sabato 28 settembre 2019

Emma...By...By....


Ho deciso, assieme ad alcuni amici, di non rinnovare la tessera a +Europa.
Mi prenderò un mese sabbatico per valutare gli eventi politici in atto.
Andrò alla Leopolda ad ascoltare il Programma di Italia Viva.
Aspetterò le prossime mosse di Giorgio Del Ghingaro, per vedere se  e come darà seguito all’interessante riunione di Liste civiche della Toscana, tenuta a Viareggio.  
Non rinnovo per ora la  tessera di +Europa perché non condivido le ultime scelte verticistiche e poco democratiche di una parte del gruppo dirigente.
Non si possono prendere decisioni dirompenti per la politica e l’unità del Partito, a colpi di risicata maggioranza di Direzione, senza mai convocare  l’Assemblea Nazionale, che per Statuto “stabilisce le priorità politiche e le linee programmatiche di +Europa” e senza mai ascoltare gli iscritti.  
Non posso condividere che il Segretario Della Vedova, dopo mesi di inerzia e a poche settimane da importanti elezioni Regionali, affermi che:
-  i Congressi Regionali del Partito per l’elezione dei Segretari e della Direzioni Regionali previsti dalla Statuto e attesi da mesi sono “imprudenti” e quindi meglio per ora non farli e nominare gli organi Regionali dell’alto.
- il Simbolo va “tutelato e quindi nessuna lista +Europa alle prossime Regionali e se gli iscritti vogliono partecipare alle elezioni lo facciano con altre liste o aggregazioni.
Ho visto prendere posizioni politiche mai discusse in alcun organo di partito, discutibili ed estemporanee, senza l’avallo dell’Assemblea Nazionale o senza mai ascoltar i gruppi locali e gli iscritti e soprattutto senza un Progetto organico che dia un senso definito e condiviso alle scelte politiche di +Europa.
La mia piccola ma determinata battaglia politica personale dopo l’estinzione del Partito Socialista di Nenni e Craxi è sempre stata rivolta a ricercare la costruzione di un nuovo soggetto politico che voglia essere centrale nello schieramento Italiano, un Partito Riformista, Laico e Progressista, schierato a difesa del grande disegno Europeo, immaginato dai Padri Fondatori e di una Italia liberale incardinata sulla democrazia rappresentativa, il diritto lavoro, socialmente sensibile e responsabile.
Mi sembra che in questi ultimi mesi +Europa si sia accartocciata su se stessa, su posizioni narcisistiche intelletual-chich, tradendo ogni forma di democrazia interna e di partecipazione popolare. Un Partito Emma dipendente e basta.
Per questo preferisco riprendere la mia liberta di giudizio e riflettere sul da farsi.
Mi spiace veramente abbandonare amici con cui ho collaborato per molti mesi per realizzare un sogno, che invece si sta, con grande dispiacere, disperdendo.

Francesco Colucci    


  

lunedì 23 settembre 2019

Sondaggio Sole 24ore: +Europa crolla al 1,2%



Buone notizie per Matteo Renzi e pessime per +Europa.
Italia Viva potrebbe già contare su un lusinghiero 6,4% secondo il sondaggio elettorale Winpoll-Sole 24,  di sabato scorso.
Il 75% dei voti di Italia Viva sarebbero di fatto sottratti a +Europa, Forza Italia e PD. 
Italia viva dimezzerebbe gli elettori potenziali di Emma Bonino, ma anche il PD lascerebbe a Renzi il 2,6% arretrando al 20,7%
L'effetto Renzi quindi dimezza i consensi + Europa ma fa perdere consenso anche a quel che resta di Forza Italia.
Secondo il sondaggio del Sole 24ore gli elettori di Italia Viva provengono: il 28,1% da +Europa, 25% dal Partito Democratico, 23,4% da Forza Italia.

