domenica 23 agosto 2020

Lettera aperta al Prefetto delle Provincia di Lucca sui richiedenti Asilo.

 Signor Prefetto, 

le scrivo come Riformisti Toscani per sollevare un problema di opportunità che mi sembra urgente e prioritario.

Il Sindaco Menesini ha annunciato il rinvenimento in una struttura non precisata di richiedenti Asilo, di oltre 10 casi di contagio da Covid19. Con grande preoccupazione di molti e di sciacallaggio, di pochi.

Premettiamo che siamo convinti assertori dell’obbligo morale e civile del salvataggio in mare di tutti i migranti, della punizione per gli scafisti, dell’accoglienza dignitosa dei richiedenti Asilo, del rimpatrio di chi non ne ha diritto.

Poniamo alla sua attenzione un problema: perché far sembrare questa accoglienza dei richiedenti asilo, legittima e opportuna, una azione semi-clandestina?

In Italia il diritto di asilo è garantito dall’art.10 della Costituzione e fa parte ineludibile del patrimonio morale nostro e dell’intera Europa.

Non dare informazioni aggiornate su come funziona questa accoglienza, su chi la gestisce, sulle misure prese per i controlli sanitari a difesa della loro e della nostra salute, non Le sembra che possa aiutare chi pesca nel torbido su questi temi?

Che specula su questi disgraziati per cavalcare le paura dei cittadini, scossi dal Covid19, per penosi vantaggi elettorali? Non conoscere alimenta la paura.

La conoscenza dei fatti reali, delle procedure, dei controlli sempre scrupolosi, non pensa possa stroncare ogni vergognosa speculazione su questi temi? Sapere aude!

Le battaglie giuste e legittime vanno condotte a viso aperto, senza timori.

Rivolgo a Lei, una rispettosa domanda: non crede opportuno far conoscere quanti e dove sono i centri di accoglienza richiedenti Asilo, chi le gestisce, le procedure attuate per una accoglienza dignitosa e controllata per la loro e la nostra salute?

Porto a sostegno della nostra tesi, Socrate: “Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l'ignoranza.” E Asimov “Se la conoscenza può creare dei problemi, non è tramite l'ignoranza che possiamo risolverli.”

Con osservanza

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva


 

 

  

 

 

 

   

venerdì 21 agosto 2020

Sindaco Menesini non sia evasivo sui richiedenti asiclo

 I Riformisti Toscani ritengono prioritario e doveroso il salvataggio umanitario dei migranti che rischiano di morire nelle perigliose traversate del Mediterraneo

Ritengono altresì che i migranti provenienti da paesi o zone che non siamo coinvolti in guerre, rivoluzioni, persecuzioni razziali o religiose o che non abbiamo conclamate carestie alimentari debbono essere rimpatriati nel più breve tempo possibile, nei paesi di origine e gli scafisti puniti rigorosamente.

Per gli altri, quelli che hanno diritto all’asilo nel nostro paese, devono essere poste in essere le più stringenti misure di controllo sanitario appena sbarcati sul nostro territorio garantendo altresì forme di assistenza e soggiorno dignitose.

Crediamo che questa accoglienza in attesa del giudizio sull’asilo che auspichiamo abbia tempi certi e brevi, debba avvenire nella massima trasparenza e conoscenza delle popolazioni locali.

Evitando di dare a queste legittime accoglienze il carattere di semi-clandestinità.

Per questo ci sorprende la comunicazione del Sindaco di Capannori su 13 contagi in un imprecisato centro di accoglienza a Capannori senza che sia stato specificato quale centro sia, da chi gestito, quanti rifugiati vi siano accolti, ne quali misure di sorveglianza medica siano state adottate per evitare spiacevoli contatti e contagi.

Sarebbe anche opportuno che il Sindaco Menesini informasse su quante strutture di questo tipo sono presenti nel Comune di Capannori, da chi sono gestite e quanti rifugiati in attesa di asilo vi siano sul territorio e quali misure sono state prese per un controllo sistematico sul Covid19 verso tutti questi richiedenti asilo accolti.

Sui Migranti dobbiamo essere chiari: si al salvataggio di tutti in mare, cattura degli scafisti, rimpatrio immediato di chi non ha i requisiti per l’asilo, stretto controllo sanitario su chi rimane sul nostro territorio sia all’arrivo che durante la permanenza nei centri per una accoglienza dignitosa, ma anche sicura per loro e per tutti.

