lunedì 16 dicembre 2019

Elezione del Presidente della Provincia.


Siamo molto lieti dello strepitoso successo di Luca  Menesini, confermato alla grande Presidente della Provincia e della lista unitaria di Centro-sinistra. 
Menesini ha ben operato in questi anni e si è guadagnato la riconferma con una azione amministratrice attenta e responsabile. 
Importante la vittoria della lista unitaria di Centro-sinistra anche se politicamente non ci è piaciuto il PD lucchese che ha operato per l’esclusione dalla maggioranza della Lista Civica Viareggina del Sindaco Giorgio Del Ghingaro, dimostrando ancora una volta atteggiamenti chiusi e settari non condivisibili, soprattutto in ottica elezioni Regionali. Come Riformisti Toscani ci auguriamo che il rinnovato Presidente Menesini metta  fra le priorità il via libera al nuovo Casello Autostradale di Mugnano, per liberare il popoloso quartiere lucchese di San Concordio dall’opprimente traffico pesante dell’area industriale di Mugnano. 
Una soluzione geniale, a costo zero, per alleggerire l’impatto ambientale della prevista complanare lungo autostrada, con nuove distruzioni nell’Acquedotto Monumentale del Nottolini.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani a sostegno di Italia Viva. 

   

sabato 28 settembre 2019

Emma...By...By....


Ho deciso, assieme ad alcuni amici, di non rinnovare la tessera a +Europa.
Mi prenderò un mese sabbatico per valutare gli eventi politici in atto.
Andrò alla Leopolda ad ascoltare il Programma di Italia Viva.
Aspetterò le prossime mosse di Giorgio Del Ghingaro, per vedere se  e come darà seguito all’interessante riunione di Liste civiche della Toscana, tenuta a Viareggio.  
Non rinnovo per ora la  tessera di +Europa perché non condivido le ultime scelte verticistiche e poco democratiche di una parte del gruppo dirigente.
Non si possono prendere decisioni dirompenti per la politica e l’unità del Partito, a colpi di risicata maggioranza di Direzione, senza mai convocare  l’Assemblea Nazionale, che per Statuto “stabilisce le priorità politiche e le linee programmatiche di +Europa” e senza mai ascoltare gli iscritti.  
Non posso condividere che il Segretario Della Vedova, dopo mesi di inerzia e a poche settimane da importanti elezioni Regionali, affermi che:
-  i Congressi Regionali del Partito per l’elezione dei Segretari e della Direzioni Regionali previsti dalla Statuto e attesi da mesi sono “imprudenti” e quindi meglio per ora non farli e nominare gli organi Regionali dell’alto.
- il Simbolo va “tutelato e quindi nessuna lista +Europa alle prossime Regionali e se gli iscritti vogliono partecipare alle elezioni lo facciano con altre liste o aggregazioni.
Ho visto prendere posizioni politiche mai discusse in alcun organo di partito, discutibili ed estemporanee, senza l’avallo dell’Assemblea Nazionale o senza mai ascoltar i gruppi locali e gli iscritti e soprattutto senza un Progetto organico che dia un senso definito e condiviso alle scelte politiche di +Europa.
La mia piccola ma determinata battaglia politica personale dopo l’estinzione del Partito Socialista di Nenni e Craxi è sempre stata rivolta a ricercare la costruzione di un nuovo soggetto politico che voglia essere centrale nello schieramento Italiano, un Partito Riformista, Laico e Progressista, schierato a difesa del grande disegno Europeo, immaginato dai Padri Fondatori e di una Italia liberale incardinata sulla democrazia rappresentativa, il diritto lavoro, socialmente sensibile e responsabile.
Mi sembra che in questi ultimi mesi +Europa si sia accartocciata su se stessa, su posizioni narcisistiche intelletual-chich, tradendo ogni forma di democrazia interna e di partecipazione popolare. Un Partito Emma dipendente e basta.
Per questo preferisco riprendere la mia liberta di giudizio e riflettere sul da farsi.
Mi spiace veramente abbandonare amici con cui ho collaborato per molti mesi per realizzare un sogno, che invece si sta, con grande dispiacere, disperdendo.

Francesco Colucci    


  

lunedì 23 settembre 2019

Sondaggio Sole 24ore: +Europa crolla al 1,2%



Buone notizie per Matteo Renzi e pessime per +Europa.
Italia Viva potrebbe già contare su un lusinghiero 6,4% secondo il sondaggio elettorale Winpoll-Sole 24,  di sabato scorso.
Il 75% dei voti di Italia Viva sarebbero di fatto sottratti a +Europa, Forza Italia e PD. 
Italia viva dimezzerebbe gli elettori potenziali di Emma Bonino, ma anche il PD lascerebbe a Renzi il 2,6% arretrando al 20,7%
L'effetto Renzi quindi dimezza i consensi + Europa ma fa perdere consenso anche a quel che resta di Forza Italia.
Secondo il sondaggio del Sole 24ore gli elettori di Italia Viva provengono: il 28,1% da +Europa, 25% dal Partito Democratico, 23,4% da Forza Italia.

Solo le immediate dimissioni del Segretario Della Vedova e la convocazione di un nuovo Congresso possono salvare +Europa dalla estinzione.



domenica 22 settembre 2019

+Europa: Dimissioni del Segretario e nuovo Congresso



Ho seguito in streaming la discussione della sparuta e semi-clandestina riunione di Napoli dove un parte molto ristretta del gruppo dirigente, quello ha spaccato frettolosamente in due +Europa su una posizione indifendibile, ha provato a dare giustificazioni del suo operato. Una riunione di parte invece di convocare l’Assemblea Nazionale unica statutariamente competente a discutere e decidere la linea politica  del Partito.
Una riunione di Zombi, smarriti e confusi, mi ha ricordato l’orchestra del Titanic che continuava a suonare, mentre l’acqua saliva all’ultimo ponte.
Ho ascoltato Della Vedova e Bonino cercare di rassicurare i nostri Deputati e l’altra metà del Partito, come nulla di irreparabile sia successo, che tutto va bene, che possiamo andare avanti assieme: facciamo finta di nulla, vogliamoci bene.
Ho sentito il Segretario continuare ad dire, come fa da mesi, che presto “nomineranno” dall’alto gli organi regionali del Partito, che il Simbolo va “preservato” e che gli iscritti possono partecipare alle elezioni con altre liste.
Quali Benedetto? Quelle di Salvini e della Meloni, con cui dividiamo l’opposizione, visto che i partiti di Governo li vogliamo combattere??
Comico essere un Partito che fa di tutto per non presentarsi alle elezioni e invita i suoi iscritti ad andare in altre liste. Siamo un Partito o un salotto intellettual-chic??
Credo che rimanga forse un mese per non far morire +Europa o almeno quel sogno di mettere assieme forze diverse ma che credevano in un polo centrale, libertario, riformista, liberale, ma progressista ed ad una nuova solidarietà Europea.
Il Segretario deve avere la sensibilità di dimettersi per la sua incapacità di gestire la politica e l’unità di +Europa, alla Assemblea Nazionale, che si sono scordati esistere.
L’Assemblea dovrà convocare il Congresso, uno vero, dove si discuta di politica e del Partito e della sua organizzazione democratica, di come partecipare alle elezioni.
Un Congresso con regole semplici che consenta la massima partecipazione degli iscritti al voto sulla linea politica e sui nuovi dirigenti.
Se non si ha questa sensibilità la sorte di +Europa mi pare segnata.

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa



sabato 21 settembre 2019

Il Convegno di Giorgio del Ghingaro



Ho partecipato, fra molti, al Convegno organizzato dal Sindaco di Viareggio Giorgio del Ghingaro al Principe di Piemonte per “raccontrarsi insieme” le esperienze e i progetti delle moltissime Liste civiche presenti sulla scena politica Toscana.
Del Ghingaro ha tracciato una serie di punti programmatici: dalla Sanità all’Ambiente propedeutici ad uno sviluppo consapevole e possibile della Toscana del anni 20 del 2000 e il valore delle esperienze Civiche in un momento di gravi crisi dei Partiti.
Presenti esponenti di moltissime liste civiche, Sindaci e Amministratori di tutta la Toscana Progressista.
Moltissimi gli interventi fra cui quello del Presidente del Consiglio Regionale e del Capogruppo dei 5stelle in Regione, Giannarelli, che ha tratteggiato le cose che dividono ma anche le molte che uniscono nella odierna esperienza Toscana.
Hanno portato il saluto il PD regionale ma anche tutte le forze politiche presenti, in particolare Zubbani per il PSI tornato alla ribalta per l’accordo per il Gruppo al Senato con Italia Viva di Matteo Renzi, convitato invisibile ma fortemente presente in sala per il suo ruolo sempre più centrale in Italia ed in Toscana.
Ho portato il saluto per +Europa, citando il felice esperimento fatto della lista civica +Capannori che tanto successo ha avuto grazie alla presenza di giovani ambientalisti indipendenti che hanno impressionato la società civile lucchese per i voti e le preferenze raccolte.
Ho parlato della crisi dei partiti che in questa estate è divenuta drammatica per le frammentazioni e le nuove divisioni di cui purtroppo soffre anche +Europa che se non sarà convocato un nuovo Congresso Politico pare destinata a dividersi come è di moda in Italia oggi.
Conclusioni: azzeccato e tempestivo il tema di questo Convegno perché sembra che dovrà essere il Civismo il nuovo collante per tenere assieme Partiti sempre più rissosi fra loro, incuranti del pericolo neo-fascista cavalcato da Salvini e la Meloni.
Oggi ho vissuto una giornata politica molto interessante che potrebbe forse essere decisiva per i nuovi equilibri politici della Toscana progressista.

Francesco Colucci



venerdì 20 settembre 2019

Ambiente e decoro, Lucca datti una mossa.


La situazione evidenziata anche in queste settimane di un centro storico invaso da enormi furgoni e  autocarri che inquinano e deturpano fuori da qualsiasi orario consentito, non è più accettabile. 
L’assenza di ogni controllo da parte della Polizia Municipale ci fa riflettere su una denuncia alla Procura per mancata vigilanza e omissione di atti d’ufficio. 
Le misure prese a suo tempo per una mobilità elettrica nel centro sono drammaticamente dimenticate.
Anche sul fronte della lotta alle plastiche non biodegradabili Lucca è indietro anche a Comuni vicini come Capannori. 
Cosa si aspetta a proibire l’uso delle bottiglie, piatti e  posate di plastica nelle scuole, nelle mense comunali, nelle sagre. 
Cosa si aspetta a programmare la proibizione della plastica nei grandi eventi nel centro storico per il prossimo 2020?
Il nuovo Governo ha posto la tutela dell’Ambiente la lotta all’inquinamento da gas, e alla plastica monouso nelle priorità del suo programma, Lucca si dia una mossa per essere sempre ultima nelle battaglie per migliorare la vita dei suoi cittadini

Francesco Colucci, Riformisti Toscani

Ambiente e decoro, Lucca datti una mossa


La situazione evidenziata anche in queste settimane di un centro storico invaso da enormi furgoni e  autocarri che inquinano e deturpano fuori da qualsiasi orario consentito, non è più accettabile. 
L’assenza di ogni controllo da parte della Polizia Municipale ci fa riflettere su una denuncia alla Procura per mancata vigilanza e omissione di atti d’ufficio. 
Le misure prese a suo tempo per una mobilità elettrica nel centro sono drammaticamente dimenticate.
Anche sul fronte della lotta alle plastiche non biodegradabili Lucca è indietro anche a Comuni vicini come Capannori. 
Cosa si aspetta a proibire l’uso delle bottiglie, piatti e  posate di plastica nelle scuole, nelle mense comunali, nelle sagre. 
Cosa si aspetta a programmare la proibizione della plastica nei grandi eventi nel centro storico per il prossimo 2020?
Il nuovo Governo ha posto la tutela dell’Ambiente la lotta all’inquinamento da gas, e alla plastica monouso nelle priorità del suo programma, Lucca si dia una mossa per essere sempre ultima nelle battaglie per migliorare la vita dei suoi cittadini

Francesco Colucci, Riformisti Toscani



mercoledì 18 settembre 2019

"Italia Viva" di Matteo Renzi e "Viva l'Italia" di Bettino Craxi


Renzi ha varcato il Rubicone e ha dato vita a “Italia Viva”, che dovrebbe occupare quell’area centrale dello schieramento politico italiano da troppo tempo sguarnita.
Un polo liberal-democratico, baluardo contro il sovranismo neo fascista di Salvini ed equilibratore di una sinistra ideologica, schiava dei fantasmi del Comunismo.
Un Partito progressista ma liberale che era l’obiettivo fallito di +Europa, “suicidata” dai rigurgiti radical-chic di una egocentrica Bonino e di uno shakespeariano Calenda, ossessionata dall’Essere o non Essere.
 Leggerò con attenzione i programmi di questo nuovo partito che potrebbe attrarre tutti i movimenti che hanno annaspato fino ad oggi fra i due grandi blocchi di destra e di sinistra.
Il periodo d’oro del nostro Paese è stato negli anni in cui il centro-sinistra a guida Craxi ha governato con saggezza ed equilibrio, generando prosperità e prestigio internazionale all’Italia, senza estremismi sovranisti
La nascita di Italia Viva pone la nuova legge elettorale proporzionale come prioritaria battaglia di democrazia per il rispetto del pluralismo e della volontà popolare.
Andrò quest’anno certamente alla Leopolda ed utilizzerò questo mese che manca per valutare gli atteggiamenti di quella parte di gruppo dirigente di +Europa che ha rotto l’unità del partito, conducendolo in una folle strada isolazionista
La proposta di Renzi, uno dei pochi veri Leader in Europa, è certamente interessante per tutti quei riformisti, laici, democratici, liberali, che si sono dispersi in questi anni in mille rivoli, non accettando di dover scegliere fra una destra sovranista, una sinistra ideologica e gli inconcludenti 5stelle.
Italia Viva evoca Viva l’Italia canzone di Francesco De Gregori, divenuto l’inno di Bettino Craxi e del Garofano Rosso e…..non mi dispiace certo.

Francesco Colucci, Riformisti lucchesi




lunedì 16 settembre 2019

Salvini: da Pontida in marcia verso Fascismo 2.0



Chi ha ascoltato il discorso di Salvini non può avere più dubbi su cosa sta cercando di fare in Italia. 
Una sguaiata campagna elettorale permanente fino a raggiungere gli agognati “pieni poteri”. 
Una campagna fatta di slogan surreali aggiungendo alle elezioni regionali già programmate una serie di Referendum contro ogni decisione del Parlamento Italiano che legiferi contro i suoi diktat.
“Sfideremo i traditori chiusi nel palazzo “Se toccheranno i decreti sicurezza raccoglieremo 500 mila firme per il referendum, raccoglieremo 5 milioni di firme per difendere i sacri confini del Paese, perché i nostri non sono morti sul Piave per avere i confini aperti". “Senatori a vita abusivi non eletti da nessuno che hanno votato un governo di traditori”.
L’obiettivo è chiaro: contrapporre ai poteri Costituzionali dello Stato il “popolo salviniano” in piazza o a colpi di referendum, sovreccitando i suoi adepti con slogan sovranisti e populisti.
Abbiamo visto una folla allucinata, con le foto di Salvini sul petto, insultare il giornalista televisivo Gad Lerner chiamando “Ebreo, comunista, straccione, massone”. 
Tutti insulti di non lontana memoria. 
Abbiamo visto Antonio Naso giornalista di Repubblica minacciato ed aggredito con pugno alla telecamera mentre faceva il suo lavoro. 
Abbiamo sentito urlare “Mattarella mafioso”, visto l’esposizione di Madonne, Croci, Rosari, cartelli Dio e Popolo e saluti fascisti.
Il tutto condito con promesse per gonzi: flat tax al 15% subito e per tutti.
Chi ha letto la Storia Patria non può non venire in mente il clima creato negli anni ’20 dai fascisti per indebolire lo Stato e rendere possibile la Marcia su Roma.
Un clima di ricatto, di adunate di popolo, di violenze verbale e non solo, per forzare l’incarico a Mussolini, che aveva ottenuto nelle elezioni del 1921, 37 deputati su 535 membri del Parlamento. Il Governo Mussolini del 1922 segnò l’inizio della fine della democrazia in Italia. Solo due anni dopo, con una nuova elettorale con premio di maggioranza, i fascisti ottennero pieni poteri con brogli e violenze inaudite, la cui denuncia in Parlamento costo la vita del Segretario Socialista Matteotti, rapito e ucciso da una squadraccia fascista.
Nel 1922 molte colpe furono anche degli intellettuali e dei politici democratici di allora, divisi e rissosi fra loro, che sottovalutarono il pericolo fascista.
Credo che oggi tutti i democratici, ovunque schierati, debbono riflettere su questi avvenimenti. 
Anche da posizioni politiche diverse l’obiettivo prioritario e comune deve essere la difesa dei valori della Costituzione Italiana, degli organi di democrazia rappresentativa, della discussione pacata sui problemi della nostra società contrapponendosi al becero urlare di frasi fatte e del ricercato clima da Bastiglia.
Comunque la pensiamo su questo Governo dobbiamo aiutarlo a riportare la discussione politica nell’alveo Costituzionale, affrontando i problemi annosi che, irrisolti, sono stati l’acqua di vegetazione in cui è nato e sta prosperando il nuovo sovranismo totalitario. Dobbiamo sostenere una nuova integrazione Europea, scelte di equità sociale, di lavoro e prosperità aumentando il potere di acquisto delle famiglie. 
Non è l’ora di posizioni intelletual-chic, non è l’ora di sofismi e differenziazioni marginali, di politiche rigoriste, di richiami all’austerità.
Qui è il gioco la democrazia e la libera convivenza in Italia, il nostro bene supremo. 
Goffredo Mameli ci ha indicato la via: “...stringiamoci a coorte…..l’Italia chiamò”










sabato 14 settembre 2019

+Europa: l'unità del Partito bene supremo


Gli interventi dei tre deputati di +Europa, Fusacchia, Magi e Tabacci, sono stati anche pubblicati sul sito ufficiale nazionale del nostro Partito, sia pure una premessa arzigogolata.  
Ottima iniziativa. 
Nel contempo il Convegno di Napoli è stato rinviato a data da destinarsi e l’Assemblea Nazionale non è stata ancora convocata, quindi ci sono le premesse per ricercare e ritrovare l’unità del Partito, bene supremo.
Chiedo a tutti i nostri iscritti di mandare sms e mail al Segretario per sostenere una ritrovata unità e iniziare a discutere dei prossimi impegni da prendere in Toscana.
Dai miei contatti e dalle mie info sembrano esserci ottime prospettive per una nostra presenza determinante alle prossime elezioni, se smettiamo di filosofeggiare e iniziamo a fare seriamente politica.
Francesco colucci



venerdì 13 settembre 2019

+Europa: l'unità del Partito bene supremo


Sul sito nazionale ed ufficiale Facebook di +Europa sono stati pubblicati gli interventi dei nostri tre deputati Fusacchia, Magi e Tabacci, a favore del Governo Conte . 
Ottima iniziativa: l’unità del Partito è bene supremo da ricercare al di sopra di tutto, isolando i fanatici e gli oltranzisti.

 

martedì 10 settembre 2019

Ci vogliono "suicidare": ribelliamoci!!


I tre deputati di +Europa, l’intero gruppo alla Camera, Fusacchia, Magi e Tabacci hanno votato la fiducia al Governo Conte a nome del nostro Partito.
Domani la Bonino al Senato voterà contro il Governo anche lei a nome di +Europa.
Splendida figura!! Un capolavoro del nostro gruppo dirigente!
Credo che quando un Segretario non riesce a trovare una posizione comune fra i soli quattro parlamentari del suo Partito vuol dire che è politicamente inesistente.
Ancor più quando impone di far decidere, spaccandola, la Direzione, invece di rivolgersi all’Assemblea Nazionale, che per Statuto ha la competenza sulla linea politica del Partito, creando di fatto l’ingovernabilità e il caos, per incompetenza a decidere, di chi ha deciso.
Se vogliamo salvare il sogno di +Europa dobbiamo chiedere con forza, tutti noi semplici iscritti, che si convochi l’Assemblea Nazionale e che il Segretario si presenti dimissionario per consentire la ricerca di un minimo comun denominatore per ripartire tutti insieme e non assassinare il nostro Partito.
Tra l’altro i tre deputati provengono da esperienze diverse, Magi dai Radicali Italiani di cui è stato anche Segretario, Fusacchia da “Movimenta” di cui è Segretario, Tabacci, dal Centro Democratico, oltre ad essere il Presidente del Partito.
+Europa nasce dalla fusione di più esperienze politiche diverse, da più movimenti della società civile e la nostra missione è di continuare ad aprire questo nuovo Partito a tutti coloro, movimenti o persone, che si riconoscono con gli ideali di una Europa migliore, laica e liberale.
Per questo la ricerca della sintesi politica fra le varie posizioni, deve sempre, dico sempre, prevalere su ogni tentazione di divisione o peggio ancora di egemonia di una parte sulle altre, magari succubi di miti appassiti, orfani di gestioni paternalistiche.
Abbiamo sempre aborrito le gestioni padronali dei Partiti, da Berlusconi, a Salvini, Meloni, Renzi: non possiamo anche noi cadere in queste tentazioni.
Siamo ancora in tempo a non far “suicidare” +Europa, ribelliamoci a questo finale assurdo, insorgendo tutti  assieme per chiedere a gran voce soluzioni di compromesso e di convivenza politica, ancor oggi possibili per difendere il bene supremo dell’unità di +Europa e il suo grande sogno.

francesco colucci







domenica 8 settembre 2019

In piazza con Salvini e la Meloni???


Mi auguro che l’assurdo voto contrario della maggioranza della Direzione di +Europa al nuovo Governo non preveda anche la partecipazione alla protesta di piazza con Salvini e la  Meloni?
Meglio forse tuffarci nella Fontana di Trevi per farci notare!
Visto che nessun giornale, nessuna TV, nessuno il Italia, ad eccezione dei 19 che hanno votato in Direzione, conosce i motivi del nostro no, ora che l’Europa è tornata strategica per l’Italia nelle scelte di questo Governo, anche con il prestigioso incarico a Gentiloni.
Possibile che nessuno senta il bisogno di chiedere la convocazione dell’Assemblea Nazionale, unico organo idoneo per affrontare i pasticci creati e salvaguardare l’unità di +Europa.
Art.10 dello Statuto: L’Assemblea stabilisce le priorità politiche e le linee programmatiche di +EUROPA.....perché la Direzione si è appropriata di questo compito, sopratutto spaccandosi verticalmente??



venerdì 6 settembre 2019

Idioti o Farisei??


L’idiozia di votare contro il Governo Conte decisa dalla Direzione di +Europa a stretta maggioranza è doppia. 
Se veramente i nostri pochissimi voti fossero utili a bocciare il nuovo Governo, assieme a Salvini, Meloni e Berlusca, otterremmo di andare ad elezioni anticipate a cui il nostro Partito, per la legge attuale, difficilmente potrebbe partecipare; elezioni che sancirebbero la vittoria di Salvini e la fine della democrazia e della convivenza pacifica nel nostro paese.
Abbiamo così autocertificato che non contiamo nulla, perché se pensavamo il nostro voto decisivo per andare a elezioni anticipate, non l’avremmo mai fatto.

Siamo veramente + Farisei e +Sepolcri imbiancati che +Europa.  




mercoledì 4 settembre 2019

Un Errore chiamato Emma.



La Direzione di +Europa dopo tre riunioni di fila ha deciso a maggioranza e in via preventiva, di votare no al governo Conte 2, sotto la spinta di una rocciosa Emma Bonino. Da iscritto della prima ora al partito non condivido questa decisione,  ritenendo, più opportuna e giusta una astensione costruttiva, per questi motivi.
1- Questo nascente Governo giallo-rosso anche se non pienamente condivisibile è certamente meno pericoloso costituzionalmente del precedente, molto più europeista, molto più socialmente aperto. Decidere di votare NO prima che il Governo sia fatto e il Programma presentato, dividendo verticalmente il nostro Partito, non solo è irrituale ma anche veramente strano, che lascia interdetti e pensierosi.
2- Votare No assieme a Salvini e alla Meloni non è solo assurdo ma anche pericoloso ove i nostri voti contrari fossero decisivi per bocciare il Governo e andare a drammatiche elezioni anticipate che sancirebbero la vittoria di un Salvini, letale per la democrazia e l’umanesimo del nostro paese. Una astensione ci lascerebbe le mani ugualmente libere, ma non favorirebbe i disegni eversivi di Salvini. Senza considerare che ad immediate elezioni anticipate +Europa avrebbe grandissime difficoltà anche solo a presentare le sue Liste elettorali e che per farlo in futuro dovremo implorare questa nuova maggioranza di cambiare una legge elettorale castrante per noi.
3- Una astensione costruttiva ci consentirebbe di avere un ruolo nelle scelte politiche che a noi più interessano, di avere visibilità e spazi politici, pur mantenendo la nostra autonomia. Una nostra opposizione sarà irrilevante e con scarsissima visibilità, schiacciata da quella massiccia di Salvini e la Meloni e dei mass media che li sostengono. Senza considerare il futuro ruolo di Calenda e di Cairo nel contesto politico futuro.  
4- E’ folle aver diviso il gruppo dirigente del nostro giovane partito, per una scelta assurdamente preventiva e politicamente velleitaria, quando una astensione e quindi una non approvazione della fiducia al Governo avrebbe garantito l’unità del Partito e ugualmente la nostra libertà di scelta politica. Abbiamo visto dividersi la maggioranza che ha vinto il Congresso eleggendo Della Vedova Segretario e Tabacci Presidente del Partito, con il richiamo delle foresta dietro Emma, che continua a “gestire” le scelte più importanti di +Europa.. Questa posizione oltranzista  di volere ad ogni costo questo assurdo NO preventivo fa tornare alla mente il divino Giulio sul pensar male: che si sia un pagamento dovuto a Salvini per il salvataggio di Radio Radicale?.

Francesco colucci, riformisti per +Europa




venerdì 30 agosto 2019

Il Governo 5stelle-PD


Oggi la Direzione di +Europa sul Governo, io la penso così:
Se vogliamo lavorare x costruire una forte area riformista, laica, progressista nel paese, allargando il nostro Partito a Calenda, ai Socialisti, ai Verdi e un domani forse anche a Cairo, dobbiamo tenerci le mani libere con l’astensione sulla fiducia al Governo Conte 2 e votando a favore delle leggi che ci soddisfano. 
Se invece pensiamo di rimare da soli, noi duri e puri, andiamo pure al Governo almeno allungheremo la nostra sopravvivenza. 
Francesco Colucci  



giovedì 1 agosto 2019

Summer: è l'ora delle scelte coraggiose e stabili.


