martedì 18 giugno 2019

Perché +Europa viva e cresca.


L’articolo di Olivier Depuis sul Blog l’Européen, “Per il rilancio di +Europa” è acuto e in buona parte condivisibile ma ha a mio parere manca di coraggio nel proporre soluzioni chiare ai giusti problemi sollevati.
Ha fondate ragioni Olivier quando parla della “questione della fiducia o della sfiducia tra i soci fondatori di +Europa”  e della mancata “cessione di sovranità” fra i soggetti federati con la difficoltà di far decollare +Europa come un soggetto politico autonomo per le “riserve sovraniste” dei soggetti federati.
Dobbiamo pretendere una risposta rapida e diretta dai  soggetti federati: credete ancora e volete fra proseguire e sviluppare +Europa?
Se la risposta è SI, occorre che i soggetti fondatori aprano immediatamente l’adesione a + Europa a tutti quei soggetti politici (socialisti, verdi, democratici, comunardi e così via) che vogliano costruire assieme a noi un partito europeista riformista liberale democratico al centro dello schieramento politico italiano e che si sono avvicinati a +Europa in questi ultimi mesi elettorali.
Fatte queste confluenze, tutti questi partiti federati, fondatori e non, devono fare un passo di lato riconoscendo +Europa come unico comune soggetto politico e mettendo in “aspettativa reale” se non chiudendo le “case madri.”
Dovrà essere aperto contestualmente un nuovo tesseramento individuale fino al 31 dicembre 2019, valido per il Congresso anticipato del 2020, che si dovrà tenere per mozioni politiche e non con la farsa di liste generiche e variopinte che hanno creato divisioni congressuali ai fini di potere sui commi del nuovo Statuto e non sui programmi politici e peggio ancora sul nome del Segretario separato da ogni chiara scelta politica.
La seconda grande questione sollevata da  Olivier e cioè “ il ruolo degli iscritti” e dei  “Gruppi di +Europa che si sono costituiti e che rimangono il solo strumento di iniziativa militante disponibile…che si sia sottratto alla logica del manuale Cencelli”, va affrontata con coraggio ed innovazione.
Per dare spazio e protagonismo ai singoli iscritti occorre dare organizzazione e rappresentanza politica ai Gruppi, sottraendo +Europa alla infelice concezione radicalizzante che contano solo le elezioni nazionali e europee e quindi la politica si fa solo a Roma e a Brusselles.
Creare un consenso elettorale stabile ed esteso chiamando a raccolta simpatizzanti e votanti solo due volte ogni cinque anni, alle elezioni nazionali e a quelle europee è pura follia radical chic.
I Cittadini sono molto sensibili alla gestione dei territori delle proprie Regioni, Province e Comuni e vogliono scegliere e controllate gli amministratori locali che decidono molti più problemi della vita delle proprie famiglie dei Parlamentari nazionali ed europei.
Dobbiamo creare un partito vecchia maniera? degli assessori? 
Assolutamente No! 
Dobbiamo avere Gruppi snelli e molto web-presenti ed attivare gli iscritti che si rapportino giornalmente con i cittadini ed i loro problemi, che partecipino alla vita sociale delle proprie comunità, che propongano e sostengano soluzioni locali per migliorare la vita.
Come farlo? “Inventare” forme nuove e light per queste strutture è tema vero del dibattito di +Europa.
Voglio portare un esempio concreto: 
A Lucca, dove abbiamo raggiunto alle Europee il 4,50% abbiamo sperimentato, nel vicino Comune di Capannori 45.000 abitanti, una lista +Capannori, con pochi iscritti a +Europa e molti giovani appartenenti a gruppi spontanei ambientalisti a sostegno di un Sindaco PD molto distaccato dal partito…anzi quasi eretico, riconfermato con oltre il 55% dei consensi, mentre nelle contemporanee elezioni europee il centro destra a guida Salviniana aveva superato il 52% dei consensi.
La lista + Capannori ha preso più del 6% dei voti, eletto due giovani consiglieri, nessuno dei quali di +Europa e il Sindaco ha nominato a Vice Sindaco un giovanissimo indipendente di poco più di venti anni che ha raccolto 700 preferenze su 1500 voti della nostra lista e che aveva già avuto un positiva esperienza amministrativa.
Non abbiamo ricercato ne realizzato alcuna posizione di potere, ma abbiamo dimostrato che +Europa è dentro i problemi del Territorio ed ha contribuito a eleggere giovani indipendenti che credono nell’Europa unita e che potranno portare  nel Comune una ventata di freschezza e di rinnovamento sui temi ambientali cosi cari a noi tutti.
Nello stesso tempo abbiamo avuto la prova che sui problemi concreti dei territori si può contrastare e battere l’onda populista (anche nella stessa cabina elettorale) che ha gioco facile nel vendere il libro dei sogni, a livello nazionale.

Francesco Colucci Lucca, per il Blog “Riformisti per +Europa” https://riformistiperpiueuropa.blogspot.com/













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