Solo le immediate dimissioni del Segretario Della Vedova e la convocazione di un nuovo Congresso possono salvare +Europa dalla estinzione.



domenica 22 settembre 2019

+Europa: Dimissioni del Segretario e nuovo Congresso



Ho seguito in streaming la discussione della sparuta e semi-clandestina riunione di Napoli dove un parte molto ristretta del gruppo dirigente, quello ha spaccato frettolosamente in due +Europa su una posizione indifendibile, ha provato a dare giustificazioni del suo operato. Una riunione di parte invece di convocare l’Assemblea Nazionale unica statutariamente competente a discutere e decidere la linea politica  del Partito.
Una riunione di Zombi, smarriti e confusi, mi ha ricordato l’orchestra del Titanic che continuava a suonare, mentre l’acqua saliva all’ultimo ponte.
Ho ascoltato Della Vedova e Bonino cercare di rassicurare i nostri Deputati e l’altra metà del Partito, come nulla di irreparabile sia successo, che tutto va bene, che possiamo andare avanti assieme: facciamo finta di nulla, vogliamoci bene.
Ho sentito il Segretario continuare ad dire, come fa da mesi, che presto “nomineranno” dall’alto gli organi regionali del Partito, che il Simbolo va “preservato” e che gli iscritti possono partecipare alle elezioni con altre liste.
Quali Benedetto? Quelle di Salvini e della Meloni, con cui dividiamo l’opposizione, visto che i partiti di Governo li vogliamo combattere??
Comico essere un Partito che fa di tutto per non presentarsi alle elezioni e invita i suoi iscritti ad andare in altre liste. Siamo un Partito o un salotto intellettual-chic??
Credo che rimanga forse un mese per non far morire +Europa o almeno quel sogno di mettere assieme forze diverse ma che credevano in un polo centrale, libertario, riformista, liberale, ma progressista ed ad una nuova solidarietà Europea.
Il Segretario deve avere la sensibilità di dimettersi per la sua incapacità di gestire la politica e l’unità di +Europa, alla Assemblea Nazionale, che si sono scordati esistere.
L’Assemblea dovrà convocare il Congresso, uno vero, dove si discuta di politica e del Partito e della sua organizzazione democratica, di come partecipare alle elezioni.
Un Congresso con regole semplici che consenta la massima partecipazione degli iscritti al voto sulla linea politica e sui nuovi dirigenti.
Se non si ha questa sensibilità la sorte di +Europa mi pare segnata.

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa



sabato 21 settembre 2019

Il Convegno di Giorgio del Ghingaro



Ho partecipato, fra molti, al Convegno organizzato dal Sindaco di Viareggio Giorgio del Ghingaro al Principe di Piemonte per “raccontrarsi insieme” le esperienze e i progetti delle moltissime Liste civiche presenti sulla scena politica Toscana.
Del Ghingaro ha tracciato una serie di punti programmatici: dalla Sanità all’Ambiente propedeutici ad uno sviluppo consapevole e possibile della Toscana del anni 20 del 2000 e il valore delle esperienze Civiche in un momento di gravi crisi dei Partiti.
Presenti esponenti di moltissime liste civiche, Sindaci e Amministratori di tutta la Toscana Progressista.
Moltissimi gli interventi fra cui quello del Presidente del Consiglio Regionale e del Capogruppo dei 5stelle in Regione, Giannarelli, che ha tratteggiato le cose che dividono ma anche le molte che uniscono nella odierna esperienza Toscana.
Hanno portato il saluto il PD regionale ma anche tutte le forze politiche presenti, in particolare Zubbani per il PSI tornato alla ribalta per l’accordo per il Gruppo al Senato con Italia Viva di Matteo Renzi, convitato invisibile ma fortemente presente in sala per il suo ruolo sempre più centrale in Italia ed in Toscana.
Ho portato il saluto per +Europa, citando il felice esperimento fatto della lista civica +Capannori che tanto successo ha avuto grazie alla presenza di giovani ambientalisti indipendenti che hanno impressionato la società civile lucchese per i voti e le preferenze raccolte.
Ho parlato della crisi dei partiti che in questa estate è divenuta drammatica per le frammentazioni e le nuove divisioni di cui purtroppo soffre anche +Europa che se non sarà convocato un nuovo Congresso Politico pare destinata a dividersi come è di moda in Italia oggi.
Conclusioni: azzeccato e tempestivo il tema di questo Convegno perché sembra che dovrà essere il Civismo il nuovo collante per tenere assieme Partiti sempre più rissosi fra loro, incuranti del pericolo neo-fascista cavalcato da Salvini e la Meloni.
Oggi ho vissuto una giornata politica molto interessante che potrebbe forse essere decisiva per i nuovi equilibri politici della Toscana progressista.