Premesso che Summer + Comics + inerbimento del Balilla non sono compatibili, credo si potrebbe ricercare una coraggiosa soluzione futura,  ma definitiva, per la location del Summer: i Vivai Testi accanto agli spalti ovest delle Mura.
L’area dei Vivai da tempo in vendita, trattata dal Comune, si presta a realizzare un teatro all’aperto, anche permanente.
Con il palco collocato verso Est agli spettatori si aprirà un eccezionale sguardo su un lungo tratto delle Mura illuminate e sulle Torri della Città, molto più spettacolare che dal Balilla, perché l’area vivai è rialzata rispetto a contigui ampli verdi spalti
I vantaggi di questa scelta:
1.     Il teatro potrebbe avere delle strutture fisse (impianti luce, gabinetti, parta bassa del palco, recinzione) che abbatterebbero i costi annuali di lavorazione.
2.     Si raddoppierebbe il periodo di utilizzo, da Giugno a Settembre
3.     Avremmo un parcheggio, il Palatucci, che potrebbe essere riservato agli eventi, ma anche altri vicinissimi: Cimitero e Tagliate
4.     Aprendo le posterule del Baluardo S. Croce si valorizzerebbero aree della città, dimenticate, Pelleria e San Giorgio, alleggerendo la pressione turistica da zone ormai congestionate, creando nuove occasioni di commercio e lavoro.
5.     La eventuale chiusura del tratto di circonvallazione non paralizzerebbe il traffico potendosi utilizzare via delle Tagliate e anche la via della Scogliera.
6.     Restituiremo Piazza Grande ai lucchesi e ai turisti nel pieno della stagione estiva evitando anche l’utilizzo del Balilla, che rimarrebbe destinato al solo padiglione Giochi dei Comics, pensile e  poco invadente per il verde.
7.     I Vivai Testi potrebbero essere acquistati in alternativa del Comune o dalla società che edita il Summer, acquisendo così essa un diritto continuativo alla realizzazione dell’eventi su questo nuovo teatro all’aperto. 

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa





domenica 28 luglio 2019

Sindaco, Soprintendente e balilla


Il Sindaco Tambellini ha giustamente messo in riga una nuova Soprintendente in vena di protagonismo, riportando nel giusto quadro Istituzionale chi esercita il potere di scelta perché eletto dal popolo e chi invece perché scelto burocraticamente.
Lucca, di maleducati Istituzionali non ne ha bisogno, di Tecnici preparati che aiutino nelle giuste scelte, si.
Sul merito, invece, Tambellini deve riflettere perché una soluzione permanente dei due eventi, Summer e Comics, su balilla non è compatibile con il ripristino del verde anche solo per qualche mese, se non vogliamo prenderci in giro.
Il Summer per preparare gli eventi di luglio, deve deturpare il prato fin da metà maggio in piena stagione turistica.
I Comics debbono iniziare a lavorare sul balilla a metà ottobre per restituirlo libero per Natale.
Non è fattibile il ripristino del balilla e la nascita del verde fra agosto e metà ottobre
E la semina invernale non produrrà verde fino a Aprile e… a Maggio, si ricomincia.
Deturpare gli spalti per tutto l’anno non è accettabile, abbiamo fatto una battaglia 40 anni fa,  per liberare quelli davanti al Giannotti, dalle Giostre del Settembre lucchese, che duravano solo un mese.
Dobbiamo salvaguardare i Comics che sono la nostra bandiera culturale nel Mondo assieme a Puccini e le Mura e la deturpazione del balilla per i Comics avviene solo per un paio di mesi, tra l’altro di bassa stagione e per tutta la primavera-estate il verde sarà sugli spalti.
Il Summer occupa già Piazza Grande per quasi tre mesi e i turisti estivi non la potranno mai ammirare e già questo mi sembra un sacrificio importante per Lucca.
Un appello al nuovo Presidente dei Comics, Pardini: il Padiglione dei Giochi sul balilla è montato su plinti e il pavimento è pensile, non poggia sul prato.
La ghiaia viene messa per utilizzare il retrostante magazzino che ne ha necessità per la base e per  l’ingresso dei Tir di approvvigionamento.
Spostando il magazzino anche davanti nel Carducci, sparirebbe l’80% della ghiaia, con un risparmio in denaro e di verde incommensurabile.
Presidente, tutto non si può avere: salviamo il Padiglione Giochi che può andare solo sul balilla e facciamo qualche sacrificio sul resto.

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa.


 foto NOITV

giovedì 25 luglio 2019

Campo balilla 2019


Seneca soleva dire: “…è perverso comunque tutto ciò che è troppo” e la vicenda dell’oggi del campo balilla da ragione al filosofo dell’antica Roma.
Il Summer festival è certamente un valore aggiunto per Lucca, ma non può occupare “militarmente” due punti nevralgici della città, per mesi e mesi.
Perdere Piazza Grande per quasi tre mesi è già un tributo grande sull’altare del Summer. 
Unire l’occupazione del balilla, estremamente necessaria per il successo dei Comics, è il “troppo che storpia” e la Soprintendenza qualche ragione ce l’ha.
Avere qualche ragione non vuol dire fare giustizia sommaria. 
Il Comune ha fatto un errore di valutazione dell’impatto ambientale sul balilla per così tanti mesi, ma i Comics 2019 vanno salvati.
Si faccia un compromesso con la Soprintendenza con un accordo certo e migliore per il 2020 in cambio di una soluzione transattiva per quest’anno.
Per il futuro va dato l’uso del balilla solo al padiglione giochi dei Comics, spostando il mega magazzino annesso, che è il vero inquinante, che può stare benissimo nel parcheggio Carducci.
Personalmente punterai ad un accordo con la Soprintendenza che preveda un “assestamento” del balilla con mattoncini traforati sotterrati che consentano l’inerbimento permanente, ma anche la facile l’istallazione del solo padiglione giochi dei Comics senza l’aggressione della ghiaia, che è necessaria per i Tir che riforniscono l’adiacente magazzino, da spostare in tutti i modi.
Credere che i Vivai Testi risolvano il problema è ingenuo: sia per i tempi che per l’ingorgo e la paralisi della viabilità della zona e non solo, per la contemporanea presenza della Ricorrenza dei Morti, nell’adiacente Cimitero Comunale.

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa






domenica 7 luglio 2019

+Europa: Assemblea degli iscritti Toscani. Il Partito e la Regione


Lunedì si terrà a Firenze la riunione degli iscritti a +Europa, della Toscana, alla presenza di Benedetto della Vedova,  Segretario Nazionale.
L’incontro si tiene a meno di un anno dalle prossime elezioni Regionali, anche con la possibilità di elezioni nazionali anticipate.
Cosa chiedere a questa riunione? Il  mio pensiero in 4 punti:
1- Quando parliamo dell’Europa dobbiamo maggiormente calcare la mano sul +. 
Vuol dire che dobbiamo far capire agli Italiani che siamo per l’Europa ma non ci accontentiamo di questa di ora, burocratica e sclerotica.
Vogliamo una Europa dei popoli, che avanzi verso una futura inevitabile fusione. Iniziando da un Esercito unico, un bilancio unico, una applicazione unica delle burocratiche norme europee, dopo averle rese più rispettose delle tradizioni e dei cittadini. 
Non possiamo apparire come difensori di retroguardia di una Europa in affanno ma bensì i continuatori di un sogno Europeo più completo e efficiente.
2- Vogliamo confermare le nostre battaglie per i Diritti, ma a queste battaglie dobbiamo unire una corposa proposta per la giornaliera vita materiale degli Italiani: Lavoro e Salari,  Economia e Spesa pubblica, Ambiente e Innovazione, Famiglia comunque intesa e nuove generazioni.
Dobbiamo far identificare +Europa come un serio partner di Governo, un partito che ha idee e chiare sullo sviluppo economico e sociale di tutto il Paese.
Che ha una sua completa proposta di miglioramento della società Italiana e che non vive solo di sporadiche “improvvisate radical-chic”. Più sostanza, meno folclore.
3- In Toscana, sulle elezioni e le alleanze, si deve avviare un discorso aperto a tutta la società toscana. 
+Europa è  un partito riformista, liberale, moderato che deve dare corpo alle idee, alle istanze e ai bisogni delle persone che vogliamo rappresentare.  
La nostra visione politica in una Toscana, divenuta ormai contendibile, dopo mezzo secolo di governo di sinistra, deve essere legata ai programmi e alla scelte sui temi del lavoro, dell’ambiente, dei giovani, dell’industria, del commercio, del turismo, della lotta alla asfissiante burocrazia regionale frutto di vetuste visioni dogmatiche.
Solo coraggiose e significative scelte di cambiamento nelle cose da fare, possono portare a future alleanze, elettorali e di governo. 
Nessuna continuità col passato.
La scelta a sinistra non può e non deve essere data per scontata, a prescindere.
Vi sono sommovimenti separatisti in ambedue gli schieramenti nazionali.
Vi sono interessanti fibrillazioni di liste civiche anche dietro a Sindaci rampanti.
Tutte cose da valutare, prima di una scelta strategica.
Dobbiamo da subito valorizzare +Europa toscana come motore di aggregazione e soggetto ispiratore di una nuova ampia polarità liberale, democratica, progressiva, attorno alla quale coagulare le istanze politiche e sociali - associazioni, reti civiche, rappresentanze sociali e dei ceti produttivi - dell’Italia che non si rassegna al racconto populista e sovranista a cominciare dai quei soggetti politici che hanno fatto con noi la battaglia europea, dando l’esempio, al nostro interno, del superamento da subito dell’identità distintiva dei soggetti fondatori e federati.
Il rapporto con il PD Toscano deve essere chiaro: non possiamo continuare ad accettare la sua illusione di essere esaustivo e totalizzante, non possiamo accettare la sua politica del voto utile e del ruolo subalterno dei suoi alleati.
Se il PD toscano vuole aprire con noi un confronto, deve cancellare pubblicamente queste posizioni aprendo un vero tavolo programmatico, con ampia disponibilità ai cambiamenti ma anche alla consapevolezza che  ogni possibile accordo a sinistra deve avere come passaggio le primarie di coalizione e non la proposizione di un candidato frutto solo di compromessi di potere all’interno del PD.
In alternativa, meglio ricercare una terza posizione, assieme alle liste civiche ai movimenti libertari, a chi ci sta, per una battaglia di testimonianza.
A chi mi contesterà che questo potrebbe portare ad un capovolgimento politico dopo mezzo secolo, dico che comunque il cambiamento  sarebbe un fatto eclatante di movimento, di liberazione da vincoli, di sconvolgimento di incrostazioni burocratiche e politiche a volte devastanti per l’azione della Regione Toscana. 
Se saremo coinvolti in una Toscana di cambiamento molto bene, ma fra cieca conservazione e rivoluzione, meglio questa ultima. Ci darà più spazio in futuro.
4- Per una azione politica efficace in Toscana, la Direzione Nazionale deve approvare o meglio far eleggere, subito il nuovo gruppo dirigente toscano, dando ampio mandato a percorrere la strada tracciata dal Congresso e dall’ultima Assemblea Nazionale.
E’ indispensabile che coloro che andranno a ricoprire gli incarichi di +Europa a livello regionale dichiarino subito e ufficialmente che NON si presenteranno candidati alle prossime elezioni Regionali, dando al partito vera autonomia politica e efficienza organizzativa, in campagna elettorale.
Condivido infine le decisioni dell’ultima Assemblea: dobbiamo ripartire dalle migliaia di nostri attivisti, dai gruppi territoriali e dalla loro iniziativa, dando loro strumenti di azione, luoghi di confronto e coordinamento, rendendoli nuovi protagonisti nella vita pubblica e nel dibattito mediatico, investendo sulla loro capacità di rappresentare e far crescere il partito.
Solo un partito che sia parte attiva della società, nei Comuni e nelle Regioni, dove si decidono il 90% delle questioni che interessano i cittadini, le imprese e le famiglie, può crescere e consolidarsi. 
Demonizzare la gestione dei Comuni è autolesionismo.
Pensare che +Europa possa decollare presentandosi solo ogni cinque anni alle elezioni politiche nazionali e a quelle Europee, è pura follia.

Francesco Colucci, 













martedì 2 luglio 2019

+EUROPA: Assemblea di tutti gli iscritti della Toscana


 L’assemblea degli iscritti toscani a +Europa si terrà:

a Firenze, l’8 luglio alle ore 19,
presso la società Macchiavelli, via del Trebbio 14 rosso.  

Sarà presente il Segretario Nazionale Benedetto della Vedova.



lunedì 1 luglio 2019

+Europa. L'occasione che rischia di sfumare



Pubblico volentieri sui miei Blog, questo articolo di Vincenzo Caciulli, per continuare il dibattito da più parti avanzato per “liberare” +Europa da lacci e laccetti dei “Costituenti” e  finalmente spiegare le vele per costruire un nuovo autentico partito aperto a tutti coloro che condividano i valori del Riformismo: laico, cattolico, liberale.

Seguendo i lavori dell’ Assemblea nazionale di + Europa del 22 e 23 giugno, leggendo i documenti approvati, l’impressione di una difficoltà ad imboccare con chiarezza e decisione  la via dello sviluppo e della crescita del movimento è forte. Nata quasi casualmente ( per l’offerta di Tabacci a Della Vedova e Bonino di sollevarli dalla raccolta delle firme e, probabilmente, per volontà di Matteo Renzi allora leader del PD) alla vigilia delle elezioni politiche del 2018, + Europa è riuscita a ritagliarsi uno spazio politico-elettorale che ha condotto al congresso di fondazione del gennaio 2019. Un percorso che ha suscitato interesse e adesioni, con la nascita di gruppi territoriali e tematici ad arricchire l’originario patto dei fondatori (Radicali Italiani – Centro Democratico – Forza Europa). 
L’idea base, quella cioè di creare un movimento definibile con vecchi schemi Lib Lab, era un’idea di riformismo forte che poteva puntare a rappresentare fasce d’età e settori economico-sociali ampi. Dal Congresso in poi, tuttavia, al netto del malpancismo di settori radicali per le modalità e l’esito dell’assise, la crescita del movimento si è fermata, la sua capacità d’attrazione spenta. Il  risultato delle elezioni europee parla chiaro. Nonostante gli accordi elettorali con Italia in cammino di Pizzarotti e il PSI di Maraio e Nencini, non solo non si è raggiunta la soglia del 4% ma si sono persi voti assoluti rispetto alle politiche del 2018. I risultati, poi, delle scelte compiute e condotte nelle amministrative , salvo qualche rara eccezione, sono addirittura disastrosi.  E’ gioco forza ritenere che il segretario e il gruppo dirigente formatosi al congresso non siano riusciti a dare il giusto impulso al movimento nei mesi cruciali nei quali si preparavano le elezioni europee e locali. Di sicuro due limiti si sono evidenziati. Il primo riguarda lo sviluppo organizzativo, il secondo la parte programmatica e comunicativa di + Europa. Dopo Milano nessuna relazione né orizzontale né verticale è stata creata tra i gruppi territoriali che, abbandonati a sé stessi anche nell’organizzazione della campagna europea, poco o nulla hanno potuto fare per incidere. Sul piano programmatico, al di là della poco partecipata conferenza di Firenze, ancora più buio. Mentre l’Italia intera si accapigliava sulla politica interna e i suoi temi, i gialloverdi interpretavano governo e opposizione, e il PD provava il richiamo identitario, il voto utile ed occupava con Calenda un territorio affine, i “dichiaranti” televisivi di + Europa recitavano l’unico mantra dell’importanza dell’Europa. Così come avveniva sui social  con interventi  stereotipati  e con l’immagine di Bonino che si sperava (o riteneva) salvifica.  Di una presa d’atto dei problemi di percorso si trova  traccia nei documenti dell’Assemblea  del giugno. Una traccia tenue che non alimenta, per ora, speranze particolari. Eppure, oggi più che mai, di una forza Lib Lab l’Italia avrebbe bisogno. Una forza riformatrice che abbia radicalità d’idee e di linguaggi, che voglia mettere mano alle tante storture del nostro paese in campo economico, sociale, politico ed anche degli assetti istituzionali. Le sfide della regolazione seria del conflitto d’interessi, vero e proprio cancro italiano, insieme a quella delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni, a partire da quella della RAI, di una fiscalità più leggera ed equa, alcuni dei terreni da esplorare. La riforma degli istituti di welfare, con il riordino che ne renda efficace il sostegno alle persone e alle famiglie, e la tutela dei consumatori un altro. Il radicale ripensamento del sistema istituzionale, infine, un terzo.  I temi, in realtà, sarebbero infiniti se si vuole costruire un’Italia più  europea e che resti saldamente in Europa. E’ possibile che una “offerta” politica modernizzante con queste caratteristiche possa incontrare il favore di un segmento non banale  di popolazione.   Ed è possibile farne il perno del contrasto agli sguaiati populismi grillo-leghisti. + Europa è un’occasione da non perdere lasciandola divenire quella che si è avviata ad essere: Una sigla e un gruppo dirigente.

Vincenzo Caciulli




Vincenzo Caciulli. Dottore di ricerca in Crisi e trasformazione sociale si è occupato a lungo di ricerca storica e sociale presso università italiane e straniere. E’ stato consigliere regionale e membro dell’Autorità per le Comunicazioni della Toscana. Da oltre dieci anni lavora nella comunicazione con esperienze di amministrazione di società editoriali. Collabora con vari periodici tradizionali e online.