lunedì 6 maggio 2024

Stati Uniti d’Europa: Liste e Preferenze

Le liste SUE in tutte le cinque circoscrizioni elettorali presentano persone di assoluto valore culturale e professionale.

Nella nostra circoscrizione dell’Italia centrale abbiamo inoltre due autorevoli capilista: Gian Domenico Caiazza e Emma Bonino e in fondo alla lista, Matteo Renzi.

Noi Riformisti di Think Tank Reformists riteniamo che tutti e 15 i candidati sia degni di attenzione e di preferenza, tutti ugualmente votabili.

Crediamo che vi debba essere massima apertura, simpatia e valorizzazione per le campagne elettorali di ognuno di loro.

L’importante è che la lista SUE prenda il maggior numero di voti possibile nell’interesse dell’Europa e dell’Italia.

Ognuno voti liberamente chi vuole, ma cerchi di portare più voti possibile alla lista SUE.

Detto questo è ovvio che ognuno abbia le sue preferenze sui candidati ed è giusto che le professi, le spieghi e le sostenga.

I Riformisti per TTR ritengono prioritario indicare come prima preferenza Matteo Renzi, per la coraggiosa battaglia che sta conducendo assieme a Macron e Draghi per rinnovare questa Europa e per evitare un suo collasso politico.

Per le altre due preferenze vi sono varie possibilità a secondo dei criteri che si vorrà privilegiare.

Se crediamo opportuno provare a far eleggere una seconda iscritta di Italia Viva, come pensiamo noi Riformisti, dobbiamo votare Marietta Tidei, che Matteo ha messo al terzo posto in lista, subito dopo i capilista Caiazza e Bonino, come chiara indicazione per Italia Viva.

Una candidata autorevole per il valore e la stima conseguita sul campo in parlamento e nel consiglio regionale del Lazio,

Se vogliamo valorizzare una candidatura toscana Rosa Maria Di Giorgi è una fiorentina di grande valore culturale, con due legislature da deputata alle spalle.

E votare Matteo e due donne è cosa che ci intriga molto.

Valida anche la scelta di dare la preferenza ai capilista, Caiazza e Bonino, ambedue autorevoli e di grande valore.

Oppure possiamo scegliere la candidata viareggina Silvia Bertolucci.

Ognuno deve fare la sua riflessione e la sua scelta, in massima libertà.

Noi abbiamo spiegato e detto le nostre preferenze, ma l’essenziale è dare il massimo impegno a far votare compatti la Lista: Stati Uniti d’Europa.

Francesco Colucci, Riformisti per TTR



 

 

mercoledì 1 maggio 2024

Al centro con Renzi: dell'Europa e dell'Italia

I Riformisti di Think Tank Reformist, giorni fa, avevano rivolto un accorato appello a Matteo Renzi perché partecipasse alle elezioni come candidato nella lista Stati Uniti d’Europa.

Eravamo e siamo convinti che sia una occasione unica per la nascita di una grande centro in Europa e in Italia e che nei prossimi anni la partita politica più determinante si giocherà in Europa.

O l’Europa si completa in senso unitario o sparisce come soggetto politico mondiale.

Una grande partita politica si aprirà in Europa e una squadra con Macron, Draghi, Matteo e Emma, può giocare un ruolo di grande futuro.

In Italia invece il prevedibile successo personale populista di Giorgia alle elezioni renderà immobile la situazione politica fino alle politiche del 2027 e inutile una presenza di Matteo nel Senato Italiano

Per questo, oltre l’appello fatto, eravamo sicuri, contro molti, che Matteo avrebbe scelto coraggiosamente di andare in Europa, vista la sua sensibilità e intelligenza politica, il suo volare alto, con gli occhi al futuro. 

Ci andrà valorizzando i contenuti che stanno dietro al suo slogan elettorale: “AL CENTRO CON RENZI”

Centro vuol dire equidistanza fra sinistra e destra.

Nessuna differenza fra Fratoianni e Salvini, fra la Elly e Giorgia due alfiere del populismo più estremo.

Un Centro espressione di due filosofie: Riformista e Liberale. Dove Riformista è l’opposto di Populista e Liberale è l’esatto opposto di Comunista.

Sappiamo come la “Ditta” la proprietaria occulta del PD a sovranità limitata, sia ancora fortemente intrisa di idee e metodi Leninisti.

La scelta di Matteo è chiara e netta, non ci sono più ma o se, gli “orfani” se ne facciano una ragione e diamo tutti l’anima in questa battaglia elettorale.

Matteo ci ha dato una nuova occasione per riprendere con forza il discorso nato con Italia Viva e la scissione dal PD: la costruzione di un nuovo polo liberal-riformista antagonista e alternativo alla destra e alla sinistra.

Ora sta a noi rispondere "Presente" e battersi per i nostri ideali.

Francesco colucci Riformisti x TTR



giovedì 25 aprile 2024

25 aprile 2024 - ieri Stalin oggi Hamas

I Riformisti x Think Tank Reformists ricordano per il 25 aprile, le decine di migliaia di morti nella guerra di liberazione: quelli che combatterono dalla parte giusta e quelli che lo fecero dalla parte sbagliata.

Ricordano anche le migliaia di vittime civili, i deportati, ebrei e non, nei campi di sterminio, i soldati italiani trucidati lontano dalla Patria.

Non dimentichiamo che per la liberazione dell’Italia il maggior numero di caduti sono stati soldati americani, che in oltre 90.000 non sono tornati a casa e sono sepolti nei 42 cimiteri americani sul suolo Italiano.

Si quei “americani” tanto odiati nel dopoguerra da molti italiani preda della folle ideologia comunista inneggiante a Stalin:” …Perciò la vittoria militare sul fascismo avrà nella storia prima di tutto il nome di Stalin…”Palmiro Togliatti 1953.

Ieri nelle università e nelle manifestazioni si inneggiava a Stalin oggi ad Hamas...se non è zuppa è pan bagnato.  




lunedì 15 aprile 2024

PD: il suo suicidio politico è un bene per la sinistra e per l’Italia

Il PD è diventato, in questi ultimi anni, un mostro politico che ha inquinato la vita politica dell’Italia, per consegnarla infine alla destra più estrema.

È stato costruito a freddo, a tavolino, quindici anni fa fra i vertici post-comunisti e i cattolici progressisti.

I comunisti erano nella necessità di dare una verniciata moderna e paciosa ad una delle ideologie mondiali più primitive e funeste, che si è retta e si regge nei pochi paesi dove resiste, solo su carrarmati e milioni di morti.

I cattolici più integralisti erano alla ricerca di coniugare i valori più estremi della loro religione, per gli umili e i poveri, con una proposta politica coerente con le problematiche di uno Stato moderno ad economia libera, fondato sul lavoro, sul merito, sul fare impresa, sull’iniziativa privata, sul legittimo guadagno.

Fondamento di questo connubio fra comunisti e cattolici progressisti è stata la creazione di una nuova filosofia: il “politicamente corretto” coniugata da questo PD in maniera maniacale.

Nei regimi e nei partiti comunisti vigeva il dogma: “il partito ha sempre ragione” nel PD: quello che affermiamo noi è “politicamente corretto” tutto quello che dicono gli altri no. 

Una casta politica “eletta” diversa e unica rispetto agli altri.

Il “verbo” del PCI allora e del PD ora, è la discriminante politica: sono loro che davano e danno le patenti di democrazia, antifascismo, cultura, onestà, agli altri Partiti e alle persone.

Ovviamente a parole…nella pratica la carenza di onestà si è fatta sentire e democrazia e antifascismo sono finiti ad essere solo slogan discriminatori.

All’interno del PD il vero potere decisionale è quello di chi ha l’imprimatur “comunista” quello che è comunemente conosciuto come “la Ditta”.

Ai cattolici si può lasciare il comando, le cariche, se si cammina sulla strada indicata dalla Ditta, se si scelgono strade autonome e diverse va di moda il bastone e non la carota.

Basta ricordare la feroce guerra interna fatta al Segretario Matteo Renzi reo di aver portato il PD al 40% e di volere una Italia diversa, più libera e democratica. Colpevole indiscusso di voler emarginare la Ditta, una volta per sempre.

La Ditta usa sempre i metodi dell’allora PCI, scelti da Togliatti: il controllo di parte della Magistratura come lotta politica e quello di parte della Scuola, come indottrinamento.

La guerra indecorosa fatta a Silvio Berlusconi, reo di vincere le elezioni al posto del PCI prima e del PD dopo è durata trent’anni e non è finita nonostante la sua morte.

Una guerra “stalinista” per “uccidere politicamente” l’avversario che non si riesce a battere con il voto democratico.

Una guerra politicamente suicida perché alla fine ha indebolito un avversario democratico e moderato come il Cavaliere per trovarsi davanti, vincente, la destra più pericolosa della Meloni.

L’immagine più veritiera dell’attuale PD è quella pugliese, meglio quella di Michele Emiliano, Magistrato sempre in ruolo, che ricorda le Satrapie orientali, per le sue “normalizzazioni” che tutto avvolgono, tutto addomesticano.

La Giunta Regionale ne è l’emblema: assessori di destra, sinistra, populisti e estremisti rivoluzionari.

Ritenersi intoccabili, porta a commette degli errori fatali e quello che sta avvenendo il Puglia può portare veramente al suicidio del PD.

Italia Viva ha la coscienza a posto, ha sempre combattuto il PD di Emiliano e se alla fine questo PD si dissolverà, non può che essere positivo per la sinistra e per l’Italia.

Quello che è stupefacente è vedere i Riformisti che si dicono ancora presenti del PD, ma c’è da dubitarne.

Silenti, passivi, unicamente interessati al mantenimento di quelle poltroncine che la Ditta gli lascia molto volentieri, purché non disturbino il manovratore.

Dobbiamo lavorare per la Lista SUE, Stati Uniti d’Europa, perché il successo di questa lista è determinante per l’Italia e l’Europa, lasciando il PD alla sua deriva suicida.

Non un voto, non un pensiero nostalgico a questo PD

Francesco Colucci, Riformisti x Think Tank Reformists



sabato 13 aprile 2024

Una iniziativa dei Radicali per Israele e per gli Ebrei che i Riformisti Toscani condividono e sostengono.

Sabato 13 aprile dalle ore 11 alle ore 12.30, manifestazione in Piazza Duomo (Siena), promossa dal Partito Radicale, dal titolo “Stella di David, stella di libertà”. Ha aderito l’associazione Libdem, ma auspichiamo che altre associazioni e partiti vogliano essere al nostro fianco.

Questa iniziativa sarà l’occasione per Siena per non dimenticare il 7 ottobre, per non dimenticare il massacro delle donne israeliane, per ricordare che circa 100 ostaggi israeliani sono ancora in mano ad Hamas.

Questo momento non è facile, per questo pensiamo che si debba essere vicini a Israele e a tutti gli ebrei del mondo. Non possiamo dimenticare e non possiamo ignorare che Israele è l’unica democrazia in Medio Oriente, l’unico Paese dell’area in cui vige lo Stato di Diritto, mentre Hamas è e rimane una crudele organizzazione terroristica colpevole nei decenni dell’uccisione di migliaia di civili inermi palestinesi e israeliani.

Come tutte le democrazie Israele può commettere errori, ma è pur sempre una democrazia. Riprova ne è che migliaia di cittadini israeliani negli ultimi mesi sono scesi per le strade per chiedere nuove elezioni, in protesta alle politiche del primo ministro Benjamin Netanyahu. Mi domando in quale altro Paese del Medio Oriente sarebbero possibili manifestazioni contro il governo.

E in questo quadro così complesso gli israeliani trovano comunque la forza di trasmettere un messaggio chiaro e coraggioso: “vogliamo manifestare contro il nostro primo ministro ma allo stesso tempo la maggior parte di noi è convinta che la sicurezza di Israele e la costruzione di una democrazia in Palestina non possa che passare dall’eliminazione di Hamas”.

Con questa manifestazione di sabato vogliamo ricordare e non dimenticare, sicuramente non abbiamo le forze per riempire le piazze, ma comunque è importante dire e far sapere che noi ci siamo.

Giulia Simi, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transpartito Transnazionale, membro del direttivo Libdem Cellulare 3391029814



giovedì 28 marzo 2024

Stati Uniti d’Europa. Hip Hip Urrà!

I Riformisti accolgono con gioia ed entusiasmo l’accordo raggiunto fra vari partiti e movimenti per la realizzazione di una lista unitaria per le elezioni europee, con il nome prestigioso di “Stati Uniti d’Europa”.

Un accordo che vede protagonisti Italia Viva, +Europa, PSI, LDE, Radicali Italiani, i giovani di Volt e molte Fondazioni culturali e think tank dell’area riformista.

I professori Marco Mayer (Luiss), un caro amico e Carlo Fusaro (Università di Firenze) hanno lanciato due giorni fa un appello in rete. https://www.pensalibero.it/europee-limportanza-del-voto/ “…Per contrastare il rischio che nel Parlamento Europeo, come piacerebbe al Cremlino, si formi una nuova maggioranza di destra comprensiva di Alternative fur Deutschland e di altri partiti neonazi, putiniani e/o filocinesi è imperativo presentare alle elezioni europee una lista unitaria di tutte le forze che si riconoscono in Renew Europe…”.

I Riformisti di Think Tank Reformists condividono questo appello, lo fanno proprio e lo estendono a tutti i democratici, cattolici, liberali, socialisti che anche a Lucca, vorranno aderire e impegnarsi per la lista “Stati Uniti d’Europa”, ad iniziare dagli iscritti di Azione e del PD che non accettano le incomprensibili e suicide decisioni dei loro leader, di questi mesi.

Un appello a tutti coloro, donne e uomini, che credono nell’Europa unita, senza se e senza ma, che vorranno contribuire al successo della lista Stati Uniti d’Europa, al centro dello schieramento politico italiano.

Ci rivolgiamo ai cattolici di Insieme di Francesco Poggi, ai Popolari e Moderati di Gaetano Ceccarelli, alla lista civica lucchese di Cecchini-Giorgi-Marchini e alle altre liste civiche esistenti o che si stanno formando per le prossime amministrative, nella Valle del Serchio e non solo.

Dobbiamo unire tutti coloro che credono fermamente in una Unione Europea politica in grado di difendere efficacemente sé stessa, i suoi cittadini, la sua economia, il suo ambiente, la sua democrazia.

Aiutateci a creare una vasta aggregazione di tutte le forze appassionatamente e incondizionatamente europeiste, che si riconoscono in Renew Europe e che vogliono scongiurare una Europa populista e sovranista, espressione di partiti neonazisti, filo-putiniani e/o filo-cinesi.

Francesco Colucci, Riformisti.



domenica 17 marzo 2024

Matteo Renzi, come Pietro Micca: fuoco alle polveri.

Matteo ha iniziato la campagna elettorale con una serie di interventi con la sua faccia: Con alcuni Post, sui maggiori social e con manifesti in tutta Italia, con lo slogan “Al Centro con Renzi”.

Una campagna aggressiva, rivolta a dare corpo a quel “Centro” invocato da molti, criticando le insufficienze e gli errori del Governo Meloni, da un lato e dall’altro mettendo in luce le scelte errate di un PD, sempre più grillizzato e populista.

Una nuova centralità di Italia Viva, equidistante dai “sinistri” massimalisti e dalla destra sovranista, che trova cartina di tornasole nel sostegno dato al Presidente della Basilicata, Berlusconiano, sponsorizzato dal centro-destra.

Notizia anticipata da questo Blog in tempi non sospetti.

I Riformisti apprezzano e condividono questa Campagna elettorale, si impegnano a sostenerla e farla conoscere, invitando fin d’ora, iscritti, simpatizzanti ma anche coloro che apprezzano le cose dette da Matteo, a dare una mano, condividendo questi Post, sui social, con i propri amici.

Fa sensazione il Post sulle elezioni di Firenze, dove Matteo, in prima persona, illustra la principale differenza fra PD e Italia Viva.

Chi vota PD sceglie di destinare 55 milioni di euro allo Stadio, chi vota Italia Viva vuole dare questi 55 milioni alle scuole, agli ospedali, alle strade.

Mettere la sua faccia ad un attacco frontale al PD, su scelte programmatiche derimenti, lascia presagire uno scontro globale in Toscana e in Italia, nelle prossime settimane.

Un Post lanciato il giorno in cui la Schlein era a Firenze a sostenere Funaro, chiosando di allargare la sua coalizione.

I Riformisti si augurano che nei territori si avverta questa impostazione e si capisca che questa sarà la decisiva battaglia elettorale, per le elezioni Europee.

Un nostro grande successo elettorale, a due cifre, in Toscana è indispensabile per superare il 4% in Italia.

Qui il PD ha una sua roccaforte elettorale, qui è evidente il tradimento del PD ai valori del Riformismo, qui, nella regione renziana, possiamo far decollare Italia Viva, anche a costo di qualche momentanea rinuncia di potere amministrativo.

Dobbiamo seguire e sostenere l’impostazione politica che Matteo Renzi sta dando e darà nelle prossime settimane portando un visibile e coerente sostegno alle sue scelte, senza cercare di minimizzarle, a locale fatto fiorentino.

Se Renzi ha scelto di fare in prima persona la battaglia x Firenze, non potrà mai essere un fatto locale, ma sarà battaglia per l’Italia e per la Toscana, anche in vista delle prossime elezioni regionali.

Il suo Post è un chiaro messaggio a tutti i toscani, anche agli iscritti di Italia Viva.

Matteo lo aveva detto anche alla Leopolda: Molti, anche amici miei, non credono che voglia fare questa battaglia fino in fondo e che questa si possa vincere.

Ma io la farò, in prima persona e la vinceremo insieme.

Un messaggio chiaro ai dubbiosi, ai tremebondi, a coloro che si sono accoccolati nel caldo e comodo nido del PD.

Alcuni dicono, con voce sempre più afona, che nel PD ci sono ancora molti riformisti e ancora molti amici.

Se così fosse è l’ora che questi riformisti e questi amici prendano atto che questo PD non è più quello di prima, Matteo docet, che sono ininfluenti e marginali per contrastare la linea Grillina e populista, della Schlein.

Devono capire che oggi la battaglia di Matteo è per la sopravvivenza del Riformismo e di una visione diversa e moderna di essere di “sinistra”, contrastando chi la sta invece ricollocando nel passato, nelle grinfie della “ditta” di comunista memoria.

L’unica loro scelta è uscire dal PD e venire con Italia Viva, come hanno fatto coraggiosamente altri, in questi anni.

In queste elezioni Italia Viva e Matteo Renzi, si giocano tutto.

Ogni incertezza, contraddizione, pavidità, compromesso, intrallazzo amicale, sulla linea politica scelta da Matteo, non è accettabile e va contrastata, anche pubblicamente.

Tre i nostri avversari: il Governo Meloni, il PD, le nostre paure.  

Quattro gli obiettivi da raggiungere:

1.   Una doppia cifra elettorale alle europee, in Toscana

2.   Il 5% in Italia, alle prossime elezioni.

3.   Una scelta coraggiosa al ballottaggio di Firenze,

4.   La perdita della maggioranza assoluta del PD, alle prossime elezioni regionali.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva




 

 

 

venerdì 15 marzo 2024

Matteo Renzi vuole il Centro…siamo tutti d’accordo?

In una bellissima Leopolda, Matteo Renzi ha collocato Italia Viva in maniera chiara e convincente al Centro dello schieramento politico italiano, attaccando PD, Grillini e sinistra estrema, da un lato e Meloni e Salvini, dall’altro.

Una posizione cristallina che i Riformisti condividono in pieno e che deve trovare attuazione anche nelle varie situazioni locali.

Avremo i soliti “orfani” che diranno: “Matteo ha detto così ma voleva dire diverso, parlava di Firenze quando ha detto questo PD non è più quello che abbiamo conosciuto… PD, partito delle poltrone…

Le solite manfrine, parole al vento perché nelle prossime settimane e non fra anni, la campagna elettorale per le Europee esploderà nelle piazze e sui mass media, confermando la nostra posizione al Centro, equidistanti dai populismi di sinistra e di destra, rimarcando le grandi differenze con il PD e la destra sovranista.

Sia che si chiuda l’accordo ricercato con +Europa, Socialisti e LDE, che dovrebbe sancire la lista Stati Uniti d’Europa, per Renew Europe, che si vada da soli, sarà una proposta politica che ci legherà sempre più a Macron, su una chiara collocazione nel campo Liberale e Riformista, sulla governance europea e sulla guerra in Ucraina.

Con questa lista unitaria o da soli se l’accordo non si chiuderà andremo a conquistare lo spazio politico al Centro e lo dobbiamo fare con coerenza in ogni territorio.

Inutile dire che siamo equidistanti da destra e sinistra, battagliare il PD per trovare spazi elettorali riformisti e poi appoggiare candidati sindaci unicamente del PD.

Nessuno ci capirebbe, nessuno ci voterebbe al centro: occorre iniziare ad appoggiate candidati Sindaci indipendenti o vicini a Forza Italia, anche se appoggiati dal CD.

Occorre ricercare liste con Azione, come a Prato, anche se Remaschi è antipatico a qualcuno, ma anche liste trasversali di destra e sinistra, come a Montecatini, candidato sindaco Fanucci di IV, contro la destra e il PD, con Grillini e Azione.

Proposte e soluzioni diverse guardando ai candidati e non agli schieramenti, come ci ha chiesto Matteo.

Dobbiamo lavorare solo per un successo alle Europee che sono vitali per Italia Viva, sacrificando anche qualche ambizione, perché è assurdo che Matteo dica PD…partito delle poltrone e noi a genuflettersi al PD…per uno sgabello.

Se Matteo ci guida su una linea politica chiara, dobbiamo essere coerenti anche in periferia, se no gli elettori non ci crederanno e non ci voteranno.

I Riformisti sono sereni perché anche sulle alleanze locali, Matteo ci stupirà nelle prossime settimane, ad iniziare dalla Lucania.

Francesco Colucci, Riformisti



 

 

 

lunedì 4 marzo 2024

PD: gli spioni a chi? A noi!

La vicenda di spionaggio politico giornalistico svelata a Perugia ha del surreale, ma spiega tanti cose sulla vita travagliata di Italia Viva.

Centinaia di politici e di VIP spiati sui dati segretati e protetti dalle leggi italiane.

Politici di tutte le razze, del governo ma anche dell’opposizione: Conte, Renzi, Calenda, gli unici non spiati sono quelli del PD.

Ma che strano, quelli del PD che sono anche gli unici che non si sono ancora indignati per questo scandalo, almeno per ora.

Fra gli spioni indagati un Magistrato della Procura Nazionale Antimafia e un Ufficiale della Guardia di Finanza, proprio quelli che dovevano lavorare per lo Stato.

I giornalisti indagati sono tutti del giornale di proprietà di Carlo De Benedetti, Tessera n. 1 del PD che il sindacato giornalisti ha subito difeso in nome delle libertà di stampa.

Libertà di delinquere forse, perché rivelare notizie che solo lo Stato ha su ogni cittadino e per questo protette dalle leggi italiane, messe a disposizione di pochi giornalisti, da servitori infedeli delle Repubblica, non fa parte delle libertà di stampa, ma è delinquenza.

Un Magistrato e un Ufficiale della Finanza, preposti al controllo delle operazioni bancarie che potevano avere rilevanza penale, non diffondevano ai giornalisti ipotesi di reato, ma quanto di legale e di riservato vi era sui conti correnti di alcuni politici ben individuati e di VIP.

Matteo Renzi è stato il primo bersaglio, guarda caso appena si è messo politicamente in proprio con Italia Viva, lasciando il PD.

Ci auguriamo che questa inchiesta riesca a far emergere quello che tutti sanno, il coinvolgimento di parte della Magistratura quella “Militante”, di parte degli organi dello Stato e di parte della Stampa cosi-detta di sinistra a difesa degli interessi del PD e per spiare, diffamare, sputtanare, scannerizzare, quelli che ne sono avversari politici. 

I Riformisti sono con Piero Calamandrei: Colla legalità non vi è ancora libertà; ma senza legalità libertà non può esserci. Perché solo la legalità assicura, nel modo meno imperfetto possibile, quella certezza del diritto senza la quale praticamente non può sussistere libertà politica.»

Francesco Colucci, Riformisti





 

 

 

 

 

 

 

giovedì 8 febbraio 2024

Due Mozioni, per ora, per l'Assemblea Nazionale di LDE. Una è di Francesco Colucci di Lucca

 

Due iscritti ci hanno chiesto di divulgare le loro proposte di Mozione per promuoverle alla libera sottscrizione e raggiungere il numero di firme occorrenti (20, inlcuso il primo firmatario) per sottoporle al voto.

Le riportiamo di seguito con i dati dei promotori, che, se interessati ad apoggiarel le Mozioni, potrete contattare direttamente per organizzare la raccolta delle firme. 

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A) 

 

Mozione presentata dal socio Michele Albo sull’OdG proposto dal Direttivo con il seguente tema:

  1. Delibera su mozioni di indirizzo politico in merito al posizionamento dell’Associazione sulle prossime elezioni europee. 

 

Premessa: considerata la mia esperienza lavorativa ed associativa nonché di studi tecnici in chimica e da autodidatta acquisendo una ampia cultura in filosofia, storia, economia, sindacalismo, diritto e politica sono giunto alle seguenti conclusioni:

Gli italiani vogliono la realizzazione di un sistema sociale, giuridico e politico istituzionale per la nazione basato sui valori liberaldemocratici confermato da un sondaggio di SVG nel 2023. 

 

Per il 75% gli italiani vogliono: Parità tra uomo e donna; Ordinamento democratico; La libertà di pensiero e azione; La laicità dello stato; L’uguaglianza di tutti difronte alla legge; La libertà d’impresa; La persona viene prima dello Stato.

 

Per l’84% gli italiani vogliono: Chi vuole vivere nelle società occidentali deve accettarne i valori fondativi; La tolleranza non può essere assoluta; Lo stato non può tollerare comportamenti contrari ai suoi principi di base (con riferimento alle manifestazioni recenti con sfondo antisemita); e il 67% chiede di rafforzare le proprie frontiere per limitare i fenomeni migratori e prevenire pericoli di guerra.

 

E’ quindi esplicito che gli italiani vogliono una rappresentanza politica che con intransigenza si pone la realizzazione completa dei valori liberaldemocratici che i migliori accademici e premi nobel hanno delineato per l’Occidente.   

 

Dopo il fallimento dell’avvio per la nascita di un partito di tutta l’area liberaldemocratica italiana per cui è nata l’Associazione LDE, Il Direttivo ci pone il quesito su come e se dobbiamo partecipare alla prossima campagna elettorale. 

Per me è dirimente agganciare la scelta alla partecipazione se l’Assemblea delibera la seguente strategia di LDE che gli organi esecutivi dovranno applicare entro l’anno:

 

Il Presidente di LDE, accompagnato da almeno un altro componente dirigente, deve prima consultarsi con le associazioni culturali liberaldemocratici come: Liberal forum - Pietro Riggio di Matera; Liberamente - Sandro Scoppa di Catanzaro; Lodi Liberale - Lorenzo Maggi di Lodi; Movimento Libertario - Leonardo Facco di Treviglio; Oltre le illusioni - Michele Boldrin e Costantino di Blasi di Milano; IBL - Alberto Mingardi di Milano; germinal-controvoce.it – Aldo La Ganga di Nicosia-Sicilia; Cenerentola.info, Luciano Nicolini di Bologna, USI, Giuseppe Martelli di Roma e altri. 

 

A costoro LDE dovrà fare una semplice domanda: Siete favorevoli che LDE vi rappresenti per partecipare alle elezioni europee in alleanza con almeno uno dei partiti: Azione; IV; +Europa? Se la risposta dovesse essere affermativa, si dovrebbero accogliere le loro richieste.

 

Dopo suddetta consultazione, la delegazione di LDE, dovrà incontrare le segreterie di Azione; IV; +Europa con la posizione di LDE, che intende partecipare in alleanza elettorale con uno o più soggetti dei tre partiti all’elezione europee. Il logos elettorale dovrà contenere i simboli dei soggetti che aderiscono e con i quali si concordano le liste dei con candidati e la suddivisione dei lavori inerente la campagna elettorale, formando un comitato rappresentativo elettorale.      

Qualora non si raggiungesse accordo con nessune dei tre partiti, LDE non parteciperà alle elezioni europee.

 

Subito dopo questa fase di consultazione, sia che LDE partecipa, sia che non partecipa alle elezioni europee, l’assemblea delibera la fase di costituzione del partito LDE per giungere al primo congresso nazionale come segue:

 

La Direzione di LDE dovrà avviare la convocazione di congressi provinciali o in presenza o on line in cui si eleggono le segreterie provinciali che a loro volta eleggano un segretario ed un tesoriere con un proprio statuto e autonomia giuridica finanziaria, come organi provinciali di LDE. Terminati i congressi provinciali, l’attuale Direzione di LDE convoca le segreterie provinciali a Congresso nazionale con presenza fisica, per approvare lo Statuto definitivo, eleggere il Presidente e i componenti della direzione nazionale in base al neo-statuto approvato in congresso. Ogni segreteria provinciale ha il diritto di portare al congresso modifiche all’attuale stato.  

 

Programma politico elettorale identitario di LDE

 

  1. Riduzione del debito pubblico almeno del 50%, mediante vendita del patrimonio pubblico azionario delle aziende di stato e di tutti gli immobili e terreni demaniali dello stato. La vendita deve essere virtuosa, secondo indagine di mercato preventivo, rivolto solo ai cittadini occidentali e con diritto di prelazione per gli italiani. Con il ricavo strutturale, per mancato pagamento degli interessi sul debito, si affronta la riforma del welfare, in cui verrà istituito un solo sussidio di disoccupazione o di invalidità per tutti gli italiani che scelgono di iscriversi agli uffici preposti per ottenere un lavoro che gli stessi gli offrono nel territorio provinciale di residenza, in attesa, verrà riconosciuto uno sussidio dal valore economico pari al salario minimo di un operaio con mansioni esecutive. Chi si iscrive a suddetti uffici avrà l’obbligo di accettare un lavoro con una remunerazione pari o superiore al sussidio.   Questo obiettivo risponde al valore morale identitario dell’occidente che, con la DUDU e per l’Italia con l’applicazione dell’art. 3 della Costituzione, si pretende di liberare ogni cittadino dalla paura della povertà. La riforma del welfare, con l’avvio del sussidio, cancella ogni emolumento precedente. La gestione ed il monitoraggio per individuare gli eventi diritto viene assegnato ad uffici territoriali composti dai professionisti Assistenti Sociali, che hanno anche l’obbligo di gestire l’avvio al lavoro dei disoccupati, mediante le richieste che le Aziende obbligatoriamente devono fare agli stessi uffici. Gli altri cittadini capaci, che non vogliono iscriversi agli uffici, sono liberi di entrare direttamente nel mercato del lavoro. 
  2. Riforma del sistema giudiziario: Per rendere effettivo il diritto alla giustizia in tempo reale, è necessario una riforma radicale del sistema giudiziario. In cui si prevede autonomia gestionale ed economica dei Tribunali che accorpano tutte le specialità esistenti, detengono la contabilità in partita doppia con relativo bilancio e inviano fattura di pagamento al ministero economico per ogni causa con sentenza finale. Il governo, mediante l’Istat, ricava il prezzo medio regionale di ogni tipo di causa e rappresenta il prezziario che i Tribunali devono applicare. Il cittadino verrà dotato di una tessera di riconoscimento in cui è inscritto il reddito. Il cittadino con sussidio o salario pari al sussidio, non paga ticket, né per la scelta dell’avvocato di fiducia che del Tribunale, mentre gli altri cittadini e le persone giuridiche pagheranno un ticket proporzionale al loro reddito come per l’Irpef. I cittadini e le persone giuridiche hanno il diritto di scegliere il loro giudice naturale annualmente e lo devono comunicare entro il 31 dicembre di ogni anno al ministero del Tesoro, chi non esercita tale diritto acquisisce automaticamente l’obbligo di rivolgersi al Tribunale naturale della provincia di residenza. Questa suddetta facoltà di scelta farà emergere nel tempo la qualità giuridica diversificata di ogni Tribunale e quindi si avvierà un processo concorrenziale che premierà il merito dei giudici in ogni Tribunale e il loro relativo stipendio. La riforma dovrà prevedere anche la separazione delle carriere tra PM e Giudice e la responsabilità economica del danno al cittadino, provocato per mala giustizia o errore grave giudiziario a carico del Tribunale, come soggetto giuridico. L’ organo di autogoverno della magistratura (CSM) sarà composto solo da eletti tra i magistrati giudicanti e inquirenti e tra eletti dell’ordine degli Avvocati al 50%. Il CSM avrà solo competenze disciplinari sui giudici e la gestione delle richieste di trasferimento da un Tribunale ad un altro e la stesura di un libro giurisprudenziale aggiornato periodicamente come riferimento giuridico per le sentenze dei Giudici. Le Assunzioni per selezione concorsuale vengono espletati dai Tribunali.
  3. Riforma del sistema Scolastico: gli Istituti scolastici e le Università dovranno autogovernarsi come soggetti giuridici, in concorrenza tra loro. Il Ministero dell’Istruzione e Università provvede al pagamento delle rette, mediante un tariffario regionale, per ogni alunno che sceglie l’Istituto e l’Università che preferisce annualmente. Ogni alunno sarà dotato di una Tessera identitaria in cui verranno trasferiti, i dati anagrafici, il curriculum formativo e il reddito della famiglia. Gli alunni, con reddito familiare pari a quello del sussidio non paga ticket di iscrizione e neanche per acquisto di libri, strumenti informatici per lo studio e canoni per residenze universitarie, gli altri pagheranno un Ticket proporzionale al reddito familiare. La riforma con queste peculiarità risponde al diritto dei valori liberaldemocratici occidentali in cui si sancisce l’eguaglianza di partenza dei cittadini, per garantire il diritto formativo professionale a ogni cittadino. 
  4. Riforma del sistema sanitario: Analogamente alla riforma scolastica, anche per la riforma sanitaria si dovrà prevedere la concorrenza tra soggetti e strutture sanitarie. La libera scelta del cittadino per il medico specialista e per il medico di medicina generale di fiducia, da cui intende farsi curare annualmente. Pertanto, la riforma, dovrà prevedere l’obbligo per gli Ospedali di autogovernarsi come soggetti giuridici e per gli altri medici si dovrà prevedere la libera scelta in libera professione. I cittadini saranno dotati di una tessera sanitaria, simile a quella attuale, in cui viene riportato il reddito familiare. Nel caso di reddito pari a quello del sussidio, il cittadino è esonerato dal pagare Ticket e per gli altri verrà previsto un ticket progressivo per reddito. Il tariffario esistente denominato DRG, sarà aggiornato regione per regione, viene applicato da tutti i soggetti che forniscono prestazioni sanitarie secondo i LEA. Questo tipo di riforma eliminerà le discriminazioni tra ricchi e poveri che necessitano di cure e diagnostica essenziale specialistica e implementa la concorrenza tra i soggetti professionali della sanità, che è l’unico modo per eliminare gli sprechi e premiare il merito, che la dissennata gestione politica sta distruggendo. (detto da uno che ci ha lavorato per 36 anni).
  5. Il sistema previdenziale INPS sarà gradualmente dismesso verso una previdenza privata mediante i fondi pensioni in concorrenza tra loro.
  6. L’Inail sarà chiusa e verrà avviata la libertà di mercato del sistema assicurativo obbligatorio per gli infortuni sul lavoro.   
  7. Il mercato e la concorrenza sarà la legge naturale per tutti e tutti dovranno rispettare le regole legali di libero mercato e chi non li rispetta dovrà essere sanzionato dal giudice su denuncia del soggetto danneggiato. Tutte le attività produttive e commerciali e del terziario saranno libere di operare ma non avranno sussidi. L’utile di impresa investito nell’azienda non sarà tassato. Le tasse riguarderanno i soggetti fisici e giuridici che operano nel mercato azionario-finanziario ed/o i prodotti in vendita. 
  8. La Unione Europea, dovrà dotarsi di una Costituzione in cui saranno sancite il funzionamento e le SOLE competenze per gli organi politici europei che, noi di LDE, sosteniamo che devono essere SOLO: gestione della difesa comune, gestione della politica estera e diplomatica, gestione del sistema monetario e finanziario, le regole, competenze e gestione del sistema giudiziario europeo, le regole di funzionamento del libero mercato europeo. Ciò che gestisce gli Stati Uniti d’Europa non possono gestire anche i singoli stati. 

 

Da questo programma gli organi del partito LDE, i singoli iscritti, possono declinare slogan per la propaganda. 

            

Michele Albo (Dongo - CO) 05/02/2024

 

Caro/a collega socio di LDE, condividi questa mia mozione? A risposta affermativa, Ti chiedo cortesemente di inviarmi esplicita volontà di sottoscriverla con nome e cognome allegando la Tua copia della Carta di Identità,

come stabilito nel regolamento per l’assemblea, deliberato dal Direttivo di LDE.

L’invio della sottoscrizione mi deve essere comunicata alla seguente mail: malbo2948@gmail.co, Cell. 3775482955 per Whatsapp, per coloro che vogliono usare detto canale.

 

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B) MOZIONE LIBERALE UNITARIA Proposta di Francesco Colucci, Lucca

 

Premessa: 

 

Il 24 febbraio gli iscritti a LDE voteranno in assemblea se allearsi con altri partiti per fare una lista unica RENEW EUROPE alle prossime elezioni europee.

 

Sono iscritto quasi dalla nascita a LDE e quindi parteciperò alle votazioni che avverranno su Mozioni, presentate da almeno 20 iscritti.

 

Sono vicino ormai a 81 anni e vorrei vedere decollare il sogno di una vita: un nuovo Partito di Centro, riformista e liberaldemocratico.

 

Per questo ho deciso di provare a presentare una mozione per una lista unica di tutti i partiti che ci stanno in nome degli “Stati Uniti di Europa”.

 

La Mozione chiamata “Liberale Unitaria” riporterà in ORDINE ALFABETICO le firme di chi vorrà sottoscriverla e che quindi sarà di tutti i sottoscrittori senza paternità precostituita. 

 

Una mozione dal basso con finalità unitarie a prescindere.

 

Chi vuole aderire può farlo per whatsapp a 3480533233 o scrivendo a colucci.lucca@gmail.com,  Francesco Colucci

 

Ecco il testo proposto.

 

MOZIONE “LIBERALE UNITARIA”

 

LDE ha sempre mirato e continua a mirare alla più ampia convergenza possibile dei liberaldemocratici in chiave nettamente alternativa ai due schieramenti in campo: quello di destra, oggi al governo, e quello di sinistra allargato al Movimento Cinque Stelle.

 

Non vogliamo dar vita da soli ad un altro piccolo partito: vogliamo contribuire con altri alla nascita di un nuovo grande movimento, liberale e riformatore.

 

Non vogliamo e non possiamo consegnare l’Unione europea a chi vorrebbe ridurla a una piccola confederazione di Stati divisi

 

Per questo vogliamo che la LDE si allei elettoralmente per le prossime elezioni Europee con tutti coloro che condividono la proposta “Stati Uniti d’Europa”.

 

Una lista unica per le elezioni europee aperta a tutti coloro che accettano senza condizioni di stare assieme condividendo le posizioni politiche di RENEW EUROPE, di ALDE e di PDE.

 

Una lista elettorale italiana di RENEW EUROPE UNICA in tutte le circoscrizioni elettorali.




 

lunedì 5 febbraio 2024

Il punto politico: qualche mia personale riflessione.

Questo mese di febbraio sarà determinante per noi di Italia Viva.

Il giorno 24 febbraio + Europa deciderà nel suo Consiglio Nazionale se fare liste elettorali per le europee: da soli, o con tutti quelli che stanno per gli “Stati Uniti d’Europa” o con Azione di Calenda che è l’opzione del Presidente Pizzarotti.

Lo stesso giorno (che combinazione) l’Assemblea generale di LDE, deciderà sullo stesso tema. Liste da soli, con tutti o scegliendo fra Azione, Italia Viva e + Europa.

La scelta che farà + Europa è maggiormente determinante essendo loro accreditati dai sondaggi al 2,5% che renderebbe certo il raggiungimento del 4%.

Anche la scelta di LDE è importante ma più sul versante politico e mediatico che sui voti in quanto il peso elettorale di LDE non è quantificabile non facente parte dei sondaggi.

E’ evidente che da queste scelte dipende molto per Matteo e per noi tutti.

Se le scelte saranno per liste unitarie con chi ci sta si apriranno enormi prospettive positive, se la scelta fosse solo su Azione ci troveremmo soli in una battaglia molto dura.

Matteo Renzi ha scelto questo mese per presentare il suo libro e “occupare” la scena politica nazionale per dare forza alla nostra proposta.

Dobbiamo sostenerlo e impegnarci per la presentazione di questo libro, questa deve essere la priorità e stasera mi aspetto novità su questo.

A livello locale dobbiamo privilegiare in queste due settimane posizioni unitarie al centro per ammorbidire dal basso le spigolosità che esistono fra i gruppi dirigenti nazionali. Anche la posizione di Pizzarotti discende da pregresse incomprensioni.

L’elezione europea è la priorità, la sopravvivenza e su questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi con due considerazioni “oggettive”: lo spazio elettorale per superare il 4% soprattutto se rimaniamo da soli vede, due campi prioritari da arare, uno a destra e uno a sinistra.

A destra dobbiamo conquistare l’elettorato liberale che votava Forza Italia attratto dal buon Silvio. Più dimostriamo che Forza Italia è appiattita su posizioni meloniane oltranziste e antieuropee più apriamo spazi per noi.

A sinistra ugualmente più inchiodiamo il PD a sinistra, appiattito sui grillini, più l’elettorato riformista sarà orientato a votare Italia Viva.

Matteo lo sta facendo benissimo, da un lato attacca Tajani per la sua sudditanza alla Giorgia e dall’altro la Schlein per la sua sudditanza a Conte, rinfacciando ai riformisti rimasti nel PD la loro incoerenza e la loro impalpabilità.

Per tutto questo credo che sarebbe un errore non aspettare il 24 febbraio per decidere le alleanze elettorali locali, due settimane, quando tutto è ancora aperto anche Firenze, la cui soluzione influenzerà per forza tutta la toscana.

Dobbiamo ora privilegiare la presentazione del libro di Matteo e l’elezione europea e non prendere decisioni affrettate che magari poi ci toccherà modificare a secondo di come finirà la partita nazionale e fiorentina.

La furia è solo del PD che cerca subdolamente di far passare in periferia quel “campo largo” che Matteo sta combattendo con accanimento e che dovrà sparire se, come tutti noi ci auguriamo, il 24 febbraio ci saranno decisioni per un “Centro” e una lista unitaria Renew Europe.

Se ci sarà questa lista unitaria Renew Europe ci sarà una battaglia a sinistra e a destra epocale che offuscherà e metterà in secondo piano ogni altra opzione.

Quindi calma e gesso non diamo segnali sbagliati in questo momento così delicato…dopo il 24 possiamo decidere tutti insieme, unitariamente, con una situazione più chiara e definita.

Francesco



 

 

 

martedì 30 gennaio 2024

Stefania per Firenze

Ho partecipato con emozione e piacere ad una bella serata con Stefania Saccardi, al Teatro Puccini di Firenze, straboccante di persone entusiaste e molte in piedi.

Ho ascoltato insieme a un migliaio di persone plaudenti, discorsi profondi, proposte sincere, tanta umanità.

Un modo diverso e concreto per una Canditura a Sindaca, di una bella persona, innamorata della sua città, con tanta esperienza e con tante idee nuove e brillanti per renderla ancor più bella, funzionale e vivibile.