Francesco Colucci



venerdì 20 settembre 2019

Ambiente e decoro, Lucca datti una mossa.


La situazione evidenziata anche in queste settimane di un centro storico invaso da enormi furgoni e  autocarri che inquinano e deturpano fuori da qualsiasi orario consentito, non è più accettabile. 
L’assenza di ogni controllo da parte della Polizia Municipale ci fa riflettere su una denuncia alla Procura per mancata vigilanza e omissione di atti d’ufficio. 
Le misure prese a suo tempo per una mobilità elettrica nel centro sono drammaticamente dimenticate.
Anche sul fronte della lotta alle plastiche non biodegradabili Lucca è indietro anche a Comuni vicini come Capannori. 
Cosa si aspetta a proibire l’uso delle bottiglie, piatti e  posate di plastica nelle scuole, nelle mense comunali, nelle sagre. 
Cosa si aspetta a programmare la proibizione della plastica nei grandi eventi nel centro storico per il prossimo 2020?
Il nuovo Governo ha posto la tutela dell’Ambiente la lotta all’inquinamento da gas, e alla plastica monouso nelle priorità del suo programma, Lucca si dia una mossa per essere sempre ultima nelle battaglie per migliorare la vita dei suoi cittadini

Francesco Colucci, Riformisti Toscani

Ambiente e decoro, Lucca datti una mossa


La situazione evidenziata anche in queste settimane di un centro storico invaso da enormi furgoni e  autocarri che inquinano e deturpano fuori da qualsiasi orario consentito, non è più accettabile. 
L’assenza di ogni controllo da parte della Polizia Municipale ci fa riflettere su una denuncia alla Procura per mancata vigilanza e omissione di atti d’ufficio. 
Le misure prese a suo tempo per una mobilità elettrica nel centro sono drammaticamente dimenticate.
Anche sul fronte della lotta alle plastiche non biodegradabili Lucca è indietro anche a Comuni vicini come Capannori. 
Cosa si aspetta a proibire l’uso delle bottiglie, piatti e  posate di plastica nelle scuole, nelle mense comunali, nelle sagre. 
Cosa si aspetta a programmare la proibizione della plastica nei grandi eventi nel centro storico per il prossimo 2020?
Il nuovo Governo ha posto la tutela dell’Ambiente la lotta all’inquinamento da gas, e alla plastica monouso nelle priorità del suo programma, Lucca si dia una mossa per essere sempre ultima nelle battaglie per migliorare la vita dei suoi cittadini

Francesco Colucci, Riformisti Toscani



mercoledì 18 settembre 2019

"Italia Viva" di Matteo Renzi e "Viva l'Italia" di Bettino Craxi


Renzi ha varcato il Rubicone e ha dato vita a “Italia Viva”, che dovrebbe occupare quell’area centrale dello schieramento politico italiano da troppo tempo sguarnita.
Un polo liberal-democratico, baluardo contro il sovranismo neo fascista di Salvini ed equilibratore di una sinistra ideologica, schiava dei fantasmi del Comunismo.
Un Partito progressista ma liberale che era l’obiettivo fallito di +Europa, “suicidata” dai rigurgiti radical-chic di una egocentrica Bonino e di uno shakespeariano Calenda, ossessionata dall’Essere o non Essere.
 Leggerò con attenzione i programmi di questo nuovo partito che potrebbe attrarre tutti i movimenti che hanno annaspato fino ad oggi fra i due grandi blocchi di destra e di sinistra.
Il periodo d’oro del nostro Paese è stato negli anni in cui il centro-sinistra a guida Craxi ha governato con saggezza ed equilibrio, generando prosperità e prestigio internazionale all’Italia, senza estremismi sovranisti
La nascita di Italia Viva pone la nuova legge elettorale proporzionale come prioritaria battaglia di democrazia per il rispetto del pluralismo e della volontà popolare.
Andrò quest’anno certamente alla Leopolda ed utilizzerò questo mese che manca per valutare gli atteggiamenti di quella parte di gruppo dirigente di +Europa che ha rotto l’unità del partito, conducendolo in una folle strada isolazionista
La proposta di Renzi, uno dei pochi veri Leader in Europa, è certamente interessante per tutti quei riformisti, laici, democratici, liberali, che si sono dispersi in questi anni in mille rivoli, non accettando di dover scegliere fra una destra sovranista, una sinistra ideologica e gli inconcludenti 5stelle.
Italia Viva evoca Viva l’Italia canzone di Francesco De Gregori, divenuto l’inno di Bettino Craxi e del Garofano Rosso e…..non mi dispiace certo.

Francesco Colucci, Riformisti lucchesi




lunedì 16 settembre 2019

Salvini: da Pontida in marcia verso Fascismo 2.0



Chi ha ascoltato il discorso di Salvini non può avere più dubbi su cosa sta cercando di fare in Italia. 
Una sguaiata campagna elettorale permanente fino a raggiungere gli agognati “pieni poteri”. 
Una campagna fatta di slogan surreali aggiungendo alle elezioni regionali già programmate una serie di Referendum contro ogni decisione del Parlamento Italiano che legiferi contro i suoi diktat.
“Sfideremo i traditori chiusi nel palazzo “Se toccheranno i decreti sicurezza raccoglieremo 500 mila firme per il referendum, raccoglieremo 5 milioni di firme per difendere i sacri confini del Paese, perché i nostri non sono morti sul Piave per avere i confini aperti". “Senatori a vita abusivi non eletti da nessuno che hanno votato un governo di traditori”.
L’obiettivo è chiaro: contrapporre ai poteri Costituzionali dello Stato il “popolo salviniano” in piazza o a colpi di referendum, sovreccitando i suoi adepti con slogan sovranisti e populisti.
Abbiamo visto una folla allucinata, con le foto di Salvini sul petto, insultare il giornalista televisivo Gad Lerner chiamando “Ebreo, comunista, straccione, massone”. 
Tutti insulti di non lontana memoria. 
Abbiamo visto Antonio Naso giornalista di Repubblica minacciato ed aggredito con pugno alla telecamera mentre faceva il suo lavoro. 
Abbiamo sentito urlare “Mattarella mafioso”, visto l’esposizione di Madonne, Croci, Rosari, cartelli Dio e Popolo e saluti fascisti.
Il tutto condito con promesse per gonzi: flat tax al 15% subito e per tutti.
Chi ha letto la Storia Patria non può non venire in mente il clima creato negli anni ’20 dai fascisti per indebolire lo Stato e rendere possibile la Marcia su Roma.
Un clima di ricatto, di adunate di popolo, di violenze verbale e non solo, per forzare l’incarico a Mussolini, che aveva ottenuto nelle elezioni del 1921, 37 deputati su 535 membri del Parlamento. Il Governo Mussolini del 1922 segnò l’inizio della fine della democrazia in Italia. Solo due anni dopo, con una nuova elettorale con premio di maggioranza, i fascisti ottennero pieni poteri con brogli e violenze inaudite, la cui denuncia in Parlamento costo la vita del Segretario Socialista Matteotti, rapito e ucciso da una squadraccia fascista.
Nel 1922 molte colpe furono anche degli intellettuali e dei politici democratici di allora, divisi e rissosi fra loro, che sottovalutarono il pericolo fascista.
Credo che oggi tutti i democratici, ovunque schierati, debbono riflettere su questi avvenimenti. 
Anche da posizioni politiche diverse l’obiettivo prioritario e comune deve essere la difesa dei valori della Costituzione Italiana, degli organi di democrazia rappresentativa, della discussione pacata sui problemi della nostra società contrapponendosi al becero urlare di frasi fatte e del ricercato clima da Bastiglia.
Comunque la pensiamo su questo Governo dobbiamo aiutarlo a riportare la discussione politica nell’alveo Costituzionale, affrontando i problemi annosi che, irrisolti, sono stati l’acqua di vegetazione in cui è nato e sta prosperando il nuovo sovranismo totalitario. Dobbiamo sostenere una nuova integrazione Europea, scelte di equità sociale, di lavoro e prosperità aumentando il potere di acquisto delle famiglie. 
Non è l’ora di posizioni intelletual-chic, non è l’ora di sofismi e differenziazioni marginali, di politiche rigoriste, di richiami all’austerità.
Qui è il gioco la democrazia e la libera convivenza in Italia, il nostro bene supremo. 
Goffredo Mameli ci ha indicato la via: “...stringiamoci a coorte…..l’Italia chiamò”










