In un momento di
grande emergenza nazionale l’unità del Paese inizia ad avere qualche
fibrillazione non accettabile.
Minacce di sciopero
generale e richieste di interventi modello Cina.
Il Governo, con
qualche errore dovuto alla assoluta novità di questa crisi, ha operato con
giudizio nella chiusura progressiva e ponderata delle attività, cercando di
salvaguardare la salute del cittadino ma anche l’economia Italiana.
Chiedere di più,
invocare il modello Cina, dittatura comunista e un popolo abituato al lavorare
12 ore al giorno con un pungo di riso, è folle.
L’economia di un
grande Paese Occidentale in un contesto mondiale aperto e competitivo non può
fermarsi per un tempo lungo come sembra destinato ad essere questa pandemia.
Bene, chiudiamo quasi
tutto fino al 3 aprile, ma poi occorrerà riaprire per gradi, saremo costretti a
farlo se non vogliamo fare bancarotta e morire di fame anziché di Virus.
Dobbiamo attrezzarci a
questa economia da Virus utilizzando queste settimane di chiusura per
attrezzare fabbriche ed uffici a stare aperti dopo, dotando il personale delle
migliori attrezzature di protezione individuale, modificando le catene
produttive lasciando lo spazio fra lavoratore e lavoratore, organizzandoci per
igienizzare i locali giornalmente e molto altro ancora.
Tutto quello che si può
fare per mettere in sicurezza il lavoratore ma anche riprendere la maggior
parte delle attività produttive convivendo con il Virus, come saremo costretti
a fare fino a che cure efficaci o vaccini non saranno disponibili.
Le scuole saranno le
ultime a poter riaprire proprio per la difficoltà di tenere separati gli
studenti.
Approfittiamo di
questa chiusura per rendere agevole la didattica, nei vari modi possibili, con Internet,
aiutando economicamente studenti, famiglie e docenti a dotarsi delle
attrezzature necessarie, con finanziamenti a fondo perduto.
Su aziende e scuola dobbiamo
attrezzarsi per convivere con questo Virus, facciamo in maniera di rendere più
moderno e sicuro il nostro apparato produttivo e scolastico
Francesco Colucci,
Riformisti Toscanai x Italia Viva
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