domenica 29 agosto 2021

USL, facciamo il punto.

Il vaccino è l’unica arma che abbiamo per debellare il Covid che non accenna a fermarsi, visto ancora l’alto numero di non vaccinati, per loro scelta.

L’estate e le vaccinazioni hanno rallentato la corsa del virus, ma se non arriviamo velocemente a vaccinare tutti i vaccinabili, la pandemia non cesserà.

Per questo crediamo che, prima del ritorno della stagione invernale, dovremmo conoscere dalla USL competente, la situazione ospedaliera nei nostri territori, sia per quanto riguarda il contrasto al Covid, che gli interventi sulle altre patologie, spesso ritardate per l’emergenza pandemica.

Proprio perché sembra probabile che dovremo convivere ancora con questo Virus, sarebbe opportuno che la USL si attrezzasse per gestire la pandemia non più in situazione di emergenza, ma organizzando gli ospedali in maniera programmata, sia per gestire il Covid, ma anche e soprattutto per tornare alla normalità nelle altre patologie, negli esami diagnostici, negli interventi chirurgici.

Vorremmo sapere se il personale medico e infermieristico è sufficiente, se è tutto vaccinato, se i posti letto in terapia intensiva sono adeguati, se il reparto Covid pomposamente inaugurato tempo addietro, è divenuto operativo.

Per questo, come Riformisti, chiediamo al Sindaco Del Ghingaro, Presidente della Conferenza dei Sindaci per l’USL Toscana Nord e al suo esecutivo, di fare con la Dirigenza USL, il punto sulla situazione organizzativa complessiva e in particolare su quella dei nostri ospedali.

La gestione della Pandemia deve uscire dalla fase emergenziale per essere gestita nella normalità possibile, ma soprattutto occorre che tutte le altre attività ospedaliere e non, tornino ad una gestione corrente, efficiente e tempestiva.

Riformisti per Lucca Viva




 

 

 

 

 

mercoledì 18 agosto 2021

Salviamo lo storico Caffè Caselli, oggi Di Simo

Molto giusto celebrare la morte, un secolo fa, di Alfredo Caselli, che creò e fece risplendere quel Caffè Caselli, culla della cultura lucchese ed Italiana.

Sarebbe giusto ricordare anche la morte del Caffè Di Simo, erede del Caffè Caselli, che è colpevolmente chiuso e abbandonato all’incuria da molti anni.

I Riformisti si augurano che alle positive iniziative per ricordare il pregevole Caffè Caselli facciano seguito pressanti iniziative per riaprire lo storico Caffè Di Simo.

Nel frattempo, sarebbe opportuno che il Sindaco ordinasse alla proprietà di rendere decente e tenere pulito l’ingresso del Caffè Di Simo che fa orrore in Via Fillungo e anche quello posteriore, che deturpa Piazza Guidiccioni.

Ci congratuliamo con il Rotary Club, la Fondazione Banca del Monte, la Fondazione Casa Pascoli e gli altri soggetti che si sono impegnati nel ricordo di Alfredo Caselli.

Alfredo Caselli è una delle figure centrali del panorama culturale lucchese del ‘900.

Mecenate e grande amico di artisti famosi, il suo caffè diventò allora uno dei più maggiori centri culturali internazionali, frequentato da intellettuali, artisti, compositori, poeti, scrittori: Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli, ma anche Enrico Pea, Plinio Nomellini, Libero Andreotti Caccardo, Roccatagliata Ceccardi, Leonardo Bistolfi e molti altri ancora.

Plaudiamo ai libri scritti in questa occasione dal Prof. Umberto Sereni “Per il Centenario di Alfredo Caselli” e da Sara Moscardini e Pietro Paolo Angelini “Caro alle muse e caro al mio cuore. Alfredo Caselli nel centenario della morte”

Il ricordo di un uomo, come Alfredo Caselli, che fece di Lucca, il centro europeo della cultura, poteva essere l’occasione per un rilancio culturale della città e per dare sostanza alla richiesta di Lucca Capitale delle Cultura.

Un'altra occasione persa per Lucca.

Riformisti per Lucca Viva.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lunedì 9 agosto 2021

San Concordio: alcune domande all’Assessore ai Lavori Pubblici:

I Riformisti apprezzano la disponibilità al dialogo della Soprintendente Acordon, sul Canale Benassai a San Concordio.

Non capiscono perché questa trattativa fra Comune e Soprintendenza sulle modalità di nuova copertura del Benassai non si sia espletata alla richiesta di autorizzazione certamente fatta dal Comune, prima di iniziare i lavori su canale.

La Acordon motiva la sua richiesta di lasciare scoperto un tratto del fosso, per una lunghezza di 30 metri, per lasciare visibilità e testimonianza delle antiche spallette dello storico canale, che il Comune ha previsto di distruggere per qualche centinaio di metri, per l’inserimento di grandi scatolari prefabbricati, in cemento.

La decisione del Comune di distruggere una parte delle antiche spallette, per poter inserire gli scatolari, ha portato alla necessità di avere l’approvazione della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale, che non arriverà prima di fine agosto, lasciando il quartiere e i commercianti in una situazione di grave disagio.

Crediamo che l’Assessore ai Lavori Pubblici dovrebbe chiarire alcune questioni:

  • Perché non si è ricercato un accordo con la Soprintendete, prima di decidere che tipo di lavori fare su canale Benassai ed acquistare i grandi scatolari?
  • La scelta di utilizzare i grandi scatolari, con tutti i permessi e i ritardi che ne sono derivati, era l’unica possibile?
  • Potevano essere percorse altre strade, meno impattanti, di più rapida e facile realizzazione e, soprattutto, non irreversibili?
  • Era possibile prevedere la messa in opera di scatolari meno ingombranti, salvaguardando così le antiche spallette e avere tempi burocratici più rapidi?
  • E’ vero che l’attuale fosso Benassai è perennemente in secco perché non trasporta più parte dell’acqua del fosso pubblico adiacente alla Mura, verso l’Ozzeri, così come fu concepito, secoli fa?
  • Se così fosse e il Canale Benassai non serve più a trasportare parte delle acque del condotto pubblico, ma solo le acque di scolo adiacenti, perché prevedere un così ampio "scatolamento", che oltre tutto renderà difficoltoso lo scolo delle acque del territorio?

Riformisti per Lucca Viva




lunedì 2 agosto 2021

Destra e Sinistra alla frutta: è l'ora delle competenze a prescindere.

 Solo pochi mesi fa un Governo guidato da Conte, di sinistra, ma paralizzato dalle folli contraddizioni dei grillini, su Pandemia, Riforme, Economia, è stato cacciato e sostituito con un “civico” di grande valore, come Draghi.

E’ stato un Matteo Renzi, coraggioso e tenace, a ritenere indispensabile questo cambio, per salvare l’Italia.

E’ stato il Presidente Mattarella a volerlo fortemente, mettendoci la faccia.

Il Governo Draghi, di ampia convergenza politica, da sinistra e da destra, con molti ministri tecnici di valore, in pochi mesi, ha affrontato con determinazione la Pandemia, le Riforme ed avviato la rinascita economica del Paese, con un aumento del 5% del Pil.

A Lucca, una Giunta di sinistra, guidata da Tambellini, arriva alla conclusione del suo mandato, stanca, prostata da mille indecisioni.

Come hanno efficacemente detto Baccini e Rossi, coordinatori di Italia Viva, che è il Partito di noi Riformisti, è mancata “una visione complessiva” di sviluppo della nostra comunità.

La crisi della politica lucchese è testimoniata dal nascere di movimenti civici sia a destra che a sinistra ma anche trasversali, pronti a dare il loro contributo per la città.

Il civismo, citando sempre Baccini e Rossi, è certamente un fattore positivo nelle realtà locali per le elezioni amministrative perché consente di allargare la platea dei possibili nuovi amministratori, coinvolgendo persone capaci, non direttamente impegnate in politica o in uno schieramento precostituito,

Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, siamo solo all’inizio.

Riformisti per Lucca Viva