mercoledì 30 dicembre 2020

Le 62 proposte di Italia Viva al Governo Conte


































 

Gli sfascisti.

Su “ilfattoquotidiano.it”, Luca Fazzi, riesce a superare il maestro Travaglio per scritti, non solo strampalati ma anche pericolosi per la decenza civica se non per la democrazia parlamentare.

Non è sufficiente essere giustizialisti, cosa già riprovevole di suo e contro la Costituzione Italiana che prevede all’art. 27: “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva” ma ci si compiace a pensare e scrivere cose che sono una generalizzazione speciosa e volgare, un vero e provocatorio attentato alla dignità dell’intero Popolo Italiano e delle sue Istituzioni.

Ecco qualche passo del suo articolo:

“Ogni volta che un qualche partner europeo ha sussurrato qualcosa in merito all’onestà degli italiani nell’utilizzare risorse pubbliche, si sono alzate inorridite voci di difesa dell’immacolato spirito nazionale. Quasi che il Belpaese non fosse la terra della mafia, delle tangenti e della corruzione diffusa, diventata ormai cancro capillarmente insediatosi a ogni livello della vita pubblica.”

“Gli ultimi mesi di emergenza Covid hanno dato solo un assaggio della insaziabile fame di quattrini che le varie corporazioni, cricche e mediatori di ogni ordine e grado manifestano anche di fronte alle peggiori tragedie nazionali. Implicati negli scandali sono stati come al solito politici e ex politici, funzionari e membri dello Stato, affaristi e criminali”

“Con l’arrivo dei 209 miliardi dell’Europa, il quadro che si prospetta dovrebbe però fare rabbrividire. Chi è impegnato a dibattere sulla destinazione della spesa miliardaria prima di parlare forse dovrebbe interrogarsi se l’Italia è uno Stato in grado di gestire onestamente una così grande quota di risorse e la risposta che si deve dare è al netto della legislazione e della cultura vigente purtroppo negativa.”

“La ragione sostanziale della situazione attuale è che il parlamento è diventato nel tempo il mediatore di infinite lobby particolaristiche, fornendo benefits agli onorevoli proponenti e creando condizioni di consenso poi difficili da modificare.”

“L’Italia è il Paese in cui da trenta anni esiste uno dei peggiori conflitti di interesse dei paesi occidentali. Pochissime famiglie controllano in modo abnorme l’informazione e costruiscono i dibattiti pubblici per tutelare i propri interessi”.

Il fattoquotidiano e i suoi giornalisti pensano che l’Italia sia solo un covo di ladri, assassini, sfruttatori, che il Parlamento, i Partiti, i Giornali siano solo espressione di lobby e bande di avventurieri, che il Popolo Italiano nella sua maggior parte sia composto da mafiosi e camorristi.

Pensano che questo Stato Italiano non possa gestire onestamente i fondi europei, richiamando implicitamente uno Stato di Polizia, di Magistrati manettari, di campi di concentramento per Parlamentari e Amministratori pubblici.

Questi del fatto Quotidiano sono quelli che sostengono da sempre la follia grillina, l’odio verso le istituzioni democratiche, il Casaleggio Junior che vuole sostituire il Parlamento e le elezioni con un clic sulla sua piattaforma web, pubblicizzata dalla multinazionale del Tabacco.

Sono gli stessi che sostengono che il Presidente Conte faccia bene a sostituire il Parlamento, il Governo, con sei supertecnici dai poteri sconfinati aiutati da 300 consulenti che rispondono solo a lui e i Servizi Segreti con una Fondazione privata, personalizzata.

Sono quelli della decrescita felice, dei NO al progresso, al TAV, a TAP a MES, a ILVA, alle Olimpiadi, perché se no la gente ruba, alla Prescrizione a vita, ispirati da Grillo che deride la Vaccinazione “Eh i vaccini...io li sto aspettando, li sto aspettando tutti, li vorrò fare tutti insieme in una un'unica siringata».

Con questi, caro Matteo, non si può più governare.

Come disse Antonio Sciesa: “Tiremm innanz”

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

 


lunedì 28 dicembre 2020

Vaccini: Gravi errori di Conte e Speranza

 Il giornale La Nazione ha pubblicato i dati dei Vaccini arrivati nei vari paesi europei e soprattutto i dati dei Vaccini prenotati dal nostro Governo.

Si vede chiaramente che l’Italia ha prenotato pochi di quei Vaccini che hanno superato l’esame di validità e sono in distribuzione: 26,9 milioni di dosi, di Pfizer e 10,8 di Moderna, mentre ha prenotato molti Vaccini di Case farmaceutiche che non sono ancora pronte e alcune, forse, non lo saranno mai.

I Vaccini prenotati dall’Italia disponibili subito sono solo per 18 milioni di persone circa (due dosi a persona) di Pfizer e Moderna.

