mercoledì 18 settembre 2019

"Italia Viva" di Matteo Renzi e "Viva l'Italia" di Bettino Craxi


Renzi ha varcato il Rubicone e ha dato vita a “Italia Viva”, che dovrebbe occupare quell’area centrale dello schieramento politico italiano da troppo tempo sguarnita.
Un polo liberal-democratico, baluardo contro il sovranismo neo fascista di Salvini ed equilibratore di una sinistra ideologica, schiava dei fantasmi del Comunismo.
Un Partito progressista ma liberale che era l’obiettivo fallito di +Europa, “suicidata” dai rigurgiti radical-chic di una egocentrica Bonino e di uno shakespeariano Calenda, ossessionata dall’Essere o non Essere.
 Leggerò con attenzione i programmi di questo nuovo partito che potrebbe attrarre tutti i movimenti che hanno annaspato fino ad oggi fra i due grandi blocchi di destra e di sinistra.
Il periodo d’oro del nostro Paese è stato negli anni in cui il centro-sinistra a guida Craxi ha governato con saggezza ed equilibrio, generando prosperità e prestigio internazionale all’Italia, senza estremismi sovranisti
La nascita di Italia Viva pone la nuova legge elettorale proporzionale come prioritaria battaglia di democrazia per il rispetto del pluralismo e della volontà popolare.
Andrò quest’anno certamente alla Leopolda ed utilizzerò questo mese che manca per valutare gli atteggiamenti di quella parte di gruppo dirigente di +Europa che ha rotto l’unità del partito, conducendolo in una folle strada isolazionista
La proposta di Renzi, uno dei pochi veri Leader in Europa, è certamente interessante per tutti quei riformisti, laici, democratici, liberali, che si sono dispersi in questi anni in mille rivoli, non accettando di dover scegliere fra una destra sovranista, una sinistra ideologica e gli inconcludenti 5stelle.
Italia Viva evoca Viva l’Italia canzone di Francesco De Gregori, divenuto l’inno di Bettino Craxi e del Garofano Rosso e…..non mi dispiace certo.

Francesco Colucci, Riformisti lucchesi




Nessun commento:

Posta un commento