domenica 22 settembre 2019

+Europa: Dimissioni del Segretario e nuovo Congresso



Ho seguito in streaming la discussione della sparuta e semi-clandestina riunione di Napoli dove un parte molto ristretta del gruppo dirigente, quello ha spaccato frettolosamente in due +Europa su una posizione indifendibile, ha provato a dare giustificazioni del suo operato. Una riunione di parte invece di convocare l’Assemblea Nazionale unica statutariamente competente a discutere e decidere la linea politica  del Partito.
Una riunione di Zombi, smarriti e confusi, mi ha ricordato l’orchestra del Titanic che continuava a suonare, mentre l’acqua saliva all’ultimo ponte.
Ho ascoltato Della Vedova e Bonino cercare di rassicurare i nostri Deputati e l’altra metà del Partito, come nulla di irreparabile sia successo, che tutto va bene, che possiamo andare avanti assieme: facciamo finta di nulla, vogliamoci bene.
Ho sentito il Segretario continuare ad dire, come fa da mesi, che presto “nomineranno” dall’alto gli organi regionali del Partito, che il Simbolo va “preservato” e che gli iscritti possono partecipare alle elezioni con altre liste.
Quali Benedetto? Quelle di Salvini e della Meloni, con cui dividiamo l’opposizione, visto che i partiti di Governo li vogliamo combattere??
Comico essere un Partito che fa di tutto per non presentarsi alle elezioni e invita i suoi iscritti ad andare in altre liste. Siamo un Partito o un salotto intellettual-chic??
Credo che rimanga forse un mese per non far morire +Europa o almeno quel sogno di mettere assieme forze diverse ma che credevano in un polo centrale, libertario, riformista, liberale, ma progressista ed ad una nuova solidarietà Europea.
Il Segretario deve avere la sensibilità di dimettersi per la sua incapacità di gestire la politica e l’unità di +Europa, alla Assemblea Nazionale, che si sono scordati esistere.
L’Assemblea dovrà convocare il Congresso, uno vero, dove si discuta di politica e del Partito e della sua organizzazione democratica, di come partecipare alle elezioni.
Un Congresso con regole semplici che consenta la massima partecipazione degli iscritti al voto sulla linea politica e sui nuovi dirigenti.
Se non si ha questa sensibilità la sorte di +Europa mi pare segnata.

Francesco Colucci, Riformisti per +Europa



Nessun commento:

Posta un commento