, prima del ritorno della stagione invernale, dovremmo conoscere dalla USL competente, la situazione ospedaliera nei nostri territori, sia per quanto riguarda il contrasto al Covid, che gli interventi sulle altre patologie, spesso ritardate per l’emergenza pandemica.

Proprio perché sembra probabile che dovremo convivere ancora con questo Virus, sarebbe opportuno che la USL si attrezzasse per gestire la pandemia non più in situazione di emergenza, ma organizzando gli ospedali in maniera programmata, sia per gestire il Covid, ma anche e soprattutto per tornare alla normalità nelle altre patologie, negli esami diagnostici, negli interventi chirurgici.

Vorremmo sapere se il personale medico e infermieristico è sufficiente, se è tutto vaccinato, se i posti letto in terapia intensiva sono adeguati, se il reparto Covid pomposamente inaugurato tempo addietro, è divenuto operativo.

Per questo, come Riformisti, chiediamo al Sindaco Del Ghingaro, Presidente della Conferenza dei Sindaci per l’USL Toscana Nord e al suo esecutivo, di fare con la Dirigenza USL, il punto sulla situazione organizzativa complessiva e in particolare su quella dei nostri ospedali.

La gestione della Pandemia deve uscire dalla fase emergenziale per essere gestita nella normalità possibile, ma soprattutto occorre che tutte le altre attività ospedaliere e non, tornino ad una gestione corrente, efficiente e tempestiva.

Riformisti per Lucca Viva




 

 

 

 

 

mercoledì 18 agosto 2021

Salviamo lo storico Caffè Caselli, oggi Di Simo

Molto giusto celebrare la morte, un secolo fa, di Alfredo Caselli, che creò e fece risplendere quel Caffè Caselli, culla della cultura lucchese ed Italiana.

Sarebbe giusto ricordare anche la morte del Caffè Di Simo, erede del Caffè Caselli, che è colpevolmente chiuso e abbandonato all’incuria da molti anni.

I Riformisti si augurano che alle positive iniziative per ricordare il pregevole Caffè Caselli facciano seguito pressanti iniziative per riaprire lo storico Caffè Di Simo.

Nel frattempo, sarebbe opportuno che il Sindaco ordinasse alla proprietà di rendere decente e tenere pulito l’ingresso del Caffè Di Simo che fa orrore in Via Fillungo e anche quello posteriore, che deturpa Piazza Guidiccioni.

Ci congratuliamo con il Rotary Club, la Fondazione Banca del Monte, la Fondazione Casa Pascoli e gli altri soggetti che si sono impegnati nel ricordo di Alfredo Caselli.

Alfredo Caselli è una delle figure centrali del panorama culturale lucchese del ‘900.

Mecenate e grande amico di artisti famosi, il suo caffè diventò allora uno dei più maggiori centri culturali internazionali, frequentato da intellettuali, artisti, compositori, poeti, scrittori: Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli, ma anche Enrico Pea, Plinio Nomellini, Libero Andreotti Caccardo, Roccatagliata Ceccardi, Leonardo Bistolfi e molti altri ancora.

Plaudiamo ai libri scritti in questa occasione dal Prof. Umberto Sereni “Per il Centenario di Alfredo Caselli” e da Sara Moscardini e Pietro Paolo Angelini “Caro alle muse e caro al mio cuore. Alfredo Caselli nel centenario della morte”

Il ricordo di un uomo, come Alfredo Caselli, che fece di Lucca, il centro europeo della cultura, poteva essere l’occasione per un rilancio culturale della città e per dare sostanza alla richiesta di Lucca Capitale delle Cultura.

Un'altra occasione persa per Lucca.

Riformisti per Lucca Viva.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lunedì 9 agosto 2021

San Concordio: alcune domande all’Assessore ai Lavori Pubblici:

I Riformisti apprezzano la disponibilità al dialogo della Soprintendente Acordon, sul Canale Benassai a San Concordio.

Non capiscono perché questa trattativa fra Comune e Soprintendenza sulle modalità di nuova copertura del Benassai non si sia espletata alla richiesta di autorizzazione certamente fatta dal Comune, prima di iniziare i lavori su canale.

La Acordon motiva la sua richiesta di lasciare scoperto un tratto del fosso, per una lunghezza di 30 metri, per lasciare visibilità e testimonianza delle antiche spallette dello storico canale, che il Comune ha previsto di distruggere per qualche centinaio di metri, per l’inserimento di grandi scatolari prefabbricati, in cemento.

La decisione del Comune di distruggere una parte delle antiche spallette, per poter inserire gli scatolari, ha portato alla necessità di avere l’approvazione della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, che non arriverà prima di fine agosto, lasciando il quartiere e i commercianti in una situazione di grave disagio.

Crediamo che l’Assessore ai Lavori Pubblici dovrebbe chiarire alcune questioni:

  • Perché non si è ricercato un accordo con la Soprintendete, prima di decidere che tipo di lavori fare su canale Benassai ed acquistare i grandi scatolari?
  • La scelta di utilizzare i grandi scatolari, con tutti i permessi e i ritardi che ne sono derivati, era l’unica possibile?
  • Potevano essere percorse altre strade, meno impattanti, di più rapida e facile realizzazione e, soprattutto, non irreversibili?
  • Era possibile prevedere la messa in opera di scatolari meno ingombranti, salvaguardando così le antiche spallette e avere tempi burocratici più rapidi?
  • E’ vero che l’attuale fosso Benassai è perennemente in secco perché non trasporta più parte dell’acqua del fosso pubblico adiacente alla Mura, verso l’Ozzeri, così come fu concepito, secoli fa?
  • Se così fosse e il Canale Benassai non serve più a trasportare parte delle acque del condotto pubblico, ma solo le acque di scolo adiacenti, perché prevedere un così ampio "scatolamento", che oltre tutto renderà difficoltoso lo scolo delle acque del territorio?

Riformisti per Lucca Viva




lunedì 2 agosto 2021

Destra e Sinistra alla frutta: è l'ora delle competenze a prescindere.

 Solo pochi mesi fa un Governo guidato da Conte, di sinistra, ma paralizzato dalle folli contraddizioni dei grillini, su Pandemia, Riforme, Economia, è stato cacciato e sostituito con un “civico” di grande valore, come Draghi.

E’ stato un Matteo Renzi, coraggioso e tenace, a ritenere indispensabile questo cambio, per salvare l’Italia.

E’ stato il Presidente Mattarella a volerlo fortemente, mettendoci la faccia.

Il Governo Draghi, di ampia convergenza politica, da sinistra e da destra, con molti ministri tecnici di valore, in pochi mesi, ha affrontato con determinazione la Pandemia, le Riforme ed avviato la rinascita economica del Paese, con un aumento del 5% del Pil.

A Lucca, una Giunta di sinistra, guidata da Tambellini, arriva alla conclusione del suo mandato, stanca, prostata da mille indecisioni.

Come hanno efficacemente detto Baccini e Rossi, coordinatori di Italia Viva, che è il Partito di noi Riformisti, è mancata “una visione complessiva” di sviluppo della nostra comunità.

La crisi della politica lucchese è testimoniata dal nascere di movimenti civici sia a destra che a sinistra ma anche trasversali, pronti a dare il loro contributo per la città.

Il civismo, citando sempre Baccini e Rossi, è certamente un fattore positivo nelle realtà locali per le elezioni amministrative perché consente di allargare la platea dei possibili nuovi amministratori, coinvolgendo persone capaci, non direttamente impegnate in politica o in uno schieramento precostituito,

Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, siamo solo all’inizio.

Riformisti per Lucca Viva



 

 

martedì 20 luglio 2021

Una “provocazione” per gli iscritti di Italia Viva: Matteo segue Francesco

Renzi ha annunciato che firmerà, al tavolo dei Radicali, i Referendum sulla Giustizia, che gli stessi, assieme alla Lega, hanno promosso.

Ad un tavolo di Radicali a Lucca avevo firmato quindici giorni fa, con l’autorizzazione dei dirigenti regionali di Italia Viva.

Renzi sta portando con lucidità e determinazione Italia Viva sulla strada di un grande accordo al centro dello schieramento politico italiano.

Draghi, con la sua eterogenea maggioranza, la radicalizzazione del PD lettiano su Conte, l’eutanasia dei grillini, la conversione di Salvini all’Europa, il ruolo sempre più pregnante di Giorgetti, il tramonto fisico di Berlusconi, stanno provocando una “rivoluzione nella politica italiana”.

Un rimescolamento nelle idee e nei programmi dei partiti, impensabile solo pochi mese fa. 

Tutto è aperto, tutto in discussione. Cadono dogmi e pregiudiziali.

Il Governo Draghi sta cambiando l’Italia e l’Europa: una nuova aggregazione politica europeista e liberal-democratica, potrebbe cambiare la politica Italiana e garantire a Draghi quella stabilità, forza elettorale e parlamentare indispensabile, dopo le elezioni politiche, per governare l’Italia e guidare l’Europa.

Questo è quello che penso io, i prossimi mesi ci diranno se, come per i Referendum, Matteo, seguirà Francesco.

Intanto cerchiamo di organizzarci per far firmare i Referendum a più persone possibile: ho alcuni moduli per la raccolta firme, a disposizione di chi li vuole utilizzare ed altri, non ho problemi a trovarli.

Credo che sarebbe opportuno parlare con i Radicali di Lucca e con +Europa per organizzare tavoli comuni, noi e loro, per la raccolta firme e spero che Alberto e Anna, i nostri Coordinatori, ritengano utile, farlo.

La battaglia per una Giustizia giusta è fondamentale in un paese come il nostro farcito di giustizialisti che utilizzano la stessa, ad orologeria, per le loro oscure trame politiche.

Francesco Colucci, 



venerdì 11 giugno 2021

Le primarie di coalizione di centro-sinistra sono state “suicidate”

Le primarie volute anni fa dal PD per designare candidati alle elezioni, possono ancor oggi essere uno strumento valido di democrazia diretta, se ogni elettore può liberamente esprimere il suo voto.

Per cui anche candidati ufficiali del PD possono essere battuti da outsider di centro sinistra, indipendenti o di altri partiti di centro sinistra.

L’involuzione del PD grillizzato sta uccidendo anche questa residua forma di democrazia diretta.

Leggiamo sul Foglio.it un articolo di Marianna Rizzini: 

A Bologna il Pd ricorre contro il Pd

“Alcuni esponenti del partito locale chiedono l'intervento della Commissione di garanzia contro i ribelli che votano l'indipendente (di Italia Viva) Isabella Conti

I reprobi, i traditori, i fuori linea: quasi quasi farebbe ridere, la storia che va in scena nel centrosinistra a Bologna, se non facesse un po’ piangere, al pensiero del dispendio di energie politiche dissipate per impedire alle primarie prossime venture (il 20 giugno) di essere primarie. E insomma accade a Bologna che una parte del Pd locale faccia ricorso contro un’altra parte del Pd locale, rea di voler votare alle primarie non il candidato pd Matteo Lepore, ma la candidata indipendente (di Italia Viva) Isabella Conti. E accade che alcuni componenti della giunta Merola, come Alberto Aitini e Marco Lombardo, oltre ad alcuni eletti (tra gli altri, Francesco Critelli, Giuseppe Paruolo e l’europarlamentare Elisabetta Gualmini) siano stati “segnalati” per il non chiarissimo crimine alla Commissione di garanzia del Pd di Bologna……”

Si vuole “blindare” il voto degli iscritti al PD, così da rendere inutili le primarie.

Sarebbe allora più semplice prestampare la scheda elettorale con il nome gradito al PD e consegnarla agli iscritti, da mettere nell’urna.

Questi tentativi "autoritari" di bloccare ogni libera espressione di voto o di pensiero. sta permeando i partiti del centro-sinistra lasciando, colpevolmente, ai soli partiti liberaldemocratici difendere i principi inalienabili delle libertà individuali.

Francesco Colucci, Riformisti per Lucca Viva



 

 

 

 

venerdì 28 maggio 2021

Tagetik “uber alles”

I Riformisti temono che il pasticcio in cui si sono cacciati la Giunta Tambellini e Coima, sulla ristrutturazione della parte sud, della Manifattura Tabacchi, possa procurare, indirettamente, un danno al preannunciato sviluppo di un importante azienda lucchese, come la Tagetik.

Non siamo certo noi che dobbiamo dare consigli ad un management Tagetik, di alto valore e competenza.

Riteniamo la scelta della Manifattura valida e molto interessante, ma anche con molti rischi, per la complessità del recupero e la conflittualità innescata, con buona parte della città, dalla gestione confusa e poco trasparente, da parte del Sindaco, sul progetto Coima.

I Riformisti ritengono essenziale lo sviluppo della Tagetik su Lucca e prioritaria, la ripresa di una politica di incentivi per lo sviluppo integrato di nuove tecnologie, sul territorio lucchese.

Per questo vedremmo con interesse, ove fallisse il posizionamento nella Manifattura, una eventuale presenza della Tagetik, accanto al Polo Tecnologico e al Polo Fiere.

In quella area è presente una grande struttura industriale dismessa, acquistata a suo tempo della Camera di Commercio, nella previsione di un ampliamento del Polo ed ora inutilizzata, che confina con un mega parcheggio per auto.

Una azienda tecnologica, di alto valore innovativo come la Tagetik, accanto al Polo Tecnologico e al Polo Fiere sarebbe estremamente interessante e potrebbe anche portare nuovo slancio al progetto su start and app e nuove tecnologie, lanciato anni fa dal Presidente Guerrieri e colpevolmente affievolito negli ultimi anni.

In questo contesto, la Camera di Commercio potrebbe dare agevolazioni a questo insediamento, così essenziale per il territorio lucchese.

Francesco Colucci, Riformisti per Lucca Viva



 

 

 

 

mercoledì 26 maggio 2021

“Riformisti per Lucca Viva” - Aderisci anche tu!

Ho costituito, come consentito e richiesto, un Comitato di Italia Viva, con il nome di “Riformisti per Lucca Viva”.

E’ un libero gruppo di simpatizzanti e iscritti, per informare e sostenere le proposte di Italia Viva e dei Riformisti, con particolare riguardo a Lucca, ove il prossimo anno, si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale.

Questo Comitato si pone due obiettivi:

·      Il primo, di consentire, a coloro che condividono la Politica di Matteo Renzi, di dare una mano attiva, senza doversi iscriversi al Partito Italia Viva. Aderire al Comitato “Riformisti per Lucca Viva” NON è iscrizione al Partito, NON ha costi, NON crea alcun vincolo, ci si può cancellare in ogni momento. La lista degli aderenti è protetta dalla privacy

·      Il secondo, di consentire agli iscritti di Italia Viva di partecipare anche ad un Comitato che si occuperà prevalentemente della città di Lucca, dei suoi problemi, delle proposte in atto, delle persone che si vogliono impegnare nelle prossime battaglie elettorali. 

Per aderire a “Riformisti per Lucca Viva” occorre fare alcuni passaggi su Internet, facili ma minuziosi, perché siamo scrupolosi in queste cose.

Segui questa semplice scaletta e sarai subito con noi.

Clicca su: https://www.italiaviva.it/comitati

Si apre l’Italia, clicca sulla Toscana, poi su Lucca, poi su “Riformisti per Lucca Viva” con il mio nome.

Si aprirà una pagina a sfondo nero con i miei dati e accanto, in Giallo, una casella ADERISCI: clicca sopra, si apre la pagina da riempire con i tuoi dati e vedrai la comunicazione che NON è iscrizione al Partito.

Compila tutti i campi, dai i consensi e clicca, in basso, su INVIARE e sarai dei nostri, in un Comitato di Simpatizzanti e Attivisti, che ti terrà informato sulla Politica nazionale ma soprattutto su quella locale e dove potrai dare, se vuoi, contributi di idee e di lavoro.

Ringrazio fin da ora chi vorrà dare, anche in questo modo, una mano alle coraggiose scelte politiche di Matteo Renzi, senza doversi iscrivere al Partito Italia Viva.

Francesco Colucci, cell.3480533233



 

 

 

martedì 25 maggio 2021

Menesini perde il pelo, ma non il vizio

Il Presidente della Provincia, Menesini, ha annunciato, per l’ennesima volta, l’appalto per il nuovo (ormai vecchio) Ponte sul Serchio: “…la gara di appalto è una tappa fondamentale in vista dell’apertura del cantiere che apriremo entro la fine dell’anno. Il 2021 vedrà la posa della prima pietra…”

Ne siamo felici, ma i troppi annunci di Menesini sul nuovo Ponte, mai confermati dai fatti, ci creano un dubbio amletico: è imperizia o porta sfiga?

