La chiusura indiscriminata di Bar e Ristoranti alle 18, di Palestre, Piscine, Teatri e Cinema, sono provvedimenti suicidi per l’economia Italiana.
Sono anche la negazione di due principi cardini dello Stato
di Diritto: chiudiamo indistintamente tutte queste attività, senza alcun
riguardo a quelle che nei mesi scorsi, investendo loro denari, si erano
adeguate fedelmente alle richieste di Stato e Regioni per garantire il numero
chiuso e gli standard protettivi fissati.
Dall’altro sono la prova provata di uno Stato incapace di far
rispettare le sue decisioni per distanziamento sociale e mascherine, perseguendo
le strutture commerciali e culturali, anziché i “clienti” indisciplinati.
Tralasciando lo spettacolo vergognoso e schizoide delle varie
Regioni, ognun per suo conto e l’irresponsabilità di chi votò NO al Referendum
Renzi, sui loro poteri.
La Ministra Bellanova si è battuta fino in fondo nel Governo
per non far passare questa norma infelice, ma senza risultato, gli altri Partiti
della Maggioranza non hanno voluto sentire ragioni e soprattutto il
provvedimento è un atto unilaterale del Presidente del Consiglio Conte.
Italia Viva è contraria a questa decisione. In queste ore
molti ci chiedono di far cadere il Governo. Certo sarebbe possibile, ma sarebbe
la scelta giusta in questo momento di emergenza nazionale?
Sarebbe utile al Paese? O andremmo a sovrapporre, ad una
grave crisi sanitaria ed economica, anche una crisi Istituzionale, provocando
danni irreparabili?
Non possiamo e non vogliamo fare il “Papeete 2”.
Sono sotto gli occhi di tutti l’inutilità di chi spara sempre
a zero su tutto.
Come Italia Viva ci batteremo nel Governo e nel Paese perché
queste chiusure indiscriminate abbiano una vita molto limitata nel tempo e
perché da subito siano date compensazioni reali a queste categorie castigate
ancora una volta.
Il Presidente Conte sappia che Italia Viva oggi fa un atto di
grande responsabilità verso il Paese, ma quando sarà finita questa drammatica
emergenza pandemica andremo a un “redde rationem”: non è accettabile che Lei
rifiuti il MES e poi chiuda perché non ci sono sufficienti strutture sanitarie
e medici!
Governare in una coalizione, dove non siamo certo i più
forti, vuol dire anche subire, a volte, decisioni che non condividiamo,
soprattutto in presenza di una emergenza come questa, ma continuiamo a far
conoscere le nostre idee, a difendere le nostre ragioni, a cercar di modificare
quello che riteniamo sbagliato.
Oggi una sola priorità: pensare alla tragedia economica che è
ormai alle porte, a proporre e imporre idee intelligenti al Governo per portare
l’Italia, fuori da questa crisi drammatica.
Non sarà facile ma Matteo Renzi è l’unico Statista che può farlo, simpatico o antipatico, che sia.
Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva
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