giovedì 10 dicembre 2020

Colpo di Stato?

Se Berlusconi avesse provato a fare quello che sta tentando di fare Conte, tutta la sinistra italiana sarebbe in piazza. 

I Sindacati avrebbero proclamato lo sciopero generale, l’ANPI la mobilitazione dei riservisti, la stampa e le TV avrebbero aperto con titoli a caratteri cubitali.

Il Presidente Conte, approfittando della grave crisi innestata dal Covid19, con le persone impegnate a piangere i morti, sfuggire ai contagi e mettere insieme il pranzo con la cena, ha messo in atto un piano eversivo per esautorare il Parlamento, commissariare il Governo, scavalcare il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).

Come si potrebbe nomare il cercare di far passare nottetempo, un piano di spese per 200 miliardi di fondi europei, mai discussi da nessuno, consegnato ai Ministri alla una di notte, per essere approvato dopo poche ore, nella mattinata stessa?

Un piano che una volta approvato nel Consiglio dei Ministri, anche a maggioranza, con il voto contrario di Italia Viva, sarebbe stato inserito nella legge di Bilancio che dovendo essere approvata entro il 31 dicembre vedrebbe stroncata ogni discussione in Parlamento, con la richiesta del voto di fiducia.

Con la stessa procedura si è cercato di far approvare la costituzione di una Fondazione esterna sui servizi segreti, staccata dal controllo Costituzionale del COPASIR e in mano al solo a Conte.

E’ ovvio definire questi tentativi un piano eversivo perfetto, che stava passando nel più assoluto silenzio di un PD intellettualmente evaporato, di 5 stelle intellettualmente mai pervenuti, di una stampa succube del Grande Fratello, di un Sindacato impegnato nello Sciopero degli Statali.

Solo Matteo Renzi ha avuto il coraggio di denunciare il grave vulnus tentato alla Costituzione e al Parlamento Italiano, fino ad annunciare il voto contrario di Italia Viva a tutta la manovra tentata da Conte.

Beffa nelle beffe, si scopre che nel Piano di 128 pagine, tentato di far passare nottetempo e che nessuno sa chi l’ha scritto, sono indicate spese totali, in cinque anni, di 9 miliardi per la Sanità e 3 miliardi per il Turismo su un pacchetto di 200 miliardi da spendere, con l’utilizzo di trecento consulenti esterni e di sei super manager con poteri di commissariare Ministeri, Regioni e Comuni.

Prevedere briciole per Sanità e Turismo non solo è folle ma denota l’assoluta incompetenza dell’anonimo che ha deciso queste scelte. Sarà stato Beppe Grillo?

Italia Viva chiede che tutta la questione dei fondi europei sia portata al Parlamento che deve fare le scelte che gli competono costituzionalmente, per poi dare al Governo, nella sua interezza, la gestione dell’attuazione delle scelte fatte.

Il rispetto della Costituzione, delle regole democratiche, delle competenze, delle autonomie locali, delle categorie economiche non può essere eluso o scavalcato.

Italia Viva, anche da sola, non lo consentirà.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva

 


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