giovedì 8 febbraio 2024

Due Mozioni, per ora, per l'Assemblea Nazionale di LDE. Una è di Francesco Colucci di Lucca

 

Due iscritti ci hanno chiesto di divulgare le loro proposte di Mozione per promuoverle alla libera sottscrizione e raggiungere il numero di firme occorrenti (20, inlcuso il primo firmatario) per sottoporle al voto.

Le riportiamo di seguito con i dati dei promotori, che, se interessati ad apoggiarel le Mozioni, potrete contattare direttamente per organizzare la raccolta delle firme. 

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A) 

 

Mozione presentata dal socio Michele Albo sull’OdG proposto dal Direttivo con il seguente tema:

  1. Delibera su mozioni di indirizzo politico in merito al posizionamento dell’Associazione sulle prossime elezioni europee. 

 

Premessa: considerata la mia esperienza lavorativa ed associativa nonché di studi tecnici in chimica e da autodidatta acquisendo una ampia cultura in filosofia, storia, economia, sindacalismo, diritto e politica sono giunto alle seguenti conclusioni:

Gli italiani vogliono la realizzazione di un sistema sociale, giuridico e politico istituzionale per la nazione basato sui valori liberaldemocratici confermato da un sondaggio di SVG nel 2023. 

 

Per il 75% gli italiani vogliono: Parità tra uomo e donna; Ordinamento democratico; La libertà di pensiero e azione; La laicità dello stato; L’uguaglianza di tutti difronte alla legge; La libertà d’impresa; La persona viene prima dello Stato.

 

Per l’84% gli italiani vogliono: Chi vuole vivere nelle società occidentali deve accettarne i valori fondativi; La tolleranza non può essere assoluta; Lo stato non può tollerare comportamenti contrari ai suoi principi di base (con riferimento alle manifestazioni recenti con sfondo antisemita); e il 67% chiede di rafforzare le proprie frontiere per limitare i fenomeni migratori e prevenire pericoli di guerra.

 

E’ quindi esplicito che gli italiani vogliono una rappresentanza politica che con intransigenza si pone la realizzazione completa dei valori liberaldemocratici che i migliori accademici e premi nobel hanno delineato per l’Occidente.   

 

Dopo il fallimento dell’avvio per la nascita di un partito di tutta l’area liberaldemocratica italiana per cui è nata l’Associazione LDE, Il Direttivo ci pone il quesito su come e se dobbiamo partecipare alla prossima campagna elettorale. 

Per me è dirimente agganciare la scelta alla partecipazione se l’Assemblea delibera la seguente strategia di LDE che gli organi esecutivi dovranno applicare entro l’anno:

 

Il Presidente di LDE, accompagnato da almeno un altro componente dirigente, deve prima consultarsi con le associazioni culturali liberaldemocratici come: Liberal forum - Pietro Riggio di Matera; Liberamente - Sandro Scoppa di Catanzaro; Lodi Liberale - Lorenzo Maggi di Lodi; Movimento Libertario - Leonardo Facco di Treviglio; Oltre le illusioni - Michele Boldrin e Costantino di Blasi di Milano; IBL - Alberto Mingardi di Milano; germinal-controvoce.it – Aldo La Ganga di Nicosia-Sicilia; Cenerentola.info, Luciano Nicolini di Bologna, USI, Giuseppe Martelli di Roma e altri. 

 

A costoro LDE dovrà fare una semplice domanda: Siete favorevoli che LDE vi rappresenti per partecipare alle elezioni europee in alleanza con almeno uno dei partiti: Azione; IV; +Europa? Se la risposta dovesse essere affermativa, si dovrebbero accogliere le loro richieste.

 

Dopo suddetta consultazione, la delegazione di LDE, dovrà incontrare le segreterie di Azione; IV; +Europa con la posizione di LDE, che intende partecipare in alleanza elettorale con uno o più soggetti dei tre partiti all’elezione europee. Il logos elettorale dovrà contenere i simboli dei soggetti che aderiscono e con i quali si concordano le liste dei con candidati e la suddivisione dei lavori inerente la campagna elettorale, formando un comitato rappresentativo elettorale.      

Qualora non si raggiungesse accordo con nessune dei tre partiti, LDE non parteciperà alle elezioni europee.

 

Subito dopo questa fase di consultazione, sia che LDE partecipa, sia che non partecipa alle elezioni europee, l’assemblea delibera la fase di costituzione del partito LDE per giungere al primo congresso nazionale come segue:

 

La Direzione di LDE dovrà avviare la convocazione di congressi provinciali o in presenza o on line in cui si eleggono le segreterie provinciali che a loro volta eleggano un segretario ed un tesoriere con un proprio statuto e autonomia giuridica finanziaria, come organi provinciali di LDE. Terminati i congressi provinciali, l’attuale Direzione di LDE convoca le segreterie provinciali a Congresso nazionale con presenza fisica, per approvare lo Statuto definitivo, eleggere il Presidente e i componenti della direzione nazionale in base al neo-statuto approvato in congresso. Ogni segreteria provinciale ha il diritto di portare al congresso modifiche all’attuale stato.  

 

Programma politico elettorale identitario di LDE

 

  1. Riduzione del debito pubblico almeno del 50%, mediante vendita del patrimonio pubblico azionario delle aziende di stato e di tutti gli immobili e terreni demaniali dello stato. La vendita deve essere virtuosa, secondo indagine di mercato preventivo, rivolto solo ai cittadini occidentali e con diritto di prelazione per gli italiani. Con il ricavo strutturale, per mancato pagamento degli interessi sul debito, si affronta la riforma del welfare, in cui verrà istituito un solo sussidio di disoccupazione o di invalidità per tutti gli italiani che scelgono di iscriversi agli uffici preposti per ottenere un lavoro che gli stessi gli offrono nel territorio provinciale di residenza, in attesa, verrà riconosciuto uno sussidio dal valore economico pari al salario minimo di un operaio con mansioni esecutive. Chi si iscrive a suddetti uffici avrà l’obbligo di accettare un lavoro con una remunerazione pari o superiore al sussidio.   Questo obiettivo risponde al valore morale identitario dell’occidente che, con la DUDU e per l’Italia con l’applicazione dell’art. 3 della Costituzione, si pretende di liberare ogni cittadino dalla paura della povertà. La riforma del welfare, con l’avvio del sussidio, cancella ogni emolumento precedente. La gestione ed il monitoraggio per individuare gli eventi diritto viene assegnato ad uffici territoriali composti dai professionisti Assistenti Sociali, che hanno anche l’obbligo di gestire l’avvio al lavoro dei disoccupati, mediante le richieste che le Aziende obbligatoriamente devono fare agli stessi uffici. Gli altri cittadini capaci, che non vogliono iscriversi agli uffici, sono liberi di entrare direttamente nel mercato del lavoro. 
  2. Riforma del sistema giudiziario: Per rendere effettivo il diritto alla giustizia in tempo reale, è necessario una riforma radicale del sistema giudiziario. In cui si prevede autonomia gestionale ed economica dei Tribunali che accorpano tutte le specialità esistenti, detengono la contabilità in partita doppia con relativo bilancio e inviano fattura di pagamento al ministero economico per ogni causa con sentenza finale. Il governo, mediante l’Istat, ricava il prezzo medio regionale di ogni tipo di causa e rappresenta il prezziario che i Tribunali devono applicare. Il cittadino verrà dotato di una tessera di riconoscimento in cui è inscritto il reddito. Il cittadino con sussidio o salario pari al sussidio, non paga ticket, né per la scelta dell’avvocato di fiducia che del Tribunale, mentre gli altri cittadini e le persone giuridiche pagheranno un ticket proporzionale al loro reddito come per l’Irpef. I cittadini e le persone giuridiche hanno il diritto di scegliere il loro giudice naturale annualmente e lo devono comunicare entro il 31 dicembre di ogni anno al ministero del Tesoro, chi non esercita tale diritto acquisisce automaticamente l’obbligo di rivolgersi al Tribunale naturale della provincia di residenza. Questa suddetta facoltà di scelta farà emergere nel tempo la qualità giuridica diversificata di ogni Tribunale e quindi si avvierà un processo concorrenziale che premierà il merito dei giudici in ogni Tribunale e il loro relativo stipendio. La riforma dovrà prevedere anche la separazione delle carriere tra PM e Giudice e la responsabilità economica del danno al cittadino, provocato per mala giustizia o errore grave giudiziario a carico del Tribunale, come soggetto giuridico. L’ organo di autogoverno della magistratura (CSM) sarà composto solo da eletti tra i magistrati giudicanti e inquirenti e tra eletti dell’ordine degli Avvocati al 50%. Il CSM avrà solo competenze disciplinari sui giudici e la gestione delle richieste di trasferimento da un Tribunale ad un altro e la stesura di un libro giurisprudenziale aggiornato periodicamente come riferimento giuridico per le sentenze dei Giudici. Le Assunzioni per selezione concorsuale vengono espletati dai Tribunali.
  3. Riforma del sistema Scolastico: gli Istituti scolastici e le Università dovranno autogovernarsi come soggetti giuridici, in concorrenza tra loro. Il Ministero dell’Istruzione e Università provvede al pagamento delle rette, mediante un tariffario regionale, per ogni alunno che sceglie l’Istituto e l’Università che preferisce annualmente. Ogni alunno sarà dotato di una Tessera identitaria in cui verranno trasferiti, i dati anagrafici, il curriculum formativo e il reddito della famiglia. Gli alunni, con reddito familiare pari a quello del sussidio non paga ticket di iscrizione e neanche per acquisto di libri, strumenti informatici per lo studio e canoni per residenze universitarie, gli altri pagheranno un Ticket proporzionale al reddito familiare. La riforma con queste peculiarità risponde al diritto dei valori liberaldemocratici occidentali in cui si sancisce l’eguaglianza di partenza dei cittadini, per garantire il diritto formativo professionale a ogni cittadino. 
  4. Riforma del sistema sanitario: Analogamente alla riforma scolastica, anche per la riforma sanitaria si dovrà prevedere la concorrenza tra soggetti e strutture sanitarie. La libera scelta del cittadino per il medico specialista e per il medico di medicina generale di fiducia, da cui intende farsi curare annualmente. Pertanto, la riforma, dovrà prevedere l’obbligo per gli Ospedali di autogovernarsi come soggetti giuridici e per gli altri medici si dovrà prevedere la libera scelta in libera professione. I cittadini saranno dotati di una tessera sanitaria, simile a quella attuale, in cui viene riportato il reddito familiare. Nel caso di reddito pari a quello del sussidio, il cittadino è esonerato dal pagare Ticket e per gli altri verrà previsto un ticket progressivo per reddito. Il tariffario esistente denominato DRG, sarà aggiornato regione per regione, viene applicato da tutti i soggetti che forniscono prestazioni sanitarie secondo i LEA. Questo tipo di riforma eliminerà le discriminazioni tra ricchi e poveri che necessitano di cure e diagnostica essenziale specialistica e implementa la concorrenza tra i soggetti professionali della sanità, che è l’unico modo per eliminare gli sprechi e premiare il merito, che la dissennata gestione politica sta distruggendo. (detto da uno che ci ha lavorato per 36 anni).
  5. Il sistema previdenziale INPS sarà gradualmente dismesso verso una previdenza privata mediante i fondi pensioni in concorrenza tra loro.
  6. L’Inail sarà chiusa e verrà avviata la libertà di mercato del sistema assicurativo obbligatorio per gli infortuni sul lavoro.   
  7. Il mercato e la concorrenza sarà la legge naturale per tutti e tutti dovranno rispettare le regole legali di libero mercato e chi non li rispetta dovrà essere sanzionato dal giudice su denuncia del soggetto danneggiato. Tutte le attività produttive e commerciali e del terziario saranno libere di operare ma non avranno sussidi. L’utile di impresa investito nell’azienda non sarà tassato. Le tasse riguarderanno i soggetti fisici e giuridici che operano nel mercato azionario-finanziario ed/o i prodotti in vendita. 
  8. La Unione Europea, dovrà dotarsi di una Costituzione in cui saranno sancite il funzionamento e le SOLE competenze per gli organi politici europei che, noi di LDE, sosteniamo che devono essere SOLO: gestione della difesa comune, gestione della politica estera e diplomatica, gestione del sistema monetario e finanziario, le regole, competenze e gestione del sistema giudiziario europeo, le regole di funzionamento del libero mercato europeo. Ciò che gestisce gli Stati Uniti d’Europa non possono gestire anche i singoli stati. 

