venerdì 30 aprile 2021

Italia Viva, punto di riferimento di chi vuol ripartire.

Moltissime attività private che producevano reddito e quote di PIL, sono chiuse o sull’orlo del fallimento.

Quasi un milione di persone, hanno perso il lavoro, per le conseguenze della Pandemia, e molte di più sono previste alla fine del blocco dei licenziamenti.

Oltre due milioni di nuovi poveri si sono aggiunti ai più di 5 milioni già presenti

File interminabili di giovani e anziani, alle mense della Caritas, ampia riduzione di reddito per moltissime famiglie del ceto medio.

Persone che vivono con angoscia la mancanza di libertà e di socialità.

Finiti i ristori dell’emergenza, ci si prospetta la più grave crisi economica del dopoguerra che potrà essere affrontata con efficacia solo se il Governo Draghi, per cui tanto ci siamo impegnati, riuscirà a spendere bene e con celerità i fondi europei e a fare quelle riforme, Fisco, Giustizia, Pubblica amministrazione, Semplificazione e Concorrenza da troppo tempo ignorate dalla politica.

Il PD, 5Stelle e Leu, sono poco insensibili verso chi chiede il diritto costituzionale di lavorare, di non morire di fame e la loro scelta monoteistica, prima e solo la Pandemia, poi il resto, non ha avuto grandi risultati visto che l’Italia ha uno dei record mondiali di morti, mentre ha certamente affossato, l’economia.

Italia Viva ha proposto una Commissione d’Inchiesta sottoscritta da tutti i senatori di IV : "la commissione nello svolgimento delle sue funzioni, si avvarrà dei poteri tipici dell'autorità giudiziaria, avrà il delicato compito di approfondire tutte le questioni più determinanti e controverse relative alla gestione complessiva dell'emergenza pandemica e delle relative misure adottate per far fronte alla crisi sanitaria".

Il PD ha gravi ritardi nel comprendere la gravità della situazione attuale.

La cosa che ci fa essere ottimisti è che Matteo Renzi ha le idee chiare su cosa fare e sta traghettando Italia Viva, lontano dai falsi e superati dogmi della sinistra sinistra.

Sui grandi temi economici, sulle riaperture, sulle priorità nelle scelte, sulla stessa Commissione d’Inchiesta sulla Pandemia, Italia Viva si sta sempre più distinguendo dalla posizione del tetro frontismo di PD, Leu, 5Stelle, trovando sempre più sponda con Azione, +Europa, Forza Italia e qualche volta anche con la Lega, versione Giorgetti.

Dobbiamo marciare spediti verso un “Rassemblement” delle forze Riformiste, liberalsocialiste, che si collochi al centro della vita politica italiana e Lucca può e deve fare da apripista.

A Lucca, per questo stiamo già lavorando in molti di schieramenti diversi, per questo terzo polo.

Dobbiamo aver chiaro che il nostro ceto di riferimento per tutti noi, sono soprattutto le categorie produttive, commercianti, artigiani, imprenditori del turismo, dei servizi, del mondo agricolo.

Tutte le Partite IVA, dagli avvocati, ai commercialisti, ai servizi sanitari, pubblici e privati, a chiunque lavora non protetto, dallo Stato.

A loro dobbiamo pensare: a chi produce reddito e lavoro rischiando sulla sua propria pelle.

Italia Viva, localmente, deve porre la testa su cosa fare per divenire sempre più punto di riferimento, di sostegno, delle categorie NON garantite.

Dare a loro concrete prospettive di ripresa, di lavoro, di reddito.

Dobbiamo avversare chi come PD e 5Stelle pensa di risolvere questi problemi, solo con l’assistenzialismo pubblico.

Questa è la sfida che possiamo vincere, se ci attrezziamo, nei programmi e soprattutto nella testa e scendiamo fra la gente, a interloquire con chi lavora e con il mondo produttivo, cercando di intercettare prima le loro proteste, poi le loro esigenze e le loro prospettive di crescita.

Dobbiamo porre al centro delle nostre attività a Lucca, la “Persona”, con i suoi bisogni, le sue esigenze, le sue prospettive per rendere al cittadino la vita più facile, più semplice, più felice.

Nuove Infrastrutture per gomma e rotaia; sostegno alla ripresa dei settori produttivi del Turismo, Servizi, Commercio, Artigianato, Agricoltura, Ambiente; riduzione delle tasse locali, asili e scuole materne per tutti, trasporti meno inquinanti e più efficienti, un ritorno nei centri-storici di giovani coppie e anziani, implementando il social housing.

Idee ci sono, il lavoro è tanto, i Riformisti sono pronti a fare la loro parte perché questa Italia e questa Lucca possano tornare ad avere nuove e grandi prospettive.

Francesco Colucci,  Riformisti per Italia Viva

 


  

 

 

 

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