Una indigine in corso della Magistratura ha portato alla carcerazione preventiva del figlio dell’ex On. Verdini, fratello della compagna del Ministro Salvini.
Una indagine legittima che al suo termine si potrà concludere
con il non luogo a procedere oppure con il rinvio a giudizio degli indagati per
arrivare, nel tempo, a tre sentenze: Processo, Appello, Cassazione.
Al termine dell’iter giudiziario sapremo se Verdini Junior
sarà un innocente indagato ingiustamente o il colpevole dei fatti contestati.
Questo prevedono la Costituzione e le leggi Italiane.
Poi c’è la Giustizia pelosa che ricerca il PD, i Grillini e
la sinistra populista.
Una Giustizia velocissima, fatta sui giornali di parte e
nelle piazze.
Verdini Junior è già condannato, sui giornali sinistrorsi
riportate le intercettazioni di polizia, ampi stralci delle indagini, tutto
quello che serve a “motivare” la condanna immediata e inappellabile, sbattendo
il “mostro” in prima pagina.
Senza alcuna possibilità di difesa, una sola versione: quella
“apparecchiata”
In Parlamento i 5 Stelle, il PD e Verdi e Sinistra chiedono
che il ministro Matteo Salvini riferisca in aula, come se le conclusioni del
magistrato inquirente siano una sentenza passata in giudicato, nei tre gradi di
giudizio.
Solo l’On. Enrico Costa, cui va il plauso dei Riformisti, ha
avuto il coraggio di prendere le distanze da questi atteggiamenti bestialmente forcaioli.
Ogni cittadino italiano, oggetto di una indagine della
magistratura, anche se si chiama Verdini, ha diritto di difendersi e di essere
giudicato solo nei Tribunali per essere additato come colpevole o innocente al
termine dell’iter giudiziario previsto dalla Costituzione.
Diceva il divino Giulio che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina e i fatti dell’oggi fanno pensare che quello che il Ministro Crosetto aveva preannunciato si stia realizzando, non tanto per una indagine certamente legittima e opportuna, ma per il contesto e il contorno apparecchiato su alcuni mass media forse anche grazie a qualche “gola profonda” che andrà ricercata e perseguita a termine di legge, se vogliamo avviarci finalmente verso una Giustizia giusta, che ricerchi i colpevoli di reati ma non faccia “politica”.
Francesco Colucci, Riformisti
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