martedì 28 aprile 2020

Tutta la Toscana faccia Disobbedienza Civile


Le Regioni Italiane si sono fatte notare in questa emergenza Covid19, per essersi differenziate dal Governo Nazionale su alcune piccole e a volte bizzarre norme regionali, più che per vere scelte alternative, di autonomia territoriale.
Anche le Regione Toscana ha partecipato a questo gioco con la elevazione della distanza sociale di sicurezza a un metro e ottanta, che grida vendetta.
Adesso la Toscana è a un bivio, andare dietro pedissequamente a provvedimenti governativi castranti sulle riaperture delle attività delle professioni o assumere una seria e concreta iniziativa di dissenso sulla fase 2.
I Riformisti Toscani chiedono alla Regione di elaborare una autonoma riapertura di tutte le attività legate al turismo, commercio, artigianato e ai servizi alla persona.
Questi settori commerciali sono essenziali per la vita economica delle nostre zone e la  Toscana ne consenta la riapertura anticipata nel rispetto delle uniche norne di sicurezza finora elaborate dai vari Comitati di Esperti: distanza sociale, mascherine, igiene personale e degli ambienti, tamponi e screening sierologici, investendo sulla responsabilità e disciplina del popolo Toscano.
Assieme alla riapertura la Regione elabori un proprio piano a sostegno di tutte queste attività per favorire una ripresa del Turismo sul nostro territorio, favorendo incentivi da subito alle presenze e una massiccia promozione sul mercato italiano per il 2020 e  su quello estero per il 2021.
Nella Costituzione Italiana il Turismo è competenza esclusiva delle Regioni, di qui  l’esigenza e la  legittimità di un intervento autonomo.
Le categorie economiche così duramente tartassate da questa Pandemia debbono far sentire forte la loro pubblica protesta e la Disobbedienza Civile, come hanno fatto i Vescovi, chiamando le Provincie e i Comuni a dare sostegno a queste iniziative e a farsi interpreti verso la Regione della urgenza di questo intervento di sopravvivenza, nei confronti di atteggiamenti troppo prudenti del Governo.
Abbiamo un Governo tremebondo e una opposizione sguaiata e assurdamente barricadiera in un momento in cui l’Italia avrebbe bisogno di coraggio, competenza, tempestività, unione e solidarietà. 
......Di un Governo Craxi-Andreotti-Ciampi.....

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva. 



giovedì 23 aprile 2020

Il Comune di Lucca e gli interventi per il Covid19

La Giunta Tambellini ha previsto alcune iniziative apprezzabili per far sopravvivere l’economica locale e se fosse stata annunciata anche una seconda parte di interventi per la ripartenza delle nostre principale attività, Turismo, Commercio, Artigianato, sarebbe stata perfetta.
Mancano interventi per incentivare le presenze turistiche, con cui vivono centinaia e centinaia le imprese e professioni di accoglienza, di commercio e di artigianato.
Per  la ripresa del turismo estero occorrerà aspettare ancora alcuni mesi, ma per il turismo Italiano si deve operare subito nella promozione, proponendo agevolazioni e vantaggi, a chi sceglie Lucca, per le sue vacanze estive, che ci saranno, grazie ai contributi del Governo per le vacanze in Italia e le difficoltà logistiche del turismo balneare
Noi Riformisti abbiamo dato alcune indicazioni, molte altre possono essere attuate, l’importante è avere proposte competitive sul mercato del turismo interno, dove tutte le città d’arte saranno presenti, con le loro offerte.
La Giunta Tambellini in questi anni poco si è impegnata nella promozione, ma il turismo tirava da se: adesso ci vuole un cambio di passo e di mentalità.
Non vorrei che vi siano dei nostalgici della Lucca chiusa e bigotta conosciuta fino al 1990, quando iniziò a sbocciare la Lucca attuale, internazionale, aperta la mondo, con decine di eventi culturali di valenza Europea.
Restiamo in attesa di decisioni della Giunta per il rilancio della proposta turistica 2020 per il mercato Italiano e 2021 per il mercato estero.
Cerchiamo di salvare i principali eventi previsti: i Comics perché non è pensabile che a Novembre si possa essere ancora in questa situazione, saremmo tutti morti di fame, ma anche Murabilia, il Settembre lucchese, il Desco.
Dobbiamo rilanciare subito il Mercato Antiquario e le aperture commerciali del terzo week end del mese, gli eventi Pucciniani del Museo e i Concerti di “Puccini e la sua Lucca”: per i quali proponiamo un aiuto per spostarli all’aperto e forse anche renderli gratuiti, in una parte di Piazza Napoleone, con un palco ridotto, in sostituzione del Summer, di cui auspichiamo una versione diversa, in autunno-inverno.

Francesco Colucci, Rifornisti Toscani per Italia Viva



lunedì 20 aprile 2020

Proposte per Commercio e Artigianato. Lucca nel cuore


Con la crisi delle presenze turistiche soffrirà nei prossimi mesi anche il Commercio e l’Artigianato più legato ai flussi turistici.
Soprattutto il Commercio del centro storico e per questo andrà previsto la sospensione del pagamento dei parcheggi strisce blu dalle ore 18.
Andranno anche predisposti Progetti a sostegno delle presenze commerciali toscane quanto meno per il 3° week end nel mese, in coincidenza con il Mercato Antiquario, evento attrattivo di facile rilancio perché all’aperto e con distanziamento facile.
L’unico gestore scelto per il rilancio del Turismo, Camera di Commercio o Comune Capoluogo, dovrà intervenire con fondi pubblici dopo il 3 maggio.
Questa le nostre prime proposte:
·     Buono benzina per chi spende a Lucca nel 3° week end del mese.
·    Sospensione del pagamento parcheggi per tutto il 3° week end
· Una campagna di promozione del Commercio e dell’Artigianato per il 3° week-end del mese mirata sulle Province Toscane e su quella di Spezia.

Buoni Benzina: Approfittando del bassissimo costo dei Carburanti a causa del Covid 19, l’Ente pubblico prescelto dovrà acquistare da compagnie Italiane di distribuzione carburanti, uno stock di buoni da 10 euro di carburante.  
Il buono per l’acquisto di 10 euro di carburante sarà distribuito dagli Uffici di Informazione Turistica di Lucca, nel terzo week del mese, a chiunque NON risulti residente nei Comuni di Lucca e della piana lucchese e consegni uno scontrino fiscale per una spesa di almeno 30 euro effettuata nel Comune di Lucca.
La richiesta e la consegna del buono dovrà essere effettuata nello stesso week end e l’Ufficio Informazioni dovrà prorogare l’orario di apertura dello stesso fino alla chiusura dei negozi

“Lucca nel cuore”: Una campagna di comunicazione a totale carico pubblico nelle province della Toscana e Spezia, utilizzando i giornali locali on-line e le cronache locali della carta stampata, che informi di queste agevolazioni a chi viene a fare acquisti a Lucca nel 3° week del mese.
Inoltre ogni visitatore potrà anche fissare la Web-Card del Turismo, se realizzata, ed utilizzare lo sconto previsto del 40% per i servizi turistici di cui vorrà godere. (Guide, Biciclette, Musei, Puccini, ecc.) unendo allo shopping un rilancio del settore.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.



sabato 18 aprile 2020

Lucca nel cuore: Proposte per il Turismo


Il Turismo e le attività ad esse collegate, sia professionali che aziendali, saranno fra le ultime a riaprire e anche le più difficili da far decollare di nuovo.
Occorre predisporre da subito Progetti a sostegno di queste attività per incentivare le presenze turistiche, l’utilizzo dei beni culturali, delle professioni e delle attività economiche che vivono sul turismo, puntando sul mercato Italiano.
Un unico gestore: la Camera di Commercio o il Comune Capoluogo, che raccolga i
fondi da pubblici e privati, iniziando dalle Fondazioni Bancarie e dagli introiti della Tassa di soggiorno, per Progetti da finanziare con l’intervento pubblico.

·       Pacchetti Turistici su Hotel, B&B, Agriturismo, Case per Vacanze corposi e aggressivi che coinvolgano le attività economiche e culturali locali che ruotano attorno al Turismo e ora in profonda crisi (Agenzie, Ristoranti, Bar, Eventi Culturali, Guide Turistiche, Produzioni Tipiche). Questi Pacchetti devono andare sul mercato ad un costo altamente competitivo attraverso un intervento pubblico a sostegno del Pacchetto, che ne abbatta parte dei costi.
·       Una Web-Card, personalizzata al turista richiedente, che offra uno sconto del 40% sui costi per i servizi turistici e culturali del territorio (Puccini, Guide, Musei, Eventi culturali, noleggio bici, ecc.), finanziato su i fondi pubblici.
·       “Lucca nel cuore”: Una campagna di comunicazione a totale carico pubblico in alcune Regioni Italiane, con metodi innovativi e meno costosi, utilizzando i giornali locali on-line e le cronache locali della carta stampata.

I giornali locali on-line son ormai divenuti una forma di comunicazione gratuita molto seguita, con costi pubblicitari più abbordabili e anche le cronache locali della carta stampata, hanno tariffe meno pesanti e sono sempre le più lette.
Scelti i Mercati su cui investire, andranno individuati i giornali locali on-line più seguiti in quelle zone, non trascurando quelli lucchesi e le pagine locali della carta stampata, più lette. 
La campagna pubblicitaria dovrà essere aggressiva su Giugno e Luglio per andare ad intercettare l’ansia di girare degli Italiani chiusi in gabbia per oltre due mesi.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.



venerdì 17 aprile 2020

NO alla "burocrazia aggiuntiva"


Il Presidente della Regione Toscana con proprio Decreto ha aggiunto ulteriori vincoli procedurali a carico delle attività che possono riaprire per decisione del Governo.

Norme burocratiche pasticciate ed assurde con ulteriori costi a carico di imprenditori già con l’acqua alla gola.
Due le chicche: il distanziamento sociale aumenta in Toscana a un metro e 80, dal metro, stabilito a livello nazionale e mondiale.
Una misura comica per i piccoli negozi e per la gestione della cassa.
In più si richiede una sanificazione preventiva e straordinaria dei locali, seguita da pulizie sanificatorie degli stessi, due volte il giorno
Dobbiamo ricordare che i Sindaci della Piana Lucchese, giorni fa, si sono rifiutati di fare la sanificazione delle strade che fanno tantissimi Comuni Italiani, perché la ritengono nociva all’Ambiente.
Che faranno questi Sindaci? non fanno aprire negozi e fabbriche, nei loro Comuni?
O avranno l’ardire di affermare che è più nociva alla salute sanificare le strade che sono all’aperto che fabbriche e negozi, spazi chiusi, affollati e spesso angusti?
Soprattutto è inaccettabile il principio con cui si interviene spesso con molte decisioni assurdamente restrittive: “...decisione assunta per evitare un diffuso afflusso di persone rendendo più difficile l’attività  di  controllo  per  prevenire, limitare  e  sanzionare  i comportamenti vietati…”
Si privano tutti i cittadini di ulteriori libertà, si complica loro ancor più la vita solo per cercare di punire più facilmente i furbetti: mentalità da regime totalitario, fascista o comunista, che sia. Aboliamo le Banche, così i ladri non entrano.
Presidenti di Regione e Sindaci sembrano più impegnati a fare gli sceriffi che ad aiutare il cittadino a vivere più facilmente questa emergenza, ragionando in squadra.
Le decisioni del Governo dovrebbero vedere Regioni e Comuni a uniformarsi nella loro esecuzione, perché non si può creare ulteriore confusione a quella che c’è già con direttive diversificate, soprattutto se queste comportano ulteriori impegni burocratici ed economici ad imprese e cittadini.
Sono urgenti le “Riaperture”, aziendali e sociali, ma solo un azione unitaria, coraggiosa, che escluda la burocrazia stupida, male oscuro Italiano, ci può portare fuori dalla Pandemia Economica, che sarà assai più devastante di quella Sanitaria.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva



   



  

giovedì 16 aprile 2020

Voucher per i saltuari lavori domestici e sociali


Risolto lodevolmente dalla Regione Toscana il problema dell’agricoltura non professionale, i Riformisti Toscani vogliono porre, senza ipocrisie, un altra grave incongruenze della realtà sociale italiana già presente ma deflagrata con la Pandemia, da risolvere al più presto, con coraggio e realismo.
I voucher per i piccoli e saltuari lavori domestici, fino alla decisione del Governo PD di abolirli sotto la pressione di un massimalista referendum della CGIL, erano molto funzionali e quindi molti utilizzati per la retribuzione dei collaboratori domestici.
Facili da usare, li compravi alla Posta, li attivavi al bisogno con una telefonata all’INPS, avevano brillantemente risolto le piccole, saltuarie, collaborazioni familiari, assicurando le lavoratrici, facendo emergere un lavoro che spesso era solo al nero.
L’avere aboliti questi voucher ha fatto ripiombare la maggior parte di queste collaboratrici nel sommerso, perché le norme introdotte, complicate, insensate, sono impossibili da utilizzare anche volendo, tenuto conto che la maggior parte dei datori di lavoro sono anziani, bisognosi di poche ore settimanali e impreparati a gestire le astruse procedure introdotte.
Con la Pandemia le collaboratrici domestiche non assicurate non possono lavorare.
Lo Stato ha perso una piccola entrata e dovrà trovare il modo di far campare queste persone con esborsi a fondo perduto.
Le battaglie ideologiche al di fuori della vita reale sono gli errori del massimalismo integralista che hanno dato acqua di vegetazione al populismo.
E’ folle uno Stato che rende impossibile la vita al cittadino meno preparato, all’anziano, costringendolo a scelte non giuste e nel contempo fa ripiombare nel sommerso migliaia di lavoratori che sbarcavano il lunario con piccoli lavoretti saltuari.
Senza toccare dogmi sacri, approvati in tempo di vacche grasse, reintroduciamo per due anni, fino a che il Virus non sia debellato, i voucher per i piccoli lavori domestici, per le badanti saltuarie di anziani, infanti e animali, facendo riemergere dal nero migliaia e migliaia di collaboratrici domestiche e sociali, rendendo possibile la loro assicurazione e soprattutto l’eventuale assistenza sociale, in questa Pandemia.
Inutile fare gli struzzi o i moralisti d’accatto, questo è un problema reale esploso con questa Pandemia e che va risolto senza ipocrisie, con lo sguardo al presente, ai più deboli, ai più bisognosi: i giudizi facili o scontati li lasciamo al dopo.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva  



mercoledì 15 aprile 2020

Ringraziamo l'ass.Remaschi e la Regione Toscana

Ieri come Riformisti Toscani x Italia Viva, avevamo sollecitato i Sindaci della Provincia di Lucca  a consentire quei lavori agricoli fai da te, che danno ristoro economico e sociale a tanti pensionati e lavoratori.
Ci sembrava buon senso che fosse autorizzato di fare l’Orto, potare gli Olivi e le piante in genere, curare le viti, arare piccoli piccoli appezzamenti di terra, falciare le erbe infestanti, fare piccolo giardinaggio, tutti lavori all'aria aperta e senza contatti di gruppo.
Questi lavori a volte sono hobby ma spesso fonte di piccole entrate per pensionati e lavoratori che hanno tempo disponibile e necessità di integrare magri guadagni.
Ci eravamo rivolti ai Sindaci perché sono le autorità più vicine ai territori e quindi dovrebbero essere più sensibili ai problemi reali, piccoli o grandi che siano, delle nostre comunità.
Invece la Regione Toscana ha lodevolmente anticipato tutti e con l’ordinanza n.36 del Presidente, pubblicata anche su l’Informatore lucchese e consultabile cliccando su https://linformatorelucchese.blogspot.com/, consentendo su tutto il territorio regionale anche le pratiche agricole non professionali e altre attività che soffrivano della chiusura totale di ogni attività e legate all’Agricoltura e all’Ambiente.
Vogliamo ringraziare l'Assessore Regionale all'Agricoltura e Caccia e Pesca, Marco Remaschi per la sua sensibilità e per il suo tempismo.
Ringraziamento che va esteso a tutta la Giunta Regionale e al suo Presidente.
Ultima considerazione, mi auguro che i Sindaci che si sono ben immedesimati nella parte degli sceriffi, siano sempre più attenti ai problemi di queste aperture di settori importanti della nostra vita e della nostra economia, che debbono avvenire gradualmente, ma debbono avvenire, essere normate e attuate, se non vogliamo morire di fame

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva











martedì 14 aprile 2020

Consentire i piccoli lavori agricoli fai da te


.I Riformisti Toscani fanno un appello al Sindaco Tambellini e a tutti gli altri Sindaci della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, perché siano consentiti quei lavori agricoli fai da te, che danno ristoro economico e sociale a tanti pensionati e lavoratori.

Fare l’Orto, potare gli Olivi e le piante in genere, curare le viti, arare piccoli appezzamenti di terra, falciare le erbe infestanti, fare piccolo giardinaggio, sono a volte hobby ma spesso anche fonte di piccole entrate per pensionati e lavoratori che hanno tempo disponibile e necessità di integrare magri guadagni.
Sono lavori all’aria aperta, senza contatti di gruppo, fatti in solitudine che fanno storicamente parte della nostra vita in Lucchesia, da sempre la terra degli Orti.
Crediamo che consentire in chiarezza di poter fare questi piccoli lavori da soli e in sicurezza sia una necessità non rinviabile.
Consentiamo questi piccoli lavori che non hanno particolari pericoli di contagio e che danno piccoli redditi a chi ne ha bisogno. Senza ipocrisie di facciata.
Questa la richiesta di buon senso e di realtà, che rivolgiamo ai Sindaci.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva


martedì 7 aprile 2020

Economia Lucchese: Ripartiamo dalla Camera di Commercio

Il Governo ha preso i provvedimenti ritenuti necessari per la salvaguardia delle imprese e la loro ripartenza.
Va valutato adesso cosa possiamo fare a livello locale per aumentare le possibilità di ripresa delle nostre aziende soprattutto nel Turismo, il Commercio e la filiera dell’Agricoltura: Olio, Vino, Ortofrutta ma anche le produzioni tipiche della filiera del latte e del suino. Quei prodotti tipici che fanno la differenza qui da noi, anche grazie ai Turisti.
I Riformisti Toscani nei prossimi giorni faranno alcune proposte concrete, in umiltà, senza avere la pretesa di essere esaustivi, ma certamente propositivi per sollecitare quanto meno una riflessione comune, soprattutto in tema di Turismo, Commercio, Ristorazione e Produzioni Tipiche.
Innanzi tutto occorre individuare il livello di intervento: la Provincia? I Comuni? 
Credo che dobbiamo rendere il più asettico possibile questo intervento perché sia unitario e non divisivo e soprattutto sia tecnicamente valido e realizzabile velocemente.
I Riformisti individuano nella nostra Camera di Commercio il possibile soggetto coordinatore e attuatore di misure locali condivise con Provincia e Comuni, ma anche con la Regione e lo Stato, per quanto di competenza.
La Camera di Lucca ha evidenziato, a volte, un po’ di ruggine burocratica ma ha dirigenti, tecnici e personale di valore che danno garanzie su un lavoro professionalmente accurato e i settori su cui intervenire fanno parte storicamente della sua “Mission”.
La prima fase dovrà essere quella della raccolta di finanziamenti da enti e privati per intervenire su i settori più colpiti, che abbiamo evidenziato.
Lasciare che localmente ogni enti pubblico o privato spenda soldi per interventi scoordinati fra loro, sarebbe errore grave.
Centralizziamo la raccolta dei fondi disponibili nella Camera di Commercio: un fondo comune per gli interventi su i settori indicati e poi tutti insieme definiamo come e  su quali progetti spenderli.
Questa è la prima proposta dei Riformisti, nei prossimi giorni porteremo proposte specifiche per il Turismo, il Commercio, i Produttori delle nostre pregevoli tipicità.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva






lunedì 6 aprile 2020

Voucher e dogmi idioti.


Il Ministro all’Agricoltura Bellanova ha chiesto al Governo la reintroduzione dei Voucher nel settore agricolo. 
Subito qualche sindacalista e politico massimalista si sono dichiarati contrari.
I Voucher per alcuni lavori stagionali o occasionali sono stati soppressi dal Governo populista Giallo-Verde, Salvini-Di Maio, perché. secondo loro , alcune grandi industrie se ne approfittavano.
A parte la solita idiozia anche presente nelle disposizioni di contenimento del CoronaVirus per cui fai norme complicate per bloccare i furbetti e non per gestire al meglio i rapporti con il cittadino normale, ligio alle leggi.
Con il risultato che per bloccare 100.000 furbetti punisci 60 milioni di Italiani.
E chi vuole delinquere lo farà uguale quale qualunque sia la legge ristrettiva.
Il Cittadino, normale, così, è becco e bastonato.
I Voucher prima erano funzionali e comodi, li acquistavi alla Posta, lo Stato ci guadagnava qualcosa e quando dovevi fare un lavoretto in giardino o una pulizia alla casa, gli attivavi con una telefonata all’INPS e pagavi con questi i lavoratori occasionali. 
Il lavoratore era assicurato e non poteva superare in un anno 5.000 euro di questo tipo di reddito (ben 416 euro al mese).
Resi i voucher burocraticamente impossibili da utilizzare, le persone hanno smesso di utilizzare questi lavoratori precari? Affatto.
Come sempre se vi è una norma stupida non viene osservata
Con il risultato di aver ricacciato nel lavoro nero tutti questi lavoratori che arrotondavano con lavoretti, pensioni o redditi familiari, di fame.
Inoltre in una Pandemia come questa tutti questi lavoratori tornati in nero hanno visto interrotta la loro possibilità di lavoro per finire a carico dello Stato ovvero nostro e dovranno umiliarsi a farsi assistere, quando bastavano a se, con questi lavoretti.
Bene quindi la Bellanova, augurandoci che tiri dritto e che tutta Italia Viva la sostenga in questa battaglia di civiltà, contro la folle ideologia massimalista.
Fare leggi ideologiche senza alcuna attinenza alla realtà del Paese non solo è punitivo per tutti i cittadini Italiani, ma sono anche inutili, perché nessuno le rispetta. 
Dovrebbero sapere i massimalisti che neppure con i Panzer i feroci regimi dittatoriali comunisti sono riusciti a lungo a imporre le loro folli ideologie.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva





domenica 5 aprile 2020

Mascherine in Toscana


 La Regione Toscana sta lavorando alla fase due, per ripartire gradualmente, in sicurezza.

La Regione si sta attivando per rendere obbligatorio per uscire l’uso delle mascherine mettendo a disposizione di tutti i Comuni Toscani  mascherine gratuite occorrenti.
La Regione distribuirà 10 milioni di mascherine ai Comuni che dovranno assicurare la distribuzione gratuita a  tutti i cittadini.
Vi sarà anche un nuovo metodo extra burocrazia: l’obbligatorietà di indossarla per il cittadino scatterà in maniera differenziata fra Comune e Comune e cioè quando il singolo Comune avrà garantito la distribuzione delle mascherine a tutti i suoi cittadini.
Se un Comune è efficiente nella distribuzione gratuita delle mascherine messe a disposizione dalla Regione, i cittadini potranno prima uscire in sicurezza.
Questa distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine colpirà anche  l’odiosa speculazione che in certi casi si è registrata anche in Toscana.
Ci auguriamo che Lucca e Capannori i due maggiori comuni per popolazione nella nostra zona si preparino per tempo, insieme a tutti agli altri, per una distribuzione veloce e efficiente di queste mascherine.
Su questa distribuzione si valuterà la capacità operativa dei Sindaci di ogni Comune.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva