giovedì 28 marzo 2024

Stati Uniti d’Europa. Hip Hip Urrà!

I Riformisti accolgono con gioia ed entusiasmo l’accordo raggiunto fra vari partiti e movimenti per la realizzazione di una lista unitaria per le elezioni europee, con il nome prestigioso di “Stati Uniti d’Europa”.

Un accordo che vede protagonisti Italia Viva, +Europa, PSI, LDE, Radicali Italiani, i giovani di Volt e molte Fondazioni culturali e think tank dell’area riformista.

I professori Marco Mayer (Luiss), un caro amico e Carlo Fusaro (Università di Firenze) hanno lanciato due giorni fa un appello in rete. https://www.pensalibero.it/europee-limportanza-del-voto/ “…Per contrastare il rischio che nel Parlamento Europeo, come piacerebbe al Cremlino, si formi una nuova maggioranza di destra comprensiva di Alternative fur Deutschland e di altri partiti neonazi, putiniani e/o filocinesi è imperativo presentare alle elezioni europee una lista unitaria di tutte le forze che si riconoscono in Renew Europe…”.

I Riformisti di Think Tank Reformists condividono questo appello, lo fanno proprio e lo estendono a tutti i democratici, cattolici, liberali, socialisti che anche a Lucca, vorranno aderire e impegnarsi per la lista “Stati Uniti d’Europa”, ad iniziare dagli iscritti di Azione e del PD che non accettano le incomprensibili e suicide decisioni dei loro leader, di questi mesi.

Un appello a tutti coloro, donne e uomini, che credono nell’Europa unita, senza se e senza ma, che vorranno contribuire al successo della lista Stati Uniti d’Europa, al centro dello schieramento politico italiano.

Ci rivolgiamo ai cattolici di Insieme di Francesco Poggi, ai Popolari e Moderati di Gaetano Ceccarelli, alla lista civica lucchese di Cecchini-Giorgi-Marchini e alle altre liste civiche esistenti o che si stanno formando per le prossime amministrative, nella Valle del Serchio e non solo.

Dobbiamo unire tutti coloro che credono fermamente in una Unione Europea politica in grado di difendere efficacemente sé stessa, i suoi cittadini, la sua economia, il suo ambiente, la sua democrazia.

Aiutateci a creare una vasta aggregazione di tutte le forze appassionatamente e incondizionatamente europeiste, che si riconoscono in Renew Europe e che vogliono scongiurare una Europa populista e sovranista, espressione di partiti neonazisti, filo-putiniani e/o filo-cinesi.

Francesco Colucci, Riformisti.



domenica 17 marzo 2024

Matteo Renzi, come Pietro Micca: fuoco alle polveri.

Matteo ha iniziato la campagna elettorale con una serie di interventi con la sua faccia: Con alcuni Post, sui maggiori social e con manifesti in tutta Italia, con lo slogan “Al Centro con Renzi”.

Una campagna aggressiva, rivolta a dare corpo a quel “Centro” invocato da molti, criticando le insufficienze e gli errori del Governo Meloni, da un lato e dall’altro mettendo in luce le scelte errate di un PD, sempre più grillizzato e populista.

Una nuova centralità di Italia Viva, equidistante dai “sinistri” massimalisti e dalla destra sovranista, che trova cartina di tornasole nel sostegno dato al Presidente della Basilicata, Berlusconiano, sponsorizzato dal centro-destra.

Notizia anticipata da questo Blog in tempi non sospetti.

I Riformisti apprezzano e condividono questa Campagna elettorale, si impegnano a sostenerla e farla conoscere, invitando fin d’ora, iscritti, simpatizzanti ma anche coloro che apprezzano le cose dette da Matteo, a dare una mano, condividendo questi Post, sui social, con i propri amici.

Fa sensazione il Post sulle elezioni di Firenze, dove Matteo, in prima persona, illustra la principale differenza fra PD e Italia Viva.

Chi vota PD sceglie di destinare 55 milioni di euro allo Stadio, chi vota Italia Viva vuole dare questi 55 milioni alle scuole, agli ospedali, alle strade.

Mettere la sua faccia ad un attacco frontale al PD, su scelte programmatiche derimenti, lascia presagire uno scontro globale in Toscana e in Italia, nelle prossime settimane.

Un Post lanciato il giorno in cui la Schlein era a Firenze a sostenere Funaro, chiosando di allargare la sua coalizione.

I Riformisti si augurano che nei territori si avverta questa impostazione e si capisca che questa sarà la decisiva battaglia elettorale, per le elezioni Europee.

Un nostro grande successo elettorale, a due cifre, in Toscana è indispensabile per superare il 4% in Italia.

Qui il PD ha una sua roccaforte elettorale, qui è evidente il tradimento del PD ai valori del Riformismo, qui, nella regione renziana, possiamo far decollare Italia Viva, anche a costo di qualche momentanea rinuncia di potere amministrativo.

Dobbiamo seguire e sostenere l’impostazione politica che Matteo Renzi sta dando e darà nelle prossime settimane portando un visibile e coerente sostegno alle sue scelte, senza cercare di minimizzarle, a locale fatto fiorentino.

Se Renzi ha scelto di fare in prima persona la battaglia x Firenze, non potrà mai essere un fatto locale, ma sarà battaglia per l’Italia e per la Toscana, anche in vista delle prossime elezioni regionali.

Il suo Post è un chiaro messaggio a tutti i toscani, anche agli iscritti di Italia Viva.

Matteo lo aveva detto anche alla Leopolda: Molti, anche amici miei, non credono che voglia fare questa battaglia fino in fondo e che questa si possa vincere.

Ma io la farò, in prima persona e la vinceremo insieme.

Un messaggio chiaro ai dubbiosi, ai tremebondi, a coloro che si sono accoccolati nel caldo e comodo nido del PD.

Alcuni dicono, con voce sempre più afona, che nel PD ci sono ancora molti riformisti e ancora molti amici.

Se così fosse è l’ora che questi riformisti e questi amici prendano atto che questo PD non è più quello di prima, Matteo docet, che sono ininfluenti e marginali per contrastare la linea Grillina e populista, della Schlein.

Devono capire che oggi la battaglia di Matteo è per la sopravvivenza del Riformismo e di una visione diversa e moderna di essere di “sinistra”, contrastando chi la sta invece ricollocando nel passato, nelle grinfie della “ditta” di comunista memoria.

L’unica loro scelta è uscire dal PD e venire con Italia Viva, come hanno fatto coraggiosamente altri, in questi anni.

In queste elezioni Italia Viva e Matteo Renzi, si giocano tutto.

Ogni incertezza, contraddizione, pavidità, compromesso, intrallazzo amicale, sulla linea politica scelta da Matteo, non è accettabile e va contrastata, anche pubblicamente.

Tre i nostri avversari: il Governo Meloni, il PD, le nostre paure.  

Quattro gli obiettivi da raggiungere:

1.   Una doppia cifra elettorale alle europee, in Toscana

2.   Il 5% in Italia, alle prossime elezioni.

3.   Una scelta coraggiosa al ballottaggio di Firenze,

4.   La perdita della maggioranza assoluta del PD, alle prossime elezioni regionali.

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva




 

 

 

venerdì 15 marzo 2024

Matteo Renzi vuole il Centro…siamo tutti d’accordo?

In una bellissima Leopolda, Matteo Renzi ha collocato Italia Viva in maniera chiara e convincente al Centro dello schieramento politico italiano, attaccando PD, Grillini e sinistra estrema, da un lato e Meloni e Salvini, dall’altro.

Una posizione cristallina che i Riformisti condividono in pieno e che deve trovare attuazione anche nelle varie situazioni locali.

Avremo i soliti “orfani” che diranno: “Matteo ha detto così ma voleva dire diverso, parlava di Firenze quando ha detto questo PD non è più quello che abbiamo conosciuto… PD, partito delle poltrone…

Le solite manfrine, parole al vento perché nelle prossime settimane e non fra anni, la campagna elettorale per le Europee esploderà nelle piazze e sui mass media, confermando la nostra posizione al Centro, equidistanti dai populismi di sinistra e di destra, rimarcando le grandi differenze con il PD e la destra sovranista.

Sia che si chiuda l’accordo ricercato con +Europa, Socialisti e LDE, che dovrebbe sancire la lista Stati Uniti d’Europa, per Renew Europe, che si vada da soli, sarà una proposta politica che ci legherà sempre più a Macron, su una chiara collocazione nel campo Liberale e Riformista, sulla governance europea e sulla guerra in Ucraina.

Con questa lista unitaria o da soli se l’accordo non si chiuderà andremo a conquistare lo spazio politico al Centro e lo dobbiamo fare con coerenza in ogni territorio.

Inutile dire che siamo equidistanti da destra e sinistra, battagliare il PD per trovare spazi elettorali riformisti e poi appoggiare candidati sindaci unicamente del PD.

Nessuno ci capirebbe, nessuno ci voterebbe al centro: occorre iniziare ad appoggiate candidati Sindaci indipendenti o vicini a Forza Italia, anche se appoggiati dal CD.

Occorre ricercare liste con Azione, come a Prato, anche se Remaschi è antipatico a qualcuno, ma anche liste trasversali di destra e sinistra, come a Montecatini, candidato sindaco Fanucci di IV, contro la destra e il PD, con Grillini e Azione.

Proposte e soluzioni diverse guardando ai candidati e non agli schieramenti, come ci ha chiesto Matteo.

Dobbiamo lavorare solo per un successo alle Europee che sono vitali per Italia Viva, sacrificando anche qualche ambizione, perché è assurdo che Matteo dica PD…partito delle poltrone e noi a genuflettersi al PD…per uno sgabello.

Se Matteo ci guida su una linea politica chiara, dobbiamo essere coerenti anche in periferia, se no gli elettori non ci crederanno e non ci voteranno.

I Riformisti sono sereni perché anche sulle alleanze locali, Matteo ci stupirà nelle prossime settimane, ad iniziare dalla Lucania.

Francesco Colucci, Riformisti



 

 

 

lunedì 4 marzo 2024

PD: gli spioni a chi? A noi!

La vicenda di spionaggio politico giornalistico svelata a Perugia ha del surreale, ma spiega tanti cose sulla vita travagliata di Italia Viva.

Centinaia di politici e di VIP spiati sui dati segretati e protetti dalle leggi italiane.

Politici di tutte le razze, del governo ma anche dell’opposizione: Conte, Renzi, Calenda, gli unici non spiati sono quelli del PD.

Ma che strano, quelli del PD che sono anche gli unici che non si sono ancora indignati per questo scandalo, almeno per ora.

Fra gli spioni indagati un Magistrato della Procura Nazionale Antimafia e un Ufficiale della Guardia di Finanza, proprio quelli che dovevano lavorare per lo Stato.

I giornalisti indagati sono tutti del giornale di proprietà di Carlo De Benedetti, Tessera n. 1 del PD che il sindacato giornalisti ha subito difeso in nome delle libertà di stampa.

Libertà di delinquere forse, perché rivelare notizie che solo lo Stato ha su ogni cittadino e per questo protette dalle leggi italiane, messe a disposizione di pochi giornalisti, da servitori infedeli delle Repubblica, non fa parte delle libertà di stampa, ma è delinquenza.

Un Magistrato e un Ufficiale della Finanza, preposti al controllo delle operazioni bancarie che potevano avere rilevanza penale, non diffondevano ai giornalisti ipotesi di reato, ma quanto di legale e di riservato vi era sui conti correnti di alcuni politici ben individuati e di VIP.

Matteo Renzi è stato il primo bersaglio, guarda caso appena si è messo politicamente in proprio con Italia Viva, lasciando il PD.

Ci auguriamo che questa inchiesta riesca a far emergere quello che tutti sanno, il coinvolgimento di parte della Magistratura quella “Militante”, di parte degli organi dello Stato e di parte della Stampa cosi-detta di sinistra a difesa degli interessi del PD e per spiare, diffamare, sputtanare, scannerizzare, quelli che ne sono avversari politici. 

I Riformisti sono con Piero Calamandrei: Colla legalità non vi è ancora libertà; ma senza legalità libertà non può esserci. Perché solo la legalità assicura, nel modo meno imperfetto possibile, quella certezza del diritto senza la quale praticamente non può sussistere libertà politica.»

Francesco Colucci, Riformisti