lunedì 27 luglio 2015

Il Pucciniano e la faccia tosta del PD

Il PD e la Sinistra a tutti i livelli confermano la propria volontà prevaricatrice e dispotica, infischiandosene, quando gli conviene, di ogni valutazione morale.
Il Pucciniano ne è l'ultimo esempio.
Attaccano la nomina del nuovo Presidente della Fondazione, persona ineccepibile, moralmente, culturalmente e artisticamente, perchè ha avuto negli anni passati una causa con le precedenti gestioni, causa che con la nomina è stata prontamente rimessa con lettera scritta.
Un percorso ineccepibile, come prescrive la legge
Mentre guardano la pagliuzza nell'occhio del vicino fanno finta di non vedere le vere incompatibilità, passate e presenti nel Pucciniano, determinate dal PD,  incompatibilità morali, politiche, di opportunità e anche giuridiche.
L'ex Sindaco PD, Betti, un paio di anni fa ha nominato Presidente del Pucciniano stesso, una dipendente della stessa Fondazione, che aveva il merito di essere una Dirigente Regionale del PD e che ha esercitato la sua carica senza avere il buon gusto da rinunciare al suo incarico, pagato.
Quando il nuovo Sindaco Del Ghingaro ha posto fine a questa scandalosa anomalia, nominando un nuovo Presidente e Consiglio di Indirizzo, il Presidente PD, della Provincia, ha nominato la stessa dipendente, sua rappresentante nel Consiglio. Non una cosa da poco, essendo il Consiglio di Indirizzo di 5 membri e deliberando lo stesso, sulle questioni più importanti, con la maggioranza assoluta.
Non vi può essere dubbio che l'incompatibilità morale e materiale rimane tutta, come rimane l'arroganza di un PD che per mantenere il controllo politico su una grande Fondazione Culturale, conferma e rinomina un Dirigente autorevole del suo Partito, ancorchè dipendente, senza preoccuparsi di fare una nomina così moralmente discutibile e sbagliata.
Mai si è visto un dipendente di un Ente, dipendente che fa parte dello Staff che si occupa degli Allestimenti e delle Produzioni e quindi in posizione di rilevo, assumere l''incarico prima di Presidente e ora di Membro del Consiglio di Indirizzo che tra l'altro approva gli obiettivi e i programmi, le attività, i criteri dei Bilanci, nomina il Direttore Artistico e il Collegio Sindacale, ed altro ancora.
Neppure la DC a tempi di Tambroni e del Governo con MSI, aveva dimostrato tanta arroganza, presunzione, disprezzo per i più elementari doveri di correttezza e trasparenza.
Che faccia tosta!!!!

Riformisti Italiani della Provincia di Lucca.



sabato 25 luglio 2015

Matteo Renzi e Bettino Craxi

Si aggrava la crisi sulle costruzioni e compravendita di case in Italia, nell'ultimo trimestre, ancora un calo superiore al 3% sui dati del 2012.
Da quando è stata reintrodotta la tassa sulla casa, già cancellata dal Governo Berlusconi, questa crisi è diventata inarrestabile e non se ne vede la fuoriuscita a tempi brevi, stante la situazione attuale della tassazione.
Per questo gli analisti economici ritengono che solo la cancellazione dell'IMU e della TASI possono far ribaltare la situazione.
E' noto a tutti che non ci sarà mai ripresa economica consolidata, ne ripresa dell'occupazione, se non riprende a tirare il comparto edilizio, che è da sempre uno dei volani più importanti di ogni espansione economica.
Matteo Renzi lo ha capito e ha gettato il sasso nello stagno, promettendo nel 2016 di cancellarla, ma ha raccolto da un ampia parte del suo stesso partito non solo la solita opposizione ideologica ma anche lazzi e scherni, accusandolo di scimmiottare l'odiato Berlusconi.
E' noto che l'ideologia vetero comunista accomuna chi ha una casa al bieco capitalista oppressore dei lavoratori e non importa se l'80% degli Italiani hanno una casa: averla vuol dire essere capitalista e quindi da punire..
Credo che questa estate sarà foriera di eventi cruciali, ormai Renzi ha capito che continuare a trattare con i comunisti che fanno parte del suo partito non solo non porta a nulla, ma rischia di logorarsi su ogni riforma e strangolato, alla fine del gioco.
Renzi credo abbia capito che si potrà salvare, forse, solo riprendendo il suo disegno iniziale, di mettere insieme, per le grandi riforme del paese, la parte meno ideologica della sinistra e il centro democratico, nel più volte evocato Partito della Nazione.
Dico forse perchè l'aver tardato l'esecuzione di questo disegno nella utopia di non spaccare il PD, ha minato una buona parte della fiducia che raccoglieva nel paese e che era la sua grande forza. Ora indebolito non sarà facile portare avanti questo discorso con la stessa efficacia.
Partito della Nazione, che non è altro che il CAF di una volta Craxi-Andreotti-Forlani, cioè Socialisti e Democristiani, che seppero dare stabilità al sistema Italia, per oltre vent'anni, progresso, riforme e ricchezza, nella prima repubblica......tanti vituperata e ora rimpianta.


domenica 19 luglio 2015

PD: Essere ....o non essere......???

La maggiore preoccupazione di Renzi sembra essere lo scarso Renzismo locale, cioè come il PD sviluppa la sua azione nei Comuni e nelle Regioni. 
E’ evidente che di PD ormai ce ne sono due e a volte tre, anche a livello locale. 
Dato lo scarso peso attuale del centro-destra, che invero, se riesce a stare unito, batte il PD anche nelle sue roccaforti storiche, lo scontro a livello locale avviene solo fra le varie fazioni armate del PD stesso.
Centinaia i casi eclatanti in tutta Italia e anche la nostra provincia ne è buon testimone. 
Nei due Comuni più grandi, Lucca e Viareggio, il PD è alle comiche se non ci fosse da piangere per la sorte dei cittadini. 
A Viareggio un esponente autorevole del PD, Del Ghingaro, valente Sindaco di Capannori, ha sfidato e battuto il candidato ufficiale del PD Regionale, sostenuto dal potente Senatore renziano, Marcucci, contrapposto all’altro Senatore del PD locale, Granaiola. 
Ma al peggio non c’è fine: Il Sindaco Del Ghingaro, rendendosi conto, intelligentemente, dell’assurdità della situazione amministrativa, con un Sindaco PD contrapposto a un PD, partito di opposizione feroce, ha scritto una lettera per una pacificazione interna, ricevendone pernacchie e sputi. 
Come dire: guerra ad oltranza e comiche assicurate per i prossimi anni. Essere o non essere?? Già un PD è tanta roba….due… è francamente… troppo..
A Lucca un Sindaco fortemente voluto dal PD Regionale (ma questi PD della Regione non ne indovinano una…) sono tre anni che amministra (poco e male) senza che il PD locale mai una volta lo abbia sostenuto o condiviso: solo silenzi assordanti.
Noi lucchesi abbiamo il diritto di sapere se l’operato di questo Sindaco Tambellini e le sue contestate scelte sono condivise e sostenute dal PD. 
Lo vogliamo sapere perché non vorremmo trovarci alla prossima campagna elettorale con altro e diverso candidato PD a Sindaco, che sconfessi, a posteriori, tutta la scarsa attività svolta da questa Giunta, con la faccia tosta di dire…. dopo: Tambellini non ci rappresentava…  
Caro PD lucchese è l’ora di uscire dagli equivoci e dalla furbizie:  Tambellini è ancora il vostro amato Sindaco? Condividete ancora il suo operato e quello della sua Giunta? 
Un minimo di serietà reclama urgenti risposte, chiare e nette. 
Essere o non essere? Questo è il dilemma!...certo avere due PD… a volte fa comodo…ma fa tanto ridere…


Francesco colucci x riformisti italiani.


mercoledì 15 luglio 2015

LA GRANDE GERMANIA, corsi e ricorsi della Storia

Dopo la vicenda della Grecia, credo che tutti noi cittadini di paesi della cosiddetta Europa Unita ci dovremmo porre delle domande:
Questa Europa è una unione volontaria di Stati sovrani o una gabbia che ha come solo domatore la Germania e come porta sgabelli la Francia?
L'On.le Prodi in un intervista di oggi ritiene non esistere più una Europa dei Popoli  ma solo una Europa tedesco-centrica guidata da una Germania che fa solo i suoi esclusivi interessi di Stato.
La Storia ci insegna che negli ultimi 200 anni la Germania ha provato più volte a svolgere un ruolo egemone sull'Europa, con arroganza e durezza, spesso con la forza dell'esercito e quasi sempre è stata sconfitta, però a prezzo di grandi rovine, miseria e lutti dei popoli.
Le Guerre in Europa sono passate di moda, grazie a Dio, ma adesso la Germania ci riprova con la forza della sue Banche.
La Germania cerca come sempre di influire sulla guida politica ed economica degli altri Stati Europei, utilizzando la propria attrattiva per sottomettere e sfruttare le altrui economie per farne degli Stati satelliti. Come faceva la Russia, con le repubbliche socialiste, guidate da governi imposti, dietro la cortina di Ferro.
Troppe le similitudini con un passato prossimo disastroso: la Grande Germania dell'Unificazione, la protezione delle piccole repubbliche di lingua e storia tedesca, del Baltico, l'attrazione degli Stati con forti minoranza tedesche, dalla Cechia alla Polonia, ansiosi di protezione come gli altri Stati dell'est, da poco tornati alla democrazia, perchè preoccupati del risorto espansionismo Russo, assomiglia, con le dovute proporzioni, all'espansionismo della Germania degli anni 30, dove al posto dei cannoni, si schierano le Banche tedesche. Ma il fine sembra proprio lo stesso: Guida ed egemonia dell'Europa.
Come allora il pavido Neville Chamberlain, rinculava ad ogni nuova pretesa tedesca, così gli Stati dell'Europa del Sud, tacciono e rinculano per non scontrarsi con i tedeschi.
La politica che la Germania impone alla Europa, fa crescere l'economia tedesca e  impoverisce gli altri Stati ed allora, per il loro salvataggio, si impongono cambi dei governi, liberamente eletti, per nominare tecnocrati al servizio delle banche tedesche. Questo è stato in Italia, Mario Monti, con danni enormi per occupazione e sviluppo, ma hanno subito interventi forti anche Portogallo, Cipro, Eire e ora la Grecia. E le crisi industriali di questi paesi, le privatizzazioni imposte, favoriscono spudoratamente industrie e banche tedesche.
La figura di bambino fuori dalla porta di servizio che ha fatto il nostro Presidente Renzi, non ci assicura per il nostro futuro perchè i prossimi obiettivi saremo noi e la Spagna, paesi riottosi alle fredde regole teutoniche e con dimensioni economiche che possono dar noia all'egemonia economica tedesca.
Renzi, in questa occasione è stato un novello Charberlain, preoccupato soprattutto di non irritare la Germania, ma questo tipo di atteggiamento non ha mai pagato per fronteggiare l'espansionismo tedesco, come la Storia ci insegna.
Quanto ci manca uno statista come Bettino, anche in questa situazione Internazionale.....Sigonella docet...