mercoledì 3 agosto 2022

Sanità: forse ha ragione Matteo Renzi

 Dito a scatto, la diagnosi del mio medico di base, che mi segna una radiografia alla mano.

Vado da un centro radiologico specializzato e la ragazza al banco mi offre due possibilità di appuntamento per la radiografia

  1. Fine ottobre con il Servizio Sanitario Nazionale
  2. Il giorno dopo, a pagamento.

 Ed è solo una radiografia alla mano, una cosa da dieci minuti.

 Forse ha ragione Matteo Renzi che chiede da tempo l’utilizzo del MES sanitario con i 37 miliardi che ci offre l’Europa, per migliorare i servizi ed abbattere i tempi delle prestazioni mediche chirurgiche.

Francesco Colucci

 




lunedì 27 giugno 2022

Il civico Mario Pardini, occasione per il cambiamento di Lucca, ma anche della Politica.

Mario è un caro amico, presentatomi tanti anni fa, dal compianto Vincenzo Placido, socialista da sempre, come me.

Ha attivamente portato avanti con noi il Comitato Nazionale di Marcello Pera, per il SI al Referendum Costituzionale proposto da Matteo Renzi, rimpianto ora da tutti.

Si è attivato, con noi del Terzo Polo, Italia Viva, Azione e +Europa nel cercare di portare Giorgio del Ghingaro a Sindaco di Lucca, quando il centro destra lo aveva emarginato come candidato, facendo lui stesso un generoso passo indietro.

Era il nostro civico candidato ideale a Sindaco, dopo la rinuncia di Del Ghingaro, ma il sostegno tardivo, ma esplicito della destra, ha indotto la nostra dirigenza nazionale a stoppare l’accordo che noi a Lucca, volevamo fortemente con lui.

Anche per il ballottaggio, le “ragioni romane” di Italia Viva ma ancor più di Azione, ci hanno impedito l’accordo, che Alberto Veronesi, voleva fare e ha fatto.

Come presentatore, assieme a Alessandro Remaschi, della lista del Terzo Polo non ho dato la mia firma per l’apparentamento con Mario Pardini, ubbidendo ai miei dirigenti nazionali. 

Non rimpiango questa mia decisione che reputo allora opportuna.

Quando si è iscritti ad un partito, si obbedisce agli ordini che vengono dall’alto o si esce da partito e francamente valuto il disegno politico che Matteo Renzi sta portando avanti in Italia, così importante da dover accettare serenamente decisioni, a volte spiacevoli.

Ho un'unica osservazione da fare e che faremo d’ora in avanti in tutte le sedi: se crediamo veramente al nuovo terzo Polo, Riformista e Liberale occorre liberarsi di vecchie incrostazioni leniniste.

I nostri alleati sono al centro, a destra e a sinistra abbiamo tutti avversari, da convertire alle nostre idee e, solo a volte, in particolari situazioni, possibili alleati per qualche tempo, siano essi di Meloni, Salvini, Letta o Bersani.

Sulle alleanze dobbiamo valutare le idee, i programmi, le persone, le capacità, la serietà, non rimanere attaccati a steccati divisori di quasi ottant’anni fa.

Se non operiamo d’ora in avanti così, non saremo mai il centro, ma solo una vecchia e stantia edizione di un arcaico centro-sinistra, che non esiste più.

Sono profondamente convinto che Mario Pardini, sarà un ottimo Sindaco e noi, fuori dalla sua maggioranza, dovremo cercare di dare una grande mano perché il disegno di discontinuità e cambiamento di Lucca, fortemente condiviso, sia realizzato il prima possibile.

Ci batteremo perché Italia Viva faccia una opposizione diversa dalla sinistra, molto costruttiva, propositiva, di sostegno a tutte le iniziative di cambiamento che il nuovo Sindaco porterà avanti e che fanno parte, in molti casi, di convergenti idee preelettorali.

Cercheremo di rafforzare il Terzo Polo Riformista e Liberale per allargarlo alle vecchie e nuove realtà che si stanno muovendo al centro dello schieramento politico nazionale e locale, ricercando sponde con donne e  uomini del cambiamento come Giorgio del Ghingaro, Ludovica Giorgi, Donatella Buonriposi, Francesco Poggi e molti altri presenti, sul nostro territorio.

Quello che è certo che a Lucca si chiude un ciclo di arrogante potere PD, di vetero cattocomunismo, di oscurantismo politico che ha prostrato, per anni, sul piano culturale e decisionale, una grande città come Lucca.

Il civico Mario Pardini è l’occasione di una grande cambiamento per la città ma anche nella politica lucchese.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.



 

 

mercoledì 16 febbraio 2022

Appello dei Riformisti per Giorgio Del Ghingaro Sindaco di Lucca

Solo Giorgio Del Ghingaro può fermare l’oblio di Lucca.

Dieci anni di una immobile Giunta Tambellini e di una opposizione di destra desaparecida, ci hanno lasciato una Lucca spenta e rassegnata, disperata nel suo isolamento culturale, disastrata nei servizi, priva di ogni progettualità, ogni slancio riformatore, di ogni ambizione, di ogni volare alto. 

Centro Storico: vilipeso, Paesi e Quartieri: abbandonati, Tradizioni e Cultura: disperse, Manifattura: svenduta a ignoti, Investimenti: persi, San Concordio: dissacrato, Assi Viari finanziati: seppelliti, Puccini: dimenticato.

Mai si era visto un Sindaco di Lucca, così inesistente nel contesto amministrativo di una Regione Toscana, pur amica nel rapporto politico.

Un Sindaco succube dei veti di un Presidente di Provincia, curatore di suoi interessi politici su Capannori, su Raddoppio Ferroviario, Assi Viari, Casello Mugnano.

Un Sindaco di Lucca che assiste inerte agli errori del Presidente Menesini sulla realizzazione del Ponte sul Serchio con enormi danni e disservizi alla comunità lucchese, prima con i ritardi nell’appalto e poi con l’eclatante errore procedurale della Provincia di due anni fa, con un danno economico di molti milioni di euro di maggiori costi e l'ennesimo rinvio dei lavori.

Di fronte a questo negativo consuntivo politico amministrativo vediamo, a destra come a sinistra, prospettive future ancora più buie, per Lucca.

La Destra a Lucca, come struttura politica, non esiste più, non ha programmi, non ha candidati credibili, non ha persone di prestigio e preparazione per amministrare la città.

Il PD, che è il primo responsabile dall’attuale triste situazione, propone un candidato politicamente inesistente, di fedele continuità con la deficitaria gestione uscente.

Un candidato da dieci anni assessore della Giunta Tambellini che non ricordiamo abbia mai detto o fatto qualche cosa di rilevante, in tutti questi anni.

Il Terzo polo, il polo Riformista che si sta costruendo a Lucca come in Italia per superare le macerie dei poli contrapposti, ha proposto alla città il nome di Giorgio Del Ghingaro, un amministratore di grande esperienza che ha fatto molto bene a Capannori come a Viareggio, quale candidato civico, indipendente.

Uno di noi, che abita e lavora a Lucca da molti anni, nato nel Compitese.

Oggi unica soluzione perché Lucca, possa tornare ad essere un punto di riferimento culturale e di buona amministrazione in Italia e di peso politico, in Toscana.

Invitiamo i nostri concittadini, senza preclusioni politiche, a unirsi ai movimenti e alle liste civiche, nel chiedere a Giorgio Del Ghingaro di dare una mano a Lucca.

Di accettare di candidarsi a Sindaco, come competente amministratore civico super partes, come Mario Draghi al Governo, per dare una chance di grande respiro e di progresso a questa nostra Lucca, che lo merita in vero.

I Riformisti x una Lucca Viva