lunedì 9 agosto 2021

San Concordio: alcune domande all’Assessore ai Lavori Pubblici:

I Riformisti apprezzano la disponibilità al dialogo della Soprintendente Acordon, sul Canale Benassai a San Concordio.

Non capiscono perché questa trattativa fra Comune e Soprintendenza sulle modalità di nuova copertura del Benassai non si sia espletata alla richiesta di autorizzazione certamente fatta dal Comune, prima di iniziare i lavori su canale.

La Acordon motiva la sua richiesta di lasciare scoperto un tratto del fosso, per una lunghezza di 30 metri, per lasciare visibilità e testimonianza delle antiche spallette dello storico canale, che il Comune ha previsto di distruggere per qualche centinaio di metri, per l’inserimento di grandi scatolari prefabbricati, in cemento.

La decisione del Comune di distruggere una parte delle antiche spallette, per poter inserire gli scatolari, ha portato alla necessità di avere l’approvazione della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, che non arriverà prima di fine agosto, lasciando il quartiere e i commercianti in una situazione di grave disagio.

Crediamo che l’Assessore ai Lavori Pubblici dovrebbe chiarire alcune questioni:

  • Perché non si è ricercato un accordo con la Soprintendete, prima di decidere che tipo di lavori fare su canale Benassai ed acquistare i grandi scatolari?
  • La scelta di utilizzare i grandi scatolari, con tutti i permessi e i ritardi che ne sono derivati, era l’unica possibile?
  • Potevano essere percorse altre strade, meno impattanti, di più rapida e facile realizzazione e, soprattutto, non irreversibili?
  • Era possibile prevedere la messa in opera di scatolari meno ingombranti, salvaguardando così le antiche spallette e avere tempi burocratici più rapidi?
  • E’ vero che l’attuale fosso Benassai è perennemente in secco perché non trasporta più parte dell’acqua del fosso pubblico adiacente alla Mura, verso l’Ozzeri, così come fu concepito, secoli fa?
  • Se così fosse e il Canale Benassai non serve più a trasportare parte delle acque del condotto pubblico, ma solo le acque di scolo adiacenti, perché prevedere un così ampio "scatolamento", che oltre tutto renderà difficoltoso lo scolo delle acque del territorio?

Riformisti per Lucca Viva




Nessun commento:

Posta un commento