Molto giusto celebrare la morte, un secolo fa, di Alfredo Caselli, che creò e fece risplendere quel Caffè Caselli, culla della cultura lucchese ed Italiana.
Sarebbe giusto ricordare anche la morte del Caffè Di Simo,
erede del Caffè Caselli, che è colpevolmente chiuso e abbandonato all’incuria
da molti anni.
I Riformisti si augurano che alle positive iniziative per
ricordare il pregevole Caffè Caselli facciano seguito pressanti iniziative per
riaprire lo storico Caffè Di Simo.
Nel frattempo, sarebbe opportuno che il Sindaco ordinasse
alla proprietà di rendere decente e tenere pulito l’ingresso del Caffè Di Simo
che fa orrore in Via Fillungo e anche quello posteriore, che deturpa Piazza
Guidiccioni.
Ci congratuliamo con il Rotary Club, la Fondazione Banca del
Monte, la Fondazione Casa Pascoli e gli altri soggetti che si sono impegnati
nel ricordo di Alfredo Caselli.
Alfredo Caselli è una delle figure centrali del panorama
culturale lucchese del ‘900.
Mecenate e grande amico di artisti famosi, il suo caffè
diventò allora uno dei più maggiori centri culturali internazionali,
frequentato da intellettuali, artisti, compositori, poeti, scrittori: Giacomo
Puccini e Giovanni Pascoli, ma anche Enrico Pea, Plinio Nomellini, Libero
Andreotti Caccardo, Roccatagliata Ceccardi, Leonardo Bistolfi e molti altri
ancora.
Plaudiamo ai libri scritti in questa occasione dal Prof.
Umberto Sereni “Per il Centenario di Alfredo Caselli” e da Sara Moscardini e
Pietro Paolo Angelini “Caro alle muse e caro al mio cuore. Alfredo Caselli nel
centenario della morte”
Il ricordo di un uomo, come Alfredo Caselli, che fece di
Lucca, il centro europeo della cultura, poteva essere l’occasione per un
rilancio culturale della città e per dare sostanza alla richiesta di Lucca
Capitale delle Cultura.
Un'altra occasione persa per Lucca.
Riformisti per Lucca Viva.
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