L’ultimo decreto legge
del Governo, quello omnibus sugli aiuti per la Pandemia, in sede di conversione
in legge dovrà veder sanate alcune norme palesemente errate se non
incostituzionali.
Fra queste il rimborso dei biglietti comprati in prevendita per
i Concerti effettuato con voucher per altri eventi degli stessi organizzatori.
Se per i Concerti che a causa della Pandemia sono stati spostati di
data e saranno regolarmente previsti più avanti è legittimo dare un voucher o
estendere la validità del biglietto acquistato ad altra data, non lo è per i
concerti annullati e che sappiamo non si terranno più in quella città per l’indisponibilità
dell’artista.
Paul McCartney infatti ha annunciato che non farà concerti in
Italia il prossimo anno, per cui non avrà compenso alcuno.
In questo caso dare
un voucher per l’acquisto di biglietti per il concerto di un altro artista, non
solo è inopportuno ma anche illegittimo.
Ho acquistato un Cavallo e non mi
possono consegnare un Asino perché c’è la Pandemia.
Come Riformisti
crediamo che per il buon nome di Lucca nel Mondo, il Comune, nel suo ruolo “misterioso”
di co-organizzatore di Lucca Summer, dovrebbe auspicare la libertà di scelta fra
contante e voucher per il rimborso di chi ha acquistato biglietti di un
Concerto annullato, come peraltro previsto dai contratti in essere.
Fare questo distinguo prima
che Lucca venga coinvolta in un caso nazionale che sta già montando e che porterà
inevitabilmente al cambiamento della norma e forse anche alla testa del
Ministro PD, Franceschini, imprudente e poco trasparente, darebbe al Comune, un
ruolo di imparzialità e di buon senso, certamente apprezzato dalla decina di
migliaia di persone che da tutta Europa hanno acquistato biglietti per un
Concerto a Lucca, che non ci sarà più.
Affermare, senza se e
senza ma, la validità di principi di equità e di giustizia per i più deboli, dovrebbe
sempre far parte della morale di un Ente Pubblico.
Francesco Colucci,
Riformisti per Italia Viva
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