Ieri sono stato al Congresso della CGIL. Ho deciso di evitare giri di parole, di lisciare la platea e sono andato "dritto per dritto", come si dovrebbe fare innanzitutto per rispetto nei confronti di chi ti ascolta. Non l'hanno presa benissimo. Poco male, i confronti franchi e diretti mi sono sempre piaciuti.
Ho chiarito che per noi le alleanze si fanno sui contenuti,
non contro "gli altri". Non condividiamo le posizioni di Schlein,
Conte e CGIL su Ucraina, energia, politica industriale, politica economica,
lavoro, ambiente. Su che basi potremmo mai governare? E a cosa serve la
politica se non a governare, possibilmente cambiando in meglio la vita delle
persone?
Aggiungo che un PD sempre più indistinguibile da Articolo 1 e
dai Verdi di Bonelli, che si contende l'elettorato con i 5S (su posizioni
pressoché identiche), non potrà mai vincere le elezioni.
E se ciò non bastasse, non ci sono elezioni in vista che
prevedano alleanze.
Quello che occorre fare è lavorare, se possibile, su proposte
comuni dell'opposizione. Per questo ho invitato tutti a unirsi sul nostro
progetto di azzeramento delle liste d'attesa della sanità presentato la scorsa
settimana. Ci sono 98.000.000 di prestazioni arretrare, un dato indegno di un
Paese civile. Questa è l'emergenza da sanare per avere più equità! Altro che
Superbonus e la proposta della Schlein di lavorare meno a parità di salario.
Il momento più assurdo di tutta la manifestazione è stato
quando Conte, tra gli applausi della platea, mi ha rinfacciato di aver votato
con la destra. La cosa surreale è che questa accusa (falsa, Ucraina a parte) mi
è stata mossa dal "burattino" (cit. del capo dei liberali al
Parlamento Europeo) di Salvini quando era in modalità "ruspa".
La memoria selettiva è IL nostro problema. Una
"malattia" che alimenta la faziosità e mina la capacità di giudizio
dei cittadini. Questo Paese è prigioniero di retorica e ipocrisia tanto quanto
è ossessionato da un vuoto confronto di slogan e ideologie. Come Azione siamo
nati per opporci a tutto questo e offrire soluzioni concrete fondate su idee
chiare e nette che riflettono ciò che è possibile fare.
Per noi prendere in giro i cittadini con false promesse è
innanzitutto immorale. Così come immorale è nascondere ciò che si pensa dietro
parole vuote e espressioni barocche.
La prossima settimana interverrò in Senato sul Consiglio
Europeo. Parlerò di come gestire seriamente l'immigrazione. Gli arrivi sono
triplicati rispetto agli scorsi anni e con essi le morti in mare. Le promesse
di assurdi blocchi navali della Meloni sono svanite come neve al sole e oggi il
Governo appare del tutto impreparato ad affrontare un fenomeno complesso
destinato a durare.
Avanti dunque! Con determinazione e serietà. Abbiamo bisogno
del vostro sostegno
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