martedì 22 settembre 2020

Prima analisi del voto.

Entusiasmante vittoria di Eugenio Giani e battuta d’arresto del Salvinismo d’assalto.

Per Italia Viva un risultato in chiaro-scuro, dovuto alla polarizzazione degli ultimi giorni di una campagna elettorale molto atipica e difficile causa Covid19, soprattutto per noi, un Partito giovane, senza strutture, con pochissimi mezzi.

Nella Provincia di Lucca, a parte il grande risultato di Alberto Baccini a Porcari, il 16% a Italia Viva e oltre 1.300 preferenze complessive e quello di Gallicano dove la Tania Franchini ha portato Italia Viva ad altre il 6%, ci siamo attestati nei centri più grandi, sopra il 3%.

Non abbiamo fatto bene nei piccoli comuni soprattutto della Valle del Serchio, dove la mancanza di qualsiasi riferimento di nostri iscritti o simpatizzanti e di una qualsiasi organizzazione ci ha penalizzato fortemente.

Buono anche il risultato dei nostri Candidati, Gaia e Arturo, che si sono impegnati in condizioni proibitive in due realtà molto difficili.

A Lucca eravamo pochi e un gruppo ”improvvisato"  di persone diverse, giovani ed anziani, entusiasti invero, ma senza alcuna esperienza di lavoro insieme e spesso senza precedenti esperienze elettorali. Di più non si poteva fare.

Abbiamo davanti a noi otto mesi prima delle prossime amministrative per organizzarci e prepararci e questa esperienza, per alcuni versi esaltante, ci servirà.

La situazione Nazionale anche questa vive di luci e ombre. Un partito nuovo, con un simbolo nuovo, senza grande organizzazione, nella contrapposizione frontale fra due colossi politico-organizzativi, ha trovato oggettive difficoltà ad emergere, ma la nostra proposta è valida e dobbiamo aver più coraggio a portarla avanti e farla recepire dalle persone.

Ci sono due priorità: La prima, Matteo Renzi deve fare il Presidente del Partito e il mentore dei nostri ideali e delle nostre proposte, ma occorre un Segretario energico e accattivante, come la Teresa Bellanova, che, pur nel mantenimento di un Partito “leggero”, sappia aiutarci a creare presenze diffuse sul territorio.

La seconda occorre imboccare con forza la strada della costruzione di un terzo polo, riformista e liberale, con Calenda, le residue aree laiche e socialiste e soprattutto aprendo un discorso coraggioso con Silvio Berlusconi e i suoi, che non accettano di morire sovranisti

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva



 

 

giovedì 17 settembre 2020

Un appello a Carlo Calenda e gli amici di Azione

 In queste elezioni per la Regione Toscana, Italia Viva si presenta con liste assieme a + Europa, anche nel Simbolo elettorale.

Un primo tentativo di realizzare un polo Riformista e Liberale in Italia.

In queste ultime settimane Carlo Calenda e Matteo Renzi si sono trovati a combattere assieme a Bari contro l’impresentabile Emiliano a sostegno di una lista comune alla Regione Puglia.

Calenda e Renzi hanno anche realizzato a Fucecchio un grande evento comune per sostenere il Presidente Giani e difendere la maggioranza di centro-sinistra in Toscana dall’assalto per populisti di Salvini e la Meloni.

Possiamo sconfiggere i populisti di Salvini e Meloni e anche il Referendum Grillino.

Un successo della lista Italia Viva + Europa in Toscana darebbe forza al comune disegno Riformista e Liberale per una nuova Italia.

Per questo ci permettiamo di chiedere agli amici di Calenda e di Azione di votare anche a Lucca la lista di Italia Viva + Europa.

Francesco Colucci Italia Viva Lucca




lunedì 7 settembre 2020

Anche a Lucca la deriva anti-Partiti.

 Da anni in Italia vi è una guerra aperta di alcuni contro i Partiti, accusati di tutto e di più.

Nessuno nega che ci sono stati e ci sono Politici indegni della loro funzione, ma non si può fare di ogni erba un fascio.

E’ come dire: poiché ci sono dei Preti pedofili, tutta la Chiesa è fatta di Pedofili.

Le responsabilità penali sono dei singoli e non possono trascinare nel fango le Istituzione a cui appartengono sia pure indegnamente.

La Costituzione Italiana recita all’art.49 “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in Partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” I Partiti previsti dalla Costituzione, hanno diritto di essere considerati in ogni sede e in ogni situazione.

Anche nelle Istituzioni a Lucca si discriminano i Partiti, come tali.

Il Presidente del Consiglio Comunale di Lucca, sentiti i Capi Gruppi convoca una Consiglio Comunale APERTO sulla Manifattura Tabacchi, punto cruciale del futuro della città, a cui tutti possono partecipare meno che i Partiti e i Candidati.

Sulla Manifattura si discute un Progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che prevede nel suo regolamento che le proprie sale possono essere locate per conferenze ed iniziative a chiunque meno che ai Partiti.

Anche la Camera di Commercio ha un regolamento simile, a tutti SI ai Partiti NO.

Forse queste due solerti Istituzioni lucchesi pensano che far usare, pagando, le loro sale ai Partiti, queste si possano infettare e vadano sanificate?

Quando si predica contro i nocivi populismi, gli idioti negazionisti, si consideri quanto si sia contribuito a incrementare questa anti-società con questi pelosi atteggiamenti contro il ruolo fondamentale che i Partiti debbono avere in una società democratica.

Francesco Colucci Riformisti per Italia Viva



 

domenica 6 settembre 2020

Gli Illegali chiedono legalità

 Il Direttore della Gazzetta di Lucca, chiama “bastardi senza gloria” anonimi che hanno strappato i manifesti della Lega affissi illegalmente sulle vetrine dell’ex Caffè Bernino.  Si sbizzarrisce in pelose critiche al degrado della città e alla “sinistra” certamente colpevole, a lui dire, dell’efferato gesto.

Come Riformisti siamo fermamente contrari a qualsiasi “violenza” verso la propaganda degli altri partiti anche quando illegittimamente esposta e chi fa questi atti deve essere perseguito sempre. Siamo contro la Giustizia fai da te.

Se un partito affigge propaganda dove è vietato dalla legge, si devono chiamare Vigili Urbani o Carabinieri ed affidare a loro il compito di fare ripulire dove lordato con la propaganda illegittima e denunciare penalmente i trasgressori.

Vorrei ricordare che la pubblicità elettorale si può attaccare solo negli spazi dedicati e che è vietato dalla legge l'affissione o l'esposizione di stampati, giornali murali od altri e di manifesti, inerenti alla propaganda elettorale in qualsiasi altro luogo pubblico o esposto al pubblico, nelle vetrine dei negozi, su portoni, sulle saracinesche, sui chioschi, sui capannoni, sulle palizzate, sugli alberi, sugli autoveicoli in sosta, etc.  e anche vietato “l'esposizione di materiale di propaganda elettorale nelle bacheche, vetrine o vetrinette appartenenti a partiti, movimenti o gruppi politici, associazioni sindacali o giovanili, a soggetti privati o a editori di giornali o periodici, posti in luogo pubblico o esposti al pubblico.

Per cui la l’odiata sinistra di Grandi avrebbe avuto buon gioco a chiamare le forze dell’ordine, far fare multe e denunce penali e sputtanare gli abusivi edicolanti come lordatori del centro-storico della città

Credo comunque assai più credibile che a strapparli siano stati gli stessi che li hanno affissi con un duplice squallido obiettivo: giocare a fare le vittime e non rischiare multe e denunce.

Un classico dei comportamenti di Salvini e della sua adepta in Toscana.

 Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva