I risultati delle elezioni regionali in Lazio e in Lombardia sono stati deludenti per il Terzo Polo.
Lo ha detto con chiarezza Carlo Calenda:
"Quel che è certo è che la destra ha ancora la maggioranza nel Paese. Non sarebbe cambiato nulla se in Lombardia fossimo andati con il PD: ne è dimostrazione quello che è successo nel Lazio. Anzi, alla fine lista Moratti e Terzo Polo hanno ottenuto più o meno il risultato delle politiche. Sapevamo che queste elezioni sarebbero state difficili per noi perché siamo un partito di opinione. Se ti allei con la sinistra perdi i voti di centrodestra e viceversa. Se andiamo da soli perdiamo i consensi del voto utile."
Dopo questo voto, è sempre più chiaro
che c’è bisogno di un partito unico di centro riformista, liberale e popolare, ha concluso Carlo Calenda
Per il fronte renziano è Elena Bonetti, a uscire in chiaro: «La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare va fatta adesso. Adesso, non domani».
Think Tank Reformists è nato per questo: portare un piccolo
mattone alla costruzione di un unico partito centrale, riformista e liberale, nella
vita politica italiana.
Oggi l’imperativo è accelerale la costruzione di questo nuovo
partito, che non sia solo la somma di Azione e Italia Viva, ma molto di più.
Si apra un grande dibattito nella società italiana su cosa
fare e come farlo per costruire questo nuovo partito.
Think Tank Reformists è qui per partecipare e far partecipare a chi ne ha voglia e coraggio, a
questo dibattito per una discussione di contenuti e non di slogan.
Siamo partiti con la Scuola, uno dei temi che ci stanno più a
cuore, centrale per il nuovo partito, dibattito che continuerà nelle prossime
settimane.
Apriremo nei prossimi giorni a discussione su altri due
grandi temi.
Il primo: Nelle due grandi regioni, Lazio e Lombardia hanno
votato complessivamente meno del 40% e i due Presidenti sono stati eletti con
il 20% circa degli aventi diritto. Una percentuale ridicola per due Regioni
pilastro dell’autonomia.
La domanda è: ha senso dare a queste Regioni per cui pochissimi
vanno a votare, ulteriori poteri come proposto dal Governo Meloni o è il
momento di una riflessione più ampia, coraggiosa e senza tabù su tutta l’organizzazione
dello Stato e delle autonomie locali, mettendo mano a una riforma della Costituzione,
magari partendo dalla Riforma Renzi che pur bocciata nel Referendum non è detto
fosse sbagliata?
Altri Referendum hanno bocciato proposte, come quello sul
nucleare, sull’onda di un facile populismo, che poi si sono rilevate assurde e
sbagliate.
La seconda riflessione che vogliamo aprire è ancora più
fondante.
Parliamo di costruire un nuovo partito Riformista e Liberale,
ma quale “liberismo” vogliamo mettere al centro di questo progetto?
Nei prossimi giorni apriremo anche questo dibattito partendo
da un saggio del Prof. Grassini dal titolo “Pensiero Neo Liberale”.
Think Tank Reformists aspetta le vostre riflessioni su questi
e altri temi, per accelerare la costruzione di questo nuovo partito, nella
chiarezza e nella concretezza.
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