L’area della ex Manifattura Tabacchi è parte considerevole del centro-storico di Lucca e il suo futuro è destinato ad essere decisivo per lo sviluppo dell’intera città per molti decenni futuri.
Un argomento da affrontare con serietà, competenza,
ponderazione e non con i toni Salviniani di una moda che la grave Pandemia sta
avviando al declino: becerume scomposto, vuoti slogan gridati, supposizioni
malevole, offese gratuite. E’ l’ora della responsabilità e non del gioco al
massacro.
La ex Manifattura è stata per anni fuori dai radar della
politica: edifici cadenti, idee per il suo recupero, poche e confuse, e già nella
parte nord zeppo di problematiche e di difficoltà.
Ora siamo di fronte ad una proposta, giusta o sbagliata che
sia, presentata dalla Fondazione CRLucca che è patrimonio della città e
realizzatrice dei più importanti ed eccellenti recuperi monumentali: Mura, San
Francesco, San Micheletto, per citare i maggiori.
Una proposta congiunta con una delle più grandi aziende
immobiliari Italiane.
Dobbiamo essere seri e concreti discutendo in trasparenza nel
merito, valutando tutti i pro e i contro di ogni soluzione e cosa ci può essere
di alternativo.
Il Comune di Lucca ha avviato pubblicamente l’iter per la
variante urbanistica introducendo il Piano Attuativo che è lo strumento più
prudente e più idoneo per il recupero dell’area e per scegliere la sua
vocazione.
I Riformisti x Italia Viva hanno dato da tempo le loro tre
priorità su questo recupero: 1.000 parcheggi per la residenza e il commercio;
una parte di edilizia a prezzi calmierati per riportare in città anziani,
giovani coppie, nuovi residenti fissi; spazi per la cultura.
Gli urlatori professionali facciano vedere se hanno delle idee o solo del fiato da sprecare.
Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva
Forse Francesco non ti è ancora chiaro che di tutto questo ne devi parlare prima che la proprietà sia trasferita. Al contrario il project prevede che la proprietà sia trasferita e poi il proprietario presenti il piano attuativo....
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