domenica 23 giugno 2019

Le importanti decisioni dell'Assemblea Nazionale di +Europa

Al Segretario Nazionale Benedetto della Vedova
sono stati affiancati i seguenti Dirigenti per completare gli organi previsti della Statuto
Presidente dell’Assemblea Nazionale: Bruno Tabacci
Vicepresidente vicario Assemblea Nazionale: Simona Viola
Vicepresidente Assemblea Nazionale: Alessandra Senatore
Tesoriere: Valerio Federico
Collegio di Garanzia: Lorenzo Strik Lievers, Olivia Ratti, Gregorio Donnarumma
Collegio Revisore dei Conti: Simona Bruschi, Assunta Maggio, Antonio Curatola (Effettivi); Paolo Costanzo, Paolo Botticelli (Supplenti)
Sono state approvate alcune mozioni, che potete trovare sul sito di +Europa, qui riportiamo la più importante, che delinea la linea politica e la strategia di +Europa, il superamento dei soggetti costituenti, l'allargamento verso tutti quei movimenti che sono stati insieme a +Europa in queste elezioni e soprattutto da il via alla nuova organizzazione territoriale di +Europa, che tanto mancava alla nostra azione, ad iniziare dai Comitati Regionali e non solo.
LIBERALE, DEMOCRATICA E PROGRESSIVA 
Premessa L’Assemblea Nazionale di Più Europa, udita la relazione del segretario, l’approva come parte integrante della presente mozione. 
Ringrazia Gianfranco Spadaccia e Silvja Manzi per il lavoro svolto in qualità di presidente e tesoriere pro-tempore, e rivolge una particolare menzione per l’impegno del tesoriere in questa difficile campagna elettorale. 
Rivolge al tempo stesso un sentito ringraziamento a tutti i candidati che hanno dedicato impegno e passione nell’ultima campagna elettorale, ai soggetti politici che hanno scelto di condividere con Più Europa la sfida elettorale, consapevoli del livello di rischio politico elettorale che ciò comportava, e che sono i primi destinatari dell’appello che Più Europa intende attraverso questa mozione lanciare. 
Riteniamo che Più Europa, nel prossimo futuro, non debba incagliarsi sulla definizione (destra, sinistra, centro) dello spazio politico che andremo ad occupare, né su quale sia l’elettorato al quale dobbiamo pregiudizialmente rivolgerci. 
Dovremo piuttosto porci il problema della idee, delle istanze e dei bisogni delle persone cui vogliamo dare rappresentanza. 
È necessario procedere spediti verso il superamento delle identità distinte dei soggetti fondatori e di quelli federati, promuovendo Più Europa come motore di aggregazione e soggetto ispiratore di una nuova ampia polarità liberale, democratica e progressiva, attorno alla quale coagulare le istanze politiche e sociali - associazioni, reti civiche, rappresentanze sociali e dei ceti produttivi - dell’Italia che non si rassegna al racconto populista, sovranista ed etno-nazionalista e che anzi ne è vittima. 
Occorre dar vita fin da subito a iniziative politiche che diano voce a questa Italia, coerentemente con i seguenti punti chiave:

Difendere la partecipazione dell’Italia all’Unione Europea,

contrastare i rischi di Italexit,

salvaguardare il risparmio, le proprietà e il lavoro degli italiani,

evitare la povertà delle famiglie conseguente a una catastrofica uscita dall’euro e dalla UE voluta o non voluta, ma necessitata dalle scelte suicide di un governo populista, più amico di Putin, Xi Jinping e Trump che delle istituzioni di Bruxelles; -

riflettere sulla creazione di lavoro e sull’irrobustimento dei salari, attraverso riforme profonde che stimolino la produttività, l’innovazione e la capacità di affrontare la competizione globale e la sfida dei saperi; -

contrastare la disuguaglianza, prima di tutto generazionale, liberando i giovani e le generazioni future dal peso di un debito pubblico crescente e di una spesa pubblica sempre meno produttiva, e agire concretamente per conseguire a tutti i livelli della società una effettiva uguaglianza di genere; -

riprendere la bandiera delle liberalizzazioni, una boccata d’ossigeno per i consumatori e il dinamismo dell’economia e della società; - non lasciare alla retorica leghista la rappresentanza del “meno tasse”, proponendo idee concrete e fattibili di liberazione degli italiani dal peso eccessivo del fisco, senza illusioni immaginifiche - come la proposta di finta flat tax - che si traducono solo in debito futuro o in maggiori imposte indirette e tasse locali;

combattere l’inquinamento che ci avvelena e ci impoverisce, contrastare i cambiamenti climatici e promuovere uno sviluppo autenticamente sostenibile attraverso una rivoluzione di innovazione, tecnologia e investimenti su scala sia locale che europea; -

affermare il valore insostituibile del metodo scientifico e della libertà della ricerca come motore per la modernizzazione e il benessere dell’umanità, rifiutando qualsiasi deriva anti-scientifica e anti-tecnologica; -

coniugare la produzione di nuova ricchezza con un nuovo welfare attento ai grandi bisogni del nostro tempo, dalla minaccia dell’obsolescenza professionale dei lavoratori spiazzati dall’automazione alla povertà assoluta che emargina e intrappola milioni di famiglie, dalle esigenze di una maternità sempre più difficile alla cura dei grandi anziani. -

estendere il campo dei diritti individuali come funzione vitale della società aperta e democratica; difendere lo stato di diritto e le sue istituzioni dagli attacchi ai quali è soggetto.
Per dare dunque un futuro a Più Europa come motore della società aperta dobbiamo ripartire dalle migliaia di attivisti che ne fanno parte, dai gruppi territoriali e tematici e dalla loro iniziativa. 
Bisogna coinvolgerli in modo organico, dare loro strumenti di azione, luoghi di confronto e coordinamento - infine - dare il loro volto a Più Europa da oggi in poi. Dobbiamo promuovere nuovi protagonisti nella vita pubblica e nel dibattito mediatico, investendo sulla loro capacità di rappresentare e far crescere il partito. 
Per fare tutto questo è necessario impegnarci nella definizione di una organizzazione territoriale diffusa e di coordinamenti regionali che concorrano insieme agli organismi nazionali alla costruzione e al consolidamento dell’iniziativa di Più Europa. 
Considerata la possibilità, non remota, di un eventuale ritorno al voto per il parlamento nazionale nell’autunno del 2019 o nella primavera del 2020, è cruciale definire in tempi rapidi la partecipazione di Più Europa a tali elezioni attraverso l’organizzazione della raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste.
È fondamentale reperire le risorse necessarie per garantire a Più Europa la possibilità di guardare a un orizzonte di medio periodo, organizzando le sue attività non solo da soggetto elettorale ma da luogo di elaborazione politica e strumento di campagne politiche su obiettivi precisi. 
Per quanto illustrato in premessa, l’Assemblea: accoglie la proposta del Segretario di indire entro le prossime settimane una conferenza programmatica, i cui tempi e le cui caratteristiche verranno definite dalla segreteria. riconosce il forte valore identitario per Più Europa dell’iniziativa politica “Figli Costituenti” e promuove per il 6 e 7 luglio due giorni di mobilitazione nazionale sul tema della responsabilità generazionale e della sostenibilità ambientale. promuove l’adesione a Più Europa di tutte le persone e le realtà associative e politiche che si riconoscano nell’obiettivo di rappresentare una forza liberale, democratica e progressiva per la politica italiana ed europea, nella consapevolezza dell’importanza di impegnarsi anche in Italia nella definizione di uno spazio politico innovatore e riformatore, radicale nelle iniziative e pragmatico nelle soluzioni, alternativo a ogni forma di sovranismo e populismo; riconosce la necessità di dare esecutività alle deliberazioni assembleari del 16 e 17 febbraio, laddove non siano state superate da diversi pronunciamenti dell’assemblea in corso; 
dà mandato al Segretario di rafforzare il ruolo di Più Europa come luogo di elaborazione politica e di produzione di idee attraverso l’assegnazione di portafogli tematici a dirigenti di partito all’interno e all’esterno della segreteria, e istituendo forum aperti, anche come canali di comunicazione interna con iscritti e gruppi territoriali e tematici;

conferma l’importanza della partecipazione diretta e autonoma di Più Europa ad eventuali elezioni politiche anticipate e dà mandato al Segretario e alla direzione di individuare un responsabile della raccolta firme, che non potrà poi essere candidato alla medesima elezione, per la presentazione delle liste per ognuno dei 63 collegi plurinominali della Camera dei Deputati all’interno dei quali andrebbero raccolte secondo la normativa attualmente in vigore non meno di 750 sottoscrizioni autenticate; impegna il Segretario a mettere in campo tutte le iniziative politiche, giuridiche e legislative, di intesa con altre forze politiche e parlamentari, utili a superare la situazione di grave vulnus costituzionale che impedisce - allo stato attuale - a Più Europa e a tutte le formazioni politiche non dotate di esenzione alla raccolta delle firme di partecipare alle elezioni in condizioni di parità con le altre, con particolare menzione all’impossibilità di scegliere liberamente la possibilità di coalizzarsi con forze politiche dotate di esenzione e di raccogliere le firme in un numero e in un tempo congruo e ragionevole; 
riconosce l’importanza delle assemblee di ascolto degli iscritti regionali cui il Segretario parteciperà nelle prossime settimane e auspica che la Direzione proceda in tempi rapidi alla nomina dei coordinamenti regionali di Più Europa;

stabilisce di far partire la campagna di iscrizioni a Più Europa dal 01/07/2019 al 30/06/2020, 
considerando valide per questa campagna anche le iscrizioni fatte successivamente alla data del Congresso del 26/01/2019, e dà mandato alla segreteria e all’amministratore di procedere con la campagna di tesseramento, di pari passo con le altre iniziative di autofinanziamento da promuovere: sottoscrizioni, 2x1000, campagne di crowdfunding, ecc.; 
invita anche gli eletti di Più Europa nel parlamento nazionale e nei consigli regionali (nonché chi faccia parte dei gruppi di Più Europa in tali assemblee) a partecipare con una quota mensile non inferiore ai mille euro al finanziamento dell'associazione politica contribuendo così alla sua attività;

impegna i soggetti fondatori, partecipanti e federati, a non presentarsi autonomamente alle competizioni elettorali alle quali partecipa Più Europa con deliberazione della Direzione, ai sensi dell'articolo 11.6 dello Statuto di Più Europa. 
Della Vedova Tabacci Federico Viola Senatore Falasca Masini Ferrandelli Cottafavi Rolando Rebuffoni Romano Santoro Sanza Perego Benuzzi Rinoldi Primavera Dentamaro Severati Volpato Salvati Gambardella Barbieri Yusuf Salvati Pasetto Zambra

martedì 18 giugno 2019

Perché +Europa viva e cresca.


L’articolo di Olivier Depuis sul Blog l’Européen, “Per il rilancio di +Europa” è acuto e in buona parte condivisibile ma ha a mio parere manca di coraggio nel proporre soluzioni chiare ai giusti problemi sollevati.
Ha fondate ragioni Olivier quando parla della “questione della fiducia o della sfiducia tra i soci fondatori di +Europa”  e della mancata “cessione di sovranità” fra i soggetti federati con la difficoltà di far decollare +Europa come un soggetto politico autonomo per le “riserve sovraniste” dei soggetti federati.
Dobbiamo pretendere una risposta rapida e diretta dai  soggetti federati: credete ancora e volete fra proseguire e sviluppare +Europa?
Se la risposta è SI, occorre che i soggetti fondatori aprano immediatamente l’adesione a + Europa a tutti quei soggetti politici (socialisti, verdi, democratici, comunardi e così via) che vogliano costruire assieme a noi un partito europeista riformista liberale democratico al centro dello schieramento politico italiano e che si sono avvicinati a +Europa in questi ultimi mesi elettorali.
Fatte queste confluenze, tutti questi partiti federati, fondatori e non, devono fare un passo di lato riconoscendo +Europa come unico comune soggetto politico e mettendo in “aspettativa reale” se non chiudendo le “case madri.”
Dovrà essere aperto contestualmente un nuovo tesseramento individuale fino al 31 dicembre 2019, valido per il Congresso anticipato del 2020, che si dovrà tenere per mozioni politiche e non con la farsa di liste generiche e variopinte che hanno creato divisioni congressuali ai fini di potere sui commi del nuovo Statuto e non sui programmi politici e peggio ancora sul nome del Segretario separato da ogni chiara scelta politica.
La seconda grande questione sollevata da  Olivier e cioè “ il ruolo degli iscritti” e dei  “Gruppi di +Europa che si sono costituiti e che rimangono il solo strumento di iniziativa militante disponibile…che si sia sottratto alla logica del manuale Cencelli”, va affrontata con coraggio ed innovazione.
Per dare spazio e protagonismo ai singoli iscritti occorre dare organizzazione e rappresentanza politica ai Gruppi, sottraendo +Europa alla infelice concezione radicalizzante che contano solo le elezioni nazionali e europee e quindi la politica si fa solo a Roma e a Brusselles.
Creare un consenso elettorale stabile ed esteso chiamando a raccolta simpatizzanti e votanti solo due volte ogni cinque anni, alle elezioni nazionali e a quelle europee è pura follia radical chic.
I Cittadini sono molto sensibili alla gestione dei territori delle proprie Regioni, Province e Comuni e vogliono scegliere e controllate gli amministratori locali che decidono molti più problemi della vita delle proprie famiglie dei Parlamentari nazionali ed europei.
Dobbiamo creare un partito vecchia maniera? degli assessori? 
Assolutamente No! 
Dobbiamo avere Gruppi snelli e molto web-presenti ed attivare gli iscritti che si rapportino giornalmente con i cittadini ed i loro problemi, che partecipino alla vita sociale delle proprie comunità, che propongano e sostengano soluzioni locali per migliorare la vita.
Come farlo? “Inventare” forme nuove e light per queste strutture è tema vero del dibattito di +Europa.
Voglio portare un esempio concreto: 
A Lucca, dove abbiamo raggiunto alle Europee il 4,50% abbiamo sperimentato, nel vicino Comune di Capannori 45.000 abitanti, una lista +Capannori, con pochi iscritti a +Europa e molti giovani appartenenti a gruppi spontanei ambientalisti a sostegno di un Sindaco PD molto distaccato dal partito…anzi quasi eretico, riconfermato con oltre il 55% dei consensi, mentre nelle contemporanee elezioni europee il centro destra a guida Salviniana aveva superato il 52% dei consensi.
La lista + Capannori ha preso più del 6% dei voti, eletto due giovani consiglieri, nessuno dei quali di +Europa e il Sindaco ha nominato a Vice Sindaco un giovanissimo indipendente di poco più di venti anni che ha raccolto 700 preferenze su 1500 voti della nostra lista e che aveva già avuto un positiva esperienza amministrativa.
Non abbiamo ricercato ne realizzato alcuna posizione di potere, ma abbiamo dimostrato che +Europa è dentro i problemi del Territorio ed ha contribuito a eleggere giovani indipendenti che credono nell’Europa unita e che potranno portare  nel Comune una ventata di freschezza e di rinnovamento sui temi ambientali cosi cari a noi tutti.
Nello stesso tempo abbiamo avuto la prova che sui problemi concreti dei territori si può contrastare e battere l’onda populista (anche nella stessa cabina elettorale) che ha gioco facile nel vendere il libro dei sogni, a livello nazionale.

Francesco Colucci Lucca, per il Blog “Riformisti per +Europa” https://riformistiperpiueuropa.blogspot.com/