martedì 14 febbraio 2023

Dopo questo voto e questo NON voto, una sola strada: un partito unico di centro, riformista e liberale.

I risultati delle elezioni regionali in Lazio e in Lombardia sono stati deludenti per il Terzo Polo.

Lo ha detto con chiarezza Carlo Calenda:

"Quel che è certo è che la destra ha ancora la maggioranza nel Paese. Non sarebbe cambiato nulla se in Lombardia fossimo andati con il PD: ne è dimostrazione quello che è successo nel Lazio. Anzi, alla fine lista Moratti e Terzo Polo hanno ottenuto più o meno il risultato delle politiche. Sapevamo che queste elezioni sarebbero state difficili per noi perché siamo un partito di opinione. Se ti allei con la sinistra perdi i voti di centrodestra e viceversa. Se andiamo da soli perdiamo i consensi del voto utile."

Dopo questo voto, è sempre più chiaro che c’è bisogno di un partito unico di centro riformista, liberale e popolare, ha concluso Carlo Calenda

Per il fronte renziano è Elena Bonetti, a uscire in chiaro: «La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare va fatta adesso. Adesso, non domani».

Think Tank Reformists è nato per questo: portare un piccolo mattone alla costruzione di un unico partito centrale, riformista e liberale, nella vita politica italiana.

Oggi l’imperativo è accelerale la costruzione di questo nuovo partito, che non sia solo la somma di Azione e Italia Viva, ma molto di più.

Si apra un grande dibattito nella società italiana su cosa fare e come farlo per costruire questo nuovo partito.

Think Tank Reformists è qui per partecipare e far partecipare a chi ne ha voglia e coraggio, a questo dibattito per una discussione di contenuti e non di slogan.

Siamo partiti con la Scuola, uno dei temi che ci stanno più a cuore, centrale per il nuovo partito, dibattito che continuerà nelle prossime settimane.

Apriremo nei prossimi giorni a discussione su altri due grandi temi.

Il primo: Nelle due grandi regioni, Lazio e Lombardia hanno votato complessivamente meno del 40% e i due Presidenti sono stati eletti con il 20% circa degli aventi diritto. Una percentuale ridicola per due Regioni pilastro dell’autonomia.

La domanda è: ha senso dare a queste Regioni per cui pochissimi vanno a votare, ulteriori poteri come proposto dal Governo Meloni o è il momento di una riflessione più ampia, coraggiosa e senza tabù su tutta l’organizzazione dello Stato e delle autonomie locali, mettendo mano a una riforma della Costituzione, magari partendo dalla Riforma Renzi che pur bocciata nel Referendum non è detto fosse sbagliata?

Altri Referendum hanno bocciato proposte, come quello sul nucleare, sull’onda di un facile populismo, che poi si sono rilevate assurde e sbagliate.

La seconda riflessione che vogliamo aprire è ancora più fondante.

Parliamo di costruire un nuovo partito Riformista e Liberale, ma quale “liberismo” vogliamo mettere al centro di questo progetto?

Nei prossimi giorni apriremo anche questo dibattito partendo da un saggio del Prof. Grassini dal titolo “Pensiero Neo Liberale”.

Think Tank Reformists aspetta le vostre riflessioni su questi e altri temi, per accelerare la costruzione di questo nuovo partito, nella chiarezza e nella concretezza.



 

 

 

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