Le recenti elezioni amministrative hanno evidenziato, salvo rare eccezioni, l’assenza di una presenza politica forte del terzo polo e di Italia Viva.
Una assenza pesante soprattutto nella fase dei ballottaggi,
Crediamo che questo sia dipeso in buona parte da un ritardo
che le rappresentanze locali di Italia Viva e Azione hanno a recepire le chiare
indicazioni politiche che Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno sempre dato.
Renzi lo ha ripetuto con forza nell’ultimo incontro da Vespa.
Sulle alleanze locali, stante le scelte politiche
dell’attuale gestione del PD, Italia Viva non farà scelte pregiudiziali a
sinistra o a destra, ma sceglierà sulla base delle capacità delle donne e degli
uomini che saranno candidati a Sindaco e dei loro programmi.
Questo è avvenuto? Non sempre. Perché la chiarezza della
coraggiosa scelta politica di Renzi si scontra a livello locale con antichi e
antistorici pregiudizi.
Un candidato Sindaco anche civico, bravo e competente ma
indicato o sostenuto dal centro destra fa storcere la bocca agli “orfani del
Pd” e la teoria della scelta libera a destra o sinistra indicata da Matteo
Renzi, non è quasi mai applicata.
Il solito refrain di alcuni, pochi, che condizionano le
scelte: “Come si fa a votare uno indicato alla destra?” a cui in Toscana si
unisce “in Regione siamo alleati del PD”.
Conclusione: non si sceglie e si rinuncia ad essere
protagonisti della battaglia elettorale scomparendo dal radar della politica
locale…altro che radicamento nella società civile. Non scegliere è la via più
diretta per l’inconsistenza.
Una Italia Viva che non partecipa attivamente alle scelte per
l’elezione del Sindaco della propria città rischia di essere inesistente, di
scomparire,
La scelta politica chiara e giusta di Matteo Renzi deve
trovare attuazione nella pratica se non vogliamo diventare insussistenti e i
territori devono aver una parte del coraggio che ha Renzi, nelle scelte
politiche, a destra o sinistra che siano.
Il futuro ci vedrà sempre più lontani dal PD, se questa
gestione Schlein andrà avanti come sembra e la collocazione di una Italia Viva
centrale, che vuole costruire un Terzo Polo, dando priorità ai progetti, ai
programmi, alla capacità degli interpreti politici e non agli antichi
schieramenti, sarà sempre più il faro della nostra azione.
Tradurre sui territori questa nuova linea politica portata avanti con intelligenza e coraggio da Matteo Renzi, sarà complicato ma dobbiamo impegnarci non solo per dare una mano a lui, ma per rendere Italia Viva coerente e quindi credibile.
Francesco Colucci, Riformisti
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