Mi ha particolarmente impressionato ed emozionato l’ovazione forte, enorme, avvolgente con cui tutto il Teatro ha approvato il suo intervento e lanciato la sua Candidatura a Sindaca.

Un applauso spontaneo e sincero del popolo di Italia Viva stufo della subalternità a un PD grillizzato e arrogante.

I Riformisti si augurano che Stefania tiri a dritto, non si volti indietro, per puntare al ballottaggio e dare finalmente anche a Italia Viva un risultato elettorale di prestigio, come si merita.

Francesco Colucci, Riformisti



venerdì 26 gennaio 2024

Capannori: inizia male la candidatura Del Chiaro.

Abbiamo letto con stupore fra gli sponsor della candidatura a Sindaco del signor Del Chiaro, la lista +Capannori, rappresentata dalla consigliera Claudia Berti.

La lista e il simbolo + Capannori sono a termini di legge proprietà del presentatore ufficiale della lista che era ed è un rappresentante di +Europa, il partito di Emma Bonino, da cui nacque cinque anni fa la lista.

Una Lista civica realizzata da + Europa, dai Riformisti e da un gruppo di cittadini indipendenti legati all’assessore uscente Francesconi, anch’egli indipendente.

Proprio per tutelarne il nome e il simbolo, la presentazione della lista fu fatta da un dirigente del partito +Europa, dal cui nome e colori deriva il simbolo di +Capannori.

Nei cinque anni trascorsi + Europa e i Riformisti si sono dissociati dalla pessima gestione amministrativa del Sindaco Menesini, rompendo ogni rapporto con la maggioranza del Comune.

I Consiglieri eletti nella lista di + Capannori sono invece rimasti nella maggioranza, mantenendo come Gruppo, il nome della lista.

Il simbolo +Capannori e il nome della lista sono di proprietà di +Europa, che non ha concordato nessuna candidatura a Sindaco del signor Del Chiaro.

Invitiamo cortesemente, ma decisamente, a non utilizzare più impropriamente il nome e il simbolo di +Capannori.

Francesco Palmieri + Europa  

Francesco Colucci Riformisti



    




 

 

 

 

sabato 20 gennaio 2024

Al PD lucchese le batoste elettorali non insegnano nulla.

Stiamo assistendo da parte del PD, su Capannori, alla stessa messa in scena, folle e presuntuosa, uguale a quella allestita per le elezioni di Lucca di oltre un anno fa.

Allora a Lucca, ora a Capannori, il PD si è guardato bene di curare i rapporti per accordi politici-programmatici con le altre forze politiche non schierate con il centro-destra.

Si è invece dedicato principalmente a derimere le contraddizioni e le liti interne, con la solita filosofia usata per la candidatura Raspini a Lucca.

Prima risolvo i miei problemi di potere, scegliendo il candidato Sindaco, poi chiamo gli altri partiti e movimenti per proporre loro il solito diktat: Prendere o Lasciare.

Se il PD andrà avanti così, troverà lo stesso risultato di Lucca: uno schiaffone elettorale.

I Riformisti, non un partito, ma gruppo culturale che si batte per l’unità delle forze di Centro, chiedono a Italia Viva, Azione, +Europa, LDE, Insieme, di farsi loro promotori di un incontro per discutere delle prossime elezioni comunali a Capannori e non solo.

Una riunione aperta ai movimenti culturali, liste civiche, singole personalità laiche, cattoliche, liberali, riformiste, non disposte a essere stampella di una destra o di una sinistra, entrambe egemoni e prevaricatrici, per confrontare i rispettivi programmi e valutare la possibilità di presentare una terza lista, con un proprio candidato Sindaco.

Francesco Colucci, Riformisti




 

 

 

venerdì 12 gennaio 2024

Giacomo Puccini mai amato da Lucca.

Vi è molto di vero nel poco amore che i lucchesi hanno per Giacomo Puccini, mai amato in vita, poco amato ancor oggi.

Se non fosse così non si capirebbe l’accanimento di molti per far fallire in ogni modo le celebrazioni pucciniane per l’anniversario della sua morte.

I Riformisti non intendono difendere Alberto Veronesi, Presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane, nominato dal Presidente Draghi.

Non abbiamo né competenze né conoscenze sui programmi celebrativi.

Il ragionamento che vogliamo fare astrae anche dal fatto che Veronesi è stato, insieme ad altri, nostro candidato Sindaco e l’amicizia che abbiamo.

Quello che vogliamo affermare prescinde dal giudizio su Veronesi Presidente del Comitato, che andrà certamente fatto, al termine delle celebrazioni.

Abbiamo un Comitato Nazionale per celebrare Giacomo Puccini, uno dei più grandi lucchesi della storia patria, fondi per circa nove milioni da spendere e l’unica cosa che riusciamo a fare è una guerra tutti contro tutti.

È tutta colpa di Alberto Veronesi? Forse sì o forse anche altri ci hanno messo del loro, il giudizio andrà dato quando tutto sarà terminato.

Quello che ora dobbiamo evitare è di vedere buttata al vento una occasione storica per Lucca e gli altri comuni, in temini di iniziative pucciniane, visibilità internazionale e disponibilità di fondi come non è mai avvenuto.

Puccini in vita è stato molto divisivo su Lucca e continua ad esserlo.

Allora una visione bigotta, della sua vita e dei suoi amori, ma anche tanta invidia per i suoi successi, prevalse sulla grandiosità dell’uomo e delle sue opere.

Oggi sembra prevalere l’odio di parte e la spartizione del vil denaro.

Pochi ci sembra pensino alla valorizzazione delle opere del buon Giacomo e dei luoghi Pucciniani, molti ai loro interessi politici o economici.

I Riformisti fanno appello ai tre Sindaci “Pucciniani” di Lucca, Viareggio e Pescaglia, perché insieme prendano una iniziativa forte per portare al successo queste Celebrazioni, valorizzando i luoghi e le opere pucciniane.

Anche se irrituale, i Sindaci ci mettano la faccia, si sporchino le mani, aprano un tavolo con il Presidente Veronesi e il Comitato, per condurre a termine, con successo, il lavoro del Comitato Nazionale e far esaltare il Calendario delle celebrazioni, in tutto il mondo.

Ai Sindaci fanno capo sempre tutte le grane del territorio, anche quelle che non sono di loro competenza, come questa.

Loro sono il cardine della nostra società e solo la loro autorevolezza, potrà evitare di gettare al vento anche questa occasione.

Francesco Colucci, Riformisti.