giovedì 4 febbraio 2021

Il Bene, il Male e “l’Opinione Pubblica”.

 I fatti che stiamo vivendo in questa crisi di Governo sono la cartina di Tornasole di come la Comunicazione stia gestendo sempre più i destini di un Popolo e come il Bene e il Male siano relativi a questa, nella testa delle persone.

Lippmann “…ciò che l’individuo fa, si fonda non su una conoscenza diretta e certa, ma su immagini che egli forma o che gli vengono date".

Habermas, “… l'opinione pubblica perde in misura crescente il suo valore democratico a causa della martellante influenza dei mezzi di comunicazione.

La Comunicazione tende sempre difendere chi gestisce il Potere al momento ed a far coincidere il Bene con lo status quo, la stabilità, l’ordine costituito.

Trump Presidente è stato il Bene per decine di milioni di americani e di sovranisti nel Mondo.

Caifa e i Sadducei ritenevano il Bene sacrificare un Uomo, Gesù, per l’unità della loro Religione e i rapporti con gli occupanti Romani.

La stirpe germanica accettò in silenzio come Bene, atti disumani contro l’umanità, in nome della stabilità e dell’ordine nel Paese.

Nei secoli le richieste di cambiamento di qualsiasi tipo di Governo, anche di occupazione o totalitario, sono sempre state considerate “rivoluzionarie” e contro la stabilità e l’ordine, sempre iniziate e portate avanti da pochi ed esaltate, solo a posteriori, dai più.

Il Risorgimento Italiano fu propugnato ed iniziato da pochi, nel segreto delle Logge Massoniche e solo, molto dopo, divenne lotta di popolo.

La gestione austriaca della Lombardia e del Tri-Veneto è stata, esaltata come il Bene dalla maggioranza dell’opinione pubblica di allora, in nome dell’efficienza amministrativa e della stabilità: con le morti dei primi martiri, la liberazione di questi territori, divenne bene comune del Risorgimento Italiano.

Il popolo, assai spesso beota, tende a giustificare nel nome della stabilità e dell’ordine, ogni comportamento di chi Governa.

La maggior parte della comunicazione è sempre a protezione di chi esercita il potere, tendendo a identificare come “rivoluzionario, destabilizzatore, incosciente, inaffidabile” chiunque persegua il cambiamento, anche se questo è, oggettivamente, la cosa migliore per il popolo stesso.

Ogni riferimento a Matteo Renzi è puramente casuale.

Francesco Colucci, Riformisti per Italia Viva



 

 

 

 

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