sabato 14 settembre 2019

+Europa: l'unità del Partito bene supremo


Gli interventi dei tre deputati di +Europa, Fusacchia, Magi e Tabacci, sono stati anche pubblicati sul sito ufficiale nazionale del nostro Partito, sia pure una premessa arzigogolata.  
Ottima iniziativa. 
Nel contempo il Convegno di Napoli è stato rinviato a data da destinarsi e l’Assemblea Nazionale non è stata ancora convocata, quindi ci sono le premesse per ricercare e ritrovare l’unità del Partito, bene supremo.
Chiedo a tutti i nostri iscritti di mandare sms e mail al Segretario per sostenere una ritrovata unità e iniziare a discutere dei prossimi impegni da prendere in Toscana.
Dai miei contatti e dalle mie info sembrano esserci ottime prospettive per una nostra presenza determinante alle prossime elezioni, se smettiamo di filosofeggiare e iniziamo a fare seriamente politica.
Francesco colucci



venerdì 13 settembre 2019

+Europa: l'unità del Partito bene supremo


Sul sito nazionale ed ufficiale Facebook di +Europa sono stati pubblicati gli interventi dei nostri tre deputati Fusacchia, Magi e Tabacci, a favore del Governo Conte . 
Ottima iniziativa: l’unità del Partito è bene supremo da ricercare al di sopra di tutto, isolando i fanatici e gli oltranzisti.

 

martedì 10 settembre 2019

Ci vogliono "suicidare": ribelliamoci!!


I tre deputati di +Europa, l’intero gruppo alla Camera, Fusacchia, Magi e Tabacci hanno votato la fiducia al Governo Conte a nome del nostro Partito.
Domani la Bonino al Senato voterà contro il Governo anche lei a nome di +Europa.
Splendida figura!! Un capolavoro del nostro gruppo dirigente!
Credo che quando un Segretario non riesce a trovare una posizione comune fra i soli quattro parlamentari del suo Partito vuol dire che è politicamente inesistente.
Ancor più quando impone di far decidere, spaccandola, la Direzione, invece di rivolgersi all’Assemblea Nazionale, che per Statuto ha la competenza sulla linea politica del Partito, creando di fatto l’ingovernabilità e il caos, per incompetenza a decidere, di chi ha deciso.
Se vogliamo salvare il sogno di +Europa dobbiamo chiedere con forza, tutti noi semplici iscritti, che si convochi l’Assemblea Nazionale e che il Segretario si presenti dimissionario per consentire la ricerca di un minimo comun denominatore per ripartire tutti insieme e non assassinare il nostro Partito.
Tra l’altro i tre deputati provengono da esperienze diverse, Magi dai Radicali Italiani di cui è stato anche Segretario, Fusacchia da “Movimenta” di cui è Segretario, Tabacci, dal Centro Democratico, oltre ad essere il Presidente del Partito.
+Europa nasce dalla fusione di più esperienze politiche diverse, da più movimenti della società civile e la nostra missione è di continuare ad aprire questo nuovo Partito a tutti coloro, movimenti o persone, che si riconoscono con gli ideali di una Europa migliore, laica e liberale.
Per questo la ricerca della sintesi politica fra le varie posizioni, deve sempre, dico sempre, prevalere su ogni tentazione di divisione o peggio ancora di egemonia di una parte sulle altre, magari succubi di miti appassiti, orfani di gestioni paternalistiche.
Abbiamo sempre aborrito le gestioni padronali dei Partiti, da Berlusconi, a Salvini, Meloni, Renzi: non possiamo anche noi cadere in queste tentazioni.
Siamo ancora in tempo a non far “suicidare” +Europa, ribelliamoci a questo finale assurdo, insorgendo tutti  assieme per chiedere a gran voce soluzioni di compromesso e di convivenza politica, ancor oggi possibili per difendere il bene supremo dell’unità di +Europa e il suo grande sogno.

francesco colucci







domenica 8 settembre 2019

In piazza con Salvini e la Meloni???