 

Da questo programma gli organi del partito LDE, i singoli iscritti, possono declinare slogan per la propaganda. 

            

Michele Albo (Dongo - CO) 05/02/2024

 

Caro/a collega socio di LDE, condividi questa mia mozione? A risposta affermativa, Ti chiedo cortesemente di inviarmi esplicita volontà di sottoscriverla con nome e cognome allegando la Tua copia della Carta di Identità,

come stabilito nel regolamento per l’assemblea, deliberato dal Direttivo di LDE.

L’invio della sottoscrizione mi deve essere comunicata alla seguente mail: malbo2948@gmail.co, Cell. 3775482955 per Whatsapp, per coloro che vogliono usare detto canale.

 

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B) MOZIONE LIBERALE UNITARIA Proposta di Francesco Colucci, Lucca

 

Premessa: 

 

Il 24 febbraio gli iscritti a LDE voteranno in assemblea se allearsi con altri partiti per fare una lista unica RENEW EUROPE alle prossime elezioni europee.

 

Sono iscritto quasi dalla nascita a LDE e quindi parteciperò alle votazioni che avverranno su Mozioni, presentate da almeno 20 iscritti.

 

Sono vicino ormai a 81 anni e vorrei vedere decollare il sogno di una vita: un nuovo Partito di Centro, riformista e liberaldemocratico.

 

Per questo ho deciso di provare a presentare una mozione per una lista unica di tutti i partiti che ci stanno in nome degli “Stati Uniti di Europa”.

 

La Mozione chiamata “Liberale Unitaria” riporterà in ORDINE ALFABETICO le firme di chi vorrà sottoscriverla e che quindi sarà di tutti i sottoscrittori senza paternità precostituita. 

 

Una mozione dal basso con finalità unitarie a prescindere.

 

Chi vuole aderire può farlo per whatsapp a 3480533233 o scrivendo a colucci.lucca@gmail.com,  Francesco Colucci

 

Ecco il testo proposto.

 

MOZIONE “LIBERALE UNITARIA”

 

LDE ha sempre mirato e continua a mirare alla più ampia convergenza possibile dei liberaldemocratici in chiave nettamente alternativa ai due schieramenti in campo: quello di destra, oggi al governo, e quello di sinistra allargato al Movimento Cinque Stelle.

 

Non vogliamo dar vita da soli ad un altro piccolo partito: vogliamo contribuire con altri alla nascita di un nuovo grande movimento, liberale e riformatore.

 

Non vogliamo e non possiamo consegnare l’Unione europea a chi vorrebbe ridurla a una piccola confederazione di Stati divisi

 

Per questo vogliamo che la LDE si allei elettoralmente per le prossime elezioni Europee con tutti coloro che condividono la proposta “Stati Uniti d’Europa”.

 

Una lista unica per le elezioni europee aperta a tutti coloro che accettano senza condizioni di stare assieme condividendo le posizioni politiche di RENEW EUROPE, di ALDE e di PDE.

 

Una lista elettorale italiana di RENEW EUROPE UNICA in tutte le circoscrizioni elettorali.




 

lunedì 5 febbraio 2024

Il punto politico: qualche mia personale riflessione.

Questo mese di febbraio sarà determinante per noi di Italia Viva.

Il giorno 24 febbraio + Europa deciderà nel suo Consiglio Nazionale se fare liste elettorali per le europee: da soli, o con tutti quelli che stanno per gli “Stati Uniti d’Europa” o con Azione di Calenda che è l’opzione del Presidente Pizzarotti.

Lo stesso giorno (che combinazione) l’Assemblea generale di LDE, deciderà sullo stesso tema. Liste da soli, con tutti o scegliendo fra Azione, Italia Viva e + Europa.

La scelta che farà + Europa è maggiormente determinante essendo loro accreditati dai sondaggi al 2,5% che renderebbe certo il raggiungimento del 4%.

Anche la scelta di LDE è importante ma più sul versante politico e mediatico che sui voti in quanto il peso elettorale di LDE non è quantificabile non facente parte dei sondaggi.

E’ evidente che da queste scelte dipende molto per Matteo e per noi tutti.

Se le scelte saranno per liste unitarie con chi ci sta si apriranno enormi prospettive positive, se la scelta fosse solo su Azione ci troveremmo soli in una battaglia molto dura.

Matteo Renzi ha scelto questo mese per presentare il suo libro e “occupare” la scena politica nazionale per dare forza alla nostra proposta.

Dobbiamo sostenerlo e impegnarci per la presentazione di questo libro, questa deve essere la priorità e stasera mi aspetto novità su questo.

A livello locale dobbiamo privilegiare in queste due settimane posizioni unitarie al centro per ammorbidire dal basso le spigolosità che esistono fra i gruppi dirigenti nazionali. Anche la posizione di Pizzarotti discende da pregresse incomprensioni.

L’elezione europea è la priorità, la sopravvivenza e su questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi con due considerazioni “oggettive”: lo spazio elettorale per superare il 4% soprattutto se rimaniamo da soli vede, due campi prioritari da arare, uno a destra e uno a sinistra.

A destra dobbiamo conquistare l’elettorato liberale che votava Forza Italia attratto dal buon Silvio. Più dimostriamo che Forza Italia è appiattita su posizioni meloniane oltranziste e antieuropee più apriamo spazi per noi.

A sinistra ugualmente più inchiodiamo il PD a sinistra, appiattito sui grillini, più l’elettorato riformista sarà orientato a votare Italia Viva.

Matteo lo sta facendo benissimo, da un lato attacca Tajani per la sua sudditanza alla Giorgia e dall’altro la Schlein per la sua sudditanza a Conte, rinfacciando ai riformisti rimasti nel PD la loro incoerenza e la loro impalpabilità.

Per tutto questo credo che sarebbe un errore non aspettare il 24 febbraio per decidere le alleanze elettorali locali, due settimane, quando tutto è ancora aperto anche Firenze, la cui soluzione influenzerà per forza tutta la toscana.

Dobbiamo ora privilegiare la presentazione del libro di Matteo e l’elezione europea e non prendere decisioni affrettate che magari poi ci toccherà modificare a secondo di come finirà la partita nazionale e fiorentina.

La furia è solo del PD che cerca subdolamente di far passare in periferia quel “campo largo” che Matteo sta combattendo con accanimento e che dovrà sparire se, come tutti noi ci auguriamo, il 24 febbraio ci saranno decisioni per un “Centro” e una lista unitaria Renew Europe.

Se ci sarà questa lista unitaria Renew Europe ci sarà una battaglia a sinistra e a destra epocale che offuscherà e metterà in secondo piano ogni altra opzione.

Quindi calma e gesso non diamo segnali sbagliati in questo momento così delicato…dopo il 24 possiamo decidere tutti insieme, unitariamente, con una situazione più chiara e definita.

Francesco