Lasciamo senza rimpianti un 2020 disgraziato, come si conviene ad un anno bisestile, con due temi irrisolti: il Governo e la Pandemia
Sulla Politica aleggia un grande Bluff che questo nuovo anno vedrà
smascherato.
L’inizio del 2021 vede un PD spaurito e senza guida certa, un
Conte con ambizioni Peroniste, la diaspora di centinaia di parlamentari
grillini allo sbando, con sindrome esistenziale ed elettorale.
Un centro-destra ancora prigioniero di antieuropeismo
suicida.
Un PD da fantascienza che, nel suo odio anti-renziano, riesce
a ipotizzare elezioni anticipate con liste elettorale assieme ai grillini, con Conte
candidato premier dalla sinistra: Quel Conte campione del populismo, scelto a
suo tempo, da Grillo e benedetto da Salvini e Trump.
Questa auspicata alleanza elettorale PD- Grillo, con Conte
leader della sinistra, quale programma di Governo potrebbe presentare al Paese?
No al Lavoro, No all’Industria, solo assistenzialismo e
decrescita felice, No al Progresso, a TAV, TAP, MES, ILVA, No alle Opere
Pubbliche e alle Olimpiadi, perché tutti rubano, No al Commercio e Turismo,
perché sono tutti evasori.
I Grillini e Conte potrebbero presentarsi alle elezioni senza i loro cavalli di battaglia? Senza il loro populismo anti-casta? Abbandonando ogni dissenso che hanno sempre cavalcato?
Il PD potrebbe presentarsi alle elezioni con i programmi di
Grillo e di Casaleggio?
E’ credibile che il PD e 5stelle facciano liste comuni al
maggioritario? indispensabili per vincere. Magari con Di Battista in lista in Toscana
assieme a Enrico Rossi?
A questo inciucio politico elettorale il PD e i 5stelle arriverebbero
compatti? Sarebbero in grado, su ipotetici e difficoltosi candidati comuni nel
maggioritario, di sommare i loro voti?
Fanno ridere i sondaggi che fanno la somma dei voti presunti
dei due partiti, una somma che in politica non avviene mai e soprattutto poi
con i grillini.
Questo è il grande Bluff che ci lascia il 2020 e che Matteo
Renzi non avrà difficoltà, a portare alla luce e al fallimento.
Nel 2021 non è questo Bluff che deve preoccuparci e neppure
il risibile ricatto di fantomatiche elezioni anticipate.
Quello che spaventa è il PD: per la mancanza di identità e di
leadership, per il vuoto politico e l’assenza di programmi credibili. Un
gigante dai piedi di argilla.
Dobbiamo temere il dissolvimento del PD come Partito nazionale,
affogato nel grillismo, teso unicamente a mantenere lo status quo, perché,
qualunque movimento, sarebbe letale per la sua unità o per l’alleanza con i 5stelle
Rimaniamo basiti quanto vediamo sproloquiare per il PD personaggi
Pirandelliani come Franceschini, Bettini, Boccia, che ne determinano le
decisioni.
Sembra di vivere una farsa, ma è una tragedia.
Il PD è ancora una forza importante all’interno del Paese,
grazie soprattutto alla sua forte presenza nelle autonomie locali, che sa ben
gestire, nei programmi, nelle realizzazioni e nel potere.
Avere un forte radicamento popolare per saper amministrare, spesso bene, città e paesi, ma non avere una linea politica per il Governo del Paese, di prospettiva e credibile, potrebbe essere letale, per tutto lo schieramento progressista italiano.
Se nel 2021 questo PD confermerà di essere “politicamente bollito” una brutta copia dei 5stelle e a loro asservito, sarà inevitabile iniziare a porre lo sguardo al centro e non solo al centro,
perché morire grillini non si può.
Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva.
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