lunedì 12 giugno 2023

TTR, Congresso di Italia Viva: la dichiarazione di Elena Bonetti e Luigi Marattin

Matteo Renzi ha annunciato il Congresso di Italia Viva, per ora limitato al rinnovo degli organi direttivi Comunali, Provinciali e Regionali, rinviando a dopo le elezioni europee il rinnovo della dirigenza nazionale.

Think Tank Reformists apre il Blog agli interventi più significativi che avremo in questi mesi in preparazione del Congresso.

Iniziamo con un intervento di due esponenti nazionali di grande prestigio, Elena Bonetti e Luigi Marattin, destinato a movimentare questa prima fase congressuale.

Come Riformisti di TTR ci limitiamo ad osservare che per ora il percorso congressuale è nebuloso, sia nell'approccio politico ancora ingnoto ne in quello organizzativo: Quali organi territoriali eleggeremo? Chi avrà diritto di voto? Quale la proposta politica sui territori?

Matteo ci ha detto che questi quesiti saranno sciolti da una proposta della costituenda Commissione Elettorale, che dovrà essere discussa e approvata a settembre, da una nuova Assemblea Nazionale.

Rimaniamo in fiduciosa attesa di queste decisioni, anche se, come Riformisti, ci sembra si sia messo in moto un meccanismo congressuale nuovo e quindi di difficile calibratura in un contesto temporale limitato, che rischia di portare il dibattino interno, che poi interno non sarà, nei mesi che sarebbe meglio dedicare alla preparazione delle liste, dei programmi, dell'organizzazione della campagna elettorale europea  che sarà derimente per il Terzo Polo e per Italia Viva.

Forse il tempo migliore per il Congresso sarebbe stato dopo le Europee.

L'intervento di Bonetti e Marattin

 UNA PROPOSTA PER RENDERE LA COMUNITÀ DI ITALIA VIVA PIÙ “LIBERA E FORTE”.

Ieri l’Assemblea Nazionale di Italia Viva ha deciso - su proposta del Presidente Matteo Renzi - di avviare l’iter per lo svolgimento nel mese di ottobre dei congressi locali, come più volte richiesto dalla base.

È stata una decisione giusta, che va nella direzione di favorire partecipazione e contendibilita’ all’interno di una comunità che vuole crescere e essere protagonista della costruzione di una nuova offerta politica popolare, liberale e autenticamente riformista.

Tuttavia, alla fine dell’Assemblea - quando non era più possibile intervenire - il Presidente ha comunicato l’avvenuta nomina di un coordinatore nazionale, Raffaella Paita. Una collega di valore con cui abbiamo condiviso tanto e con cui non è nostra intenzione fare neanche un briciolo di polemica o mostrare segni di sfiducia.

Si è venuta però a creare una situazione strana: gli iscritti di Italia Viva, all’interno di una competizione libera e democratica, sono considerati meritevoli di poter scegliere il coordinatore comunale, quello provinciale e quello regionale

Ma non quello nazionale.

Che, prima ancora di ogni modifica statutaria che istituisca quel ruolo (ora non presente), viene nominata al termine dell’assemblea senza possibilità di discussione ne’ informazione preventiva. A questo si aggiunge che senza un ampio confronto su quale direzione dare al partito e quale visione nazionale, i congressi locali non avrebbero argomenti di discussione sufficientemente approfonditi.

Noi crediamo che la nostra storia, il cammino che questa comunità ha fatto e le enormi sfide che ha dovuto affrontare rimanendo unita meritino una soluzione diversa.

Pertanto siamo a proporre che nel mese di ottobre la comunità di Italia Viva possa avere modo di scegliere sia i coordinatori locali che quello nazionale. Una scelta che, siamo sicuri, troverà la condivisione anche di Lella, il cui ruolo verrebbe così legittimato da una competizione aperta e democratica. Esattamente come quella che dovrà affrontare chi si candiderà a coordinatore locale.

La comunità di Italia Viva ne ha passate tante, ma è sempre riuscita a preservare coesione, coraggio e forza. È composta da uomini e donne che si sono guadagnati sul campo il diritto di essere protagonisti della propria storia. E il diritto, per essere davvero tale, deve essere uguale per tutte e per tutti.

Questa nostra proposta - che avremmo fatto in Assemblea ieri se la nomina di un coordinatore fosse stata annunciata all’inizio e non alla fine - ha il solo scopo di rafforzare ulteriormente la comunità politica di Italia Viva e fare in modo che tutte e tutti possano ancora sentirla come casa. Rendiamola, come merita, ancora più “libera e forte”.



 

 

 

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