Francesco Colucci, Rifornisti x Italia Viva   


mercoledì 12 agosto 2020

Nella “Partita” delle elezioni regionali toscane, la “palla” è Demos.

 Demos. Democrazia Solidale è un nuovo Partitino cattolico che vorrebbe essere protagonista nella partita delle elezioni regionali ed invece ne è diventato solo la “palla” Nel suo sito di presentazione c’è scritto “per noi è tempo di muoverci” ed invero, in queste settimane, si sono mossi assai, avanti e indietro.

Prima la palla Demos ha corso verso Italia Viva, con cui ha concordato una sua presenza nel simbolo elettorale e nelle liste, poi avendo il PD offerto di più, la palla Demos è corsa nelle liste PD, con cui ha definito alcuni capolista Demos nelle liste PD, fra cui il capolista a Lucca, con il Prof. Conforti.

Nel PD Lucchese, in cui si stava giocando una rude partita di rugby, fra marcucciani e remaschiani, hanno dato un calcio alla palla Demos e a Conforti Capolista, rigettandoli in tribuna..

Demos è corso a chiedere aiuto a Zingaretti e la soluzione è stata trovata rinunciando al capolista a Lucca, ma inserendo nella lista del PD lucchese, l’Assessore Remaschi, già cacciato dalle stessa lista, dal suo Partito Regionale ed ora “vestito da Demos.”

Non crediamo che la palla Demos si fermerà nel campo del PD Lucchese, perché se così fosse il gruppo marcucciano, vincitore del primo tempo, perderebbe, nel secondo la partita in una maniera così dirompente, da vergognarsi ad uscire dal campo.

La prossima mossa è al Direttivo regionale PD, convocato d’urgenza, lo stesso che aveva depennato Remaschi dalla lista e che ora se lo ritrova dentro “unto da Demos”.

Come finirà questa incasinata partita di un PD lucchese la cui sigla ormai sta per  Partito Desaparecido?

Se l’accordo PD-Demos viene cancellato per cacciare di nuovo Remaschi ci sono sei liste PD da ricompletare, e non vorremmo che la palla Demos ritornasse verso Italia Viva.

Se invece l’accordo viene confermato, Remaschi sarà nelle liste PD lucchesi e allora non vorremo rischiare di trovarci il duo “Mercanti Puppa” a bussare alle nostre liste di Italia Viva.

A tutti diciamo con chiarezza che  le liste di Italia Viva sono forti, serenamente pronte da tempo e che ci sono ormai solo posti…. in tribuna…. anche se, come disse il Maligno,…. “le Vie del Signore sono infinite”

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


 

 

 

 

domenica 9 agosto 2020

Lucca, città della NON cultura

 Anche per il 2022 Lucca non sarà presente alla selezione per divenire la città della Cultura Italiana

Sono 28 le città in corsa per il titolo di "Capitale della cultura italiana" per l'anno 2022. Lo rende noto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l'elenco delle città che hanno perfezionato la candidatura. Entro il 12 ottobre la commissione di valutazione definirà la short list delle 10 città finaliste, la procedura di valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020. Le città in gara sono:

Piemonte: Verbania; Lombardia: Vigevano (Pv); Veneto: Pieve di Soligo (Tv) Verona; Toscana: Arezzo, Pisa, Volterra (Pi); Marche: Ancona, Fano (An); Abruzzo: L'Aquila; Molise: Isernia; Lazio: Arpino (Fr), Cerveteri (Rm); Campania: Castellammare di Stabia (Na), Padula (Sa), Procida (Na); Puglia: Bari, Molfetta (Ba), San Severo (Fg), Taranto, Trani; Basilicata: Venosa (Pz); Calabria: Tropea (Vv); Sicilia: Modica (Rg), Palma di Montechiaro (Ag), Scicli (Rg), Trapani; Sardegna: Carbonia.

Noi Riformisti per Italia Viva, con tutto il rispetto per le città soprindicate, riteniamo che Lucca avrebbe avuto una chance importante per diventare Città della Cultura 2022.

Per il 2023 non ci saranno domande in quanto il Parlamento sta deliberando di assegnare il titolo alla città di Bergamo e Brescia, città martiri del Covid19

Un’altra occasione persa per valorizzare la nostra città e riconquistare spazi sul mercato del turismo delle città d’arte

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


venerdì 7 agosto 2020

Nuovo Ponte sul Serchio

L’errore obbrobrioso fatto dalla Provincia di Lucca e dal suo Presidente Menesini di aver “dimenticato” la scadenza della variante urbanistica è stato sanato dal Comune di Lucca, in tempi brevi.

