Ho deciso, assieme ad alcuni amici,
di non rinnovare la tessera a +Europa.
Mi prenderò un mese sabbatico per
valutare gli eventi politici in atto.
Andrò alla Leopolda ad ascoltare il
Programma di Italia Viva.
Aspetterò le prossime mosse di
Giorgio Del Ghingaro, per vedere se e
come darà seguito all’interessante riunione di Liste civiche della Toscana,
tenuta a Viareggio.
Non rinnovo per ora la tessera di +Europa perché non condivido le
ultime scelte verticistiche e poco democratiche di una parte del gruppo dirigente.
Non si possono prendere decisioni
dirompenti per la politica e l’unità del Partito, a colpi di risicata
maggioranza di Direzione, senza mai convocare l’Assemblea Nazionale, che per Statuto “stabilisce
le priorità politiche e le linee programmatiche di +Europa” e senza mai
ascoltare gli iscritti.
Non posso condividere che il
Segretario Della Vedova, dopo mesi di inerzia e a poche settimane da importanti
elezioni Regionali, affermi che:
- i Congressi Regionali del Partito per l’elezione
dei Segretari e della Direzioni Regionali previsti dalla Statuto e attesi da
mesi sono “imprudenti” e quindi meglio per ora non farli e nominare gli organi
Regionali dell’alto.
- il Simbolo va “tutelato e quindi
nessuna lista +Europa alle prossime Regionali e se gli iscritti vogliono partecipare
alle elezioni lo facciano con altre liste o aggregazioni.
Ho visto prendere posizioni politiche
mai discusse in alcun organo di partito, discutibili ed estemporanee, senza
l’avallo dell’Assemblea Nazionale o senza mai ascoltar i gruppi locali e gli
iscritti e soprattutto senza un Progetto organico che dia un senso definito e
condiviso alle scelte politiche di +Europa.
La mia piccola ma determinata
battaglia politica personale dopo l’estinzione del Partito Socialista di Nenni
e Craxi è sempre stata rivolta a ricercare la costruzione di un nuovo soggetto
politico che voglia essere centrale nello schieramento Italiano, un Partito
Riformista, Laico e Progressista, schierato a difesa del grande disegno
Europeo, immaginato dai Padri Fondatori e di una Italia liberale incardinata
sulla democrazia rappresentativa, il diritto lavoro, socialmente sensibile e
responsabile.
Mi sembra che in questi ultimi mesi
+Europa si sia accartocciata su se stessa, su posizioni narcisistiche intelletual-chich,
tradendo ogni forma di democrazia interna e di partecipazione popolare. Un
Partito Emma dipendente e basta.
Per questo preferisco riprendere la
mia liberta di giudizio e riflettere sul da farsi.
Mi spiace veramente abbandonare amici
con cui ho collaborato per molti mesi per realizzare un sogno, che invece si
sta, con grande dispiacere, disperdendo.
Francesco Colucci
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