Parlando con alcuni storici
commercianti del centro-storico di Lucca sulla crisi in atto post Covid19,
abbiamo avuto conferma dell’esistenza di qualche mistero sul commercio a Lucca,
che da sempre ci aveva incuriosito..
Misteri che sono stati sempre
presenti in città, ma che in questo momento paiono ancor più inspiegabili,
ancor più visibili e da chiarire.
Vi sono negozi e attività nel centro
storico che per la loro posizione centrale pagano affitti mostruosi, dai 5.000
ai 10.000 euro al mese, ma che visti da fuori sono un deserto, non solo ora, ma
anche prima della Pandemia.
Siamo in un libero Stato e ognuno
investe e perde i soldi come vuole, ma queste attività che tutti sanno avere
rarissimi clienti, che pagano affitti ingenti, commesse, tasse, perché stanno
aperti da un anno all’altro? E’ solo per puro masochismo?
Possibile che questa domanda ce la
poniamo solo noi Riformisti?
La difesa e la ripresa del commercio
tradizionale lucchese parte anche da qui..
La graduale scomparsa di negozi
storici e tradizionali della città dipende quasi sempre dagli affitti molto
alti praticati nel centro-storico, che sono frutto della disponibilità delle grande
“catene” a pagarli, per accaparrarsi le migliori posizioni.
Un legge di Mercato, forse ingiusta
ma legittima.
Ma se alcuni di questi negozi, che
pagano canoni mensili esagerati, sembrano non avere alcuna visibile funzione
commerciale, non alterano il mercato
degli affitti?
Non fanno un danno reale a tutto il commercio
cittadino e soprattutto alle botteghe tradizionali e familiari?
Francesco Colucci, Riformisti Toscani
x Italia Viva.
Le grandi catene hanno interesse ad avere un negozio in perdita così pagano meno tasse.
RispondiElimina