domenica 1 novembre 2020

Virus e Proteste

 L’Italia sta attraversando un difficile momento schiacciata da due Pandemie ambedue preoccupanti: quella Sanitaria e quella Economica.

L’incombere di questi due disastri nazionali sta provocando giuste proteste ed esecrabili violenze.

Le proteste hanno valide giustificazioni, le violenze nessuna, anzi dobbiamo sostenere le forze dell’ordine contro questi criminali distruttori.

Si protesta perché terrorizzati dalla seconda ondata dopo aver costatato che nessuno ha fatto nulla per prevenirla o per farci trovare preparati ad affrontarla.

Tutti sanno che la tragedia di non poter curare gli infettati, se la Pandemia non si riesce a fermarla, è dovuta, dalla mancanza di posti letto Covid e attrezzature negli Ospedali, alla mancanza di personale medico e infermieristico e soprattutto nel numero limitato di posti in terapia intensiva.

Tutte cose che potevano essere mitigate se non evitate intervenendo in questi sei mesi, utilizzando i 36 miliardi del MES, una somma ingentissima e immediata, che avrebbe reso possibile di tutto e di più.

Compresa una campagna preventiva con i tamponi e non con l’improvvisazione con cui si effettuano ora, la loro scarsa attendibilità, la mancanza di altri esami più veloci.

Si protesta anche per le chiusure delle attività economiche decise in maniera confusa dal Governo e dalle Regioni, senza alcuna spiegata causa scientifica.

La divisione del Paese in due, fra i Garantiti che continueranno a riscuotere il loro stipendio lavorando da casa, magari in poltrona e i Non Garantiti che oltre avere un declino del loro lavoro e dei loro introiti si vedono costretti a limitazione di orario e a chiusure, condannando le Partite IVA a morte certa.

Facile x un impiegato pubblico invocare la chiusura totale, difficile accettare anche solo quelle parziali da chi svolge lavoro autonomo, che se non lo svolge, non mangia.

La protesta trova anche fondamento nello spettacolo indecoroso di scienziati ed esperti, sproloquiare in TV lautamente pagati, affermando tutto e il suo contrario, creando ulteriori apprensioni e paure nella gente, nulla loro sapendo di certo.

Per non parlare di Ministri, Parlamentari, Politici che cercano di sfruttare queste paure a fini di parte.

Il “Campione” è Matteo Salvini che da marzo ad oggi è riuscito a dire più volte chiudiamo tutto e più volte apriamo tutto, a secondo di dove parlava, battendo un record per averlo detto lo stesso giorno: La mattina a Radio Uno “ …è giusto farlo…” e la sera su Facebook “…parlano di un nuovo lockdown, io farò di tutto perché questo non ci sia, perché non avvenga".

Tutto questo e altro rendono giustificate le proteste, anche liberatorie, di un popolo che si sente impotente, indifeso, con una guida politica incerta e di scarso respiro, preda di un diluvio di parole al vento che lo confondono sempre più.  

Ci vorrebbe un Leader concreto e preparato di grandi prospettive come Matteo Renzi, ma è antipatico perché troppo bravo ed allora avanti piano, quasi fermi, con quelli simpatici: Zingaretti, Di Maio, Salvini.

Chissà se queste Pandemie faranno riflettere le persone che per Governare occorrono delle qualità che pochi hanno e che è meglio avere una guida competente e intelligente anche se antipatica.

Francesco Colucci Riformisti x Italia Viva



 

 

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