domenica 9 agosto 2020

Lucca, città della NON cultura

 Anche per il 2022 Lucca non sarà presente alla selezione per divenire la città della Cultura Italiana

Sono 28 le città in corsa per il titolo di "Capitale della cultura italiana" per l'anno 2022. Lo rende noto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l'elenco delle città che hanno perfezionato la candidatura. Entro il 12 ottobre la commissione di valutazione definirà la short list delle 10 città finaliste, la procedura di valutazione si concluderà entro il 12 novembre 2020. Le città in gara sono:

Piemonte: Verbania; Lombardia: Vigevano (Pv); Veneto: Pieve di Soligo (Tv) Verona; Toscana: Arezzo, Pisa, Volterra (Pi); Marche: Ancona, Fano (An); Abruzzo: L'Aquila; Molise: Isernia; Lazio: Arpino (Fr), Cerveteri (Rm); Campania: Castellammare di Stabia (Na), Padula (Sa), Procida (Na); Puglia: Bari, Molfetta (Ba), San Severo (Fg), Taranto, Trani; Basilicata: Venosa (Pz); Calabria: Tropea (Vv); Sicilia: Modica (Rg), Palma di Montechiaro (Ag), Scicli (Rg), Trapani; Sardegna: Carbonia.

Noi Riformisti per Italia Viva, con tutto il rispetto per le città soprindicate, riteniamo che Lucca avrebbe avuto una chance importante per diventare Città della Cultura 2022.

Per il 2023 non ci saranno domande in quanto il Parlamento sta deliberando di assegnare il titolo alla città di Bergamo e Brescia, città martiri del Covid19

Un’altra occasione persa per valorizzare la nostra città e riconquistare spazi sul mercato del turismo delle città d’arte

Francesco Colucci, Riformisti x Italia Viva


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