lunedì 17 aprile 2023

TTR: Francesco Poggi

Oggi presentiamo il secondo scrittore lucchese, Francesco Poggi e il suo libro “Il fascismo sospeso” che aprirà con l’altro scrittore Berto Giuseppe Corbellini Andreotti, il Convegno promosso da Think Tank Reformists su 

“25 aprile: esistono le condizioni perché diventi anche il giorno della riconciliazione nazionale?” che si terrà venerdì 21 aprile a Lucca, sala dell'Agorà ore 16,45.

Francesco Poggi, bancario, docente all'università di Pisa, esperto in economia, per 10 anni (dal 2004 al 2014) sindaco del comune di Borgo a Mozzano.

Un filo conduttore: dottrina sociale cristiana, spirito comunitario, legame con il territorio, politica locale improntata al civismo riproposta di una economia civile e sociale.

Dalla lista comunale "Andare Oltre" (oltre la destra e la sinistra), la candidatura alla Camera dei Deputati con Scelta Civica; l'ideazione di decine di eventi culturali tra cui il Teatro di Verzura (con i suoi 250 grandi ospiti) e il Festival Economia e Spiritualità di Lucca e Capannori, oggi allargato a Firenze e Prato (con più di 100 ospiti nazionali ed internazionali), da cui scaturisce anche la sua presenza nella Istituzione Don Milani di Firenze.  

Oggi impegnato al percorso lanciato dal prof. Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ed al suo manifesto "Insieme" (di cui è responsabile nazionale per la Transizione Ecologica) che ha due pilastri: una economia civile che valorizzi la persona e una ecologia integrale che ci permetta di vivere in armonia con l'ambiente, per un nuovo modello di sviluppo ed un nuovo paradigma di convivenza.  

Scrittore ha recentemente ha pubblicato un nuovo libro “Il Fascismo sospeso”

IL FASCISMO SOSPESO: TENDENZE, ANOMALIE, INTERPRETAZIONI E DOMANDE ANCORA APERTE – DI FRANCESCO POGGI Dalle stampe di Franco Angeli editore, con una prefazione di Franco Cardini.

 Il 28 ottobre sono cento anni dalla marcia su Roma. Eppure il fascismo è di moda come non mai. Siamo passati dall’oscurantismo all’oscuratismo. Già, così possiamo intitolare questa fase di grande ritorno di interesse verso il fascismo. Proprio Antonio Scurati con i suoi tre romanzi su Mussolini guida una lunga lista di opere, che spaziano dai film (esempio, Sono tornato di Luca Miniero, con Matano e Popolizio, del 2018 e la serie Sky del regista Joe Wright) al teatro (con Moni Ovadia in tournée nel 2022, Raimo e lo stesso Scurati), ai tanti saggi usciti proprio nel 2022 (Cazzullo, Rizzo e Campi, Pasquino, Civati, Serri ecc.). Poco di scientifico in realtà, molto invece di giornalistico a servizio di progetti editoriali orientati alla pancia del lettore, alle emozioni, alla polemica di parte. Un esempio su tutti il recente progetto di Repubblica che ha allegato al quotidiano due lavori di Francesco Filippi, già pubblicati da Bompiani, Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo (2019) e Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto (2020). E infine, si ristampano in questi giorni addirittura i discorsi del duce (Feltrinelli) … beh … probabilmente tenere viva la memoria serve anche a vendere.

Il volume nasce da una ricerca accademica su un tema totalmente nuovo, mai affrontato in precedenza. Il rapporto tra Mussolini e gli economisti, presentato nel corso di un convegno dell’Aispe presso l’Università di Pisa. Economisti del passato (Marx, ovviamente) ed economisti a lui contemporanei (Pareto, Pantaleoni, Einaudi e Keynes). La base del lavoro sono le fonti dirette degli scritti di Mussolini, articoli, discorsi, interventi riuniti nelle 18.000 pagine dell’Opera Omnia. Questa è la vera base di partenza per una analisi sull’esperienza fascista, divisa nelle sue diverse e anche contraddittorie fasi storiche: Fasci del 1919, con in parallelo l’esperienza filo anarchica del Carnaro di D’annunzio a Fiume, il primo periodo di governo di orientamento liberale, la lunga fase corporativa, ed infine il ritorno alle origini nei punti di Verona del 1943 della repubblica Sociale (In allegato al volume inseriamo estratti, riferimenti bibliografici e pagine web, dei documenti e dei manifesti principali, spesso poco conosciuti o totalmente omessi nei manuali). Obiettivo: isolare le tendenze e le anomalie di un percorso non lineare per aggiornare le possibili interpretazioni (rielaborate sulle più qualificate, da De Felice a Mosse, da Gregor a Emilio Gentile) e tentare nuove risposte alle tante domande ancora aperte. In un’ottica scientifica, ma anticonformista e libera. Ringrazio una casa editrice importante come la Franco Angeli per aver programmato la pubblicazione e uno dei più importanti storici viventi come Franco Cardini per aver accettato di scrivere la prefazione

Lo sviluppo del volume tocca alcuni ambiti utili a comprendere nascita ed evoluzione del fenomeno: la grande cultura italiana (avanguardie artistiche, cinema, architettura, accademie), le relazioni internazionali (politica doganale e autarchia, Europa corporativa e Internazionale fascista), la società civile e la politica (donne, ebrei, mondo cattolico, partito comunista, massoneria, mafia).

Due aspetti particolari: a) La storia di alcuni controversi protagonisti dell’epoca (Gentile, D’annunzio, Bombacci, Margherita Sarfatti, Ezra Pound); b) il binomio cesura/continuità tra fascismo e la nuova repubblica nata dalla resistenza, negli istituti, nel costume e negli uomini (“dalla camicia nera all’antifascismo”, con i casi di Fanfani, Scalfari, Bocca, Ingrao, Bobbio e le centinaia di figure che diventeranno centrali nella cultura e nella politica italiana del dopoguerra).

La relazione con Margherita Sarfatti apre un capitolo centrale della vita del fondatore del fascismo: il ruolo di tre donne, di ricca famiglia ebrea, nella sua formazione e nella sua affermazione. Prima la russa Kuliscioff e il salotto con Turati, poi la ucraina Balabanoff che lo introduce alla cultura socialista e alla filosofia, infine e soprattutto la Sarfatti che lo introduce nelle relazioni principali, con le avanguardie culturali ed artistiche e con i vari D’annunzio, Toscanini, Marconi, Pirandello, Marinetti ecc.. La Sarfatti, prima donna manager dell’arte italiana e direttrice di giornali e riviste, non sarà solo musa ma vera ispiratrice e creatrice del personaggio Mussolini, ne inventerà i richiami alla romanità, come i riti e i miti del futuro regime (scriverà un volume dal titolo “Dux” nel 1925, tradotto in 18 lingue, che farà conoscere Mussolini a livello internazionale).

Tante le domande aperte: cos’è il fascismo? Possiamo isolarne dei caratteri specifici ? Qual è il fascismo (nelle diverse fasi) ? Fu un incidente di percorso ? Mussolini è il fascismo? Fu una rivoluzione ? Può esserci ancora ? Tutti i regimi autoritari sono fascisti ? Chi volle l’uccisione di Mussolini e lui fu un modello per altri dittatori ? Fascismo e antifascismo sono state due manifestazioni di popolo ? La chiusura è su un’ultima domanda … Il fascismo è stato un regime totalitario ? Per la più importante studiosa dell’argomento, Hannah Arendt, no …

Francesco Poggi







 

 

  

 

 

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