venerdì 29 gennaio 2021

Renzi finirà per diventare anche “simpatico”.

Matteo Renzi ha una visione per l’Italia, idee chiare, propone politiche coraggiose per il sistema Paese.

Difficilmente le sue posizioni sono contrastate nel merito, si preferisce colpirlo disegnando una sua caricatura: è antipatico, indisponente, inaffidabile, intempestivo, amico di Capi di Stato esteri (dell’occidente e non, come altri, della Cina e della Russia), gioca a pallavolo con i figli, compra la casa con il mutuo e così via.

A forza di trovare ed esaltare i suoi difetti, di denigrare la sua figura, di dare colpe immaginarie finiranno, per farlo divenire anche “simpatico”, esaltando la scelta di Dante Alighieri nella “legge del contrappasso”.

Anche in questa crisi i suoi detrattori iniziano sempre dicendo “Renzi dice cose giuste, ma le dice male, non è il momento, parla poco, parla troppo.

La proposta politica di Renzi, sempre chiara e netta, non viene combattuta sulle idee, ma sulla maldicenza: la verità può essere mistificata per un po’, ma alla lunga emerge per forza.  

Tutti sanno che questo Conte ha governato male, sia la Pandemia con provvedimenti contradditori e senza intervenire tempestivamente su operatori e strutture sanitarie, sia sulla scuola e i giovani, ma soprattutto sull’economia, scegliendo la strada dei sussidi, pochi e mal distribuiti, ad una politica coraggiosa di crescita e di sviluppo

Tutti sanno che avremo denari solo per pochi mesi per finanziare ancora la Cassa Integrazione e per il blocco dei licenziamenti.

Tutti sanno che se non investiamo subito e bene, in opere pubbliche e in attività che diano reddito ad imprese e cittadini, finiremo velocemente alla bancarotta.

Tutti sanno che il Governo Conte è stato sollecitato da mesi, da Italia Viva a cambiare passo, ad accelerare, a decidere, ma tutto è stato vano.

Tutti sanno che ci vuole un Premier diverso, Ministri competenti, una maggioranza più ampia, perché siamo sull’orlo del precipizio economico, ma PD e grillini come orchestrali del Titanic, continuano a suonare una musica ormai alla frutta: vogliamo il Conte ter, senza dire per fare cosa.

Tutti sanno che dietro la richiesta del Conte ter vi è solo l’incapacità di PD e 5stelle di fare scelte politiche coraggiose e dirompenti per far riprendere l’economia.

Zingaretti dice: Conte è il punto di equilibrio nella maggioranza, ma non dice che lo è perché promette tutto a tutti, tutto e il contrario, sempre rinviando ogni decisione, bloccando tutto perché ritiene che solo l’immobilismo, può tenere assieme il suo Governo.

Tutti sanno che non c’è più tempo per compromessi al ribasso, per immobilismo, per pannicelli caldi.

E l’ora di sbloccare i cantieri, fare investimenti nel mondo produttivo, nella scuola, nella sanità, senza incertezze, ritardi, posizioni ideologiche.

La politica del NO a tutto, della decrescita felice è morta di Covid19, il Vaccino per l’Italia è riprendere a crescere, investendo con decisione, su tutto quello che può portare occupazione e reddito, ad imprese e cittadini. Anche sul Ponte di Messina, sulla Gronda, sull'Alta Velocità.

Un Conte ter, con questi Ministri, questa maggioranza, potrebbe fare questo? Quello che non è stato capace neppure di iniziare in questo anno?

Tutti sanno che ci vuole un Governo dei “migliori” e una maggioranza più vasta, che diluisca il potere di veto dei signori del NO

Tutti sanno! ma il loro obiettivo non è salvare l’Italia, bensì liberarla da Matteo Renzi perché dice delle verità scomode, perché vuole decidere, perché è più bravo di loro.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



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