venerdì 29 maggio 2020

PD lucchese: svolta vetero-comunista.


Avevamo suggerito al Sindaco di Lucca di dare un “nocchino” all’Assessore Marchini autore di una performance pagliaccesca sulle giuste richieste dei Commercianti del centro-storico, per dare modo al Comune di Lucca di ripensare a una decisione poco riflettuta, assurda e grave.
Si può non accogliere la richiesta dei Commercianti di creare provvisoriamente posti a pagamento diurni nel centro-storico, ma motivare, come ha fatto Marchini, il diniego con  il confronto dei dati sui parcheggi di maggio 2019 e 2020,  è offensivo nei confronti di chi sta rischiando il lavoro di una vita, in una città senza più turismo.
Falso anche affermare che si toglierebbero posti ai residenti, perché rimarrebbero riservati a loro tutti i parcheggi dalle 20 alle 8 e la possibilità di rimanere parcheggiati gratuitamente, di giorno, negli stalli blu.
Ovvero la situazione identica, anzi migliore, di quella dei cittadini che abitano all’esterno delle Mura: Borgo Giannotti, Viale di San Concordio, Viale Castracani, ecc, dove il giorno vi sono solo parcheggi a pagamento, solo la notte nella disponibilità dei residenti.
La maggioranza del Comune di Lucca, vuole figli e figliastri fra i suoi cittadini e non si è ancora resa conto della gravità delle situazione economica in atto, che rischia di cancellare non solo il Commercio ma esistenza del centro-storico, per mantenere solo ad alcuni residenti “importanti” esclusivi privilegi, a valorizzazione immobiliare.
Basta pensare al non accoglimento della proposta di Italia Viva di consentire su tutto il territorio, l’allargamento gratuito dell’uso del suolo pubblico per le attività economiche, come già fatto dal Comune di Viareggio.
Siamo di fronte al ritorno da parte del PD Lucchese a posizioni vetero-comuniste, consideranti Commercio, Turismo, libere professioni, attività secondarie, meno nobili, spesso solo covo di evasori fiscali.
Basta vedere gli Uffici del Comune ancora chiusi, mentre tutti gli altri sono tornati al lavoro e la scarsissima attenzione dedicata al Turismo, con gli Uffici di Informazione e i Bagni pubblici, ancora serrati.
La Giunta Tambellini rifletta sulla responsabilità che si sta assumendo con queste decisioni, i cui effetti, fra pochi mesi, saranno sotto gli occhi di tutti ed allora ne dovrà trarre le conseguenze.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva.






mercoledì 27 maggio 2020

Sindaco Tambellini: dia un "nocchino" all'Assessore Marchini


La Giunta Comunale di Lucca ha preso giorni fa l’opportuna decisione di abolire i varchi telematici nel centro-storico fino ad Agosto. Provando ad arginare la grave crisi del commercio del centro-storico, stretto fra affitti mostruosi e assenza di turisti, agevolando l’ingresso in città..

La richiesta dei Commercianti di cambiare colore alle strisce dei parcheggi del centro, da gialle a blu, consentendo di giorno il parcheggio, a pagamento, a chi entra in città, lasciando ai residenti, l’uso gratuito di giorno ed esclusivo la notte, ci sembra la logica conseguenza della scelta decisa dalla Giunta per difendere il commercio e l’artigianato del centro-storico.
Che senso ha riaprire i varchi se non si può parcheggiare, se non ostruendo le vie del centro o occupando abusivamente gli stalli gialli.
Stupisce la dissonanza dell’Ass. Marchini dalla politica della Giunta di cui fa parte, forse attratto dalle sirene di qualche rissoso residente e soprattutto fa specie la motivazione portata a sostegno del respingimento delle richiesta dei Commercianti.
Portare a confronto la resa economica dei parcheggi della città di oggi con quello dello stesso periodo dell’anno scorso è talmente stupido che non si può controbattere, solo sbellicarsi dalle risa e merita un “nocchino” dal Prof. Tambellini, come quello che le maestre di illo tempore, dispensavano agli studenti zucconi.
La Giunta Comunale da un lato si rende conto della profonda crisi del centro-storico, prendendo decisioni pregnanti con l’apertura dei varchi per molti mesi e dall’altra un Assessore della stessa Giunta respinge le pressanti richieste di un Commercio alla canna del gas, di usufruire a pagamento di stalli nell’isola pedonale aperta, in nome del “diritto” dei residenti di parcheggiare vicino casa, anche di giorno.
I Parcheggi esterni, sempre vuoti, sono gratuiti anche per i residenti e un kilometro a piedi, caro assessore, lo possono fare tutti: gli anziani che vengono in città a fare compere e i giovani che vi abitano.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva


  


  


Mala Giustizia o Mala fede?


Molti, negli ultimi trent’anni, sapevano ci fosse qualcosa che non funzionava nella Giustizia Italiana, ma pochi ne parlavano: per interessi diretti o per paura. 
Magistrati, Politici, Giornalisti, Uomini di Cultura, in molti hanno colpevolmente taciuto, consentito, avallato.
Le intercettazioni pubblicate su Palamara e quelle che, con la solita “perfida regia”, stanno man mano apparendo, fanno emergere il desiderio di potere di una parte della Magistratura, impegnata a determinare un suo disegno politico, in palese violazione della separazione Costituzionale dei Poteri e dell’art.283 del C.P.
L’assalto sistematico da parte di alcuni Procuratori a tutti gli uomini politici più forti e autorevoli che si sono alternati al Governo, con l’intento di abbatterli e di sputtanare la classe politica più preparata, è sotto gli occhi di tutti.
Andreotti, Craxi, Forlani, Berlusconi, Renzi, Napolitano, Marino, Salvini, per ricordare solo ì casi più eclatanti, ma decine e decine sono stati Politici, uomini di Governo, Amministratori “fatti fuori”, da Tangentopoli ad oggi, spesso con il funesto illegittimo teorema: “non poteva non sapere”.
Un assioma, in base al quale il segretario di un partito, un amministratore pubblico o privato, ove loro sottoposti  avessero commesso un reato, senza ulteriori prove, dovevano essere considerati colpevoli, anche loro.
La cosa più grave che compare in queste intercettazioni è la connivenza con giornalisti dei maggiori giornali e con uomini della cultura e della politica per creare nel paese una acqua di vegetazione “giustizialista” per moltiplicare gli effetti di inchieste “ad hoc” alla ricerca di processi sommari nella società civile, anziché nelle legittimate aule di Giustizia.
Comiche se non fossero spudorate, le dichiarazioni del Presidente dimissionario dell’ANM sulla pubblicazione delle intercettazioni “…..Mi chiedo a quale titolo l’abbiano avuta i giornalisti…”
Una ipocrisia cosmica dopo che proprio con l’illegale fuoriuscita di intercettazioni “sapientemente orchestrate” sono stati distrutti decine ed decine di uomini dello Stato, di Politici e più infamante ancora, di loro familiari, estranei e incolpevoli.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva. 



  
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domenica 24 maggio 2020

Ho acquistato un Cavallo, non mi possono dare un Asino


L’ultimo decreto legge del Governo, quello omnibus sugli aiuti per la Pandemia, in sede di conversione in legge dovrà veder sanate alcune norme palesemente errate se non incostituzionali. 
Fra queste il rimborso dei biglietti comprati in prevendita per i Concerti effettuato con voucher per altri eventi degli stessi organizzatori. 
Se per i Concerti che a causa della Pandemia sono stati spostati di data e saranno regolarmente previsti più avanti è legittimo dare un voucher o estendere la validità del biglietto acquistato ad altra data, non lo è per i concerti annullati e che sappiamo non si terranno più in quella città per l’indisponibilità dell’artista. 
Paul McCartney infatti ha annunciato che non farà concerti in Italia il prossimo anno, per cui non avrà compenso alcuno. 
In questo caso dare un voucher per l’acquisto di biglietti per il concerto di un altro artista, non solo è inopportuno ma anche illegittimo. 
Ho acquistato un Cavallo e non mi possono consegnare un Asino perché c’è la Pandemia.
Come Riformisti crediamo che per il buon nome di Lucca nel Mondo, il Comune, nel suo ruolo “misterioso” di co-organizzatore di Lucca Summer, dovrebbe auspicare la libertà di scelta fra contante e voucher per il rimborso di chi ha acquistato biglietti di un Concerto annullato, come peraltro previsto dai contratti in essere.
Fare questo distinguo prima che Lucca venga coinvolta in un caso nazionale che sta già montando e che porterà inevitabilmente al cambiamento della norma e forse anche alla testa del Ministro PD, Franceschini, imprudente e poco trasparente, darebbe al Comune, un ruolo di imparzialità e di buon senso, certamente apprezzato dalla decina di migliaia di persone che da tutta Europa hanno acquistato biglietti per un Concerto a Lucca, che non ci sarà più.
Affermare, senza se e senza ma, la validità di principi di equità e di giustizia per i più deboli, dovrebbe sempre far parte della morale di un Ente Pubblico.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva





venerdì 22 maggio 2020

Lucca, Tassa di Soggiorno e urgenze del Turismo


Non condividiamo la recente decisione della Giunta Tambellini di abolire, per un anno, la Tasso di Soggiorno, perché, pagata dal turista, è irrilevante nel costo e nella percezione di chi la paga, per la scelta della destinazione turistica. 
Rilevante sarebbe decidere che tutti gli introiti della Tassa sul 2020 siano messi a disposizione per dare liquidità a fondo perduto alle aziende e professioni del turismo disastrate dalle conseguenze della Pandemia.
Poco senso abolire una tassa su chi soggiorna a Lucca, di pochi spiccioli pro capite, quando quei fondi potrebbero servire a tenere in vita le aziende del turismo in questi mesi, distribuendoli, a fondo perduto, per affitti, mutui e spese fisse.
Le altre decisioni che come Riformisti riteniamo indispensabili:
  • La possibilità di aumentare fino al raddoppio l’uso gratuito del suolo pubblico per le attività legate al turismo, dove tecnicamente possibile.
  • La creazione di un Teatro all’aperto in Piazza Napoleone, con posti Covid distanziati, ove realizzare spettacoli e concerti gratuiti, per le sere d’estate realizzati sia dalle strutture pubbliche che da aziende e associazioni private.
  • La gratuità di Musei, Palazzi e Mostre a gestione pubblica per tutto il 2020.
  • La difesa delle date dei Comics e la loro realizzazione.
  • La definizione, se il Comune ha un qualche ruolo, di un Summer invernale.

Leggiamo infine che sia la Giunta Comunale che l’opposizione ragionano di pensare ad un nuovo modello di sviluppo della Città, dopo la Pandemia.
Non credo sia il tempo di questi voli Pindarici che sarebbero poi spazzati via dal ritorno inarrestabile del Turismo, appena cessato il pericolo Covid.
Crediamo urgente ora dedicare tutte le risorse umane e economiche a sostenere nel 2020 le categorie del turismo, con liquidità e contributi a fondo perduto.
La macchina del Turismo, appena finita la Pandemia e trovato il vaccino, si rimetterà in moto da se, velocemente e come prima, e qualsiasi “piano alternativo” sarebbe spazzato via della regole della libera economia, di cui fa parte la nostra società.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani a sostegno di Italia Viva


    

lunedì 18 maggio 2020

Sandro Pertini e Bonafede


Votare o non votare la mozione di sfiducia individuale al Ministro Bonafede?
Un Ministro che nella sua incapacità è anche estremamente pericoloso oltre che teleguidato da esterni, “ignoti” Giustizialisti.
Pericoloso per la democrazia, per le sue chiusure inaccettabili sulla Prescrizione e sul ruolo del detenuto.
Pericoloso per le sue “distrazioni e indecisioni”, sulle scarcerazioni di quasi 500 adepti di organizzazioni mafiose.  
Pericoloso per dignità di un alto Ministero, quello della Giustizia, nella questione Di Matteo, per la sua disponibilità ad entrare nei giochi di palazzo, nelle guerra fra e dentro le correnti di quella parte della Magistratura, ormai politicizzata.
Impossibile votare la Mozione di Salvinie la Meloni.
La Mozione di Emma Bonino, intitolata a Tortora, crediamo sarebbe onesto voltarla.
Qualcuno dirà casca il Governo, ma per farlo cadere occorre che i Grillini sempre pronti a sfiduciare i Ministri degli altri, vogliamo fare la crisi per una motivata sfiducia ad un Ministro che ne ha fatte di cotte e di crude.
Se passa la Mozione di sfiducia personale a Bonafede è solo lui che si deve dimettere, non il Governo, che cade solo se i Grillini se ne assumono la responsabilità.
Un rischio da correre? Vi sono principi di libertà e di giustizia che non si possono barattare.
A noi Riformisti piace ricordare una frase di Sandro Pertini:
“Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo.”

Francesco Colucci, Riformisti Toscani a sostegno di Italia Viva




sabato 16 maggio 2020

K.O. Rossi, ora sosteniamoci a vicenda.


Il Presidente Rossi rimasto solo, si è arreso alla volontà di tutta la Toscana. Decisivo l’intervento di Scaramelli, Capo Gruppo di Itala Viva in Regione e come Riformisti siamo orgogliosi di aver partecipato a questa giusta rivolta popolare.

Lunedì si riparte, in un clima di grande incertezza economica, aspettando che le misure deliberate dal Governo trovino attuazione concreta.
Ognuno di noi può fare qualcosa, per una pronta ripresa economica: Torniamo nei Bar, nei Ristoranti, nei negozi fino ad oggi chiusi, facciamo lavorare le professioni
Chi ha la fortuna di avere disponibilità economica spenda, acquisti, viva.
Prevediamo weekend nelle strutture ricettive della Toscana, negli agriturismi., nella visita guidata delle nostre città d’arte.
Acquistiamo prodotti del nostro territorio, il Vino e l’Olio delle fattorie, gli insaccati dei nostri norcini, l’artigianato delle nostre botteghe.
Torniamo dai parrucchieri, dagli estetisti, nei negozi tutti, nelle piscine, nelle palestre.  
Se chi ha disponibilità farà questo, con coraggio e determinazione, potremmo uscire da questa crisi economica con assai minori danni di quelli che ci potrebbero essere se la paura continuasse a bloccare il commercio e il turismo e non si rimettesse velocemente in moto il circolo virtuoso del denaro.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva


giovedì 14 maggio 2020

Chiediamo le dimissioni del Presidente della Toscana, Rossi


La sorprendente e abulica decisione del Presidente della Toscana, Rossi di riaprire molto poco il 18 maggio, rinviando le aperture più importanti per le categorie economiche del commercio della Toscana alla fine della settimana è da respingere e da condannare fermamente.

In una Regione i cui contagi sono ridotti al minimo non consentire la riapertura concessa dal Governo dal 18 maggio, alle categorie più colpite dalla crisi economica dimostra ancora una volta la scarsa sensibilità di Rossi e del PD Toscano verso il Commercio e Turismo della Toscana, già ampliamente
sperimentato in questi ultimi dieci anni.

Come Riformisti Toscani chiediamo le sue dimissioni per incapacità e codardia e raccoglieremo le firme per sostenere questa richiesta.

Chiediamo ad Italia Viva Toscana una chiara e decisa presa di distanza da questa decisione.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva



Stabilizzare i Precari della Scuola con almeno 36 mesi di servizio

Se concordi firma la Petizione aprendo o cliccando su 

sito: http://chng.it/Sw7rnbVrHm.

 

Al Presidente del Consiglio

Al Ministro della Pubblica Istruzione

Vista la precaria situazione scolastica aggravata dalla Pandemia in corso, si chiede al Governo Italiano di attivare nel più breve tempo possibile un programma di assunzione per tutti i docenti che hanno tre anni di servizio (180×3 di cui uno esercitato su specifica classe di concorso) per titoli e servizi. In modo da avere i docenti già in cattedra a settembre 2020.

Si chiede inoltre che il bando sia nazionale, così da non dover obbligare i docenti alla scelta (spesso fortuita in assenza di elementi discriminatori certi) per la regione in cui concorrere. Dalla graduatoria, poi, in ordine di punteggio, ciascuno potrà decidere quale posto accettare o rifiutare in base alle disponibilità di cattedra sulla propria classe di concorso.

In caso in cui il ministero non volesse derogare da un concorso selettivo, si chiede che la prova sia resa meno fiscale degli 80 quesiti in 80 minuti: riducendo il numero di questi o aumentando il tempo a disposizione e comunque richiedendo come punteggio minimo quello legato alla sufficienza (6/10 anziché 7/10).

In ogni caso si chiede a gran voce la correzione della più importante delle storture previste per questo concorso: ovvero l’assenza di una graduatoria di merito post-esame.

Allo stato attuale chi non rientrasse nei 24.000 posti disponibili, pur avendo dimostrato la preparazione necessaria, ovvero avendo superato la prova, non entra in nessuna graduatoria ad esaurimento, andando in coda addirittura ai “non vincitori” del concorso ordinario successivo (con medesimo punteggio di preparazione nozionistica e assenza di esperienza lavorativa) per cui, invece, è prevista una lista ad esaurimento per i posti che si renderanno liberi successivamente negli anni.

Pertanto, anche per i partecipanti del concorso straordinario che non entreranno in ruolo per carenza di posti,  si chiede sia redatta una graduatoria ad esaurimento da cui attingere per le prossime immissioni in ruolo e che essa abbia, naturalmente, priorità sui vincitori del concorso ordinario.

Si chiede inoltre che tale lista sia di carattere nazionale o, comunque, riguardi ogni regione, anche quelle dove non esiste attualmente disponibilità di cattedre cosicché sia già presente un ordine di priorità al momento in cui i posti si renderanno disponibili in futuro.

Per tutti sarà previsto l’anno di prova con un esame finale, che terrà conto dei titoli/servizi e della prova stessa.

 

Francesco Colucci, Riformisti Toscani a sostegno di Italia Viva

 

 





lunedì 11 maggio 2020

Il Lucca Summer Festival di chi è?

I Riformisti Toscani considerano il Lucca Summer una grande evento, importante per l’economia lucchese, da preservare e sostenere.

In un momento di grande crisi ed incertezza su tutto e soprattutto sul Commercio e il Turismo occorre parlarne diffusamente e in chiarezza.

Il 17/10/2017 appare sul sito Ufficiale del Comune di Lucca che  “La Giunta comunale ha approvato questo pomeriggio la stesura definitiva dell’accordo quadro quinquennale per il Lucca Summer Festival………Di And Gi s.r.l. nell’accordo quadro si assume l’obbligo di organizzare a Lucca le edizioni 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 del “Lucca Summer Festival……Il Comune di Lucca da parte sua riconosce ufficialmente la direzione artistica del programma di spettacoli in via esclusiva e personale a Domenico (Mimmo) D’Alessandro. Per valorizzare questa esclusiva l’amministrazione parteciperà alla realizzazione del complesso di eventi con un contributo economico annuale che non potrà essere inferiore a 60mila euro…… L’amministrazione concede il proprio patrocinio alla manifestazione e accorderà particolari agevolazioni per l'uso degli spazi adibiti a parcheggio pubblico e per la concessione di permessi di accesso alla ZTL per soddisfare le esigenze logistiche per l'organizzazione, l'allestimento e la realizzazione degli spettacoli in calendario. Il Comune si farà carico inoltre degli oneri relativi alla sicurezza per le aree esterne a quella dello spettacolo, dei costi legati ai servizi di pronto intervento (118, Vigili del Fuoco e Protezione Civile), pagherà la pulizia delle aree di spettacolo a la fornitura e distribuzione dell’energia elettrica necessaria per gli allestimenti collaterali agli eventi di spettacolo. Saranno a carico del Comune anche gli oneri conseguenti alla rimozione dei lampioni a corredo del monumento di Maria Luisa di Borbone, nonché quelli relativi agli eventuali spostamenti degli arredi (panchine, portabiciclette, bacheche) presenti nell'area di spettacolo…” Questa la comunicazione ufficiale nota ai profani e i dubbi sulla proprietà del Lucca Summer rimangono tutti: una maggiore trasparenza da parte del Comune sarebbe opportuna.

Con la  cancellazione o il rinvio degli eventi previsti nell’edizione 2020 si aprono due problemi. Il primo riguarda decine di migliaia persone che hanno acquistato in prevendita i biglietti per i vari eventi.

La seconda quando e dove il Summer 2020 potrà essere recuperato.

Il Comune di Lucca deve tutelare il buon nome di Lucca nel Mondo, garantendo a chi ha acquistato i biglietti, il diritto al rimborso con le modalità stabilite dal Governo o, in mancanza, dalle pattuizioni contrattuali.  

Per la riprogrammazione del Summer 2020, fantasie pensare a settembre, occorre organizzare una edizione invernale, montando un Teatro Tenda alle Tagliate con diverse migliaia di posti, con le procedure Covid richieste.

Il Summer ha avuto anni di vacche grasse, il 2020 è un anno di quelle magre, facciamo sacrifici tutti, ma andiamo avanti, nell’interesse primario di Lucca.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.

 


venerdì 8 maggio 2020

Paul McCartney, comportamenti seri, Comune di Lucca no.


La denuncia dei Riformisti Toscani sullo scandaloso Sito Ufficiale del Comune di Lucca in cui si continuava ad annunciare il suo concerto a Lucca per il 13 giugno, ha fatto comparire sul Sito di Paul la conferma che l’evento era stato annullato.
Che fosse questo l’esito tutti lo sapevano da tempo, facendo finta di nulla.
In data 21 aprile il Sindaco di Napoli, De Magistris aveva annunciato alla stampa che il concerto di Paul era rinviato al 2021. Il tour Italiano prevedeva solo Napoli e Lucca I lavori al Campo Balilla non erano mai iniziati. Il Governo aveva messo nel suo programma scaglionato di riaperture probabili i Ristoranti al 1° giugno, ma nessuna data, anche futura, per i Concerti, i Cinema, le Sale da Ballo.
Il Comune di Lucca, imperterrito, ha consentito che il suo Sito Ufficiale continuasse ad avallare la prevendita dei biglietti di questo Concerto e degli altri del Summer e c’è voluta la nostra denuncia perché apparisse almeno sul suo Sito che tutti gli eventi del Summer sono in attesa di conferma. Ci aspettiamo scuse e ringraziamenti..
Rimangono aperte due questioni. La prima: Visto il pasticcio fatto, se non vogliamo trascinare il buon nome di Lucca nel fango, occorre che il Comune si faccia garante della immediata restituzione del costo dei biglietti venduti in prevendita a chi lo richiede, anche per evitare possibili cause civili e penali, non improbabili per la presenza di clausole per i rimborsi molto controverse.
Secondo: Si deve affrontare con realismo e correttezza il discorso degli altri Concerti del Summer che continuano ad apparire sul Sito del Comune, con le prevendite ancora aperte. I lavori in Piazza Napoleone non sono partiti, per cui i Concerti non si faranno. E’ opportuno che un ente pubblico di fatto co-organizzatore di Lucca Summer consenta questi comportamenti?
Avallare la prevendita su eventi che non si faranno è quanto meno, disdicevole.  
Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva






giovedì 7 maggio 2020

Fantasiland, ovvero il Sito Ufficiale del Comune di Lucca


Il Sito Ufficiale del Comune, già distintosi per un commento politico anonimo contro un cittadino lucchese reo di aver parlato male del Governo e dell’emergenza Covid su Facebook, ci stupisce ora per un fatto ancor molto più grave.
Continua a pubblicare in grande evidenza: Paul McCartney al Lucca Summer Festival! Sabato 13 giugno 2020 e tutto il Programma 2020 del Summer Festival.
Ancor più grave è che da quella pagina del sito Comunale si può accedere alla pagina ufficiale del Summer Festival in cui è ancora aperta e attiva la vendita dei biglietti degli eventi in programma in questa estate 2020.
Un privato fa quello che crede, anche rischiare figure barbine e ne risponde, se del caso, di fronte alla Magistratura, ma che il Comune di Lucca possa continuare a pubblicizzare gli eventi del Summer Festival, sapendo che non ci saranno, avallando la prevendita dei biglietti, ci sembra estremamente grave, politicamente, ma anche penalmente, perché da garanzia come ente pubblico della vendita dei biglietti
I lavori per attrezzare Campo Balilla e Piazza Napoleone non sono neppure partiti e quindi di evidenza pubblica che ne McCartney ne altro ci sarà a quelle date.
Vi sono grandi responsabilità nella gestione di questo Sito, che prima o poi andranno chiarite in sede politica e non solo.
E’ gravissimo il discredito che si getta sulla Città di Lucca con la pubblicazione di queste notizie, senza avere neppure il buon senso di preavvertire che per la Pandemia in atto gli eventi pubblicizzati sono ancora da confermare.
Credo che la parola dimissioni per chi è politicamente e anche tecnicamente gestore del Sito Ufficiale del Comune dovrebbe cominciare a prevedersi

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva.




mercoledì 6 maggio 2020

Lucca, Commercianti: protesta giusta, ma vista corta


I Riformisti Toscani per Italia Viva apprezzano la manifestazione di protesta dei Commercianti Lucchesi in simbolica Disubbidienza Civile dalle norme del Governo. 
Bene chiedere la riapertura subito con modalità certe, assieme a interventi più decisi per la liquidità, contributi a fondo perduto, Tasse e Cassa Integrazione
Crediamo però che alla protesta debba essere data anche una visione di prospettiva e per questo vogliamo ricordare ai Commercianti ma anche agli Amministratori Comunali e Provinciali che il Commercio Lucchese, senza il Turismo, è un settore in affanno e la sua espansione è strettamente legata alla ripresa del Turismo.
Il Turismo in Italia e nel Mondo ripartirà, fa parte ormai del DNA delle moderne generazioni: La foto emblematica di un Central Park traboccante di persone e di vita in una New York in piena devastante Pandemia, è l’immagine della voglia incomprimibile di evadere e di vivere.
Il Turismo ripartirà questa estate con qualche difficoltà e con una valenza nazionale, per poi riprendere il trend Internazionale con l’arrivo, ormai certo, del Vaccino.
Il Governo aiuterà le famiglie Italiane a fare vacanze con un bonus da spendere nelle strutture ricettive e turistiche e i Paesi concorrenti con l’Italia si tufferanno sul mercato del turismo internazionale per il 2021.
Non possiamo perdere questi treni: costruiamo subito proposte allettanti per un soggiorno a Lucca in estate-autunno del turista Italiano e difendiamo con coraggio e determinazione le manifestazioni più importanti che hanno fatto grande Lucca, in Italia e nel Mondo.
Invitiamo i Commercianti a schierarsi con noi Riformisti nel dire con forza che i Comics si faranno, come e dove si vedrà, ma si faranno. 
Che le Manifestazioni Pucciniane, pubbliche e private debbono ora essere difese e sostenute, che il Summer deve avere una edizione invernale e che le decine di eventi cresciuti in questi anni e che sono un punto di riferimento del Turismo a Lucca devono esser riprogrammati nelle date, ma mantenuti nel 2020.
Dobbiamo dare certezze su questi eventi, non farlo sarebbe devastante sul mercato italiano e internazionale del Turismo.
Difendiamo il Commercio, nella consapevolezza che per farlo efficacemente e con una prospettiva futura, dobbiamo tutti assieme ricostruire e valorizzare l’offerta e la promozione turistica lucchese. 
Commercio e Turismo non sono più separabili.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva



domenica 3 maggio 2020

Petizione: Valorizzare le produzioni Agroalimentari della Toscana


Ho appena firmato come “Riformisti Toscani a sostegno di Italia Viva” la Petizione per: 
Valorizzare le produzioni Agroalimentari di eccellenza della Toscana"

Una petizione rivolta a più soggetti pubblici e privati:  
"Sindaci dei Comuni della Toscana, Presidenti delle Province Toscane, Associazioni Industriali Toscane, Confcommercio e Confesercenti Toscane, ai grandi Supermarket operanti in Toscana e alla Regione Toscana stessa.
Sono a chiederti, se la condividi, di aiutarci aggiungendo il tuo nome sotto la petizione, seguendo le istruzioni.
Il nostro obiettivo è di valorizzare in questo momento di grande crisi il lavoro e le produzioni toscane, raggiungendo almeno 10.000 firme a sostegno di questa Petizione
Ci puoi dare una forte mano sia firmando la Petizione che dando di essa comunicazione ai tuoi amici, perché la firmino anche loro

Per leggere il testo integrale della Petizione apri o clicca su
http://chng.it/VH6VYBpL

Ti ringrazio per quanto vorrai fare per questa causa che mi sembra valida.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva
Cell.3480533233



venerdì 1 maggio 2020

1° Maggio del 2020: Festa della Decrescita Infelice


La ricorrenza di quest’anno ricorda quelle del primo dopoguerra dove alle tante morti si aggiungeva un Paese prostrato e sconfitto, che trovò nella Costituzione e nel legame con il lavoro, la forza per risollevarsi. 
Giuseppe Di Vittorio nel 1953 affermava tra altro “….il lavoro è creatore di beni; il lavoro eleva gli uomini, li rende migliori e li affratella; il lavoro è pace…”  
Giusto ricordare queste parole in tempi di teorie di decrescita felice, che purtroppo ci sarà, violenta  ma assai infelice, per milioni di lavoratori e migliaia di aziende.
Nel dopoguerra furono fatte scelte precise e tempestive: esenzioni fiscali, finanziamenti a fondo perduto per la ricostituzione del patrimonio edilizio, zootecnico, agricolo, industriale, con investimenti massicci su opere pubbliche: scuole, ponti, strade ecc. 
A queste esperienze ci si deve rapportare per la ripresa economica, investendo su lavoro e impresa e non sull’assistenzialismo tout court.
Con una differenza: allora non c’era burocrazia e tutto camminò speditamente.
In questo Primo Maggio, in cui il lutto e la preoccupazione sembra prevalere sulla festa, prendiamo tutti assieme un impegno solenne: aboliamo la burocrazia, che è frutto solo delle distorsioni mentali di azzeccagarbugli fiscali e giustizialisti. 
Una riforma che non costa, ma difficile da realizzare perché evidenzia uno dei veri problemi dell’Italia moderna, la divisione fra lavoratori a reddito fisso e privati: imprese, professioni, mestieri. 
I primi hanno il bisogno di avere una miriade di leggi, regolamenti, circolari, per facilitare il loro lavoro i secondi necessitano di poche leggi e chiare, per diminuire i rischi, del loro.
I lavoratori dei settori pubblici hanno la certezza della retribuzione ma anche della tassazione, quelli privati hanno un rischio reale nella vita di tutti i giorni, ma anche una maggiore disinvoltura sulla tassazione peraltro troppo elevata.
Paghiamo meno ma paghiamo tutti dovrà essere uno dei temi della ricostruzione.
Questa divisione del lavoro italiano in due grandi famiglie: reddito fisso e variabile, si ripercuote anche nelle scelte di questi giorni sulla Pandemia. 
Chi riscuote senza problemi a fine mese vuole una riapertura lenta, chi è bloccato nella sua attività e quindi non mangia vuole riaprire per avere la possibilità di salvare il proprio lavoro.
Noi Riformisti siamo per dare la possibilità di tornare al lavoro a tutte le categorie che si siano attrezzate per garantire le misure di sicurezza stabilite dal Governo, che devono essere poche e chiare, perché non possiamo perdere quasi il 40% del lavoro e delle imprese per un Governo che non si assume un minimo rischio e incrementa, invece di ridurre, la burocrazia su tutto, anche su gli affetti familiari.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva