Matteo Renzi ha una visione per l’Italia, idee chiare, propone politiche coraggiose per il sistema Paese.
Difficilmente le sue posizioni sono contrastate nel merito, si
preferisce colpirlo disegnando una sua caricatura: è antipatico, indisponente,
inaffidabile, intempestivo, amico di Capi di Stato esteri (dell’occidente e non,
come altri, della Cina e della Russia), gioca a pallavolo con i figli, compra
la casa con il mutuo e così via.
A forza di trovare ed esaltare i suoi difetti, di denigrare
la sua figura, di dare colpe immaginarie finiranno, per farlo divenire anche “simpatico”,
esaltando la scelta di Dante Alighieri nella “legge del contrappasso”.
Anche in questa crisi i suoi detrattori iniziano sempre dicendo
“Renzi dice cose giuste, ma le dice male, non è il momento, parla poco, parla
troppo.
La proposta politica di Renzi, sempre chiara e netta, non
viene combattuta sulle idee, ma sulla maldicenza: la verità può essere mistificata
per un po’, ma alla lunga emerge per forza.
Tutti sanno che questo Conte ha governato male, sia la
Pandemia con provvedimenti contradditori e senza intervenire tempestivamente su
operatori e strutture sanitarie, sia sulla scuola e i giovani, ma soprattutto sull’economia,
scegliendo la strada dei sussidi, pochi e mal distribuiti, ad una politica
coraggiosa di crescita e di sviluppo
Tutti sanno che avremo denari solo per pochi mesi per
finanziare ancora la Cassa Integrazione e per il blocco dei licenziamenti.
Tutti sanno che se non investiamo subito e bene, in opere
pubbliche e in attività che diano reddito ad imprese e cittadini, finiremo
velocemente alla bancarotta.
Tutti sanno che il Governo Conte è stato sollecitato da mesi, da Italia Viva a cambiare passo, ad accelerare, a decidere, ma tutto è
stato vano.
Tutti sanno che ci vuole un Premier diverso, Ministri
competenti, una maggioranza più ampia, perché siamo sull’orlo del precipizio
economico, ma PD e grillini come orchestrali del Titanic, continuano a suonare
una musica ormai alla frutta: vogliamo il Conte ter, senza dire per fare cosa.
Tutti sanno che dietro la richiesta del Conte ter vi è solo l’incapacità
di PD e 5stelle di fare scelte politiche coraggiose e dirompenti per far
riprendere l’economia.
Zingaretti dice: Conte è il punto di equilibrio nella maggioranza,
ma non dice che lo è perché promette tutto a tutti, tutto e il contrario, sempre
rinviando ogni decisione, bloccando tutto perché ritiene che solo l’immobilismo,
può tenere assieme il suo Governo.
Tutti sanno che non c’è più tempo per compromessi al ribasso,
per immobilismo, per pannicelli caldi.
E l’ora di sbloccare i cantieri, fare investimenti nel mondo
produttivo, nella scuola, nella sanità, senza incertezze, ritardi, posizioni
ideologiche.
La politica del NO a tutto, della decrescita felice è morta di
Covid19, il Vaccino per l’Italia è riprendere a crescere, investendo con
decisione, su tutto quello che può portare occupazione e reddito, ad imprese e
cittadini. Anche sul Ponte di Messina, sulla Gronda, sull'Alta Velocità.
Un Conte ter, con questi Ministri, questa maggioranza,
potrebbe fare questo? Quello che non è stato capace neppure di iniziare in
questo anno?
Tutti sanno che ci vuole un Governo dei “migliori” e una
maggioranza più vasta, che diluisca il potere di veto dei signori del NO
Tutti sanno! ma il loro obiettivo non è salvare l’Italia, bensì liberarla da Matteo Renzi perché dice delle verità scomode, perché vuole decidere, perché è più bravo di loro.
Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva