Sta circolando sul web una lettera di convocazione della Assemblea Regionale della Toscana per venerdì 19 luglio, ad oggi non arrivata ufficialmente agli iscritti, a firma del Presidente dimissionario Danti, che prevede all’ordine del giorno, tre punti: una sua relazione politica, le sue dimissioni, l’elezione del nuovo Presidente.
A margine l’indicazione che, se un
iscritto desidera porre la sua candidatura a Presidente, lo può fare
comunicandolo ad un indirizzo mail.
Questa convocazione, se vera, è l’ultimo
atto di una Presidenza regionale che dire infelice è molto poco.
Dopo quello che è successo in questa
campagna elettorale regionale, le decisioni e i comportamenti del Presidente
uscente, i controversi risultati elettorali in Toscana, l’annuncio da parte di
Matteo di un Congresso Nazionale per ottobre, con alla base il nuovo
tesseramento 2024: tutto avrebbero consigliato un percorso diverso.
Un percorso da Partito vero, come
vogliamo essere.
Un Partito che ha in Matteo un leader
indiscusso, ma dove lui stesso ha capito che occorre ora una riflessione
politica seria e partecipata, attraverso un Congresso dove si discuta di
politica, dove si decida se siamo per andare avanti con il Terzo Polo da veri
Riformisti e Liberali o tornate indietro con una Margherita2, ancilla di un PD
populista.
Credo che sarebbe utile che la
prossima Assemblea Regionale aperta dalla comunicazione del Presidente
dimissionario, accettasse le sue dimissioni ed iniziasse una discussione
politica da sviluppare in successive riunioni, anche attraverso Assemblea
Provinciali.
Una discussione politica su cosa
vogliamo essere in Toscana, quali le prospettive per le prossime elezioni
regionali e locali, quale organizzazione dare al Partito.
Una discussione a tutto campo.
Per la gestione provvisoria del
Partito Regionale in Toscana nominiamo tre reggenti con il compito anche di gestire
una fase pre-congressuale di un Congresso Regionale da convocare subito dopo
quello nazionale.
Una gestione straordinaria di pochi
mesi, una gestione Istituzionale, che potrebbe essere composta da Stefania
Saccardi, Stefano Scaramelli più un rappresentante autorevole delle province
toscane, che potrebbe essere Edoardo Fanucci, per la sua esperienza e per il
grande successo avuto alle elezioni comunali.
Non ho la presunzione di insegnare
nulla, né pretendo di dare soluzioni compiute, ma che tutti noi, come Matteo
dixit, abbiamo bisogno ora, di una seria e approfondita discussione politica, è
incontrovertibile.
Le persone ci votano con difficoltà perché
non siamo né carne né pesce e non ci considerano una prospettiva certa e
sicura, nella politica Italiana.
E’ l’ora di dire ufficialmente in un
Congresso chi siamo, dove vogliamo andare, anche in Toscana.
Un Partito vero discute di politica prima di eleggere dirigenti regionali: non l’abbiamo fatto nell’ultimo Congresso, non facciamo lo stesso errore.
Francesco Colucci, iscritto a Italia
Viva e blogger di Think Tank Reformists
Nessun commento:
Posta un commento