Anche per il 2022 Lucca non sarà presente alla selezione per divenire la città della Cultura Italiana
Sono 28 le città in corsa per il
titolo di "Capitale della cultura italiana" per l'anno 2022. Lo rende
noto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha
trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l'elenco delle città che
hanno perfezionato la candidatura. Entro il 12 ottobre la commissione di
valutazione definirà la short list delle 10 città finaliste, la procedura di
valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020. Le città in gara sono:
Piemonte: Verbania; Lombardia: Vigevano (Pv); Veneto: Pieve di Soligo (Tv) Verona; Toscana: Arezzo, Pisa, Volterra (Pi); Marche: Ancona, Fano (An); Abruzzo: L'Aquila; Molise: Isernia; Lazio: Arpino (Fr), Cerveteri (Rm); Campania: Castellammare di Stabia (Na), Padula (Sa), Procida (Na); Puglia: Bari, Molfetta (Ba), San Severo (Fg), Taranto, Trani; Basilicata: Venosa (Pz); Calabria: Tropea (Vv); Sicilia: Modica (Rg), Palma di Montechiaro (Ag), Scicli (Rg), Trapani; Sardegna: Carbonia.
Noi Riformisti per Italia Viva, con
tutto il rispetto per le città soprindicate, riteniamo che Lucca avrebbe avuto
una chance importante per diventare Città della Cultura 2022.
Per il 2023 non ci saranno domande in
quanto il Parlamento sta deliberando di assegnare il titolo alla città di
Bergamo e Brescia, città martiri del Covid19
Un’altra occasione persa per valorizzare la nostra città e riconquistare spazi sul mercato del turismo delle città d’arte
Francesco Colucci, Riformisti x
Italia Viva
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