Ora che anche i soliti
bastian contrari di Matteo Renzi, si sono convinti della necessità di iniziare
a parlare di come e quando riaprire gradualmente i settori produttivi del
Paese, dobbiamo affrontare cosa e come cambiare subito in questo paese, alla
luce delle esperienze vissute durante questa crisi.
Missione: facciamo
ripartire l’Italia tranciando leggi e burocrazie castranti e stupide.
Al centro del Paese deve
tornare il Cittadino e non la Pubblica amministrazione.
Le norme prescrittive
vanno fatte per disciplinare, agevolare, migliorare, la vita delle persone e
non per un giustizialismo autoreferenziale.
Occorre dare fiducia
al cittadino italiano ligio alle indicazioni e non castrare tutti per tentare
di prevenire possibili disubbidienze: i furbetti ci saranno sempre e non
devono condizionare la vita di tutti gli altri.
Per impedire abusi si sono fatte leggi e regolamenti sugli Appalti Pubblici che rendono
impossibile fare una necessaria opera pubblica in meno di vent’anni. Saltando
queste assurde procedure, falsamente tutelanti, vediamo il Ponte di Genova
finito in meno di un anno.
Le attuali norme sugli
appalti non ci hanno liberato da chi vuol delinquere perché anche le leggi più
restrittive possono essere raggirate ma in compenso ritardano di decine di anni, con
costi triplicati, per procedure e ricorsi, la realizzazione di una opera
pubblica necessaria.
Per ovviare a tutto questo Matteo Renzi e Italia Viva hanno già presentato una proposta innovativa immediatamente praticabile,
da fare subito.
Un piccolo esempio di
questa emergenza: Ferme restando tutte le giuste prescrizioni date alle
persone, (distanza, mascherine, attività indispensabili da fare da soli e non
in coppia) non si capisce perché obbligare ad andare a fare le attività
emergenziali concesse (spesa, farmacia, tabacchino, ecc) nel posto più vicino,
obbligandoci ad una ulteriore limitazione di libertà individuale, insensata.
Se una persona da
sola, in auto, vuole andare a fare la spesa dove era solito andare e segue
tutte le prescrizioni, perché vietarlo?
Il principio giusto è che le norme si fanno per disciplinare le cose nel miglior modo
per il bravo cittadino e non per prevenire e perseguire i possibili trasgressori.
Basta con la fiscalità
giustizialista, che temendo possibili reati rende la vita complicata a
tutti. Ne saremo capaci?
E’ la differenza fra essere sudditi o cittadini.
Francesco Colucci,
Riformisti Toscani per Italia Viva