martedì 31 marzo 2020

Il fiscalismo giustizialista, male Italiano


Ora che anche i soliti bastian contrari di Matteo Renzi, si sono convinti della necessità di iniziare a parlare di come e quando riaprire gradualmente i settori produttivi del Paese, dobbiamo affrontare cosa e come cambiare subito in questo paese, alla luce delle esperienze vissute durante questa crisi.
Missione: facciamo ripartire l’Italia tranciando leggi e burocrazie castranti e stupide.
Al centro del Paese deve tornare il Cittadino e non la Pubblica amministrazione.
Le norme prescrittive vanno fatte per disciplinare, agevolare, migliorare, la vita delle persone e non per un giustizialismo autoreferenziale.
Occorre dare fiducia al cittadino italiano ligio alle indicazioni e non castrare tutti per tentare di prevenire possibili disubbidienze: i furbetti ci saranno sempre e non devono condizionare la vita di tutti gli altri.
Per impedire abusi si sono fatte leggi e regolamenti sugli Appalti Pubblici che rendono impossibile fare una necessaria opera pubblica in meno di vent’anni. Saltando queste assurde procedure, falsamente tutelanti, vediamo il Ponte di Genova finito in meno di un anno.
Le attuali norme sugli appalti non ci hanno liberato da chi vuol delinquere perché anche le leggi più restrittive possono essere raggirate ma in compenso ritardano di decine di anni, con costi triplicati, per procedure e ricorsi, la realizzazione di una opera pubblica necessaria.

Per ovviare a tutto questo Matteo Renzi e Italia Viva hanno già presentato una proposta innovativa immediatamente praticabile, da fare subito.

Un piccolo esempio di questa emergenza: Ferme restando tutte le giuste prescrizioni date alle persone, (distanza, mascherine, attività indispensabili da fare da soli e non in coppia) non si capisce perché obbligare ad andare a fare le attività emergenziali concesse (spesa, farmacia, tabacchino, ecc) nel posto più vicino, obbligandoci ad una ulteriore limitazione di libertà individuale, insensata.
Se una persona da sola, in auto, vuole andare a fare la spesa dove era solito andare e segue tutte le prescrizioni, perché vietarlo?
Il principio giusto è che le norme si fanno per disciplinare le cose nel miglior modo per il bravo cittadino e non per prevenire e perseguire i possibili trasgressori.
Basta con la fiscalità giustizialista, che temendo possibili reati rende la vita complicata a tutti. Ne saremo capaci? 
E’ la differenza fra essere sudditi o cittadini.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani per Italia Viva




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