mercoledì 4 settembre 2019

Un Errore chiamato Emma.



La Direzione di +Europa dopo tre riunioni di fila ha deciso a maggioranza e in via preventiva, di votare no al governo Conte 2, sotto la spinta di una rocciosa Emma Bonino. Da iscritto della prima ora al partito non condivido questa decisione,  ritenendo, più opportuna e giusta una astensione costruttiva, per questi motivi.
1- Questo nascente Governo giallo-rosso anche se non pienamente condivisibile è certamente meno pericoloso costituzionalmente del precedente, molto più europeista, molto più socialmente aperto. Decidere di votare NO prima che il Governo sia fatto e il Programma presentato, dividendo verticalmente il nostro Partito, non solo è irrituale ma anche veramente strano, che lascia interdetti e pensierosi.
2- Votare No assieme a Salvini e alla Meloni non è solo assurdo ma anche pericoloso ove i nostri voti contrari fossero decisivi per bocciare il Governo e andare a drammatiche elezioni anticipate che sancirebbero la vittoria di un Salvini, letale per la democrazia e l’umanesimo del nostro paese. Una astensione ci lascerebbe le mani ugualmente libere, ma non favorirebbe i disegni eversivi di Salvini. Senza considerare che ad immediate elezioni anticipate +Europa avrebbe grandissime difficoltà anche solo a presentare le sue Liste elettorali e che per farlo in futuro dovremo implorare questa nuova maggioranza di cambiare una legge elettorale castrante per noi.
3- Una astensione costruttiva ci consentirebbe di avere un ruolo nelle scelte politiche che a noi più interessano, di avere visibilità e spazi politici, pur mantenendo la nostra autonomia. Una nostra opposizione sarà irrilevante e con scarsissima visibilità, schiacciata da quella massiccia di Salvini e la Meloni e dei mass media che li sostengono. Senza considerare il futuro ruolo di Calenda e di Cairo nel contesto politico futuro.  
4- E’ folle aver diviso il gruppo dirigente del nostro giovane partito, per una scelta assurdamente preventiva e politicamente velleitaria, quando una astensione e quindi una non approvazione della fiducia al Governo avrebbe garantito l’unità del Partito e ugualmente la nostra libertà di scelta politica. Abbiamo visto dividersi la maggioranza che ha vinto il Congresso eleggendo Della Vedova Segretario e Tabacci Presidente del Partito, con il richiamo delle foresta dietro Emma, che continua a “gestire” le scelte più importanti di +Europa.. Questa posizione oltranzista  di volere ad ogni costo questo assurdo NO preventivo fa tornare alla mente il divino Giulio sul pensar male: che si sia un pagamento dovuto a Salvini per il salvataggio di Radio Radicale?.

Francesco colucci, riformisti per +Europa




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