mercoledì 27 gennaio 2021

Conte ter: una barzelletta italiana.

Il Premier Conte, dopo aver perso l’appoggio di Italia Viva, ha ritardato di molti giorni le sue doverose dimissioni, cercando di sopravvivere a sé stesso aprendo un indecoroso mercimonio di Senatori.

Fallito il tentativo di galleggiare, si è dimesso cercando un reincarico per un Conte ter, insistendo nella ricerca di una maggioranza raccogliticcia, fondata sul tradimento di qualche Senatore, ingolosito da incarichi prestigiosi.

Perché un Conte ter sarebbe una barzelletta? 

Perché di fronte ad una crisi sanitaria, aggravata dalle sue decisioni di non attivare il MES, in presenza di una crisi economica devastante per imprese e lavoratori, dovendo in poche settimana colmare le sue precedenti inefficienze in tema di Recovery Fund da presentare all’Europa, 

proporre al Presidente della Repubblica un governo Conte ter con una pseudo maggioranza di pochi voti, garantita da voltagabbana un tanto al kilo,  eterogenea e contradditoria, non può che essere una favoletta da raccontare a veglia ai nipotini…c’era una volta un Conte ter…..

Non stupisce l’ambizione di Conte, uomo di tutte le maggioranze pur di restare a Palazzo Chigi: Con il Conte uno è stato sovranista e antieuropeo, con strascichi ancora pendenti, alla Magistratura, in tema di immigrazione.

Con il Conte due, si è trasformato in grande europeista, ma il suo governo è stato largamente insufficiente nell’azione di contrasto alla crisi economica, alla sofferenza di moltissime categorie, incerto e contradditorio sulla Pandemia.

Conte fa il suo gioco personale, quello che disgusta è il sostegno del PD ad un Conte ter, che nascerebbe morto

Cosa spinge il PD in una strada assurda e senza uscita? Possibile che l’odio per Matteo Renzi, li porti sull’orlo del suicidio politico? 

Un Governo Conte ter con una manciata di Senatori accattata nel Suk per affrontare le Pandemie sanitari ed economiche? Per investire 200 miliardi? Perdita della realtà o desiderio di autocastrazione?

Possibile che i dirigenti del PD non si rendano conto che per affrontare i disastrosi problemi del Paese, ci vuole una maggioranza ampia con un Premier autorevole, preparato, deciso, stimato. 

Inutile dare la colpa ai 5Stelle, loro non andranno mai alle lezioni anticipate.

Togliatti e Berlinguer si rivolteranno nella tomba a vedere l’ignavia, l’insipienza, ma anche la mancanza del ridicolo di fronte a queste posizioni e all’esaltazione di un Conte, salvifico come la Madonna di Montenero.

Matteo Renzi sarà antipatico, scostante, primo della classe, ma evidenzia sempre la realtà dei fatti, dice cose serie, propone politiche concrete, offre prospettive reali per la salvezza del nostro paese, da una crisi economica devastante.

Se Alessandro Manzoni tornasse oggi aggiornerebbe la celebre riflessione messa in bocca a Don Abbondio: Zingaretti, chi era costui??

Francesco Colucci, Rifornisti per Italia Viva



 

 

Nessun commento:

Posta un commento