Previsto e voluto dal Comune di Lucca ed avversato da Menesini, Presidente Provincia-Sindaco Capannori.
Sono ormai quattro anni che come Riformisti continuiamo a
chiedere di realizzarlo, perché risolverebbe in gran parte i gravi problemi
dell’inquinamento di San Concordio, quartiere di 17.000 abitanti, devastato dalla
realizzazione del sottopasso Ingrellini, l’espandersi della zona artigianale di
Mugnano, che ha portato tutto il traffico fra la Piana lucchese, la zona
artigianale e il casello di Lucca est, a passare dalle vie Consani e Formica,
spaccando in due il quartiere.
Perché il Presidente Sindaco Menesini si oppone alla
realizzazione del nuovo Casello?
Per ragioni strumentali e di potere, legate agli Assi viari,
che, come noto, sono due: L’asse Nord-Sud, da Ponte a Moriano al Casello di
Capannori, il più importante, perché libererebbe le Mura di Lucca dai TIR e
sarebbe decisivo per la vita di aziende e persone della Valle del Serchio e
Garfagnana.
L’Asse Est-Ovest, lungo l’autostrada di interesse più locale
che convoglierebbe il traffico della Piana verso il Casello Lucca est.
L’Asse Nord-Sud è già finanziato, quello Est-Ovest, No e non lo sarà.
Menesini blocca da anni l’Asse Nord Sud, con lavori fermi per
decine di milioni, per cercare di imporre due modifiche al progetto, già
approvato e finanziato dall’ANAS.
La prima riguarda il collegamento della zona di Marlia-San
Pietro a Vico, al nuovo Asse viario, non difficile, volendo, da risolvere.
L’altra, quella determinante, prevede che il tracciato viario,
una volta arrivato dal nord a Santa Margherita, abbandoni completamente il progetto
ANAS, che puntava direttamente al Casello di Capannori, per dirottarsi,
scavalcando autostrada e ferrovia, al centro della zona artigianale di Carraia,
e, attraverso questa, fino al casello di Capannori, con un tracciato finale che
potrebbe integrarsi, in parte, con quello Est-Ovest
Questa richiesta di Menesini comporta una completa modifica nella
viabilità della zona, così da bloccare, di riflesso, anche il raddoppio delle
Ferrovia, perché interferisce con le opere accessorie della stessa.
L’Asse Est-Ovest nel collegamento fra il Casello di Capannori
e quello di Lucca est, incontra, proprio dopo Mugnano, un complicato e costoso
attraversamento dell’acquedotto del Nottolini e l’abbattimento di una decina di
edifici in San Concordio, per riuscire ad arrivare al viale Europa.
Non son più tempi di faraoniche spese inutili e nessuno lo
finanzierà mai.
Il Casello di Mugnano, renderebbe inutile questo secondo asse
viario, con il risparmio di molti milioni di euro e il devastante impatto sul
Nottolini e sul quartiere di San Concordio.
Rimarrebbe solo da realizzare un breve tratto viario fra l’area
artigianale di Carraia e il nuovo casello di Mugnano ed allargare Via Fonda, da
Carraia al Casello di Capannori: lavori semplici e di costi contenuti.
Rendere inutile ora l’Asse est-ovest danneggerebbe gravemente
la proposta di Menesini sull’asse Nord-Sud e sarebbe una sua sconfitta.
Una opposizione al Casello di Mugnano solo strumentale e di mero
potere locale che calpesta i bisogni di decine di migliaia di residenti, di
aziende produttive, di lotta all’inquinamento, di trasporti veloci.
Si gioca sulla pelle delle persone.
Baccelli, assessore regionale alle Infrastrutture, viabilità
e trasporti, assiste pavidamente, a questo vergognoso blocco totale delle opere
pubbliche già finanziate sul nostro territorio, in nome dell’unità del PD
locale.
Un PD che non esiste più, colpevolmente assente su tutta
questa vicenda, che fa finta di non sapere che tutti gli attori in campo: Baccelli,
Menesini e i Sindaci dei Comuni interessati, sono del PD.
Il centro-destra non pervenuto, come sempre, sui grandi temi.
Ci auguriamo che il nuovo Ministro alle Infrastrutture, un tecnico di valore scelto da Draghi, spazzi via tutte queste manfrine di Menesini e dia il via alle opere pubbliche finanziate, abolendo quelle costosamente inutili.
Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva
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