Dobbiamo dar atto all’assessore Mammini di efficienza e di chiarezza sull’iter successivo per la realizzazione del Ponte e delle necessarie opere accessorie: “La competenza per la realizzazione è provinciale e il tema riguarda anche la realizzazione dell’asse suburbano, della tangenziale di Lucca e, speriamo, del casello di Mugnano”.

Rimediato dal Comune l’errore della Provincia, adesso tutto è di nuovo in mano a Menesini che deve procedere alla realizzazione del Ponte, ma anche alla definizione della viabilità e del nuovo Casello autostradale di Mugnano, da sempre da lui bloccato. 

Casello sul territorio del Comune di Lucca, che risolverebbe il traffico pesante dell’area artigianale di Mugnano e del paese di San Concordio e che il Menesini tiene bloccato per i suoi “interessi politici” come Sindaco di Capannori.

Per i tempi di realizzazione del Ponte, Menesini ha annunciato pubblicamente pochi giorni fa: “…Una volta che il Comune ha approvato la variante si può emanare il bando. Dopo il bando di gara ci sarà l’aggiudicazione e la consegna dei lavori e poi l’apertura del cantiere, nella primavera 2021″.   

Come Riformisti riteniamo questa previsione molto azzardata, solo fumo per mascherare i danni fatti alla collettività lucchese dall’errore della Provincia.

Vogliamo ricordare quante volte Menesini ha  annunciato l’appalto dei lavori:.

7 novembre 2018 : Menesini: “…nel 2019 aprirà il cantiere per il nuovo ponte…”

16 luglio 2019: “Nuovo ponte sul Serchio, a settembre la pubblicazione del bando di gara” 

5 febbraio 2020,  Menesini: ….. Più in generale dico che il 2020 è l’anno del ponte: pubblicheremo il bando di gara, affideremo i lavori e apriremo i cantieri dell’opera”

Presidente Menesini: nonostante tutto vogliamo credere alla sue nuove promesse, ma se il Cantiere, non aprisse neppure nella primavera del 2021, come da lei annunciato per l’ennesima volta, il 21 giugno, si dimetterà da Presidente della Provincia?

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



giovedì 6 agosto 2020

Il Tour di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale, a Lucca

Il Candidato Presidente Giani, verrà oggi in Lucchesia con un Programma molto impegnativo, che non stato molto pubblicizzato ed allora provvediamo noi Riformisti Toscani:

ore 15,00     Arrivo a Lucca  e visita alla azienda Selene

ore 16,15     Capannori: Visita al Cantiere PIU e incontro con aziende edili

ore 18,00     Castelnuovo Garfagnana visita azienda Artes

ore 18,45     Castelvecchio Pascoli visita azienda Idroterm

ore 19,30     Borgo a Mozzano inaugurazione Parco Giochi Valdottavo

ore 21,00     Lucca, cena a Villa Cheli con sostenitori e amici

Indubbiamente un ottimo programma, un tuffo nella realtà della Lucchesia anche se pensiamo saranno utili molti giorni ancora di presenza del candidato Giani sul nostro territorio, che certamente ci saranno, conoscendo l’impegno e la serietà di Eugenio.

Un programma così pregnante, avrebbe avuto bisogno di una comunicazione più condivisa e più eclatante, in una politica dove tutto è ormai comunicazione.

Sarebbe stata utile in questi incontri anche una presenza ufficiale delle liste che lo sostengono come Presidente: il PD, Italia Viva + Europa e le altre liste previste.

Forse l’organizzazione è stata curata del PD2, la costola marcucciana

La divisione in due mezzi Partiti del PD in Lucchesia sarà un problema per tutta la campagna elettorale, iniziata con la presentazione separata dei candidati, marcucciani, Mercanti Puppa e non degli altri.

Una campagna elettorale fortemente divisa fra zingarettiani e marcucciani per vedere chi conta di più.

Credo che gli elettori progressisti, non si devono prestare a questa pantomima e per avere certezza di dove andranno i loro voti hanno una unica scelta:  

votare Italia Viva + Europa.

Con Matteo Renzi e Emma Bonino alleati hanno garanzia di preparazione, serietà, grande visione, anche per il futuro della Lucchesia e della Toscana.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani




martedì 4 agosto 2020

Italia Viva e +Europa, il terzo polo sta crescendo

 Oggi è stato presentato il nuovo simbolo elettorale dell’unione fra Italia Viva e + Europa, in Toscana.

Matteo Renzi e Emma Bonino che uniti cercheranno di rafforzare una area centrale nel paese, che è l’unica reale prospettiva fra l’integralismo PD-Grillini e il sovranismo parafascita di Fratelli d’Italia e Lega.

Due gli obiettivi a breve: Riequilibrare il rapporto a sinistra con il PD, mettendo a nudo le contraddizioni interne fra l’area dogmatica post comunista e le sparpagliate e succubi frange cattoliche e laiche e attrarre le forze liberali, della destra illuminata che rifiutano di confondersi con politiche antieuropeiste e con i troppi rigurgiti autoritari, di Meloni e Salvini

I Riformisti Toscani sono particolarmente lieti di questa alleanza, che ha al centro l’Europa, i Diritti, la Solidarietà e il Merito, anche perché l'anno scorso, avevamo fatto la campagna elettorale europea con +Europa, raccogliendo a Lucca, il 4,4% e in tutta la Provincia il 3%.  e anche al Comune di Capannori con una lista civica, + Capannori, assieme a dei giovani ambientalisti, avevamo raggiunto oltre il 6%.

Puntiamo a sommare i voti espressi per +Europa nel 2019, con i voti dati dai sondaggisti a Italia Viva, più dell’8%, e quelli dei tanti che non sono andati più a votare, non trovando sulla scheda una proposta politica autenticamente Riformista, per avere un risultato complessivo alle prossime elezioni regionali in Toscana tra il 12 e il 15%.

Stiamo preparando dei Programmi di grande spessore, ma di facile realizzazione, puntando a sostenete le categorie economiche più colpite da questa Pandemia, quelle non tutelate, con proposte mirate ai settore del Turismo, del Commercio, dell’Artigianato, dell’Agricoltura e del PMI.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva

 

 


 


sabato 1 agosto 2020

PD, la notte dei lunghi coltelli x perpetrare la “colonizzazione marcucciana”

Marco Remaschi: la Commissione Nazionale di Garanzia del PD lo aveva ritenuto “abile e arruolabile”, moltissimi iscritti al PD Lucchese ne avevano proposto la Candidatura alla Regione, ma  la vendetta "marcucciana" ha fatto una nuova vittima, escludendolo dalla lista PD.

Un’altra notte dai lunghi coltelli, un altro “caduto” nella lotta di liberazione dall’oppressione politica sui nostri territori. 

Queste decisioni traumatiche sono però il sentore che il “potere” assoluto di anni sta vacillando: quando si ricorre al metodo di espellere dalla proprie liste candidati perché elettoralmente troppo forti e che potrebbero affossare il candidato deciso la sul “Colle”  vuol dire che si ha coscienza che il rapporto con la popolazione è ormai deteriorato.

Marco Remaschi farà quello che crede opportuno, noi Riformisti pensiamo a Francesca Fazzi e  Alberto Veronesi, due persone valide della cultura lucchese, abbandonate a se stesse, in una lista di un Partito dove il Segretario Puppa, candidato alle elezioni, prima briga per togliere di lista quelli più forti di lui e poi annuncia pubblicamente di correre i coppia con una candidata designata dal suo “Patron”.

Nel PD lucchese la D non sta più per Democratico ma per Desaparecido.

Offriamo a Fazzi e Veronesi la nostra solidarietà e la massima comprensione.

Proponiamo a tutti coloro che si erano impegnati per la candidatura Remaschi la possibilità di continuare la loro battaglia con noi, perché anche la Valle del Serchio ritorni ad essere una terra di uomini liberi.

Matteo Renzi è dovuto uscire dal PD e fondare un nuovo Partito “ Italia Viva” proprio perché, anche a livello nazionale, il “fuoco amico” era divenuto il solo metodo di lotta politica interna e perché era dall’interno del Partito che vetero-comunisti avevano sabotato il suo Governo e un Referendum che ora tutti vorrebbe fosse stato approvato.

La battaglia contro questi metodi si fa con Italia Viva a Roma e a maggior ragione qui a Lucca, dove ormai da troppi anni il PD è asservito a logiche di potere.

Italia Viva è aperta a tutti e chiamiamo tutti i veri Riformisti a darci una mano.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva