venerdì 13 marzo 2020

Salvini, uno e trino

Non è il momento delle polemiche, ma alcune riflessioni sulla nostra classe politica, in questo momento di emergenza, occorre iniziare a farle, soprattutto perché non è accettabile che in un momento in cui tutti cercano di abbassare i toni e stare uniti, solo Salvini possa permettersi di provocare sempre nuove polemiche, speculando su tutto, anche sui morti.
Mentre ascoltavo ieri Salvini in TV, avevo davanti un suo video Facebook del 27 febbraio che chiedeva perentoriamente al Governo di riaprire tutto, negozi, musei, gallerie, discoteche, tutto e subito. 
Una filippica contro il Governo accusato affossare l’economia, con la chiusura delle attività commerciali e non.
Ora, solo dopo pochi giorni, Salvini, con la stessa veemenza chiede di chiudere tutto e subito, sbraitando contro il Governo ed evocando migliaia di morti. 
Al di la di quale posizione possa essere più appropriata, è inaccettabile che un uomo che vorrebbe governare con pieni poteri possa chiedere, su questioni decisive per l’Italia, un giorno una cosa e pochi giorni dopo l’esatto contrario della stessa,  scagliandosi, ambedue le volte, contro il Governo, per speculare sulle paure e sulle difficoltà del Paese.
Oggi abbiamo il Presidente Conte che, per autorevolezza e esperienza, non è certo De Gasperi, Andreotti, Craxi o Renzi, ma questo Governo Conte n.2 è sostenuto da forze politiche responsabili, abituate a governare, ad essere riflessive e concrete che danno al Capo del Governo una mano silenziosa e  un leale sostegno
Pensiamo se questa emergenza fosse stata affrontata dal Conte n.1, il Governo Giallo-Verde di Lega e Cinque Stelle, dove Salvini e Di Maio strattonavano ogni giorno il Presidente del Consiglio da una parte all’altra, cavalcando ogni pulsione di pancia o di sondaggio, ogni ripicca personale, litigando con l’Europa e con tutto il mondo.
Come saremmo finiti? Nel male del Virus, ci è andata di lusso.
Ringraziamo Salvini che, accecato dall’ambizione personale del potere assoluto, si è suicidato politicamente con una crisi di Governo auto-castrante.
Chi governa un grande Paese come l’Italia può, a volte, non essere uno Statista eccelso, ma mai potremo affidare il nostro Paese un uomo incoerente, inaffidabile, voltagabbana, speculatore d’odio. 
Una banderuola al vento delle sue smodate ambizioni, dei sondaggi elettorali, delle convenienze spicciole, dai comportamenti bizzarri e cretino-populisti.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani x Italia Viva  




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