Stupisce la decisione di passare la Lombardia a zona arancione e la Toscana no, quando pressoché tutti i parametri di quest’ultima sono migliori dell’altra.
Scopri poi che la motivazione è data da una norma burocratica
stabilita dal Governo per cui per scalare da rosso ad arancione debbono passare
14 giorni di parametri in discesa, propedeutici alla fascia più bassa.
Per la Lombardia erano passati i 14 giorni per la Toscana no,
i 14 giorni scadono oggi 28 novembre, essendo la zona rossa scattata il 14
stesso mese.
Perché la zona arancione della Toscana dovrebbe scattare dal
3 dicembre e non dal 29 novembre?
Per una regola burocratica sempre decisa dal Ministro
Speranza, per cui il Comitato Ministeriale che deve decidere il passaggio si
riunisce una volta per settimana e la prossima appunto è il 3 dicembre.
La decisione poi deve essere pubblicata sulla Gazzetta
ufficiale e quindi entrare in vigore il 4 o il 5 dicembre.
Presidente Giani, qui non si tratta di ignorare i parametri
stabiliti dagli esperti per collocare le regioni in una delle tre fasce, ma di
usare il buonsenso per la loro applicazione e non la burocrazia
vetero-comunista di Speranza.
Se la Toscana ha parametri migliori della Lombardia e della
Calabria non può essere scavalcata perché al 27 novembre manca un giorno di
dati o peggio ancora ritardare di riaprire negozi essenziali perché il Comitato
si riunisce il 3 dicembre, anche se i 14 giorni di dati in discesa, scadono il 29
novembre.
Presidente Giani, giusto essere ossequienti alle disposizioni
stabilite per contenere la Pandemia, ma non accetti supinamente stupide regole
burocratiche ministeriali.
Pretenda che il Comitato Ministeriale, che deve decidere, si riunisca
subito!
Il fatto che migliaia e migliaia di attività economiche
Toscane continuino a soffrire, danni ingenti rimanendo illegittimamente in zona
rossa, anche per un solo giorno in più, perché chi deve decidere si riunisce
una volta per settimana, è inaccettabile.
Per finire: Bar e Ristoranti sono due dei settori che stanno
pagando più di tutti questa Pandemia, al di là del colore delle zone, se non
vogliamo distruggere queste attività occorre riaprire almeno mezza giornata
fino alle 18 le loro attività in presenza, confermando tutte le regole stringenti
già previste sui distanziamenti, sul numero delle persone da ammette per tavolo,
sulla sanificazione degli ambienti.
In Discoteca gli assembramenti sono inevitabili, ma la presenza ad un Bar o a un Ristorante è gestibile, in sicurezza, con il rispetto delle norme: basta volerlo.
Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva
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