La penultima esternazione del Presidente, nell’autunno 2020 garantiva “…l’apertura del Cantiere nella primavera 2021...”

Avevamo chiesto allora a Menesini di dimettersi da Presidente della Provincia, se il cantiere, da lui più volte annunciato negli ultimi tre anni, non avesse aperto, ancora una volta, alla data, da Lui indicata.

Invece delle dimissioni arriva l’ennesima promessa che sposta la posa della prima pietra, dalla primavera, alla fine del 2021.

Menesini è dal 2018 che annuncia l’inizio dei lavori, senza che mai questo avvenga.

Ricordiamo le volte che ha annunciato l’appalto dei lavori:

7 novembre 2018: Giornale Il Tirreno: Menesini: nel 2019 aprirà il cantiere per il nuovo ponte…. A breve prenderà il via la gara di appalto…”

16 luglio 2019: “Nuovo ponte sul Serchio, a settembre la pubblicazione del bando di gara 

5 febbraio 2020Dal punto di vista procedurale e amministrativo posso affermare che il grosso è fatto…. poche settimane per perfezionare la gara di appalto e ci siamo… Più in generale dico che il 2020 è l’anno del ponte: pubblicheremo il bando di gara, affideremo i lavori e apriremo i cantieri dell’opera.

In autunno 2020 infine la promessa citata: inizio lavori entro la primavera 2021. 

Dal 2018 sono passati tre anni, i costi sono aumentati di alcuni milioni di euro che pagheremo noi cittadini, così come abbiamo pagato i disagi per questo ritardo. Solo annunci, mai i lavori.

Un Presidente della Provincia che in tre anni batte ogni record di annunci fasulli, dopo quante promesse mancate si deve dimettere?

Sia chiaro: come Riformisti preferiremmo applaudire l’inizio dei lavori, ma se questi non partono mai, le dimissioni sono d’obbligo.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



 

 

 

 

 

 

lunedì 24 maggio 2021

Sinistra: ormai una parola vuota.

Una volta Sinistra voleva dire Progresso, Riforme, Cambiamento, oggi non è più così.

Non esiste più una contrapposizione destra-sinistra, anche se qualcuno la vuol tenere in vita per ragioni di bottega.

Oggi la contesa politica è fra Riformisti e Conservatori e questi ultimi sono spesso a sinistra.

L’Italia deve attuare velocemente una serie di Riforme, da anni ritenute indispensabili: Fisco, Giustizia, Semplificazione della burocrazia, Informatizzazione del Paese.

Lo dobbiamo fare perché il “vecchio” ci sta strangolando e perché, se non lo facciamo, non possiamo utilizzare i tanti denari messi a disposizione dell’Europa per la ripresa economica, dalla crisi pandemica.

Vedremo nelle prossime settimane quali saranno le forze politiche autenticamente Riformiste e quelle che difenderanno l’esistente.

Vedremo chi si opporrà a riformare un Fisco che ore punisce chi produce e chi lavora.

Vedremo chi vuole sempre nuove Tasse e solo assistenzialismo elettorale.

Vedremo chi si opporrà a dare alla Giustizia, efficienza e vera autonomia, privilegiando il lavoro silenzioso di molti Magistrati e chi difenderà il giustizialismo e i privilegi di una piccola casta politicizzata di alcuni Procuratori d’assalto, che utilizzano la parola Sinistra per il loro potere e le loro carriere. E non rispondono mai a nessuno dei propri errori.

Vedremo chi si opporrà ad una moderna burocrazia al servizio del cittadino, puntando ad una Semplificazione nelle procedure, alla accelerazione degli appalti pubblici, alla Informatizzazione.

Vedremo chi è un Riformista nei fatti al di là delle etichette.

Le uniche Riforme vere degli ultimi anni le ha fatte il Governo Renzi e per questo decapitato dai duri e puri che si dicono di Sinistra.

Matteo Renzi ha lavorato per questo governo Draghi, la Sinistra per mantenere Conte, Casalino e Arcuri.

Italia Viva vuole una Commissione parlamentare di Indagine sulla Pandemia e la verità sulle mascherine e respiratori fasulli, sui banchi a rotelle.

Sappiamo già chi si opporrà.

Matteo Renzi sta sostenendo con lealtà il Governo Draghi, l’unico in grado di portarci fuori dalla crisi sanitaria e economica, portando avanti le Riforme.

Chi sta creando difficoltà al Governo, con liti e proposte divisive, che nulla hanno a che fare con la crisi in atto? Letta e Salvini.

Ambedue orfani del populismo becero dei 5Stelle.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva





 

 

 

 

sabato 22 maggio 2021

Francesco Colucci: una proposta

Sto costituendo un Comitato “Riformisti per Lucca Viva”.

E’ un libero gruppo di Simpatizzanti, NON è iscrizione al Partito di Renzi, NON ha costi, è solo un po’ complicato farlo, perché siamo scrupolosi.

Se vuoi aderire devi fare così:

Apri su Internet la pagina: https://www.italiaviva.it/comitati

Ti si apre l’Italia, clicca sulla Toscana, poi su Lucca, poi su “Riformisti per Lucca Viva” NON il primo, il SECONDO, quello con il mio nome.

Si aprirà una pagina in nero con i miei dati e accanto, in Giallo, una casella ADERISCI, clicca sopra e ti si apre la pagina da riempire con i tuoi dati ed anche la comunicazione che NON è iscrizione al Partito.

Compila tutti i campi, dai i consensi e clicca su INVIARE e sarai dei nostri in un Comitato di Simpatizzanti che ti terrà informato sulla Politica a Roma come a Lucca e dove potrai dare, se vuoi, contributi di idee.

Puoi cancellarti in ogni momento a tua discrezione, l’adesione non crea alcun vincolo, la lista degli aderenti è protetta dalla privacy.

Ringrazio da ora che mi vorrà dare una mano.

Francesco Colucci, cell.3480533233



 

mercoledì 19 maggio 2021

San Concordio: lettera al Sindaco Tambellini

 Gentile Sindaco Tambellini,

Il traffico di passaggio che attraversa buona parte del popoloso quartiere di San Concordio sulle vie Ingrellini, Squaglia, Consani, Formica e Savonarola, sta divenendo ogni giorno più intenso e più inquinante.

Le cause sono due: L’apertura del sottopasso di via Ingrellini che convoglia su queste vie interne al quartiere, tutto il traffico della zona est di Lucca e della piana, che vuole raggiungere Lucca ovest, i caselli autostradali e la direttrice per Pisa.

E lo sviluppo della zona artigianale di Mugnano che aggiunge un forte traffico pesante e rende invivibile la vita nel quartiere nelle ore di entrata e uscita delle attività artigianali e industriali.

L’unica soluzione definitiva è data dall’apertura di un nuovo casello autostradale di Mugnano assieme al divieto di attraversamento del quartiere del traffico semi-pesante e pesante e alla gratuità della tratta autostradale Mugnano Lucca.

Questo nuovo casello, per cui i Riformisti si battono da quattro anni, è previsto nel programma del Comune di Lucca, ma procede lentamente, crediamo a causa dell’opposizione del Presidente della Provincia e Sindaco di Capannori, Menesini.

Le chiediamo di rompere gli indugi e marciare speditamente alla realizzazione di questo nuovo collegamento autostradale.

Nel frattempo, abbiamo scritto all’ARPAT per chiedere un monitoraggio in alcune ore dell’inquinamento prodotto da questo enorme traffico nelle sopradette vie.

L’ARPAT ci ha risposto che per attuare una campagna di monitoraggio con mezzo mobile, la richiesta deve essere fatta da un ente, in questo caso dal Comune, che dovrà farsi carico di alcune spese per un monitoraggio di 80 giorni.

Per questo siamo a chiedere a Lei, Sindaco, di valutare l’opportunità di richiedere all’ARPAT questo monitoraggio sull’inquinamento delle citate vie del quartiere di San Concordio.

Si chiede altresì di valutare la fattibilità, di inserimento sulle vie Ingrellini, Consani e Formica, di passaggi pedonali con semaforo a chiamata, per agevolare l’attraversamento di queste vie, ma anche ridurre la velocità dei mezzi in transito.

Ci auguriamo una risposta positiva a queste richieste, che sono anche sostenute da alcune autonome raccolte firme di privati cittadini esasperati da questa situazione.

Distinti saluti

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

 


 

 

martedì 18 maggio 2021

Una babele la fruibilità degli uffici pubblici a Lucca

Abbiamo effettuato una piccola ricognizione sulle aperture al pubblico degli uffici più importanti del nostro territorio, in applicazione delle nuove norme per il lavoro agile, nella pubblica amministrazione.

E’ stato infatti abolito, a partire dal 30 aprile 2021, l’obbligo del 50% dell’utilizzo del lavoro agile nella Pubblica amministrazione, del personale impiegato nelle attività che potevano essere svolte da remoto.  

Questa nuova norma, sul sito del Ministro per la Pubblica Amministrazione, è presentata, con le parole del Ministro Renato Brunetta:

“Si torna alla normalità: addio alla soglia minima del 50% per lo smart working nella Pubblica amministrazione. Fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere alle modalità semplificate relative al lavoro agile, ma sono liberate da ogni rigidità.”

 “Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone - sottolinea il ministro - per introdurre da un lato la flessibilità coerente con la fase di riavvio delle attività produttive e commerciali che stiamo vivendo e dall’altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici.

Fino a dicembre le amministrazioni potranno ricorrere allo smart working a condizione che assicurino la regolarità, la continuità e l’efficienza dei servizi rivolti a cittadini e imprese.

Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti”.

Questo significa che ogni Ufficio Pubblico è libero di determinare e, implicitamente, ridurre i tempi di utilizzo del lavoro “agile”, per riaprire gli uffici.

A Lucca, sembra che la nuova norma introdotta dal Governo Draghi non abbia valore, tutto è rimasto come prima, negli uffici pubblici, si può accedere solo prenotando prima la visita. Nulla è cambiato.

Questa è la situazione come appare consultando i siti ufficiali dei principali uffici pubblici di Lucca.

Prefettura di Lucca

Ci si può recare negli uffici aperti al pubblico esclusivamente previo appuntamento con l'ufficio. Per prenotare l’appuntamento ci sono normalmente un paio di giorni la settimana che variano assecondo dell’ufficio in cui si vuole andare.

 

Provincia di Lucca:

Consultando il sito ufficiale sembrerebbe tutto tornato alla normalità: Orario degli Uffici: dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 14,00 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30.

Invece se telefoni per avere conferma, dal centralino ti dicono che puoi andare solo prendendo appuntamento con l’ufficio a cui vuoi accedere.

Comune di Lucca:

Gli uffici SUAP, i più interessati per la ripresa delle attività produttive, rimangono attivi e possono essere contattati nei giorni di Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 8.45 alle ore 13.15 attraverso: Tel.: 0583/442575  Mail : suap@comune.lucca.it;  Skype Nome: U.O. SUAP – Città di Lucca Nome Skype live:.cid.3fadc55b5652fb19.

Queste le disposizioni indicate nel sito:

Professionisti e cittadini interessati ad appuntamenti con i tecnici comunali dovranno far pervenire la loro richiesta all’indirizzo mail suelucca@comune.lucca.it. Entro il primo giorno lavorativo utile, successivo alla richiesta, saranno ricontattati per un appuntamento in sola modalità remota…. L’accesso individuale agli uffici non è pertanto più consentito fino a nuova diversa disposizione.

 

Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Lucca – Ufficio Territoriale

l’ufficio è aperto solo su appuntamento martedì, mercoledì e venerdì dalle 8:30 alle 12:45

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.

Dal sito ufficiale: In questa situazione emergenziale si comunica che gli uffici sono chiusi al pubblico

Si prega di prendere contatti con i funzionari esclusivamente tramite posta elettronica e telefono.

La presenza in sede dei dipendenti è contingentata come previsto dalle recenti disposizioni per incremento dell'attivazione del lavoro agile…..

Le eventuali richieste di appuntamento, che dovranno riguardare solo reali urgenze: Saranno valutate dai funzionari di riferimento e dal soprintendente;

Comune di Capannori:

Tutti i servizi del comune sono garantiti solo previo appuntamento

Conclusione: con l’entrata in vigore del nuovo decreto che vuole riportare alla normalità gli uffici pubblici e la vita dei cittadini, a Lucca, non è cambiato nulla rispetto alla situazione tragica dei mesi precedenti.

Potremo tornare a mangiare al ristorante, ma non entrare liberamente negli uffici pubblici.

Le nuove norme, per il ritorno graduale alla normalità, sono completamente disattese a scapito, come sempre, delle esigenze del cittadino, dell’imprenditore, del professionista.

Chiediamo ai Dirigenti degli uffici pubblici, agli amministratori degli enti elettivi lucchesi, di assumersi le proprie responsabilità, come ha fatto il Presidente del Consiglio Draghi, per un ritorno alla normalità, nella vita di tutti noi, dando seguito alle nuove disposizioni in materia di riaperture.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva




 

 

 

 

lunedì 17 maggio 2021

PD, eutanasia di un partito con un futuro solo a 5Stelle.

A Roma come a Lucca dobbiamo prendere atto che il PD è un partito non più affidabile, che non ha più alcun collegamento con la società civile, con la base sociale e culturale che ha sempre rappresentato, con quel buon senso che gli antichi Romani chiamavano “bonus pater familias”.

Il segretario del Pd Enrico Letta, parlando nei giorni scorsi del rapporto con Leu e 5Stelle, ha affermato: «saremo insieme alle prossime elezioni politiche, lavoreremo in questi mesi per arrivare a quello: siamo persone che si stimano fra di loro, questa è una marcia in più, incredibile. Noi dobbiamo fare una promessa a noi stessi: lavoriamo per annaffiare questa capacità di stare insieme».

Togliatti e Berlinguer, ma anche De Gasperi e Aldo Moro, si rivolteranno nella tomba: vedere il più imporrante partito della sinistra italiana, fondare la sua unica prospettiva politica nell’abbraccio con un confusionario movimento populista ed antisistema, frutto di una indeterminata contestazione globale alla società italiana, né di destra né di sinistra, in piena crisi identitaria, guidato da un comico maschilista.

5Stelle, un movimento NO TAV, NO TAP, NO Ilva, NO Ponte sullo stretto, NO tutto, feroce giustizialista acritico, culturalmente inesistente.

Letta sa bene, che con l’attuale sistema elettorale, oltre il 50% dei candidati nei collegi uninominali comuni saranno dei 5stelle, ponendo agli elettori del PD il dilemma di votarli, tappandosi il naso, oppure volgere i loro consensi ai partiti Riformisti, sempre coerenti con la loro tradizione progressista, mai populisti, mai giustizialisti. Noi dobbiamo dare loro questo futuro.

A Lucca, due gestioni personali, di Marcucci e di Tambellini, tengono il PD immobile e inesistente sui principali problemi del nostro territorio.

Non una parola del PD: 

sul blocco degli appalti degli Assi viari, già finanziati, 

sul raddoppio ferroviario fermo sulla tratta che interessa il nostro territorio, 

sul nuovo Casello di Mugnano, 

sullo smaltimento dei rifiuti industriali, iniziando dal pulper di cartiera, 

sulla sanità lucchese e della valle del Serchio, da ristrutturare e implementare con nuovo personale, 

sul rilancio del turismo, del commercio, dell’agricoltura, dell’artigianato, piegati dalla Pandemia. 

Su tutto, un silenzio tombale ma assordante.

Il PD a Lucca, governa, da solo, la Provincia e buona parte dei Comuni del territorio, occupandosi solo alla gestione del potere, non manifesta da anni, alcuna visione di sviluppo, di prospettiva, di mete da raggiungere, gestisce con fatica, in mezzo a veti incrociati interni, il tran tran quotidiano, senza mai volare alto.

Una eutanasia annunciata di un PD ormai avulso dai problemi della società lucchese e dalla politica riformista.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



 

venerdì 14 maggio 2021

Remaschi e Tambellini, due modi di fare il Sindaco.

Marco Remaschi, Sindaco di Coreglia, eletto con una lista civica fra cui esponenti di Azione e Italia Viva, ha annunciato che venerdì 21 maggio, alle ore 18, al Drop Club di Piano di Coreglia, informerà tutta la popolazione, sul sostanzioso ampliamento industriale, presentato nello scorso mese di aprile, da Industrie Cartarie Tronchetti, per circa 50 milioni di euro, di lavori.

Il progetto dovrà seguire, come sempre, il consueto iter amministrativo e tecnico per i permessi urbanistici, paesaggistici e ambientali.

Remaschi ha deciso di informare subito la popolazione del progetto presentato dai Tronchetti per renderla partecipe dell’iter autorizzativo di questo grande ampliamento industriale, dando tutte le informazioni possibili, nell’incontro pubblico convocato ed in altri successivi.  

Tambellini, nell’autunno 2019 aveva approvato una modifica urbanistica dell’area della Manifattura Tabacchi, per consentire la proposta di rigenerazione urbana di parte di Coima e Fondazione CRLucca.

Se avesse dato alla popolazione una tempestiva informazione, appena è stato ufficializzato il progetto Coima (da 60 milioni, quasi come quello dei Tronchetti), avrebbe incontrato meno difficoltà e forse sarebbe già stato approvato.

Rendere trasparente il percorso autorizzativo di interventi cospicui, su aree importanti del territorio, a Coreglia come a Lucca, che è addirittura nel centro storico, è democrazia partecipativa, da praticare sempre.

Coinvolgere dall’inizio, senza se e senza ma, la popolazione lucchese, sarebbe stato apprezzato e avrebbe anche evitato sospetti, confusione, ritardi.

Due Sindaci, due modi diversi di amministrare.

Noi siamo per quello di Remaschi.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



 

 

  

 

 

martedì 11 maggio 2021

Sanità lucchese e Assi Viari: Baccelli batta un colpo!

 I Sindaci della Piana Lucchese hanno indicato il Polo Fiere come il sito più funzionale, meglio ubicato, per creare il centro vaccinale di tutta la Piana.

Il Sindaco Tambellini ha messo a disposizione i 5.000mq della struttura ex Bertolli per realizzare l’hub vaccinale.

Il Sindaco di Altopascio D’Ambrosio ha confermato pubblicamente questa richiesta.

Campo di Marte è poco funzionale: ambienti stretti, corridoi convertiti in sale di attesa, tempi di attesa che si allungano, stanze che non consentono la presenza di troppe persone contemporaneamente.

La Regione continua ad ignorare la richiesta dei Sindaci della Piana.

Lucca ha nella Giunta Regionale Stefano Baccelli, esponente PD, che sulla Sanità lucchese, si è già reso protagonista in negativo, propugnando la realizzazione a Campo di Marte di un reparto Covid, costato alcuni milioni di euro, mai reso completamente funzionante, mesi fa, pomposamente da lui, inaugurato.

L’Assessore Baccelli, su un argomento così urgente e delicato come l’hub vaccinale di tutti i nostri territori, non ha detto una parola, nessuna condivisione.

E’ d’accordo con Tambellini e altri Sindaci? O è contrario?

L’hub vaccinale non è l’unica emergenza in cui si deve prendere atto di una assenza dell’Assessore Baccelli: infatti anche sugli Assi Viari, di competenza del suo assessorato, continua il blocco dei cantieri già finanziati, colpevolmente portato avanti compagno di cordata Menesini.

A questo punto ci chiediamo, come Riformisti: è Baccelli inadeguato a portare avanti in Regione, le richieste del territorio o è il PD locale che frena ogni sua decisione?

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.



 

 

 

lunedì 10 maggio 2021

ARPAT risponde ai Riformisti su San Concordio

 “In relazione alla vs richiesta si fa presente che, nel caso di installazione di una centralina di fissa, la definizione della rete per il monitoraggio della qualità dell'aria avviene a seguito della classificazione delle zone della Toscana riportata nella DGRT 1626/2021, viene effettuata dalla Regione Toscana e deve essere approvata dal Ministero ATTM.  Le tempistiche sono definite dalla Regione Toscana.

ARPAT non ha tra i suoi compiti istituzionali la possibilità di installare una stazione di monitoraggio della qualità dell'aria, compito che è svolto dalla Regione Toscana.

In base alla L.E.9/10 le postazioni facenti parte della rete regionale di rilevamento sono identificate dalla Giunta regionale con l'assunzione del parere tecnico da parte di ARPAT.

Pertanto ARPAT non ha la possibilità di fornire indicazioni sulla possibilità di installare una stazione fissa nei tempi da voi richiesti.

In alternativa potrebbe essere attuata una campagna di monitoraggio con mezzo mobile.

In tal caso la richiesta ad ARPAT può essere fatta da enti per cui ad es il comune.

Di solito il comune richiede la campagna e, se riesce, indica anche quali parametri vuole determinare.

Le campagne proposte in genere sono campagne indicative  (circa 15/20 gg a stagione per 4 stagioni).

Deve essere chiaro che è un'attività istituzionale anche se con i costi sono sostenuti dal comune.

Se la richiesta viene accettata la postazione dovrà essere valutata dal Comune con ARPAT affinché siano rispettati i requisiti di microlocalizzazione definiti dal D.Lgs 155/10.

Il Comune dovrà fornire l'energia elettrica per il periodo di monitoraggio e il supporto per la messa a terra dell'autolaboratorio oltre alla segnaletica identificativa della presenza del Mezzo mobile.

Come attività istituzionale non obbligatoria, verrà definito da ARPAT  il costo di una campagna indicativa di 80 giorni .

Per inserire questa attività nella programmazione di ARPAT è necessario ricevere l'atto di impegno di spesa del Comune e redigere un disciplinare condiviso tra i due enti

Spero di aver fornito le informazioni di cui ha bisogno e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti

A.Tessa

Ringraziamo l’ARPAT Lucca e il suo Dirigente per la celere e esauriente risposta.

Come Riformisti ci rivolgeremo:


·      al Comune di Lucca perché voglia far attivare un celere monitoraggio con un mezzo mobile per controllare l’inquinamento sulle vie Squaglia, Consani, Formica del quartiere di San Concordio


·      alla Regione Toscana per l’istallazione di una centralina fissa di controllo inquinamento in via Consani.

I Riformisti terranno informati sugli sviluppi di queste richieste e chiedono agli abitanti di San Concordio di far sentire la propria voce per ottenere un serio controllo sull’inquinamento da traffico, nel quartiere.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

 



 

 

 

 

sabato 8 maggio 2021

Responsabilità Civile dei Magistrati

1986: Socialisti, Liberali e Radicali promuovono la raccolta delle firme per il Referendum sulla Responsabilità Civile dei Magistrati sulla scia della clamorosa vicenda di Enzo Tortora.

La DC e il PCI furono contrari al Referendum, che la Corte Costituzionale aveva ammesso, fino a provocare elezioni anticipate per non farlo fare.

Dopo le elezioni il Referendum venne celebrato e nonostante l’opposizione di DC e PCI fu approvato con più dell’80% dei favorevoli, fra i votanti.

Il risultato popolare del referendum fu sabotato dopo pochi mesi, perché la lobby giudiziaria a livello politico, propose una legge sostitutiva delle norme abrogate, approvata a tamburo battente e l’errore di Craxi fu di non valutare bene la mistificazione di queste nuove norme.

L’applicazione di questa nuova legge si è rilevata, infatti, di una tale difficoltà da non produrre praticamente effetti di sorta.

Le toghe continuarono e continuano a godere di una sostanziale immunità civile.

Adesso i Radicali e la Lega ripropongono un Referendum sulla responsabilità civile dei Magistrati nonché sulla separazione delle loro carriere.

Due norme di grande civiltà e giustizia.

Se i quesiti referendari saranno limpidi e non solo strumentali, i Riformisti fanno appello a Matteo Renzi, perché Italia Viva li sostenga.

Renzi è un leader sensibile ai mali e i ritardi della Giustizia Italiana, alla presunzione di innocenza dei cittadini, alla garanzia di processi penali in cui accusa e difesa abbiano gli stessi diritti, alla politicizzazione di alcune Procure.

Siamo certi che non vorrà lasciare questa battaglia referendaria di diritti e di civiltà, come bandiera del solo Salvini.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



 

 

 

 

mercoledì 5 maggio 2021

San Concordio: I Riformisti chiedono l’intervento dell’ARPAT.

La Giunta Comunale di Lucca non ha mai brillato, in questi anni, per una gestione programmata del territorio, dei lavori da fare, non vede le priorità, procede a zig e zag, a secondo i finanziamenti che trova, qua e là.

Un esempio eclatante è il quartiere di San Concordio, dove si stanno appaltando, fra le proteste del Comitato di quartiere, milioni di lavori, per opere marginali, con una ulteriore cementificazione che forse ne avremmo potuto fare anche a meno, senza toccare quelle che sono le vere priorità del quartiere.

Le priorità per i Riformisti, ma anche per la maggior parte degli abitanti, sono legate al traffico, al relativo inquinamento e al collegamento con la città e il restante territorio comunale e non.

Il sottopasso di via Ingrellini, la zona artigianale di Mugnano producono un copioso traffico, anche pesante, che attraversa il quartiere per le vie Squaglia, Consani, Formica, Savonarola.

Un passaggio continuo di auto e mezzi pesanti che diventa infernale alle ore della apertura e chiusura delle fabbriche.

I Riformisti chiedono all’ARPAT di procedere ad un controllo su tali ore, sull’inquinamento, monitorando il traffico di attraversamento inviando oggi una richiesta formale al dirigente della sede di Lucca.

Per risolvere questo problema, i Riformisti, hanno proposto, da quattro anni, la realizzazione di un nuovo casello autostradale a Mugnano, dai costi risibili, ma Tambellini e la sua Giunta, pur giudicando importante l’opera, tergiversano, perdono tempo, intimoriti dall’opposizione del Presidente-Sindaco Menesini.

La seconda priorità è legata al collegamento del quartiere, con la maggior parte del restante territorio comunale, che trova sbocco solo nel vetusto cavalcavia di viale Europa e, solo parzialmente, attraverso il sottopasso Ingrellini.

Ambedue i percorsi sono complicati: l’uno per l’ingresso difficoltoso sul viale Europa, l’altro per l’ostacolo della linea ferroviaria della Garfagnana.

La soluzione prevista dal piano urbanistico è data da un nuovo cavalcavia, ad est, che saltando ambedue i trochi ferroviari, colleghi San Concordio con la circonvallazione.

Questa opera viaggia a rilento come la Giunta che la deve realizzare.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

Ecco la lettera inviata 

Al Dirigente dell’ARPAT sede di Lucca.

A nome di Riformisti per Italia Viva sono a chiedere cortesemente un monitoraggio per inquinamento ambientale, nel quartiere di San Concordio, nella direttrice Via Squaglia, Consani, Via Formica, Via Savonarola, nelle ore di entrata e uscita di fabbriche e uffici.

La zona Artigianale di Mugnano e il nuovo sottopasso Ingrellini scaricano su queste vie di attraversamento del quartiere di San Concordio, un volume di traffico, anche pesante, che rende l’aria irrespirabile oltre all’inquinamento acustico.

Per questo siamo a chiedere cortesemente un intervento del suo Ufficio.

Ringrazio

Cordiali saluti

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

Cell.3480533233