Moltissime attività private che producevano reddito e quote di PIL, sono chiuse o sull’orlo del fallimento.
Quasi un milione di persone, hanno perso il lavoro, per le conseguenze
della Pandemia, e molte di più sono previste alla fine del blocco dei
licenziamenti.
Oltre due milioni di nuovi poveri si sono aggiunti ai più di
5 milioni già presenti
File interminabili di giovani e anziani, alle mense della
Caritas, ampia riduzione di reddito per moltissime famiglie del ceto medio.
Persone che vivono con angoscia la mancanza di libertà e di
socialità.
Finiti i ristori dell’emergenza, ci si prospetta la più grave
crisi economica del dopoguerra che potrà essere affrontata con efficacia solo
se il Governo Draghi, per cui tanto ci siamo impegnati, riuscirà a spendere
bene e con celerità i fondi europei e a fare quelle riforme, Fisco, Giustizia,
Pubblica amministrazione, Semplificazione e Concorrenza da troppo tempo
ignorate dalla politica.
Il PD, 5Stelle e Leu, sono poco insensibili verso chi chiede il diritto
costituzionale di lavorare, di non morire di fame e la loro scelta monoteistica,
prima e solo la Pandemia, poi il resto, non ha avuto grandi risultati visto che
l’Italia ha uno dei record mondiali di morti, mentre ha certamente affossato, l’economia.
Italia Viva ha proposto una Commissione d’Inchiesta sottoscritta
da tutti i senatori di IV : "la commissione nello svolgimento delle sue
funzioni, si avvarrà dei poteri tipici dell'autorità giudiziaria, avrà il
delicato compito di approfondire tutte le questioni più determinanti e
controverse relative alla gestione complessiva dell'emergenza pandemica e delle
relative misure adottate per far fronte alla crisi sanitaria".
Il PD ha gravi ritardi nel comprendere la gravità della
situazione attuale.
La cosa che ci fa essere ottimisti è che Matteo Renzi ha le idee
chiare su cosa fare e sta traghettando Italia Viva, lontano dai falsi e
superati dogmi della sinistra sinistra.
Sui grandi temi economici, sulle riaperture, sulle priorità
nelle scelte, sulla stessa Commissione d’Inchiesta sulla Pandemia, Italia Viva
si sta sempre più distinguendo dalla posizione del tetro frontismo di PD, Leu,
5Stelle, trovando sempre più sponda con Azione, +Europa, Forza Italia e qualche
volta anche con la Lega, versione Giorgetti.
Dobbiamo marciare spediti verso un “Rassemblement” delle
forze Riformiste, liberalsocialiste, che si collochi al centro della vita
politica italiana e Lucca può e deve fare da apripista.
A Lucca, per questo stiamo già lavorando in molti di schieramenti diversi, per questo
terzo polo.
Dobbiamo aver chiaro che il nostro ceto di riferimento per tutti noi, sono soprattutto le categorie
produttive, commercianti, artigiani, imprenditori del turismo, dei servizi, del
mondo agricolo.
Tutte le Partite IVA, dagli avvocati, ai commercialisti, ai
servizi sanitari, pubblici e privati, a chiunque lavora non protetto, dallo
Stato.
A loro dobbiamo pensare: a chi produce reddito e lavoro rischiando
sulla sua propria pelle.
Italia Viva, localmente, deve porre la testa su cosa fare per
divenire sempre più punto di riferimento, di sostegno, delle categorie NON
garantite.
Dare a loro concrete prospettive di ripresa, di lavoro, di
reddito.
Dobbiamo avversare chi come PD e 5Stelle pensa di risolvere
questi problemi, solo con l’assistenzialismo pubblico.
Questa è la sfida che possiamo vincere, se ci attrezziamo,
nei programmi e soprattutto nella testa e scendiamo fra la gente, a
interloquire con chi lavora e con il mondo produttivo, cercando di intercettare
prima le loro proteste, poi le loro esigenze e le loro prospettive di crescita.
Dobbiamo porre al centro delle nostre attività a Lucca, la “Persona”,
con i suoi bisogni, le sue esigenze, le sue prospettive per rendere al
cittadino la vita più facile, più semplice, più felice.
Nuove Infrastrutture per gomma e rotaia; sostegno alla
ripresa dei settori produttivi del Turismo, Servizi, Commercio, Artigianato,
Agricoltura, Ambiente; riduzione delle tasse locali, asili e scuole materne per
tutti, trasporti meno inquinanti e più efficienti, un ritorno nei centri-storici
di giovani coppie e anziani, implementando il social housing.
Idee ci sono, il lavoro è tanto, i Riformisti sono pronti a fare la loro parte perché questa Italia e questa Lucca possano tornare ad avere nuove e grandi prospettive.
Francesco Colucci, Riformisti
per Italia Viva