Per gli altri, una buona parte sono ancora in sperimentazione: AstraZeneca per 40,4 milioni di dosi e Johnson per 53,8 e dobbiamo sperare che la terminino presto e superino, successivamente, tutti i controlli.

Ancor più preoccupante che oltre 70 milioni di dosi mancheranno nell’immediato all’Italia perché i Vaccini prenotati, da CureVac e SanofiGSK, sono ancora in fase di studio e molto lontani nella sperimentazione e quindi dall’approvazione, se mai ci sarà.

Conte e Speranza hanno sbagliato a prenotare i Vaccini! questa è la verità ad oggi, invece di farsi foto e rilasciare pompose dichiarazioni, dovrebbero cercare di correre ai ripari.

Dobbiamo sperare che i Vaccini di AstraZeneca e Johnson ottengano presto l’autorizzazione all’uso e abbiano una efficacia uguale o migliore di quelli in distribuzione ora in Europa, cioè il 95% di copertura.

La priorità ora è la distribuzione rapida ed efficiente, sarebbe opportuno che il Piano di distribuzione dei Vaccini fosse reso pubblico per permettere di giudicare l’operato fatto e scongiurare un altro insuccesso: l’essere voluti partire con solo 9.700 dosi la dice lunga sui timori che loro stessi hanno.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.



 

 

domenica 27 dicembre 2020

San Concordio in contrada

La decisione improvvisa di introdurre da martedì un nuovo senso unico fra San Concordio e Pontetetto non è condividibile e anche non comprensibile.

Il Comune di Lucca supporta la sua improvvida decisione per la denuncia, di uno dei tanti comitati locali, per inquinamento acustico sul viale di San Concordio.

Rispettiamo le opinioni di tutti, ma a San Concordio, se dobbiamo valutare l’inquinamento acustico e non solo quello, le vie Consani e Formica sono in una situazione assai peggiore del Viale di San Concordio.

Con il sottopasso Ingrellini, le vie Consani e Formica, sono ormai divenute strade di scorrimento veloce di tutto il traffico fra la parte est di Lucca e Piana e le parte Sud della città, Pisa e le autostrade, con in aggiunta l’intero traffico pesante della zona Artigianale di Mugnano.

Perché si interviene con urgenza su un tratto di viabilità che ha visibilmente un volume di traffico, anche pesante, molto inferiore a quello delle Vie Consani e Formica? La differenza è che qui non c’è stata una denuncia?

Ci sembra poco rispettoso per le migliaia di abitanti di San Concordio affogati nel traffico e nell’inquinamento.

Il Comune porti avanti la realizzazione del Casello autostradale di Mugnano che risolverebbe buona parte del problema inquinamento sul quartiere.

Chiediamo al Sindaco Tambellini di fermare il provvedimento in parola, che ora non è neppure urgente: siamo in zona Rossa e Arancione con limitazioni agli spostamenti in auto e quindi con scarsa possibilità di inquinamento.

Alla fine di questi blocchi decisi dal Governo si faccia fare all’ARPAT una valutazione dell’inquinamento nelle due zone di San Concordio e si vedrà facilmente quella che è maggiormente in pericolo.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva 

 


venerdì 25 dicembre 2020

Messa di Natale

Erano molti anni che la viglia di Natale, non andavo, alla Santa Messa.

Quest’anno ho voluto partecipare per convinzione, ma anche per solidarietà con i molti che sarebbero andati, sfidando i pericoli del sopraffollamento.

La paura non deve vincere.

Ho prenotato il posto in una Chiesa, di una delle frazioni più popolose del Comune di Capannori, perché, su Lucca, non vi era posto in alcuna.

Ho scoperto dopo come mai vi era posto dove avevo prenotato, nessun controllo all’entrata, accesso libero, Chiesa stracolma, anche in piedi.

Non sono a fare polemica, per questo non ho riportato quale era la Chiesa.

Sono stato bene, ho vissuto con piacere e devozione ad una cantatissima Messa di Natale, che mi ha ricordato del tempo che fu.

L’unica considerazione, già fatta altre volete, da Laico incallito: Perché nelle Chiese ci si può radunare ed altrove no, in posti che sarebbero ancora più sicuri, vedi gli Stadi, che sono all’aperto o nei Teatri, nei Cinema, con mascherina, posti limitati e distanziati.

Questa Pandemia sta distruggendo la nostra vita civile oltre quella economica e sanitaria, senza che tutti questi divieti, imposizioni, privazioni di diritti inalienabili, siano serviti a qualcosa. 

I Morti continuano a crescere, i contagi pure.

In tutta Europa, ma in Italia ancora di più, i contenimenti alla Pandemia, simili a quelli del Medioevo, Boccaccio docet, sono poco efficaci e soprattutto uccidono il “malato”, con la cura,

In una società fortemente evoluta sul piano industriale, commerciale e dei servizi, impossibile isolare tutti e soprattutto chiudere tutto, vuol dire fare karakiri.

