martedì 7 marzo 2023

TTR: Nuovo partito Liberaldemocratico, due piccole ambasce: regioni rosse e orfani.

Le recenti dichiarazioni di Elena Bonetti e Ettore Rosato, le newsletter di Carlo Calenda e Matteo Renzi, fanno comprendere che il gruppo dirigente dei due partiti ha in mente con chiarezza dove si collocherà il nuovo partito Liberaldemocratico o meglio dove non si collocherà: mai con la sinistra-sinistra, con PD e 5Stelle.

Riformisti incompatibili con Elly Schlein e con le sue idee. Questo appare definito.

Nelle periferie dei due partiti, soprattutto nelle regioni rosse, dove il richiamo ancestrale con la sinistra continua ad avere totem comuni e amicizie di lunga data, si avvertono, a volte, incertezze e sensibilità diverse.

Il mito della Regione Rossa pur ridotto a Emilia e Toscana resiste come “fenotipo” di unità a sinistra e di buona amministrazione, anche se nel tempo è spesso divenuto altro e ben più prosaico.

Tra i principali cultori dell’unità a sinistra troviamo gli “orfani” coloro che hanno lasciato la “ditta” per amore di Matteo, con la segreta speranza che la scissione servisse a creare un nuovo “fronte popolare” con a guida il loro amato leader.

L’elezione di Elly Schlein ha scacciato, definitivamente, questi due fantasmi.

Diversamente, nei Comuni, le possibilità di accordi locali con il PD potrebbe, teoricamente, aumentare.

La dove gruppi locali riformisti all’interno del PD vogliano prendere le distanze dal nuovo corso nazionale, sinistra-sinistra e siano disponibili ad accordi chiari, magari con candidature a Sindaco non della “ditta” ma della società civile o del Terzo Polo.

Queste occasioni andranno sfruttate perché indeboliscono il quadro nazionale PD-5stelle e saldano rapporti con le componenti riformiste del PD, allo sbando dopo l’insuccesso di Bonaccini, che è nostro interesse rafforzare all’interno del PD.

Non vogliamo dettare nessuna linea politica, che spetta ai nuovi organi provvisori prima e definitivi poi dei liberaldemocratici, vogliamo solo evidenziare le diverse sensibilità ancora esistenti sulla strada della costituzione del nuovo partito, ma anche nuove possibili prospettive, da esplorare con coraggio.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani




 

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