Mi auguro che l’assurdo voto contrario della maggioranza della Direzione di +Europa al nuovo Governo non preveda anche la partecipazione alla protesta di piazza con Salvini e la  Meloni?
Meglio forse tuffarci nella Fontana di Trevi per farci notare!
Visto che nessun giornale, nessuna TV, nessuno il Italia, ad eccezione dei 19 che hanno votato in Direzione, conosce i motivi del nostro no, ora che l’Europa è tornata strategica per l’Italia nelle scelte di questo Governo, anche con il prestigioso incarico a Gentiloni.
Possibile che nessuno senta il bisogno di chiedere la convocazione dell’Assemblea Nazionale, unico organo idoneo per affrontare i pasticci creati e salvaguardare l’unità di +Europa.
Art.10 dello Statuto: L’Assemblea stabilisce le priorità politiche e le linee programmatiche di +EUROPA.....perché la Direzione si è appropriata di questo compito, sopratutto spaccandosi verticalmente??



venerdì 6 settembre 2019

Idioti o Farisei??


L’idiozia di votare contro il Governo Conte decisa dalla Direzione di +Europa a stretta maggioranza è doppia. 
Se veramente i nostri pochissimi voti fossero utili a bocciare il nuovo Governo, assieme a Salvini, Meloni e Berlusca, otterremmo di andare ad elezioni anticipate a cui il nostro Partito, per la legge attuale, difficilmente potrebbe partecipare; elezioni che sancirebbero la vittoria di Salvini e la fine della democrazia e della convivenza pacifica nel nostro paese.
Abbiamo così autocertificato che non contiamo nulla, perché se pensavamo il nostro voto decisivo per andare a elezioni anticipate, non l’avremmo mai fatto.

Siamo veramente + Farisei e +Sepolcri imbiancati che +Europa.  




mercoledì 4 settembre 2019

Un Errore chiamato Emma.



La Direzione di +Europa dopo tre riunioni di fila ha deciso a maggioranza e in via preventiva, di votare no al governo Conte 2, sotto la spinta di una rocciosa Emma Bonino. Da iscritto della prima ora al partito non condivido questa decisione,  ritenendo, più opportuna e giusta una astensione costruttiva, per questi motivi.
1- Questo nascente Governo giallo-rosso anche se non pienamente condivisibile è certamente meno pericoloso costituzionalmente del precedente, molto più europeista, molto più socialmente aperto. Decidere di votare NO prima che il Governo sia fatto e il Programma presentato, dividendo verticalmente il nostro Partito, non solo è irrituale ma anche veramente strano, che lascia interdetti e pensierosi.
2- Votare No assieme a Salvini e alla Meloni non è solo assurdo ma anche pericoloso ove i nostri voti contrari fossero decisivi per bocciare il Governo e andare a drammatiche elezioni anticipate che sancirebbero la vittoria di un Salvini, letale per la democrazia e l’umanesimo del nostro paese. Una astensione ci lascerebbe le mani ugualmente libere, ma non favorirebbe i disegni eversivi di Salvini. Senza considerare che ad immediate elezioni anticipate +Europa avrebbe grandissime difficoltà anche solo a presentare le sue Liste elettorali e che per farlo in futuro dovremo implorare questa nuova maggioranza di cambiare una legge elettorale castrante per noi.
3- Una astensione costruttiva ci consentirebbe di avere un ruolo nelle scelte politiche che a noi più interessano, di avere visibilità e spazi politici, pur mantenendo la nostra autonomia. Una nostra opposizione sarà irrilevante e con scarsissima visibilità, schiacciata da quella massiccia di Salvini e la Meloni e dei mass media che li sostengono. Senza considerare il futuro ruolo di Calenda e di Cairo nel contesto politico futuro.  
4- E’ folle aver diviso il gruppo dirigente del nostro giovane partito, per una scelta assurdamente preventiva e politicamente velleitaria, quando una astensione e quindi una non approvazione della fiducia al Governo avrebbe garantito l’unità del Partito e ugualmente la nostra libertà di scelta politica. Abbiamo visto dividersi la maggioranza che ha vinto il Congresso eleggendo Della Vedova Segretario e Tabacci Presidente del Partito, con il richiamo delle foresta dietro Emma, che continua a “gestire” le scelte più importanti di +Europa.. Questa posizione oltranzista  di volere ad ogni costo questo assurdo NO preventivo fa tornare alla mente il divino Giulio sul pensar male: che si sia un pagamento dovuto a Salvini per il salvataggio di Radio Radicale?.

Francesco colucci, riformisti per +Europa