Per questo crediamo sia criminale non attrezzare gli ospedali, accrescere i posti letto, le apparecchiature salvavita, i medici e il personale sanitario, predisporre un piano vaccinale che funzioni, utilizzando i fondi del MES, che l’Europa ci mette a disposizione, senza condizioni e con tassi di interesse pressoché inesistenti.

Le contradditorie ed inutili chiusure ed aperture frutto di approssimazione e di nessuna legittimità scientifica sono misure che comunque non possono essere replicate per lunghi periodi, anzi credo che ormai sia impossibile prolungarle.

L’unica cosa urgente e indispensabile è attrezzarsi sul piano Sanitario per affrontare meglio una Pandemia, con cui dovremo convivere, purtroppo, per molto ancora.

Tre le priorità: attivare una organizzazione per la vaccinazione di massa, efficiente e rapida, ristrutturare la Sanità pubblica, intervenire sulle RSA, dove vi è stata la vera ecatombe dei morti.

Tutte cose che si possono fare subito e bene con i soldi del MES, che Conte e Grillo non vogliono, senza che vi sia uno straccio di motivazione credibile.

Solo per difendere i tanti NO con cui hanno turlupinato gli Italiani: NO alla TAV, alla TAP, al MES. Un NO per cavalcare tutte le proteste, per accalappiare voti.

Credo che, a fine Pandemia, coloro che non hanno consentito gli interventi urgenti sulla Sanità Italiana, con il MES, dovranno essere chiamati a risponderne non solo politicamente, ma anche penalmente.

Conte continua dire che è il Parlamento che deve decidere sul MES, ma è lui che lo devo portare all’approvazione e rimanda sempre, così come rimanda su tutti gli altri problemi: “primum vivere…..” per lui certo.

Per noi è l’ora che si levi dai piedi.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva

 


 

 

 

 

lunedì 21 dicembre 2020

Tutti con Matteo

La Costituente Riformista è piaciuta.

La letterina di Natale inviata a Matteo Renzi, che conteneva la proposta, veicolata su Twitter, Instagram e su alcuni siti nazionali di Facebook, ha visto centinaia e centinaia di like, pochissimi dissensi, molte condivisioni.  

Oltre i duemila like, molti i commenti espliciti di sostegno alla Costituente.

Vedremo nel tempo, se Matteo vorrà metterci mano.

Ora è impegnato in una difficile battaglia politica, scorrettamente gestita sui mass media, da alcuni esponenti del PD e del mis-Fatto Quotidiano.

Un classico delle abitudini vetero comunista: si cerca di “sporcare” le altrui posizioni politiche, linde e chiare, con veline e dichiarazioni false e fuorvianti.

Matteo questa volta ha scelto la mossa giusta, nei tempi giusti.

Inutile che qualche fossile politico come Franceschini, dichiari, andremo alle elezioni e Conte contro Salvini ce la giochiamo.

Le elezioni ora sono tecnicamente impossibili: Per il Covid, per la Vaccinazione di massa, ma soprattutto perché nessuno vuol votare con la legge attuale e i collegi predisposti in via di pubblicazione.

Legge che il PD vuole prioritariamente cambiare, perché sa che con questa non avrà possibilità di vittoria.

Fare una nuova legge elettorale non è né semplice né veloce.

Tre le considerazioni politiche che Matteo ha ben valutato.

Il primo a voler togliere Conte, è Di Maio, perché si accorto che l’avvocato si vuole mettere in proprio, con un proprio partito, per sostituirlo.

La maggioranza dei gruppi parlamentari del PD, ex Renziano, sanno, al pari della maggioranza dei parlamentari 5stelle, che non verranno ricandidati o rieletti.

Tutte le categorie economiche del Paese sono convinte che questo governo non è in grado di affrontare la gestione del post Covid, della ripresa economica, della gestione dei fondi europei.

Matteo ha quindi molti atout da giocarsi per raggiungere l’obiettivo politico che è partito un anno fa, con la mossa del cavallo e che, ora terminata la prima fase, si sta articolando nella seconda.

Roma non fu costruita in un giorno e nemmeno Italia Viva.

Abbiamo fiducia, non ci facciamo prendere dalla paura, che già svolazza torva sulle nostre teste per la Pandemia, sanitaria ed economica, stringiamoci attorno a Matteo e soprattutto facciamo sponda nella società civile, diffondendo le nostre ragioni, le nostre scelte a favore della nostra Italia.

Diamoci da fare, facciamoci sentire, facciamo squadra.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva



mercoledì 16 dicembre 2020

Matteo Renzi ha torto:

Perché questo Governo:

E’ molto efficiente, rapido nelle decisioni, compatto, con Ministri di alta levatura e preparazione.

Ha fronteggiato la seconda ondata del Virus senza ritardi e omissioni nella gestione.

Ha rifiutato il MES, ma ha reso efficiente il Sistema Sanitario Italiano

Ha aumentato i posti letto e quelli di terapia intensiva negli ospedali.

Ha assunto migliaia e migliaia di medici e di personale sanitario

Ha tutelato efficacemente gli anziani nella RSA

Ha il maggior numero di morti x Covid in Europa, alleggerendo il bilancio INPS

Ha tenuto aperte tutte le scuole grazie ai banchi a rotelle.

Ha risolto il problema dei trasporti pubblici con i monopattini.

Ha una politica estera molto attiva che ha risolto brillantemente il caso “Regeni” e quelli dei pescatori siciliani catturati dai Libici.

Ha pagato la Cassa Integrazione tempestivamente a tutti.

Ha previsto una organizzazione efficiente per il recovery fund di appena 300 nuovi esperti pagati + 6 nuovi megadirigenti con poteri superiori ai Ministri.

Ha destinato, su 200, ben 9 miliardi, in cinque anni, alla Sanità

Ha previsto ben 3 miliardi, in cinque anni, al turismo e commercio, su 200.

Ha predisposto la sostituzione dei Servici Segreti con una Fondazione privata.

Ha affrontato la crisi economica ed occupazionale con provvedimenti di largo respiro e non con provvedimenti tampone

Ha reso felici le attività economiche chiuse, i non garantiti, le partite IVA, prevedendo per loro efficaci e tempestivi ristori.

Ha annunciato un giorno aperture e quello dopo chiusure, dando certezze agli operatori del turismo e del commercio

Ha osservato, con distacco, che ci sono oltre 4 milioni di nuovi poveri in Italia.

Matteo Renzi ha torto a chiedere uno scatto in avanti, un cambio di rotta all’azione di questo Governo.

Non è educazione fare queste cose durante la Pandemia, anzi non è mai il momento, se la richiesta è sua.

Matteo Renzi deve aspettare, in silenzio:

di vedere distrutto tutto il tessuto economico del paese, 

di disperdere o perdere l’occasione storica di spendere 200 miliardi dati dall’Europa, 

di distruggere definitivamente il Sistema Sanitario Italiano.

Matteo Renzi, deve seguire a testa china i due grandi Leader, i due eccelsi Statisti, che si scandalizzano se si vuole discutere subito, prima che sia troppo tardi, di come dare efficienza e slancio a questo Governo, se si chiedono, sui fondi europei, risposte coerenti ai bisogni del Paese, senza inutili baracconi.

Crimi e Zingaretti: tutti fermi, c'è la Pandemia! 

Che importa se nel frattempo tutto il sistema economico italiano crollerà. 

Se ci saranno milioni di disoccupati e di nuovi poveri per le strade Italiane. 

Meglio il caos che dar ragione a Matteo Renzi.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva



 

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lunedì 14 dicembre 2020

Passeremo alla fucilazioni di massa?

Non siamo negazionisti, crediamo il Covid19 un enorme tragedia per le migliaia di morti, per le sofferenze dei malati, per la pericolosità dei contagi, per l’economia del nostro Paese. Senza se e senza ma.

Tutto ciò premesso l’isteria sta travolgendo i nostri inadeguati governanti, nazionali e regionali, che non si sono ancora resi conti di aver perso la fiducia delle persone e che in pochi li stanno ormai a sentire.

Il popolo Italiano ha affrontato la prima ondata di questa Pandemia in febbraio marzo, con grande obbedienza e compostezza.

Ha poi assistito a comportamenti della truce triade, Conte, Speranza, Boccia, contradditori e assurdi.

A primavera si giustificava la chiusura totale del paese, per la mancanza di posti letto, terapie intensive, personale medico e paramedico.

Nulla è stato fatto per colmare queste deficienze, non mancavano né tempo né soldi, c’era il MES, rinviato colpevolmente per ragioni ideologiche.

In estate si è riaperto tutto, anche le discoteche, che anche un infante capiva essere il punto massimo di possibili contagi.

I cosiddetti “esperti” prima sconosciuti ai più, si sono sbizzarriti, ben pagati, in TV alla ricerca di fama, affermando il tutto e il suo contrario, confondendo le persone.

I politici si sono alternati fra negazionisti e oltranzisti, cambiando parere ad ogni stormir di sondaggio. Salvini ogni mattina al posto del colore della cravatta sceglieva se essere, per aprire o per chiudere tutto.

Alla ripresa della virulenza del Covid19, il governo si è inventato i colori per le Regioni, ma nella follia burocratica, ha stabilito 21 parametri diversi per la determinazione del colore. 

Ovviamente nessuna regione metteva assieme 21 parametri positivi, per cui, per non bloccare tutto, il Ministro Speranza ha iniziato a pesare i 21 parametri in maniera diversa, creando delle palesi ingiustizie, fra Regione e Regione, che nessuno ha capito e che tutti respingono.

La nostra feroce triade Conte-Speranza-Boccia, spera che, dopo tutti i comportamenti contradditori tenuti in estate, dopo non aver fatto nulla per gli ospedali e per i medici, di fronte a nuovi provvedimenti che suscitano incertezze e ingiustizia, il popolo li stia a sentire? 

Pensavano che come è in tutto il mondo, solo in Italia, non ci sarebbe stato lo shopping natalizio? che non si faranno i pranzi di Natale o i cenoni dell’ultimo dell’anno? 

Proibire è stupido cercare di convincere a limitare le presenze intelligente.

Invitare ad usare il cervello, convincere e spiegare può servire, pensare di reprimere su queste cose vuol dire aver perso ogni rapporto con la società civile, soprattutto dopo gli errori fatti.

Questo Governo ha perso la fiducia del popolo italiano e a nulla servirà minacciare o istituire divieti più forti, mobilitare decine di migliaia di forze dell’ordine, per perseguire i riottosi.

Neppure se passassero alle fucilazioni di massa, di Staliniana memoria, otterrebbero ascolto. 

Insensato parlare oggi di Germania, che è stata tutta aperta fino ad ora e ora chiude solo per l’emergenza, con comportamenti coerenti.

La fiducia persa non si recupera con le maniere cattive.

I risultati si possono raggiungere solo con il convincimento da parte di un soggetto diverso e più credibile.

L’unica soluzione è un nuovo Governo, con un Premier di riconosciuto valore internazionale, che ridia fiducia al popolo per comportamenti coerenti e virtuosi, sulla sanità pubblica e sulla economia.

Un Governo di unità nazionale con tutti dentro e per questo credibile per raggiungere la salvezza dalle due Pandemie, quella sanitaria e quella economica.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva



domenica 13 dicembre 2020

Ministro Speranza, veterocomunista o novello Marchese del Grillo?

La Treccani riporta alla voce “veterocomunismo”: … comunismo di impostazione ideologica e operativa ormai vecchia e superata, non più adeguato alla situazione moderna.

Nella vicenda del colore delle Regioni, il comportamento dei Ministri Speranza e Boccia è stato coerente con la loro formazione ideologica di vetero-comunisti.

Nessuno discute le scelte scientifiche adottate ma i loro comportamenti attuativi autoritari, senza coinvolgimenti, ne spiegazioni.

La scelta del colore delle Regioni, i passaggi da un colore all’altro delle stesse, sono state decise e comunicate senza una riga di illustrazione tecnica e scientifica.

Questa è la decisione, noi siamo la verità rivelata: questo deve bastare, i sudditi devono solo obbedire.

Ha ragione il Presidente Giani, se decidi di non far passare la Toscana, da Arancione a Gialla, facendo un danno economico enorme a tutta la Regione, devi comunicare su quali dati sanitari si è fondata la scelta, far conoscere quali erano i parametri della Toscana insufficienti a garantire il passaggio, quali dei 21 criteri stabiliti per la collocazione in Regione Gialla, avevano sforamenti in Toscana.

Nessuno contesta il diritto dovere del Governo a decidere in questa grave Pandemia, ma la società civile Toscana ha diritto a sapere su quali basi scientifiche si basano tali decisioni, quali i parametri sono stati superati, perché la Lombardia SI e la Toscana NO.

Non dare i dati scientifici alla base delle decisioni, in un tema vitale per la popolazione toscana, identifica un modo di concepire la gestione del potere che noi Riformisti, chiamiamo vetero-comunista, “io decido, tu taci e obbedisci”, ma che si potrebbe anche illustrare con la frase che il mitico Alberto Sordi pronunciò a Lucca, nel loggiato dello stupendo Palazzo Pfanner, nelle vesti del Marchese del Grillo.

“Io so Io e voi siete un cazzo….”

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva




 

 

 

sabato 12 dicembre 2020

Governare gli Italiani non è impossibile, è inutile

La frase di Benito Mussolini, che aborro citare per il male assoluto che è stato per gli Italiani, è ancora, però, molto attuale.

Siamo un popolo che è riuscito ad eleggere oltre 300 parlamentari grillini, il 90% assolutamente inadeguati. 

Portare un venditore di fumo e caldarroste come Salvini al 30%. 

Osannare per la Presidenza della Repubblica un guitto di seconda scelta come Grillo, le cui adunate oceaniche al grido di “vaff” somigliavano, per intelligenza, a quelle sotto il balcone di piazza Venezia al grido di “Guerra.. Guerra”

Abbiamo un Presidente Conte, preso con le mani nella marmellata, che nottetempo, ha cercato di mettere le mani su 200 miliardi dell’Europa, con una sua task force personale di 300 consulenti pagati e acquisire al suo patrimonio i Servizi Segreti Italiani.

Matteo Renzi, in una situazione difficile del Paese, denuncia pubblicamenet e coraggiosamente in Senato, questo tentativo di espropriare le Istituzioni previste dalla Costituzione e smaschera una proposta assurda.

E che cosa succede?

Tutti dicono che Renzi a ragione, nel metodo e nel merito, perché è una indecenza che nel piano di Conte siano previsti solo 9 miliardi sulla Sanità e 3 miliardi sul Turismo e Commercio.

Salvo poi aggiungere che Renzi ha sbagliato, non doveva dirlo lui, che è antipatico, doveva farlo dire a Salvini o a Zingaretti, che passerà alla storia come il bonzo che incarna le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.

La morale di questo ennesimo episodio è chiara, vogliamo essere governati, dagli incompetenti, dai ciarlatani, dai pavidi purché siano simpatici, quelli bravi, intelligenti ci fanno invidia, non li vogliamo.

Giovenale, il retore romano, già nel primo secolo dopo Cristo, fotografava questa situazione di un popolo che aspirava solo a “panem et circenses”  

Crediamo che gli Italiani debbano riflettere sulla loro sorte, capire che Governare è difficile e non ci vogliono imbelli imbonitori, ma persone capaci e preparate, anche se sono antipatiche.

Qui sono in gioco la vita e i destini di un Popolo e dobbiamo scegliere con la testa non con la pancia.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


 



 

 

giovedì 10 dicembre 2020

Colpo di Stato?

Se Berlusconi avesse provato a fare quello che sta tentando di fare Conte, tutta la sinistra italiana sarebbe in piazza. 

I Sindacati avrebbero proclamato lo sciopero generale, l’ANPI la mobilitazione dei riservisti, la stampa e le TV avrebbero aperto con titoli a caratteri cubitali.

Il Presidente Conte, approfittando della grave crisi innestata dal Covid19, con le persone impegnate a piangere i morti, sfuggire ai contagi e mettere insieme il pranzo con la cena, ha messo in atto un piano eversivo per esautorare il Parlamento, commissariare il Governo, scavalcare il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).

Come si potrebbe nomare il cercare di far passare nottetempo, un piano di spese per 200 miliardi di fondi europei, mai discussi da nessuno, consegnato ai Ministri alla una di notte, per essere approvato dopo poche ore, nella mattinata stessa?

Un piano che una volta approvato nel Consiglio dei Ministri, anche a maggioranza, con il voto contrario di Italia Viva, sarebbe stato inserito nella legge di Bilancio che dovendo essere approvata entro il 31 dicembre vedrebbe stroncata ogni discussione in Parlamento, con la richiesta del voto di fiducia.

Con la stessa procedura si è cercato di far approvare la costituzione di una Fondazione esterna sui servizi segreti, staccata dal controllo Costituzionale del COPASIR e in mano al solo a Conte.

E’ ovvio definire questi tentativi un piano eversivo perfetto, che stava passando nel più assoluto silenzio di un PD intellettualmente evaporato, di 5 stelle intellettualmente mai pervenuti, di una stampa succube del Grande Fratello, di un Sindacato impegnato nello Sciopero degli Statali.

Solo Matteo Renzi ha avuto il coraggio di denunciare il grave vulnus tentato alla Costituzione e al Parlamento Italiano, fino ad annunciare il voto contrario di Italia Viva a tutta la manovra tentata da Conte.

Beffa nelle beffe, si scopre che nel Piano di 128 pagine, tentato di far passare nottetempo e che nessuno sa chi l’ha scritto, sono indicate spese totali, in cinque anni, di 9 miliardi per la Sanità e 3 miliardi per il Turismo su un pacchetto di 200 miliardi da spendere, con l’utilizzo di trecento consulenti esterni e di sei super manager con poteri di commissariare Ministeri, Regioni e Comuni.

Prevedere briciole per Sanità e Turismo non solo è folle ma denota l’assoluta incompetenza dell’anonimo che ha deciso queste scelte. Sarà stato Beppe Grillo?

Italia Viva chiede che tutta la questione dei fondi europei sia portata al Parlamento che deve fare le scelte che gli competono costituzionalmente, per poi dare al Governo, nella sua interezza, la gestione dell’attuazione delle scelte fatte.

Il rispetto della Costituzione, delle regole democratiche, delle competenze, delle autonomie locali, delle categorie economiche non può essere eluso o scavalcato.

Italia Viva, anche da sola, non lo consentirà.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

 


mercoledì 9 dicembre 2020

Crisanti: Onori o Galera?

Il Professore Andrea Crisanti è ordinario di microbiologia all'Università di Padova.

Prima del Covid19 era noto soprattutto per la ricerca e lo sviluppo di zanzare geneticamente modificate, con l'obiettivo di interferire con il loro tasso riproduttivo e la capacità di trasmettere malattie infettive come la malaria.

Da molti mesi le sue esternazioni sul Covid19 stupiscono e creano polemiche più disparate. Chi lo considera un Super esperto in questa Pandemia chi un “infiltrato” in una materia scientifica che non è la sua.

Il Virologo ed microbiologo Giorgio Palù, professore di neuroscienze all’Università di Philadelphia ha detto:

“Crisanti è un mio allievo, nel senso che accademicamente l’ho chiamato io da Londra. Non è un virologo, non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Devo dire che negli ultimi dieci anni non ha neanche pubblicato lavori di microbiologia. Ho fatto una certa difficoltà a chiamarlo, dico le cose per quello che sono. È un esperto di zanzare“.

Non abbiamo competenze per dire la nostra su questa disputa, certo che la sua ultima esternazione in TV a “L’aria che tira” ripresa sul Corriere.it ci lascia veramente esterrefatti:

Crisanti: “…La terza ondata? E’ una certezza. L’Italia avrà record di morti in Europa…”

Se il dott. Crisanti, avrà ragione e noi ci auguriamo di no, avrà diritto ad ampi riconoscimenti dal mondo scientifico universale.

Se queste sue certezze ampiamente diffuse non fossero suffragate dai fatti, nei prossimi mesi, lo potremmo definire “un terrorista sanitario” e soprattutto sarà opportuno denunciarlo alla Magistratura per la violazione degli arti 656 e 658 del codice penale che perseguono la diffusione di notizie false e l’annuncio di disastri imminenti.

Questa Pandemia è tragica per i morti, le sofferenze, i disastri economici e tutto il resto che sta provocando.

Chi fa queste affermazioni ultimative, lautamente pagato dalle TV come “esperto” su una Pandemia, di cui pochissimo si sa in tutto il mondo, deve rispondere di quello che dice: 

Se avrà avuto ragione spettano a lui onori a applausi, se ha toppato allora deve andare nelle patrie galere, perché terrorizzare un popolo già spaventato dai morti e dai contagi, è un reato gravissimo che andrà punito con severità.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva





 

 

  

lunedì 7 dicembre 2020

Un Sindacato da Repubblica della banane

La decisione dei sindacati degli statali di indire uno sciopero nazionale di tutti i lavoratori della pubblica amministrazione il prossimo 9 dicembre, per il rinnovo dei contratti di lavoro dimostra, una irresponsabilità collettiva vergognosa.

Questa Pandemia ha diviso l’Italia in due.

Da una parte milioni di persone costrette a non lavorare, non guadagnare, a chiudere le attività economiche, a mendicare sussidi parziali, avendo davanti a sé un futuro molto incerto e drammatico per la prevista perdita del lavoro per un milione e oltre di persone.

Dall’altra gli impiegati pubblici, statali, regionali, comunali, garantiti nello stipendio, nelle ferie, nelle malattie, che spesso non lavorano più in presenza negli uffici, ma comodamente da casa.

Siamo fuori da ogni morale di convivenza civile: Lo Stato Italiano, con l’aiuto dell’Europa, è impegnato allo spasimo a cercare denari, anche sfondando ogni record di debito pubblico, per cercare di salvare l’economia del paese e per far sopravvivere i non garantiti: i lavoratori licenziati, quelli in cassa integrazione, quelli obbligati a chiudere le loro attività, con un futuro di difficile riapertura.

I Sindacati dei garantiti, nel lavoro e nello stipendio, dichiarano uno sciopero perché, il Governo, ha messo poche risorse per rinnovare i loro contratti.

Nessuno contesta il diritto al rinnovo del proprio contratto di lavoro, ma in questa Pandemia, ci sono opportunità e sensibilità che meritano rispetto.

Nel pubblico impiego, vi sono lavori e priorità differenti: il Governo ha il dovere di riconoscere subito ristori economici e non solo, a coloro che sono impegnati sul campo in questa Pandemia, con lavori gravosi e pericolosi per la vita: come il personale della sanità, delle forze dell’odine, della protezione civile, della scuola.

Così come deve pensare prioritariamente agli indifesi: ai pensionati al minimo e ai portatori di handicap, ai cassaintegrati, a chi perde e perderà il proprio lavoro, alle aziende che chiudono.

In questa tragica Pandemia avere un lavoro sicuro in un Ministero, in una Regione, Provincia, Comune è come aver rinnovato un contratto eccezionale i cui effetti economici possono essere serenamente rinviati a tempi migliori.

Dispiace infine la mancanza di buon gusto anzi l’inverecondia nella data scelta dai Sindacati, per lo sciopero: mercoledì 9 dicembre.

Il 6 dicembre è domenica, l’8 dicembre festa nazionale, un giorno di ferie o di malattia lunedì 7 (non per Milano dove il 7 è già festa per il Patrono) e si fa pure, un rilassante ponte. Ripensateci!!

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


domenica 6 dicembre 2020

I morti e la dignità di un Popolo

I morti sono una cosa seria e dolorosa ed anche un solo morto in più è da prevenire ad ogni costo.

La Pandemia esiste e la maggior parte delle misure adottate per contenerla sono indispensabili: Distanziamento sociale, mascherina, igiene personale, divieto di assembramento, comportamenti responsabili.

Non è il rigore che contestiamo, necessario di fronte al Covid19, bensì l’irragionevolezza di certe misure, eccessive, inutili, disumane.

Nessuno sottovaluta le difficoltà degli ospedali e degli operatori, la carenza di strutture e di macchinari.

Si contesta che Conte e Speranza hanno fatto molto poco per organizzarsi per la seconda ondata: c’era il tempo, c’erano i soldi, c’era il MES stupidamente rifiutato per ragioni ideologiche incomprensibili.

Nessuno sottovaluta le morti: troppe, atroci, disumane nel modo, ma non è accettabile che siano usate, distorte nei dati, sventolate per spaventare, per piegare la dignità di un Popolo. Condanniamo l’uso propagandistico, morboso, distorto che ne viene fatto.

In Italia, prima di questa Pandemia, dati Istat del 2018 e 2019, morivano circa 1.700 persone al giorno e i dati presentati pochi giorni fa sui decessi del 2020 al 30 settembre, mostrano uno scostamento in aumento dell’ 8% circa, sugli anni precedenti: sempre tanti ma molto meno di quanti annunciati, che vuol dire che morti di altre patologie sono spesso iscritti al Covid.

Siamo negazionisti? NO, cerchiamo di ragionare lucidamente, con la testa, sui dati reali, sulla scienza, su misure di prevenzione efficaci che siano percepite dai cittadini non solo come necessarie, ma anche giuste e ponderate.

Imporre un divieto indiscriminato di lasciare il proprio Comune di residenza il 25, 26 dicembre e 1° gennaio, vuol dire consentire agli abitanti delle grandi città rapporti sociali con milioni di persone, mentre gli abitanti dei piccoli comuni subiscono restrizioni assurde e limitazioni inaccettabili a parità di possibilità di contagio.

Il problema non è l’estremo rigore nelle misure di contenimento necessarie, ma alcune scelte discriminatorie fra cittadino e cittadino e l’insensibilità a considerare alcuni diritti inalienabili dell’uomo, come quello di onorare il padre e la madre.

Misure che su situazioni simili di possibile contagio, sono decise, non per scelta sanitaria, ma “politica”.

SI alla Messa in presenza, NO a spettacoli teatrali o a pranzi contingentati in ristoranti. Il pericolo di contagio è identico, diversa la decisione.

Alla Messa i presenti sono in buona parte anziani, nonni, quei nonni con i quali non possiamo pranzare, in pochi, durante le festività.

I soggiornanti in un Hotel possono cenare al suo ristorante interno, tutte le sere, ma l’ultimo dell’anno, possono essere serviti solo in camera: come se nella camera non si possano fare brindisi e festeggiamenti anche in più persone. Apposteranno un carabiniere sotto ogni letto di albergo?  

Conclusioni: non sono accettabili decisioni del Governo palesemente assurde e punitive per alcuni e non per altri, non è accettabile che si voglia normare e punire ogni singola libera decisione, come se il popolo italiano sia un gregge da tenere in riga, con i cani maremmani, da terrorizzare anche con numeri di morti assemblati ad arte, mobilitando migliaia di poliziotti, per piegarne anche il pensiero.

Questa Pandemia ha distrutto moltissime vite umane, molti Diritti Costituzionali, moltissimi posti di lavoro, non possiamo consentire che in suo nome si voglia distruggere anche la nostra dignità, di uomini liberi e responsabili, in un libero Stato. 

"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"

Vogliamo essere governati con intelligenza e non tirati per le orecchie.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


 

venerdì 4 dicembre 2020

Toscana: chiuso per burocrazia

Abbiamo espresso solidarietà umana ai negozianti che per loro autonoma scelta, hanno deciso di aprire domani in Toscana, contro l’ottusa burocrazia del Ministro Speranza.

Alcuni dicono: non li avete visti i morti di ieri?

Cosa c'entrano i morti (che tutti piangiamo) con il fatto che la Toscana è stata dichiarata ieri zona arancione dal Comitato Tecnico scientifico e al Ministro Speranza gli ci vuole due giorni di prassi burocratica per ufficializzarlo:

Un giorno per firmare lui, un giorno per pubblicarlo sulla Gazzetta Ufficiale.

In un solo giorno due semplici passaggi burocratici non si potevano fare?

E’ il momento della burocrazia questo???

O è il momento di far funzionare tutto con celerità, efficienza, intelligenza.

I Negozi che potevano legittimamente riaprire domani non lo possono fare perché al Ministro Speranza gli ci vuole un giorno sano per fare una firma.

Esasperare un popolo impaurito e impoverito a chi giova?

I massimalisti, i puristi, i moralisti, i burocrati nel cervello, sono da sempre il male delle Democrazie.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva