Renzi ha varcato il Rubicone e ha
dato vita a “Italia Viva”, che dovrebbe occupare quell’area centrale dello
schieramento politico italiano da troppo tempo sguarnita.
Un polo liberal-democratico, baluardo
contro il sovranismo neo fascista di Salvini ed equilibratore di una sinistra
ideologica, schiava dei fantasmi del Comunismo.
Un Partito progressista ma liberale
che era l’obiettivo fallito di +Europa, “suicidata” dai rigurgiti radical-chic
di una egocentrica Bonino e di uno shakespeariano Calenda, ossessionata dall’Essere
o non Essere.
Leggerò con attenzione i programmi di questo
nuovo partito che potrebbe attrarre tutti i movimenti che hanno annaspato fino
ad oggi fra i due grandi blocchi di destra e di sinistra.
Il periodo d’oro del nostro Paese è
stato negli anni in cui il centro-sinistra a guida Craxi ha governato con
saggezza ed equilibrio, generando prosperità e prestigio internazionale all’Italia,
senza estremismi sovranisti
La nascita di Italia Viva pone la
nuova legge elettorale proporzionale come prioritaria battaglia di democrazia per
il rispetto del pluralismo e della volontà popolare.
Andrò quest’anno certamente alla
Leopolda ed utilizzerò questo mese che manca per valutare gli atteggiamenti di
quella parte di gruppo dirigente di +Europa che ha rotto l’unità del partito,
conducendolo in una folle strada isolazionista
La proposta di Renzi, uno dei pochi veri
Leader in Europa, è certamente interessante per tutti quei riformisti, laici,
democratici, liberali, che si sono dispersi in questi anni in mille rivoli, non
accettando di dover scegliere fra una destra sovranista, una sinistra
ideologica e gli inconcludenti 5stelle.
Italia Viva evoca Viva l’Italia
canzone di Francesco De Gregori, divenuto l’inno di Bettino Craxi e del Garofano
Rosso e…..non mi dispiace certo.
Francesco Colucci, Riformisti
lucchesi
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